di Floriana Barone
Venti ettari di vigneto che si snodano sulle colline dei Castelli Romani, da Monte Porzio Catone fino a Vermicino: l’Azienda agricola Villa Simone si trova nel cuore della tradizione viticola del Frascati ed è erede di un’antica tradizione di famiglia, nata a Passo Sant’Angelo, nelle Marche: proprio lì, un tempo, la Famiglia Costantini produceva la Torraccia Doc Rosso Piceno e ancora oggi, in quel piccolo paese, possiede 4 ettari di vigneto.
Dietro Villa Simone oggi c’è il volto di Lorenzo Costantini, enologo da 24 anni, che segue da vicino 22 Aziende nel Lazio e nipote di Piero, lo storico titolare di Villa Simone. Una passione per la produzione, quella di Lorenzo, che fa parte del suo Dna: il nonno e il bisnonno, infatti, erano viticoltori e agricoltori. Nel 1971 il padre di Lorenzo partì insieme a Piero Costantini dalle Marche per aprire a Roma due negozi di “Vini e Oli”. Zio Piero e zia Rosy aprirono l’enoteca a Piazza Cavour, la prima nel suo genere a Roma. Fu una vera e propria svolta generazionale con l’abolizione del tappo vite e l’affermazione definitiva delle bottiglie di 0,75 ml, proponendo una selezione di vini francesi.
La passione di Lorenzo per la parte produttiva nacque proprio sulle colline di Monte Porzio, quando il padre, dopo qualche anno, comprò una casa di campagna sotto al paese. Il fattore era un amico di famiglia e, all’età di 12 anni, d’estate, Lorenzo iniziò a fresare la vigna insieme a lui. Poi la scelta dell’agrario, gli studi in Veneto e all’Università di Trento, che lo portarono lontano dal territorio per diversi anni.
Nell 1982 Piero Costantini ebbe l’intuizione giusta: quella di comprare un terreno nella zona di Frascati. Si innamorò di un appezzamento di 3 ettari e mezzo, tra vigneto e uliveto, avviando subito l’attività vinicola e agricola, affittando il vigneto di famiglia e vendendo la cantina nelle Marche. I primi vigneti furono subito riconvertiti: tutti a filari con almeno 4500 piante per ettaro. Pochi anni dopo, fu realizzata la cantina, interrata sul fianco di una collina: fu la prima cantina moderna a Frascati. All’epoca, infatti, le tecniche di vinificazione erano ancora arcaiche, con botti di cemento e poco uso del freddo. I Costantini passarono alla tecnologia del freddo e ai gas inerti per la colmatura, puntando su serbatoi di acciaio inossidabile con controllo di temperatura e atmosfera. La cantina è dotata di una bottaia, interamente scavata nella collina, di oltre 100 barrique di rovere francese. Nel 1983 il primo prezzo di Villa Simone fu di 4.200 lire, un costo molto alto per l’epoca, sull’idea del francesismo e della quantità limitata, con l’obiettivo di valorizzare il territorio e il prodotto.
Oggi l’Azienda si estende lungo venti ettari di vigneto, tra proprietà e affitti e porta avanti due grandi obiettivi: riconvertire gli impianti con almeno 5mila piante per ettaro, puntando in particolare sulla Malvasia del Lazio e sulla produzione di 2 kg per pianta, risultato già raggiunto. Il punto di forza a livello viticolo è proprio un’Azienda non interamente accorpata, con i vigneti che partono Monte Porzio Catone e arrivano a via di Vermicino. A Monte Porzio Catone, infatti, il terreno è lavico, con più roccia, nelle altre colline invece persiste un mix di roccia e pozzolana, mentre a Vermicino si trova solo pozzolana. Nelle annate molto piovose, i terreni di Vermicino rimangono più asciutti, garantendo comunque un’alta qualità dei prodotti. Viceversa, nelle annate più calde, i vigneti di Monteporzio non risentono eccessivamente delle alte temperature
Villa Simone produce 4 vini bianchi e 6 rossi: il Frascati Doc, il Superiore Docg, il Vigneto Filonardi e il Cannellino di Frascati, il Ferro e Seta, Rosso Lazio Igt, il Cesanese Igt Lazio, il Syrah e il Cesanese del Piglio e la Torraccia Igt Lazio. L’azienda recentemente ha ottenuto il bronzo al Decanter World Wine Awards 2017 con il Frascati Superiore Docg del 2016, al Vinitaly 2017 sono stati conquistati 90 punti nell’ambito del 5StarWines-The Book con il Cannellino di Frascati e 5 grappoli di Bibenda con il Vigneto Filonardi, con una speciale menzione anche nel Decanter 2017.
I terreni di Monte Porzio Catone, acquistati nel 1986, rientrano nella categoria di Cru e cioè vigneti in cui il clima, la terra e altri elementi, naturali e non, conferiscono al vino caratteristiche uniche e specifiche. Questi vigneti hanno sempre prodotto vini particolari per la particolare composizione minerale. I Cru sono soggetti a limitazioni geografiche precise con una viticoltura di pregio che deve essere dimostrata e deve avere una sicura storicità, che in questo caso è stata affermata dall’archivio di Stato a Roma, busta 1286 del 1806, in cui si legge “i Filonardi, patrizi romani, ebbero molte proprietà e casali in questa zona ma il casale intestato a loro si trova compreso tra Massarosa e Torricella, qui Natale Filonardi produceva le migliori trenta botti di vino della zona”. Nel Lazio esistono solo 3 Cru certificati e si trovano tutti a Frascati.
Il punto vendita è aperto da 10 anni e a Villa Simone si organizzano visite in cantina in italiano e in inglese e degustazioni con prodotti del territorio, dedicate a piccoli gruppi: per settembre sono attese 90 persone dell’Esa (The European Space Agency). Inoltre, è in progetto la costruzione di un giardino pensile per l’accoglienza e la realizzazione del punto vendita sopra la cantina.
Azienda Agricola Villa Simone di Piero Costantini S.R.L
Via Frascati Colonna, 29 00078 Monteporzio Catone (Rm)
Tel. 069449717- Fax. 069448658
www.villasimone.it
info@villasimone.it
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