di Enrico Malgi
La piccola azienda Viticoltori Lenza di Pontecagnano propone all’attenzione dei fidelizzati consumatori un’ottima batteria di vini prettamente territoriali, che recentemente si è arricchita di una nuova etichetta: il Piedirosso come vino fermo. Nel frangente ho anche assaggiato altre tre consolidate bottiglie aziendali di nuove annate.
Ida Bianco Colli di Salerno Igp 2022. Blend paritario di Greco e Falanghina vendemmiate a metà settembre. Maturazione in acciaio per dieci mesi in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 18,00 euro. Bottiglie prodotte numero 3.333.
Nel calice si scorge un luminoso ed accattivante colore giallo paglierino abbastanza carico. Spettro aromatico portatore di numerosi e pluralistici profumi, che vanno ad allietare le nariciattraverso gradevoli percezioni olfattive di pesca bianca, albicocca, mela annurca, pera williams, melone bianco, pompelmo, banana, mandorla, biancospino, ginestra, erbe aromatiche e parcelle speziate. In bocca penetra un sorso massimamente fresco e succoso, morbido e sapido, seducente e raffinato, aggraziato e leggiadro, coinvolgente e sontuoso. Serbevolezza tutta da scoprire. Affondo finale decisamente lungo ed appagante. In abbinamento con un classico piatto di vermicelli a vongole e pesce alla piastra.
Vale Fiano Colli di Salerno Igp 2023. Vino biologico. Fiano al 100%. Raccolta delle uve a fine agosto. Affinamento in acciaio. Imbottigliamento in questo mese di giugno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 17,00 euro. Bottiglie prodotte numero 1.350.
Alla vista si propone un lucido ed attraente colore giallo paglierino, appena striato di minimali e giovani riverberi clorofillizzati. Espansivo e gioioso il bouquet, dal quale un naso molto curioso cerca di decifrarne tutta la potenzialità aromatica.
In primis si manifesta un’ottima scorta fruttata di pesca gialla, pera spadona, mela renetta,
clementina, nocciola e mandorla, insieme a percezioni difrutta esotica. Doviziose poi le pertinenze floreali di fiori bianchi, unitamente a sospiri di macchia mediterranea ed a frammenti speziati. Approccio palatale costumato, tagliente, arrotondato, soave, elegante, sapido, glicerico, cristallino, fibroso, sferzante, scattante, intrigante, comunicativo ed ottimamente ritmato. Parliamone tra una decina d’anni. Fraseggio finale persistente. Da provare su un risotto ai frutti di mare e carne bianca.
Gabry Rosato Pet-Nat Vino Frizzante Colli di Salerno Igp 2023. Metodo Ancestrale con rifermentazione spontanea in bottiglia con l’aggiunta del mosto e
senza sboccatura. Tappo a corona. Soltanto Piedirosso. Lavorazione in acciaio per tre mesi e poi affinamento in vetro ancora per tre mesi. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 17,00 euro. Bottiglie prodotte numero 2.000.
Nel calice occhieggia un cromatismo rosso sanguigno non molto limpido, perché il vino non viene filtrato. Bollicine gioiose. Dal generoso crogiolo si espandono gradevoli e caratteristici aromi di marasca, melagrana, pompelmo rosa, lampone, fragola, ribes, violetta, lavanda e sospiri speziati. In bocca si approccia un sorso frizzantino, secco, beverino, immediato, scorrevole, rinfrescante, dissetante, sgrassante, goloso,
felpato, divertente, succoso e sapido. Percezione palatale amabile, piacevole, arrotondata, suadente, vellutata, garbata, flessuosa e vezzosa. Chiusura sfiziosa. Perfetto per accompagnare la pizza margherita, un tagliere di salumi ed anche una parmigiana di melanzane come ho fatto io.
Pedro Piedirosso Colli di Salerno Igp 2023. Piedirosso in purezza. Vendemmia effettuata ad inizio di settembre. Maturazione in acciaio. Imbottigliamento a metà aprile 2024. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 20,00 euro. Bottiglie prodotte numero 1.350.
Calice tinto da un irradiante colore rosso rubino labile, com’è costume del Piedirosso. Fierezza aromatica intensamente affastellata da una miriade di eccellenti profumi, che vanno subito ad insidiare un
naso particolarmente interessato e disponibile. Per cominciare ecco qui che vengono svelati intriganti e sospirose essenze di un’ottima frutta fresca: ciliegia, susina nera, melagrana, fragoline di bosco, mirtilli, ribes rosso e more. In seguito si percepiscono poi gradevoli e promiscue fragranze di geranio, viola, timo, salvia, zenzero e curcuma. In bocca esordisce un sorso immediato, elegante, delizioso, languido, rassicurante, tenero, genuino, aggiustato, insinuante, armonico, morbido, fine, equilibrato, fruttato e timidamente consenziente nell’approccio. Trama tannica piacevolmente affusolata. Buona la serbevolezza di un vino così leggero ed aggraziato, che non ha bisogno di mostrare i muscoli, oppure esibire un cromatismo rosso concentrato, o un’alta alcolicità e neanche tannini aggressivi.
Lo slancio finale è gioiosamente, piacevolmente e parzialmente amarognolo e portatore di un frutto pieno ed appagante. Da preferire su un piatto di spaghetti al pomodoro e carne alla pizzaiola.
Produzione minimalista quella dell’avvocato Guido Lenza, ma connotata sicuramente da un ottimo livello qualitativo. Vini che marcano un territorio parzialmente vergine come quello dei Colli di Salerno, collocato sui Monti Picentini e confinanti col più famoso areale irpino.
Viticoltori Lenza – Via Lago di Carezza – Pontecagnano (Sa)
Cell. 336 566515 – Fax 089 3866086
info@viticoltorilenza.it – www.viticolorilenza.it
Enologo: Michele D’Argenio
Ettari vitati di proprietà: 9 – Bottiglie prodotte: 15.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Falanghina, Greco e Fiano.
Scheda dell’8 luglio 2022
di Enrico Malgi
Nella provincia di Salerno si amplia sempre di più lo spazio dedicato alla viticoltura per merito diaziende, soprattutto quelle di piccole dimensioni, che attraverso la coltivazione di specie varietali territoriali riescono a produrre vini di ottima qualità.
Tra queste figura certamente l’azienda Viticoltori Lenza di Pontecagnano, appartenente all’avv. Guido Lenza e supportato dal nuovo enologo Michele D’Argenio, che ha ripreso soltanto da pochianni la vecchia attività vitivinicola familiare avviata già dalla fine del XIX secolo.
Quattro le bottiglie di nuove annate che ho appena assaggiato.
Ida Vino Bianco Colli di Salerno Igp 2021. Blend paritario di Falanghina e di Greco. Raccolta delle uve a settembre 2021. Maturazione in acciaio per dieci mesi. Imbottigliamento a luglio 2022. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 19,00 euro.
Nel calice occhieggia un coreografico e lucente colore giallo paglierino appena scalfito da giovani lampi verdolini. Dal variegato e multiforme bouquet si espande un accumulo di gioiosi profumi di pesca bianca, albicocca, mela golden, pera spadona, melone bianco, clementina, banana, mandorla, gelsomino e zagara, insieme a sontuosi refoli di macchia mediterranea ed a sospirosi coriandolispeziati. Impatto del sorso sulla lingua bello fresco, morbido, sapido, citrino, elegante, seducente, raffinato, succoso, leggiadro, aggraziato, scattante e dinamico, che anticipa poi una lunga e deliziosa chiusura. Buona la serbevolezza. Perfetto l’abbinamento con un risotto ai frutti di mare e carne bianca.
Vale Fiano Colli di Salerno Igp 2022. Fiano in purezza vendemmiato ad agosto 2022 ed imbottigliato a giugno 2023.
Affinamento sulle fecce fini per dieci mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 18,00 euro. Bottiglie prodotte di questo millesimo numero 2900, più 20 magnum.
Nel bicchiere traspare una tonalità di giallo paglierino appariscente e leggermente striato di riflessi verdognoli. Spettro aromatico portatore di intense e gradevoli fragranze, che in prima istanza rievocano note fruttate e floreali di mela renetta, pesca bianca, fichi, susina gialla, melone bianco, mandarino, nocciola, mandorla, biancospino e ginestra, accompagnate poi da credenziali di erbe aromatiche e da minuzie speziate. In bocca penetra un sorso che spinge e va diritto al cuore, dimostrandosi scorrevole, giovane, ammiccante, suadente, tagliente, glicerico, sapido, rotondo, cristallino, carezzevole, intrigante, palpitante e succoso. Silhouette slanciata, flessuosa, garbata, vezzosa, gentile, aggraziata ed elegante. Palato che incide senza alcuna sbavatura. Longevità tutta da scoprire. Affondo finale appagante. Da provare su un piatto di vermicelli a vongole e mozzarella.
Gabry Vino Rosato Frizzante Metodo Ancestrale Colli di Salerno Igp 2022. Piedirosso al 100% vendemmiato a settembre 2022 ed imbottigliato a dicembre 2022.
Maturazione per tre mesi in acciaio. Rifermentazione in bottiglia senza sboccatura. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 17,00 euro. Bottiglie prodotte numero 1750.
Colore affastellato da un cromatismo rosso vagamente intorbidito e che ricorda l’arancia sanguinello. Bollicine impertinenti e sfiziose. Al naso subito in evidenza un goloso approccio fruttato, che rimembra l’amarena, la melagrana, il pompelmo rosa, i lamponi, le fragole ed il ribes. Percezioni olfattive floreali di viola e di glicine e sussurri vegetali. In bocca esordisce un rinfrescante, secco dissetante e frizzantino sorso che scorre così lieve, beverino, semplice, immediato, suadente, felpato, fragrante, vivace, divertente e succoso. Finale appagante, sfizioso e leggermente amarognolo. Va bene su un aperitivo al bar, tagliere di salumi e/o sulla pizza margherita.
Valentinia Aglianico Colli di Salerno Igp 2021. Soltanto Aglianico raccolto surmaturo sulla pianta a novembre 2021. Maturazione in grandi tini di rovere per sei mesi ed affinamento in boccia per un anno. Imbottigliamento a giugno 2023. Elevazione in vetro per un anno. Gradazione alcolica di quindici e mezzo. Prezzo finale di 30,00 euro. Bottiglie prodotte numero 2400, più 20 magnum.
Veste cromatica deliziosamente segnata da uno scintillante ed intenso colore rosso rubino. Un espansivo ed articolato crogiolo detta legge attraverso una spirale di avvolgenti e promiscui profumiche vanno a sedurre proditoriamente le narici.
Il contatto olfattivo racconta così di giocose percezioni di ciliegia, mirtilli, ribes, more, violetta, iris, erbe officinali e speziatura di noce moscata, chiodi di garofano, zenzero e cannella. Rimarchevoli poi i sentori terziari di tabacco, caffè torrefatto, incenso, goudron, eucalipto, liquirizia e cioccolato fondente. In bocca entra un sorso appassionante, caldo, voluminoso, sfaccettato, cangiante, profondo, strutturato, reattivo, scattante, polposo, delicatamente dolcino, morbidissimo e perfino elegante. Frutto compatto e vivace. Laprogressione palatale si fa preferire per una tattilità tesa, balsamica, nitida, sapida, minerale, equilibrata, armonica e dinamica. Stile cerebrale. Trama tannica già abbastanza stemperata. Legno in digestione. Longevità a lunga scadenza. Retroaroma persistente, affascinante e rassicurante. Da spendere su agnello al forno con patate e provolone del monaco.
Ormai per gli eccellenti vini di Guido Lenza è da tempo che è terminato il breve periodo di rodaggio, consacrandoli di fatto ai vertici della vitienologia campana e meridionale come stanno a testimoniare gli innumerevoli riconoscimenti ricevuti. Tutto questo è opera di un certosino e sinergico lavoro aziendale.
Viticoltori Lenza – Via Lago di Carezza – Pontecagnano (Sa)
Cell. 336 566515 – Fax 089 3866086
info@viticoltorilenza.it – www.viticolorilenza.it
Enologo: Michele D’Argenio
Ettari vitati di proprietà: 9 – Bottiglie prodotte: 15.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Falanghina, Greco e Fiano.
Scheda del 26 maggio 2022
di Enrico Malgi
L’avvocato Guido Lenza non finisce mai di stupire. In poco tempo si è ritagliato un suo spazio vitale all’interno della viticoltura salernitana, confezionando ottime bottiglie molto apprezzate sia dalla critica specializzata e naturalmente anche dagli stessi amanti del vino di qualità, pur in presenza di una minimale produzione.
Tre le etichette di nuove annate che ho assaggiato in questi giorni.
Vale Fiano Colli di Salerno Igp 2021. Fiano in purezza vendemmiato precocemente a fine agosto. Affinamento sulle fecce fini per quattro mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 15,00 euro. Bottiglie prodotte di questa annata numero 2.666, di cui 20 magnum. Si tratta di una novità aziendale appena lanciata sul mercato.
Luminoso e coreografico il colore giallo paglierino che si staglia nel bicchiere. Il sensitivo bouquet svela all’olfatto i suoi pregevoli ed innumerevoli profumi, che incipientemente ricordano cadenze fruttate di pesca, albicocca, pera, mela, melone, nocciola, mandorla e clementina. Rigorosamente affastellati poi gli afflati di fiori bianchi, unitamente a sospiri di macchia mediterranea. Parcelle speziate in sottofondo. In bocca penetra un sorso bello fresco e morbido, sapido ed elegante, soave ed aggraziato, carezzevole e raffinato. La tensione gustativa rimarca in modo perentorio una condizione di succosità, seduzione, agilità, equilibrio e dinamicità. Purezza di un frutto incisivo e permeante. Affondo finale insistentemente intenso e persistente. Diamogli tempo per migliorare, dopo avere trascorso alcuni anni. Ottimo compagno di piatti della cucina di mare e di una mozzarella pestana.
Gabry Vino Rosato Frizzante Secco Metodo Ancestrale Colli di Salerno Igp 2021. Piedirosso al 100%. Maturazione per tre mesi in acciaio ed altrettanto in vetro. Rifermentazione in bottiglia senza sboccatura. Niente filtrazioni. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 15.00 euro. Bottiglie prodotte di questo millesimo numero 1.333.
Ormai in provincia di Salerno questo metodo ancestrale, detto anche Pèt-Nat, ha preso piede con ottimi risultati. È un vino che si rivela innanzi tutto semplice, divertente, giocoso, fresco, immediato, succoso, fruttato e di facile beva e segnato da bollicine piccole ed insinuanti. Sintomatico il colore che vuole ricordare le arance sanguinello siciliane. Connotazioni olfattive ricche di spunti fruttati di amarena, melagrana, fragola e lamponi, intersecate a sontuosi profumi di rosa canina, geranio, erbe officinali e giocosità speziate. La bocca intercetta un sorso frizzantino quanto basta, scorrevole e rinfrescante, vellutato e secco, dissetante e sapido, piacevole e sfizioso. La chiusura registra un tono amabilmente amarognolo e pulito. Vino molto versatile, da consumare su un tagliere di salumi, pizza margherita, parmigiana di melanzane e pasticceria secca senza crema.
Massaro Aglianico Colli di Salerno Igp 2019. Soltanto Aglianico maturato in acciaio per due anni e poi affinato in boccia per sei mesi. Senza solfiti aggiunti. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 15,00 euro. Bottiglie prodotte di questo millesimo numero 6.660, di cui 50 magnum.
Alla vista si presenta un colore rosso rubino sfaccettato e luminoso. Ventaglio olfattivo ricco di solidali essenze fruttate di ciliegia, prugna, mirtilli, ribes e more, che poi fanno comunella con spavalde fragranze floreali di viola ed iris e calibrate giocosità di erbe aromatiche. Minimali le percezioni speziate. Sorso caldo, ampio, avvolgente, sapido, balsamico, arrotondato, tagliente e glicerico. Perfetto l’equilibrio che si viene ad instaurare tra tannini ancora giovani, ma niente affatto invadenti, e la voluminosa massa che sospinge verso uno sviluppo verticale di ottima caratura. Struttura portante tonica, reattiva, vibrante e seducente. Serbevolezza a lunga scadenza. Retroaroma imperioso ed appagante. Da abbinare ad un piatto di pasta al ragù e formaggi semistagionati.
Sempre in “palla” i vini di Guido Lenza, notoriamente affidabili e spesso vincitori di prestigiosi premi.
Viticoltori Lenza – Via Lago di Carezza – Pontecagnano (Sa)
Cell. 336 566515 – Fax 089 3866086
info@viticoltorilenza.it – www.viticolorilenza.it
Enologo: Sergio Pappalardo
Ettari vitati di proprietà: 9 – Bottiglie prodotte: 15.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Falanghina, Greco e Fiano.
Marzo 2021
di Enrico Malgi
Approfittando di questo grave periodo pandemico che ha stravolto tutte le consuete abitudini, e soprattutto il lavoro, imponendo ritmi inusuali, Guido Lenza, viticoltore in quel di Pontecagnano, ha cambiato totalmente pelle come la muta di un serpente. Nel senso che la produzione, fin qui incentrata soltanto sull’Aglianico, ha visto la comparsa di altri tre vitigni (Piedirosso, Falanghina e Greco) ed il cambio di passo per il suo vino di punta, il Gabry, che è passato dall’utilizzo di Aglianico a quello di Piedirosso. Non contento ancora di questo, Guido ha poi sperimentato con l’ausilio del suo enologo Sergio Pappalardo l’assenza totale di solforosa per due bottiglie: lo stesso Gabry ed il Massaro. Inoltre ha lanciato sul mercato il suo primo vino bianco ed ha provveduto poi ad un importante restyling delle etichette.
Ida Bianco Colli di Salerno Igp 2020. Uvaggio di Greco e Falanghina, provenienti da vigneti in conversione biologica. Affinamento per sei mesi sulle fecce fini. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 15,00 euro.
Giallo paglierino limpido e lucente il colore. Il gradevole profilo olfattivo si rivela ricco e composito di idilliaci profumi, che rimembrano gli agrumi, il melone, la pera, la mela verde, il mango, l’ananas, la banana, la ginestra, l’iris ed il caprifoglio. In appresso si manifestano sentori speziati, spifferi di fiori d’arancio ed una lieve nota balsamica. Goloso il sorso che impatta sulla lingua, causando in primis freschezza, morbidezza e sapidità. Cotè fine, raffinato, equilibrato, elegante e seducente. Vino abbastanza complesso e dotato di una sua personalità. Chiusura pervasiva e leggermente amarognola. Da provare su uno spaghetto ai frutti di mare e latticini.
Gabry Vino Rosato Frizzante Secco Metodo Ancestrale Colli di Salerno Igp 2020. Soltanto Piedirosso. Tre mesi in acciaio e altrettanto in bottiglia. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 15,00 euro. Vino senza aggiunta di solfiti.
Alla vista si presenta un colore rosato sanguinello leggermente intorbidito. Tipico il bouquet che svela al naso i suoi caratteristici effluvi di amarena, fragola, melagrana, pompelmo rosa, glicine, geranio, muschio e zenzero. Sorso petillant, fresco, secco, succoso, pulito, colloquiale, dissetante e sapido. Frutto giovane e pimpante. Palato fine, elegante, tonico e leggermente e piacevolmente amarognolo che così resetta e pulisce la bocca. Slancio finale amabile e sfizioso. Da consumare su finger food e tagliere di salumi. La domanda è: cosa ci ha guadagnato questa etichetta passando dall’Aglianico al Piedirosso? Diciamo che, pur in un contesto diverso rispetto ad un vino fermo, più semplicità, immediatezza, bevibilità e pulizia, ecco tutto.
Massaro Aglianico Colli di Salerno Igp 2018. Aglianico in purezza affinato per due anni in acciaio. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 17,00 euro. Senza aggiunta di solfiti. Vino vincitore a Radici del Sud 2018 col millesimo 2015.
Nel bicchiere risalta un colore rosso rubino vivido. Piglio olfattivo segnato da un incipit di ampi e gradevoli profumi fruttati di ciliegia, prugna e sottobosco, innestati poi su eterogenei afflati di viola mammola, garofano, macchia mediterranea e sospiri speziati. In bocca fa il suo ingresso un sorso caldo, voluminoso, comunicativo, affabulatore, avvolgente, croccante, sapido, balsamico e tagliente. Trama tannica giovane. Sviluppo palatale verticale, tonico, solido, stuzzicante, scattante, reattivo, nitido e dinamico. Tattilità sanguigna, vibrante di energia e vigorosa, che sfocia in un retroaroma appagante e persistente. Da provare su una tagliata di carne alla brace e formaggi a pasta dura.
Bene, questi nuovi millesimi di Guido Lenza sono senz’altro eccellenti. Le novità introdotte hanno apportato sicuramente un vantaggio a tutta la minimalista produzione. La vita ci insegna che per progredire e migliorare le cose bisogna avere il coraggio di cambiare al momento opportuno, anche quando non si avverte un urgente bisogno, com’è stato fatto giustamente in questo caso.
Viticoltori Lenza – Aziende Agricole Dott. Valentino Lenza
Pontecagnano (Sa) – Via Lago di Carezza
Cell. 336 566515 – Fax 089 3866086
info@viticoltorilenza.it – www.viticoltorilenza.it
Enologo: Sergio Pappalardo
Ettari vitati di proprietà: 6,5 – Bottiglie prodotte: 30.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Falanghina e Greco.
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