di Enrico Malgi
Vincitori a Radici del Sud 2018 con l’etichetta Massaro Rosso Aglianico Colli di Salerno Igt 2015 I Viticoltori Lenza di Pontecagnano producono altre tre etichette col solo aglianico, che ho attentamente valutato recentemente.
Donna Palmina Aglianico Rosato Colli di Salerno Igp 2017. Aglianico in purezza, lavorato senza solforosa in acciaio e vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 10,00 euro.
Colore rosa cerasuolo. Bouquet avvolgente ed incisivo, che emana profumati effluvi fruttati di ciliegia, di sottobosco e di agrumi. Tocchi floreali di petali di rosa e di geranio. Contaminazioni vegetali di macchia mediterranea. Tocchi sapidi e terrosi. Sorso sostenuto da un’ottima carica glicerica. Sontuoso e voluttuoso l’appeal, che denota eleganza, suadenza, dinamicità e succosità. Slancio finale intrigante. Da spendere su una bella pizza margherita, salumi, baccalà in umido e zuppa di pesce.
Gabry Vino Frizzante Secco Aglianico Rosato Colli di Salerno Igp 2017. Metodo ancestrale, o Petillant Naturel, come Il Fric di Casebianche per intenderci. Soltanto 2,5 di bar. Stesso tappo a corona. Sempre senza solfiti. Tre mesi in acciaio ed altrettanto in bottiglia. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo sempre intorno ai 10,00 euro.
Colore arancia sanguinella. Fruttato all’infinito, che genera note di lamponi, di fragole, di ribes, di amarena e di melagrana. In bocca il sorso scorre lieve, felpato, fragrante, pulito, vivace, divertente, succoso e dissetante, sicuramente meglio di una bibita gassata (qui non c’è assolutamente traccia di anidride carbonica in aggiunta). Connotazioni sapido-minerali. Finale appagante e sfizioso. Da aperitivo, su finger food, e su salumi anche grassi, perché il sorso resetta e pulisce bene la bocca.
Valentina Aglianico Rosso Colli di Salerno Igt 2013. Aglianico al 100%. Maturazione di un anno e mezzo in grandi botti di rovere di primo passaggio. Affinamento in bottiglia per un anno. Tasso alcolico di tredici gradi. Uguale il prezzo di 10,00 euro.
Colore rosso rubino nel bicchiere. Impatto olfattivo di sicuro effetto, perché seduce le narici per l’ottima purezza di frutto e per la cangiante ed esuberante proliferazione floreale. E così al naso vengono evocati perfetti schizzi odorosi di duroni, di prugne, di arancia rossa, di cassis, di mirtilli, di mora, di ginepro, di viola, di begonia e di zinnia. Pot-pourri speziato di noce moscata, di cannella, di pepe nero e di chiodi di garofano. Sussurri tostati, vanigliati, mentolati e balsamici. Bocca ampia che accoglie un sorso fresco, tonico, pimpante e bene strutturato. Tannini ancora in fase di spinta. Pregnanze sanguigne, vibranti, vigorose e viscerali, ma anche morbide, polpose, eleganti e dinamiche. Serbevolezza ancora in itinere. Retroaroma persistente ed appagante. Ziti al ragù, capretto al forno, formaggi ed insaccati stagionati.
Sede a Pontecagnano Faiano (Sa) – Via Lago di Carezza
Cell. 336 566515 – Fax 089 3866086
info@viticoltorilenza.it – www.viticoltorilenza.it
Enologo: Sergio Pappalardo
Ettari vitati di proprietà: 6,5 – Bottiglie prodotte: 30.000
Vitigno: aglianico
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