Vini Terre degli Svevi a Venosa

Pubblicato in: in Basilicata
Vini Re Manfredi Terre degli Svevi

di Enrico Malgi

Terre degli Svevi di Venosa, di proprietà del Gruppo Italiano Vini dal 1998, è collocata proprio nel cuore del territorio della produzione dell’Aglianico del Vulture. Nel corso degli anni si è distinta per l’eccellente qualità dei suoi vini, che sono diventati un termine di paragone per tutto l’areale.

In questi giorni ho avuto la possibilità di assaggiare quattro etichette: un bianco e tre rossi.

Re Manfredi Bianco Basilicata Igt 2019. Blend di Muller Thurgau e Traminer Aromatico. Viti allevate a quattrocento metri di altezza nel comune di Venosa. Vendemmia effettuata tra fine agosto ed inizio di settembre. Affinamento in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 10,50 euro.

Colore giallo paglierino. Al naso pot pourri di gradevoli profumi di mela verde, albicocca, pesca gialla, clementina, lime, sambuco, ginestra, gelsomino e salvia. Sottofondo idrocarburico. Sorso aromatico, secco, elegante, affusolato, morbido, setoso, sapido e minerale e dotato poi di un’ottima spalla acida. Gusto cristallino, delicato, fine, suadente e balsamico. Finale sicuramente appagante e leggermente ammandorlato. Vino versatile, da bere giovane e da proporre come aperitivo, ma va bene anche su crudi di mare, su un piatto di vermicelli alle vongole e sfiziosità varie.

Re Manfredi Rosso Taglio del Tralcio Aglianico del Vulture Doc 2018. Aglianico in purezza lavorato in acciaio e botte grande per dodici mesi complessivi. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 10,50 euro.

Emblematico il nome della bottiglia, che fa riferimento alla tecnica del taglio del capo a frutto qualche giorno prima della vendemmia, in modo tale che le uve subiscano un lieve appassimento sulla pianta per rendere così il vino più morbido, più concentrato e con tannini più affusolati.

Colore rosso rubino sfavillante. Piglio olfattivo profondo, fruttato e floreale di rosso e/o speziato. Tracce balsamiche. Canoni sfaccettati di zolfo, di mineralità e di rimembranze terziarie di ottima stoffa. In bocca entra un sorso morbido, avvolgente, voluminoso, fruttato, rotondo e caldo. Struttura complessa, equilibrata, terrosa e sapida. Tannini belli agili. Buona anche la freschezza. Palato scattante, dinamico e voluttuoso.  Chiusura appagante e persistente. Da provare su un piatto di pasta al ragù e brasati.

Re Manfredi Aglianico del Vulture Doc 2017. Soltanto Aglianico. Raccolta delle uve effettuata tra fine ottobre ed inizio novembre di un’annata decisamente fortunata. Il 40% della massa viene affinato in barriques per un anno ed il restante 60% matura in botte. Successivamente il vino termina l’affinamento per altri sei mesi in botte. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 22,00 euro.

Colore rosso rubino profondo. Bouquet intensamente affastellato in primis di umori fruttati di ciliegia, prugna, mora, lamponi e mirtilli, a cui seguono profumi floreali di violetta e nuances speziate di noce moscata, chiodi di garofano e pepe nero. Essenze di tabacco, liquirizia, cioccolato fondente, cuoio e grafite. Disegno balsamico ed empireumatico. Bocca esplosiva, dotata di un deterrente affascinante per complessità, austerità, corposità, rigorosità, ematicità e sapidità. Silhouette armonica, elegante, tagliente e morbida. Tannini nobili. Pregnanza gustativa, aristocratica, scalpitante, imponente e vibrante. Serbevolezza a lunga scadenza. Retroaroma persistente ed edonistico. Da abbinare a carne arrosto e canestrato di Moliter

Re Manfredi Serpara Aglianico del Vulture Superiore Docg 2016. Aglianico al 100%. Vigne a seicento metri di altezza nel comune di Maschito. Malolattica in barriques di primo e secondo passaggio. Affinamento sempre in barriques per 14-18 mesi. Ulteriore maturazione del vino in botti grandi per un anno prima dell’elevazione in bottiglia, dove sosta per un altro anno. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 27,00 euro.

Ecco qui il pluripremiato cru aziendale, certamente una delle migliori espressioni dell’Aglianico del Vulture in assoluto. Colore rosso granato. Al naso spunti fruttati di amarena, prugna, buccia di arancia e drupe del sottobosco. In appresso ecco poi che il ventaglio olfattivo si arricchisce di echi floreali e vegetali. E poi ancora respiri speziati di vaniglia, cannella, cardamomo e zenzero. All’appello non mancano rimandi terziari di resina, caffè, china, ginepro, catrame e tabacco. Timbro cenerino. Sorso subito caldo, centrato, potente, esuberante, grintoso, strutturato, intenso, voluminoso, solido, sostanzioso e carnoso. Ma per par condicio il vino esibisce anche un ottimo equilibrio, armonia, dinamicità, sapidità, raffinatezza, freschezza, morbidezza, eleganza, piacevolezza e finezza. Tannini dolci e remissivi. Legno non invasivo e ben calibrato. Ottime prospettive di invecchiamento. Pasta al forno, agnello alla brace e formaggi stagionati.

Una grande batteria vini ha allietato davvero le mie papille gustative. L’azienda Re Manfredi Terre degli Svevi, cara al Presidente Paolo Montrone, è sicuramente all’apice di tutta la produzione vitivinicola del Vulture. Questo comprensorio rappresenta un territorio privilegiato, perché negli anni ha consolidato e confermato la sua fama di grande areale vitivinicolo.

Sede a Venosa (Pz) – Località Pian di Camera
Tel. 0972 31263 – Fax 0972 35253
terredeglisvevi@giv.itwww.terredeglisvevigiv.it
Enologo: Christian Scrinzi
Ettari vitati: 120 – Bottiglie prodotte: 300.000
Vitigni: Aglianico, Traminer Aromatico e Muller Thurgau.

 


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