di Enrico Malgi
Dal 2007 i coniugi Matteo Trabacca e Rosa Padula conducono con successo l’azienda vitivinicola Tenuta Parco dei Monaci di Matera, che produce una piccola quantità di ottimi vini.
Due le etichette aziendali che sono state oggetto di una mia recente degustazione.
Monacello Primitivo Matera Doc 2019. Primitivo in purezza vendemmiato nella prima decade di settembre. Affinamento per otto mesi in tonneaux. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di 15,00 euro. Bottiglie prodotte numero 12.000.
La provincia lucana di Matera, a differenza di quella di Potenza che può contare su un clone territoriale di Aglianico di grande spessore, non possiede vitigni autoctoni propri, ma essendo confinante con i comuni baresi di Altamura e Santeramo in Colle, che ricadono nella zona del Primitivo di Gioia del Colle Doc, riesce ad implementare ed allevare questa varietà all’interno del suo territorio con buoni risultati, come in questo caso specifico.
Nel bicchiere risalta un sontuoso colore rosso rubino carico e lucente. Bouquet affastellato da gradevoli percezioni olfattive di frutta, fiori e vegetali di eccellente caratura. S’incomincia con gioiose sensazioni di visciola e fragola e poi sentori di ribes e mirtilli freschi ed anche in confettura, seguiti da palpiti di garofano, iris, funghi, pepe nero, noce moscata, liquirizia, mentolo, balsamo e tabacco. Pulsazioni sapide e minerali. In bocca penetra un sorso caldo, avvolgente, voluminoso, carnoso, vigoroso e solido. Tattilità comunque morbida, rotonda, sensuale, infiltrante e ben modulata, merito di un fresco venticello che alita per tutto il cavo orale e di una trama tannica così suadente e ben levigata che spazzola dolcemente le gengive. Siamo ancora all’inizio del percorso. Gran bel finale che appaga totalmente la beva. Da preferire su un piatto di pasta al sugo e tagliata di carne arrosto.
Spaccasassi Moro Matera Doc 2018. Blend di Cabernet Sauvignon, Merlot e Primitivo. Raccolta delle uve a metà settembre. Maturazione per un anno e mezzo in barriques. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 24,00 euro. Bottiglie prodotte numero 6.000.
Veste cromatica segnata da uno sfavillante colore rosso rubino carico. Dall’ampio crogiolo si espandono voluttuose e molteplici fragranze di ciliegia ferrovia, prugna, mora, lampone, violetta, eucalipto, menta piperita, coriandolo, zenzero, chiodi di garofano, pepe verde ed anice. Echi empireumatici. Sospiri terziari. Approccio palatale intenso, complesso, tonico, generoso, infiltrante, espansivo, arrotondato, sapido, morbido, teso, equilibrato, speziato e dinamico. Tannini bene affusolati. Appeal elegante, raffinato, fine, seducente, aggraziato, irradiante e stimolante. Legno non invadente. Silhouette intrigante, affascinante e reattiva. Longevità molto lunga. Chiusura su toni estremamente persistenti ed appaganti. Da provare su formaggi caprini, ma va bene anche su una bella zuppa di pesce.
Sede a Matera – Contrada Parco dei Monaci
Tel. 0835 314044
info@tenutaparcodeimonaci.it – www.tenutaparcodeimonaci.it
Enologo: Vincenzo Mercurio
Ettari vitati: 4
Bottiglie prodotte: 15.000
Vitigni: primitivo, cabernet sauvignon e merlot
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