di Enrico Malgi
Che bello incontrare Ninì Palamà ancora una volta, insieme con tutta la sua numerosa famiglia tra cui il figlio Michele laureato in Enologia a Piacenza. Ninì possiede l’innato e singolare dono dell’ospitalità e dell’accoglienza a tutto tondo, senza fingimenti e senza ipocrisia, perché è un uomo semplice, puro e sincero. L’ho conosciuto alcuni anni fa nella sua vecchia cantina a Cutrofiano nel Salento e mi ha subito colpito questo suo modo di fare. D’allora è diventato obbligatorio, ma soprattutto piacevole per me andare a fargli visita tutte le volte che mi trovo da quelle parti, com’è successo puntuale durante la mia recente permanenza salentina.
Padre e figlio, legati insieme da un forte vincolo sentimentale che va oltre il semplice rapporto parentale, si completano a vicenda, mettendo in campo le loro doti naturali di esperienza e carisma da una parte e competenza e professionalità dall’altra. Da questo connubio ne viene fuori un progetto di lavoro encomiabile e gratificante, tanto che se ne giova la produzione vinicola, che risulta davvero eccellente e pluripremiata.
Come al solito Ninì mi ha fatto assaggiare un’ampia batteria dei suoi vini, che ho già recensito poco tempo fa. Sono rimaste comunque tre bottiglie dell’ultima annata, che fanno parte della nuova linea aziendale, che non avevo ancora analizzato e che Michele ha voluto dedicare al padre, come si legge chiaramente nella controetichetta, nella sua prima esperienza da enologo titolare.
Ninì Bianco Verdeca Salento Igp 2019. Verdeca in purezza lavorata al 30’% in barriques. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 10,00 euro.
Colore giallo paglierino lucente e riflessi verdolini. Bouquet di tanta frutta fresca: bergamotto, pera, mela, nespola, melone, ananas ed avocado. Rimandi di fiori di pesco, gelsomino, sambuco, rosmarino, citronella e menta. Sorso che conquista immediatamente la scena per la sua gradevole freschezza ed poi è affascinante, sapido, delicato, ammandorlato e connotato da una silhouette snella, agile, languida, soave, elegante e sapida. Palato vellutato, accattivante, infiltrante e succoso. Allungo finale setoso, armonico e seducente. Davvero un ottimo vino questa Verdeca (parente dell’Alvarinho portoghese), un vitigno ancora sottovalutato ma che per fortuna sempre più spesso sta emigrando dal suo areale principale in Valle d’Itria verso altri lidi con ottimi risultati. Chiusura leggermente amarognola. Da preferire su aperitivo, ma va bene anche su piatti di pesce senza pomodoro e latticini.
Ninì Rosato Negroamaro e Primitivo Salento Igp 2019. Anche questo vino è maturato con una parte in legno per dargli più struttura e consistenza. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale sempre intorno ai 10,00 euro.
Rosato brillante abbastanza carico. Al naso piccoli frutti del sottobosco, ciliegia ferrovia, clementina, tamarindo e fiori rossi. Sorso scorrevole, glicerico, fresco, speziato, avvincente, sapido e sensuale. Giocosità palatale focalizzata su toni ben ricamati, aggraziati, succosi, equilibrati, armonici, eleganti e fini. Tattilità slanciata, intrigante, leggiadra, persistente e gradevolmente delicata per via della moderata gradazione alcolica, tanto da invogliare a reiterare la beva. Atto finale appagante ed anche qui leggermente amarognolo. Su pesce in guazzetto e tagliere di salumi.
Ninì Rosso Negroamaro e Primitivo Salento Igp 2019. Anche qui si è avuto un passaggio in legno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale ancora di 10,00 euro.
Alla vista si presenta un colore rosso rubino-purpureo, con flash violacei. Caleidoscopio carico di amarena, prugna, fragola, ribes, mirtilli, viola, mirto e salvia. Sentori di terriccio e di iodio. Ricami speziati di vaniglia, noce moscata, chiodi di garofano, cannella, liquirizia, eucalipto, mentolo e balsamo. L’ingresso del sorso in bocca è sontuoso, tagliente, dinamico, morbido, rotondo e permeato di un’infrastruttura bella tornita. Talentuosi e niente affatto graffianti i giovani tannini. Sviluppo palatale bene equilibrato, avvolgente e modulato da un gusto pieno e persistente. Retroaroma molto lungo. Siamo ancora all’inizio del percorso. Da abbinare ad un piatto di pasta al sugo e carne rossa e bianca.
Vini tipicamente territoriali quelli di Palamà, ma con una marcia in più che li rendono più appetibili.
Vinicola Palamà
Cutrofiano (Le) – Via Armando Diaz, 6
info@vinicolapalama.com – www.vinicolapalama.com
Enologo: Michele Palamà
Ettari vitati: 12 – Bottiglie prodotte: 20.000
Vitigni: Negroamaro, Primitivo, Malvasia Nera e Bianca, Aleatico, Verdeca e Bianco d’Alessano.