di Enrico Malgi
Girovagare per il Salento alla ricerca delle numerose eccellenze enogastronomiche è sempre molto gratificante ed istruttivo. Una delle ultime tappe nel mio recente viaggio in loco mi ha portato a visitare le Tenute Bellamarina a Torre Santa Susanna in provincia di Brindisi.
Un’azienda vitivinicola biologica questa che affonda le proprie radici fin dal XVI secolo. Quello che stupisce maggiormente è la sua ricorrente storia dominata sempre da figure femminili, come nel caso presente in cui spicca l’attuale proprietaria Imma Dimastrodonato (spalleggiata manco a dirlo da sua figlia), la quale è stata l’artefice della costruzione della nuova, moderna ed innovativa cantina inaugurata a maggio di quest’anno.
Quattro le bottiglie dell’ultima annata assaggiate nell’occasione: una di bianco, due di rosato ed una di rosso.
Galè Fiano Salento Igp 2023. Soltanto Fiano raccolto a metà agosto. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di dodici e mezzo.
Intenso, lucente e venato di riflessi verdolini il bel colore giallo paglierino che risalta nel calice. Bouquet espansivo e sontuoso, che espande i suoi poliedrici profumi attaccando dolcemente le narici. Lo start è intessuto di variegate essenze fruttate di pesca gialla, albicocca, susina gialla, melone bianco, nocciola, pera spadona, ananas e clementina, seguite a ruota da sospiri di biancospino, ginestra, sambuco, muschio, salvia e rosmarino. Piacevoli poi le parcelle speziate. In bocca penetra un sorso morbido, leggiadro, cristallino, soave, elegante, scattante, voluttuoso e dinamico. Purezza e profondità del tratto gustativo, che esprime un’ottima acidità. Sequenza terminale incalzata da un retroaroma perfettamente sillogico, che conferma in toto tutto quello già descritto in precedenza. Buona la serbevolezza. Da abbinare ad un risotto ai frutti di mare e burrata andriese.
Rosamaro Negroamaro Rosato Salento Igp 2023. Negroamaro in purezza. Vendemmia effettuata a metà settembre. Affinamento in acciaio. Gradazione alcolica di dodici e mezzo.
Alla vista si appalesa una fulgida tonalità di rosato corallino. Lo spettro aromatico si concede deliberatamente ad un naso molto compiacente ed indulgente, destinatario privilegiato di una moltitudine di sensitivi profumi che rimembrano in primis echi fruttati di ciliegia ferrovia, melagrana, pesca gialla, clementina, pompelmo rosa e piacevoli afflati del sottobosco. Di seguito risaltano poi composite essenze di iris, radici, cipria, mirto, zenzero e pepe rosa. In bocca esordisce un sorso bello teso e sapido, profondo e scorrevole, morbido e vellutato, rotondo e succoso, arioso ed armonico e portatore poi di un’ottima grazia gustativa che appaga totalmente le papille. Silhouette elegante, fine, leggiadra, seducente, raffinata ed intrigante. Scatto finale godibilmente persistente ed epicureo. Da preferire su una zuppa di pesce gallipolina e pizza margherita.
Acanthus Primitivo Rosato Salento Igp 2023. Primitivo al 100% vendemmiato a fine agosto. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di dodici e mezzo.
Livrea affastellata da un delicato e brillante colore rosa salmonato. Ventaglio olfattivo generosamente prodigo di elegiaci profumi, che vanno a stuzzicare proditoriamente le narici. In prima istanza risaltano capillari effusioni fruttate di amarena, chinotto, mela cotogna, fragola, mirtilli e cassis.
Subito dopo emergono godibili sospiri di violetta, peonia, genziana, erbe aromatiche e solidali spunti speziati. In bocca fa il suo ingresso un sorso scorrevole, accattivante, glicerico, sapido, vellutato, delicato, affusolato, carezzevole, gioioso, lineare, fine, aggraziato, fascinoso, rotondo bene equilibrato e sostenuto poi da un assetto di verticale freschezza. Aplomb fiero, seducente, ammaliante, delizioso ed accattivante. Fraseggio finale palpitante ed edonistico. Da associare ad un piatto di pasta al pomodoro fresco e tagliere di salumi pugliesi.
Zis Primitivo Salento Igp 2023. Solo Primitivo raccolto ad inizio di settembre. Affinamento in acciaio. Tasso alcolico di quattordici gradi.
Calice tinto da un solare colore rosso rubino, sfaccettato di lampi violacei di incipiente giovinezza. Palesemente intrigante il crogiolo, da cui il naso attinge voluttuosi e pervicaci aromi di marasca, prugna, fragoline di bosco, mandorle, ribes, mirtilli, more, viola, foglia di tè, timo, salvia, cannella, zenzero e zafferano. Impatto del sorso sulla lingua tagliente di freschezza, morbido, polposo, arrotondato, avviluppante, aristocratico, goliardico, integro, balsamico, dinamico, bene articolato e stilisticamente apprezzabile. Trama tannica bene intessuta ed avvolgente. Allure in perfetta souplesse. Una schietta intensità palatale infittisce ed alimenta poi il gusto. Siamo appena all’inizio del percorso. Allungo finale rinvigorito da un’ottima percezione edonistica. Da spendere su una zuppa di legumi e capocollo di Martina Franca.
Un’ottima batteria di vini sicuramente, che miglioreranno col tempo.
Tenute Bellamarina
Torre Santa Susanna (Br) – Appia Antica srl S.P. 69 Mesagne – Torre Santa Susanna.
eventi@tenutebellamarina.com – www.tenutebellamarina.com
Cell. 327 6068889
Enologo: Vito Lucarelli
Ettari vitati: 70 – Vitigni: Negroamro, Primitivo, Lambrusco e Fiano