di Enrico Malgi
Il territorio di Cirò, in provincia di Crotone, è un areale estremamente privilegiato, che nel corso degli anni ha saputo valorizzare le sue specifiche risorse vitivinicole attraverso soprattutto la coltivazione di due vitigni autoctoni: il rosso Gaglioppo ed il bianco Greco.
Proprio con queste due specie locali ed insieme ad altre varietà territoriali ed internazionali la storica Tenuta Baroni Capoano Vigneti e Cantine di Cirò Marina, fondata nel XII secolo e gestita attualmente da Massimiliano Capoano, riesce a produrre una serie di eccellenti bottiglie sotto la direzione enologica di Fabio Mecca.
Come capita ormai da alcuni anni a questa parte, anche stavolta sono stato fortunato nel potere degustare cinque etichette di nuove annate: due bianchi e tre rossi.
Antea Bianco Cirò Dop 2021. Blend di Greco bianco all’80% e saldo di Mantonico. Maturazione in acciaio. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 13,00 euro.
Avete presente il Greco di Tufo? Ebbene scordatevelo, perché questo clone di Greco è totalmente diverso. Nel frattempo nel bicchiere serpeggia un lucente colore giallo paglierino, attraversato da giovani lampi verdolini. Bouquet depositario di uno spettro aromatico di forte impatto olfattivo, di cui un naso estremamente curioso riesce a decifrare molteplici profumi che vanno sotto le sembianze di bergamotto, albicocca, pera, melone, nespola, cedro, ananas, ginestra, erbe officinali e sentori gradevolmente speziati. Tuttavia è in bocca, che il vino si dimostra differente, laddove il sorso è sì accattivante, palpitante, fresco, fruttato, succoso, elegante, morbido e sapido e con pulsazioni tattili giocose, armoniche, equilibrate e deliziose, ma è anche affusolato, flessuoso, gentile, lineare e sospiroso e senza ostentare quel quid “nerboruto” che contraddistingue il Greco di Tufo. Finale appagante e voluttuoso. Da preferire su un piatto di vermicelli a vongole e latticini calabresi.
Oneiro Bianco Pecorello Calabria Igp 2021. Soltanto Pecorello lavorato in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 18,00 euro.
Il Pecorello è un vitigno a bacca bianca prettamente autoctono della Calabria. Alla vista si presenta un luminoso colore giallo paglierino, schizzato di verde clorofilla. Ventaglio olfattivo densamente affastellato da nuances di pesca bianca, susina gialla, melone bianco, mela verde, clementina, frutti tropicali, fiori bianchi e rigurgiti vegetali. Sorso invitante, tagliente, accomodante, delicato, glicerico, elegante e slanciato. Sviluppo palatale succoso, reattivo, aggraziato, seducente, vellutato, cristallino e sublime. Da bere giovane. Chiusura leggermente ammandorlata e su toni bene evoluti e piacevoli. Da abbinare ad una frittura di pesce e carne bianca.
Ceramidio Rosso Calabria Igp 2020. Si tratta di un blend decisamente raro e frutto di una produzione limitata, in cui convergono tre vitigni rispettivamente di provenienza del Médoc, Pomerol ed Alta Valle del Rodano come il Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah, insieme con l’indigeno Gaglioppo in parti rigorosamente uguali ed assemblati in vasche di acciaio. Affinamento in barriques di secondo e terzo passaggio di rovere francese. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale di 18,00 euro.
Bicchiere tinto da uno scintillante colore rosso rubino appena scalfito da riflessi purpurei. Crogiolo ricco di manifestazioni odorose di ciliegia, prugna, ribes, mirtilli, more, violetta, iris, macchia mediterranea e spunti speziati e terziari di ottimo livello olfattivo. Approccio palatale ampio, pieno, avvolgente, sapido, complesso, strutturato, tonico, incisivo, irradiante e ben temprato. Spalla acida che alita ottima freschezza per tutto il cavo orale. Trama tannica superlativa. Legno ben dosato e non prevaricante. Gusto corposo, maturo, vitale, morbido e ben modulato. Durerà integro ancora per molti anni. Retroaroma libidinoso e persistente. Diamogli tanta buona carne arrosto e formaggi a pasta dura.
Neruda Cirò Rosso Classico Superiore Dop 2019. Blend di Gaglioppo al 90% e saldo di Merlot. Affinamento in acciaio. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale di 13,00 euro.
Livrea screziata da un cromatismo rosso rubino sfavillante. Al naso sale un interessante pot pourri di calibrate e sontuose effusioni di marasca, sottobosco, carruba, fiori rossi, erbe aromatiche e giocosità speziate. In bocca fa il suo ingresso un sorso etereo, solido, rassicurante, asciutto, espansivo, sapido, terroso, affidabile, teso, corroborante, equilibrato, rotondo e reattivo. Superba l’eleganza. Pregevoli i tannini che non disturbano affatto. Stile pulito e lineare. Aplomb fine, intrigante e sontuoso. Longevità a lunga scadenza. Allungo finale certamente appagante. Ideale su un cosciotto di agnello con patate al forno e formaggi calabresi stagionati.
Don Raffaele Cirò Rosso Classico Superiore Riserva Doc 2018. Gaglioppo al100% maturato per un anno in acciaio e poi affinato in barriques nuove di rovere francese per quattordici mesi. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 25,00 euro.
Esemplare vino rosso, che riflette compiutamente il vocato territorio cirotano. Significativa la veste cromatica, segnata com’è da un colore rosso rubino non troppo carico. Caleidoscopio costellato da un copioso bouquet, dal quale emergono pregevoli pertinenze olfattive che subito fanno le fusa ad un naso disponibile e reattivo. Come da copione, l’incipit è appannaggio di una bella scorta di doviziose fragranze di drupe della pianta e del sottobosco, che si alleano con gradevoli costumanze floreali di rosso vestite ed originali suadenze vegetali. All’appello non mancano poi afflati speziati di noce moscata, pepe nero e chiodi di garofano, insieme con tensioni terziarie di ottima levatura. Sorso ben centrato, austero, esuberante, sostanzioso, pimpante, permeante, plastico, arrotondato e balsamico. Acidità spinta. Tannini fini e ben ricamati. Legno bene integrato. Percezione tattile infiltrante, intensa ed ottimamente amalgamata. Siamo ancora all’inizio del percorso. Fraseggio finale lungo ed epicureo. Perfetto l’abbinamento su un piatto di pasta al ragù e/o anche su ‘nduja di Spilinga.
Sede a Cirò Marina (Kr) – Contrada Ceramidio
Tel e Fax 0962 35801
info@capoano.it – www.capoano.it
Enologo: Fabio Mecca
Ettari vitati di proprietà: 18, più 22 in affitto e anche conferitori di fiducia.
Vitigni: Gaglioppo, Magliocco, Merlot, Cabernet Sauvignon, Syrah, Greco, Mantonico, Pecorello e Chardonnay.
Novembre 2020
di Enrico Malgi
Massimiliano Capoano è un giovane viticoltore calabrese che regge le sorti della storica azienda biologica Tenuta Baroni Capoano Vigneti e Cantine di Cirò Marina, la cui nascita risale addirittura al XII secolo. Per sua fortuna è coadiuvato da un bravo e competente enologo come Fabio Mecca.
Ampia la produzione, che privilegia soprattutto i classici e tradizionali vitigni locali Gaglioppo e Greco per confezionare bottiglie di pregevole fattura e di cui in questi giorni ho degustato sei etichette di nuove annate.
Antea Cirò Bianco Dop 2019. Blend di Gaglioppo all’80% e saldo di Mantonico. Maturazione in acciaio e vetro. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 13,00 euro.
Giallo paglierino striato di verde clorofilla. Bouquet di albicocca, bergamotto, cedro, nocciole, mela cotogna e/o di frutta tropicale. Rimandi floreali di caprifoglio e di gelsomino. Gradevoli i sentori di macchia mediterranea. Palpitazioni odorose di salsedine. Lievi effluvi speziati. Sorso subito bello fresco e morbido, carezzevole e gaudente tanto da ammaliare le papille gustative. Beva agrumata, cristallina e feconda. Silhouette elegante ed aggraziata. Finale ben modulato ed accattivante. Da preferire su un piatto di vermicelli ai frutti di mare e carne bianca.
Cirò Greco Bianco Dop 2019. Greco in purezza lavorato in acciaio. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di appena 8,00 euro.
Colore giallo paglierino brillante. Caratteristico il pot pourri di ottimi profumi di pesca gialla, susina, cantalupo, zenzero, ginestra, zagara ed erbe aromatiche. In bocca fa il suo ingresso un sorso sobrio, gioioso, affusolato, impertinente, sapido e succoso. Acidità pungente. Registro palatale morbido, vivace e dinamico. Frutto integro e seducente, che prelude ad una chiusura stimolante e soddisfacente. Da provare su una frittura di pesce e latticini.
Cirò Rosato Dop 2019. Gaglioppo al 100%. Acciaio e vetro. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 8,00 euro.
Attraente il bel colore rosato cerasuolo. Timbro olfattivo di fruttati e floreali, di sottobosco a go go e subito seguiti da nuances di geranio e di violetta. In bocca esordisce un sorso gentile, espressivo, seducente e vellutato e che sa riecheggiare un voluttuoso aplomb. Palato teso, elegante, ben modulato e ricamato. Retroaroma godibile. Su un risotto ai funghi porcini e pizza margherita.
Cirò Rosso Classico Dop 2018. Soltanto Gaglioppo lavorato in acciaio e vetro. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 8,00.
Colore rosso rubino non troppo carico. Bouquet intensamente affastellato da esuberanti e poliedrici profumi di tanta buona frutta rossa piccola e media e poi anche da incisivi toni floreali, vegetali e balsamici. Tracce speziate. Suggestioni marine. In bocca entra un sorso elegante, rotondo, profondo, sapido e molto fine. I dolci tannini e la gradevole freschezza agiscono in perfetta simbiosi. Vino che nel complesso si dimostra austero e bene strutturato. Slancio finale persistente ed edonistico. Da associare ad un piatto di pasta al ragù e carne arrosto.
Neruda Cirò Rosso Classico Superiore Dop 2018. Blend di Gaglioppo al 90% e saldo di Merlot. Maturazione in acciaio ed elevazione in boccia. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale 10,00-13,00 euro.
Colore rosso rubino luminoso. Lo spettro olfattivo regala ciliegia, prugna, fiori rossi e macchia mediterranea. Respiri sapidi e minerali. L’incipit del sorso sulla lingua è secco, voluminoso, affidabile, compiacente, rassicurante, caldo, tagliente, corroborante, tonico, solido, equilibrato e reattivo. Stile pulito e lineare. Tannini aristocratici. Finezza palatale intrigante e conciliante. Ne avrà ancora per molti anni. La chiusura è sontuosa e palpitante. Da abbinare alla classica e terragna cucina calabrese.
Pian dei Saraceni Rosso Barrique Calabria Igp 2018. Tipico blend del nord della Calabria tra il crotonese Gaglioppo al 60% ed il cosentino Magliocco al 40%. Maturazione in botti grandi nuove (non in barrique quindi come lascerebbe supporre l’etichetta, almeno così mi è stato confidato) per un anno. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 48,00 euro.
Bicchiere tinto da un colore rosso rubino brillante e vivo. L’austerità aromatica mette in mostra eterei ed avvolgenti profumi che attaccano proditoriamente le narici, per affermare la loro voluttuosa supremazia. Ovviamente è la frutta fresca a recitare la parte di grande protagonista e che si esibisce in modo esaltante, seguita a ruota da effusioni floreali vestite di rosso e da pulsazioni vegetali di buona costumanza. Effetti speziati e terziari vanno poi a completare tutto il pregevole quadro olfattivo. Tuttavia è in bocca che il vino fa la differenza, perché il plastico sorso si dimostra oltremodo seducente, affilato, materico, centrato, dinamico, espansivo e ben calibrato. Trama tannica affusolata. Ampia ed esplosiva la verve gustativa che appaga totalmente la beva. Legno bene integrato. Futuro a lunga gittata. Spunto finale lunghissimo. Da preferire su un cosciotto di agnello al forno e/o su un caciocavallo silano ed un pecorino crotonese stagionati.
Bene, devo affermare che Massimiliano produce davvero ottimi vini territoriali come ho potuto sperimentare ancora una volta e di cui non ne avevo dubbi, non fosse altro per la sua rigorosa e meticolosa applicazione.
Sede a Cirò Marina (Kr) – Contrada Ceramidio
Tel. e Fax 0962 35801 – info@capoano.it – www.capoano.it
Enologo: Fabio Mecca
Ettari vitati di proprietà: 18, più 22 in affitto e poi conferitori di fiducia.
Bottiglie prodotte: 180.000
Vitigni: Gaglioppo, Magliocco, Merlot, Syrah, Greco, Mantonico e Chardonnay.
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