di Enrico Malgi
E’ sempre un piacere degustare i vini della piccola azienda biologica pugliese Santa Lucia di Corato, appartenente a Roberto e Giuseppe Perrone Capano. Decisamente vocato poi il territorio di Castel del Monte, dove i vitigni sono quasi tutti autoctoni.
Quattro le bottiglie esaminate nell’occasione: una di bianco, una di rosato e due di rosso.
Gazza Ladra Fiano Puglia Igp 2022. Fiano in purezza allevato nelle Murge Baresi a 250 metri di altezza. Affinamento per sei mesi in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale intorno ai 15,00 euro.
Nel calice brilla un solare e giovane colore giallo paglierino non molto carico ed appena riflesso di lampi verdolini. Espansivo e permissivo il bouquet, che si concede voluttuosamente ad un naso indagatore e compiacente, rilasciando una performante traccia profumata di tanta buona roba. In primis vengono intercettati conturbanti aromi fruttati di nocciola, mandorla, mela annurca, pesca bianca, pera abate, melone bianco, agrumi ed ananas. In appresso il registro olfattivo si arricchisce di seducenti umori di biancospino, ginestra, acacia, tiglio, muschio e suggestioni speziate. In bocca penetra un sorso bello fresco e sapido, delicato e morbido, aggraziato e vellutato, succoso ed elegante, agile e carezzevole. Buona la serbevolezza. Fraseggio finale godurioso e ben ritmato. Da abbinare ad un piatto di spaghetti a vongole e carne bianca.
Fior di Ribes Rosato Bombino Nero Castel del Monte Docg 2022. Bombino Nero al 90% e saldo di Nero di Troia. Fermentazione e maturazione per cinque mesi in acciaio. Prezzo finale intorno ai 15,00 euro.
Certo è che la Puglia, a parte le altre ottime tipologie, possiede una ricca e pregevole varietà di vini rosati che nessuna altra regione italiana può vantare, potendo contare su una notevole dotazione di vitigni a bacca rossa adatti alla bisogna come questo Bombino Nero.
Alla vista appare un brillante e radioso colore rosato salmonato. Dal goliardico e sontuoso crogiolo saltano subito fuori garbati vezzi fruttati di marasca, melagrana, chinotto, pompelmo, fragola, lampone e ribes, proprio come recita l’etichetta. Subito dopo ecco poi avanzare voluttuose folate profumate di rosa canina e di vegetali puramente mediterranei, insieme a frammenti speziati. In bocca esordisce un sorso scorrevole, avviluppante, polposo, tonico, giudizioso, ammaliante, teso, sapido, equilibrato, morbido e composito. Tensione palatale lineare, ariosa, suadente, arrotondata, fine ed intrigante, che prelude ad una chiusura edonistica ed appagante. Da bere giovane su un piatto di baccalà con patate in umido e tagliere di salumi pugliesi.
Il Melograno Nero di Troia Castel del Monte Dop 2020. Soltanto Nero di Troia. Maturazione in acciaio, affinamento in botti di rovere grandi. Elevazione in vetro per sei mesi. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale intorno ai 15,00 euro.
Calice tinto da uno sfavillante colore rosso rubino, appena venato di schizzi purpurei. Spettro aromatico intensamente attraente ed intrigante, portatore com’è di gioiosi afflati di amarena, susina nera, piccole bacche del sottobosco, fichi, mandorle, florealità vestita di rosso, costumanze di erbe aromatiche, intrecci speziati e fragranze terziarie. Impatto del sorso sulla lingua profondo, tagliente, glicerico, sapido, sfaccettato, rotondo, sensuale, armonico, raffinato, affascinante e bene equilibrato. I tannini recitano la loro parte in modo superbo. Percezione palatale impeccabile, corposa e magnificamente strutturata. Longevità a lunga scadenza. Affondo finale decisamente persistente. Perfetto su un tipico piatto pugliese come le orecchiette con brasciole e/o su una tagliata di carne arrosto.
Le More Nero di Troia Riserva Castel del Monte Docg 2019. Nero di Troia al 100%. Uve raccolte ad inizio di ottobre. Maturazione per un anno e mezzo in barriques e poi affinamento in boccia per due anni. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di circa 30,00 euro.
Veste cromatica segnata da un fulgido colore rosso rubino carico, che vira già verso il granato. Dall’esuberante e pluralistico bouquet si sprigiona un’ampia e variegata gamma di compositi ed affascinanti profumi, che in prima istanza regalano al naso una sensitiva percezione fruttata di prugna, ciliegia ferrovia, mandorla, carruba, lamponi, mirtilli, cassis e more. Subito dopo emergono gradevoli e volitive essenze di viola, geranio, timo, salvia, noce moscata, chiodi di garofano, pepe nero e zenzero. Sospiri terziari di caffè, cioccolato, liquirizia, tabacco, balsamo, grafite e goudron vanno poi a rifinire tutto l’ottimo quadro olfattivo. Approccio palatale caldo, voluminoso, possente, strutturato e materico, ma anche ammiccante, morbido, fresco, fine, rotondo, armonico e polposo. Tannino dolce, elegante e sensuale. Legno ben dosato. Sorso avvolgente, sapido, affabulatore, ammaliante e solido. Siamo appena all’inizio del percorso. Retroaroma epicureo. Da preferire su un piatto di pasta al ragù e caprini murgesi.
Azienda Agricola Santa Lucia
Sede a Corato (Ba) – Via San Vittore, 1
Tel. 080 8721168 – Fax 080 3729782
info@vinisantalucia.com – www.vinisantalucia.it
Enologo: Emilia Tartaglione
Ettari vitati: 11 – Bottiglie prodotte: 50.000
Vitigni: Nero di Troia, Bombino Nero, Aleatico, Negroamaro e Fiano.
Scheda del 23 dicembre 2021
di Enrico Malgi
Sempre eccellenti i vini pugliesi che hanno nella denominazione “Castel del Monte” la loro punta di diamante perché su questo territorio, posizionato tra le province di Bari e di Bat, insistono tre delle quattro Docg di tutta la Puglia e che si avvalgono di due specifiche varietà locali a bacca rossa: Bombino Nero e Nero di Troia.
La piccola azienda vitivinicola biologica Santa Lucia di Roberto e Giuseppe Perrone Capano di Corato è collocata proprio all’interno di questa Docg e produce quindi ottimi vini sia con i due summenzionati vitigni e sia con altre specie. In questo frangente ho potuto degustare due eccellenti bottiglie di rosso di nuove annate.
Il Melograno Nero di Troia Castel del Monte Dop 2019. Soltanto Nero di Troia. Maturazione in acciaio, affinamento prima in botti di rovere per un anno e poi in vasche vetrificate. Elevazione in vetro per sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di circa 13,00 euro. Bottiglie prodotte numero 30.000.
Splendido il colore rosso rubino che si staglia nel bicchiere. Spettro aromatico detentore di elegiaci e promiscui profumi. L’incipit declama immediatamente una radiosa valenza fruttata di ciliegia ferrovia, di prugna nerissima e di stuzzicanti essenze di sottobosco. In appresso risaltano poi golosi svolazzi di fiori rossi, orgogliosi afflati vegetali di macchia mediterranea e sontuose percezioni olfattive di spezie orientali. Caratteristici i consolidati umori terziari. In bocca penetra un sorso avvolgente, secco, acido, glicerico, avvincente, strutturato, arrotondato e solidale. Trama tannica gentile e giocosa. Souplesse elegante, fascinosa, compiacente ed affabulatrice. Buona la serbevolezza. Scatto finale intenso e persistente. Da abbinare a piatti a base di carne, formaggi stagionati e funghi delle Murge.
Le More Nero di Troia Riserva Castel del Monte Docg 2018. Nero di Troia in purezza. Raccolta delle uve a metà ottobre. Affinamento per un anno e mezzo in barriques di rovere francese di primo passaggio e poi elevazione in boccia ancora per un altro anno e mezzo. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di circa 28,00 euro. Bottiglie prodotte numero 4.000.
Bicchiere tinto da un solare colore rosso rubino carico. Dal composito bouquet si sprigiona un godurioso caleidoscopio di fragranze che attaccano proditoriamente le narici, costringendole ad annusare in primis goliardiche e sensuali essenze di tanta buona frutta rossa della pianta, insieme a piccole drupe del sottobosco come il ribes, il mirtillo e le more. Ottimamente sfaccettate poi le captazioni di geranio, iris, erbe aromatiche, noce moscata, chiodi di garofano e pepe nero. Da manuale poi le connotazioni terziarie di liquirizia, tabacco, cioccolato fondente e goudron. Attacco in bocca ottimamente articolato, sapido, tagliente, sensitivo, imperioso, affascinante, complesso, armonioso e bene equilibrato nelle sue variegate componenti tattili. Tannini già belli affusolati. Gusto piacevolmente arrotondato, accattivante, voluttuoso, intrigante, elegante e fine. Longevità tutta ancora da scoprire. Chiusura epicurea. Da provare sulla classica e terragna cucina barese.
La forza della viticoltura pugliese risiede nella sua straordinaria espressione territoriale, nel senso che ogni areale, da nord a sud, si avvale di propri vitigni di elezione, soprattutto quelli a bacca rossa, che riflettono la grande ed impareggiabile ricchezza ampelografica regionale. La zona di Castel del Monte, come abbiamo visto, è deputata alla coltivazione del Nero di Troia (e Bombino Nero, a parte poi il Moscato di Trani), sempre suffragata da ottimi risultati come ho potuto sperimentare nel caso specifico.
Azienda Agricola Santa Lucia
Sede a Corato (Ba) – Via San Vittore, 1
Tel. 080 8721168 – Fax 080 3729782
info@vinisantalucia.com – www.vinisantalucia.it
Enologo: Emilia Tartaglione
Ettari vitati: 11 – Bottiglie prodotte: 50.000
Vitigni: Nero di Troia, Bombino Nero, Aleatico, Negroamaro e Fiano.
31 luglio 2021
di Enrico Malgi
Da tempo ormai esiste una sorta di cordone ombelicale che lega indissolubilmente parte della produzione vitivinicola pugliese a personaggi noti e meno noti di provenienza campana, e napoletana in particolare, che si sono trasferiti in Puglia, dove hanno trovato le condizioni adatte per potere dare sfogo alla loro passione di viticoltori.
Uno di questi è il dottore commercialista partenopeo Roberto Perrone Capano, titolare della storica e biologica azienda Santa Lucia di Corato. In passato mi è capitato di assaggiare alcuni ottimi vini aziendali, ma poi c’è stato un lungo intervallo. Fortunatamente in questi giorni ho avuto di nuovo l’occasione di degustare quattro etichette, un bianco, un rosato e due rossi di annate recenti.
Gazza Ladra Fiano Puglia Igp 2020. Soltanto Fiano fermentato in acciaio e poi affinato in vasche vetrificate per sei mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale iva esclusa di 7,50 euro. Bottiglie prodotte numero 6.000.
Caratteristico il colore giallo paglierino non troppo carico e lucente e striato poi da lampi verdolini. Lo spettro aromatico rievoca compiutamente seducenti ed eterogenei profumi di frutta fresca, fiori giovani e vegetali gradevoli, in cui spiccano in modo particolari effluvi di pera, mela, albicocca, limone, tiglio, biancospino, muschio, menta e felce. In bocca arriva un sorso gentile, delicato, affabulatore, fresco, morbido e vellutato. Impatto tattile agile, succoso, elegante, soave, carezzevole e ben equilibrato. Buona serbevolezza. Finale appagante. Da spendere su un piatto di linguine ai frutti di mare e burrata andriese.
Fior di Ribes Rosato Bombino Nero Castel del Monte Docg 2020. Bombino Nero al 90% e briciole di Nero di Troia. Maturazione in acciaio per sei mesi. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale esclusa iva di 8,00 euro. Bottiglie prodotte numero 2.000.
Gioioso il colore rosato corallino. Al naso serpeggiano deliziose e stuzzicanti nuances fruttate di amarena, fragola, lampone, cassis e melagrana. Seguite poi da gradevoli afflati di rosa canina, zenzero e mirto, che vanno a completare l’ottimo quadro olfattivo. In bocca penetra un sorso scorrevole, accomodante, teso, sapido, leggiadro, arioso ed aggraziato. Gusto appropriato, armonico, fine e fruttato. Souplesse intrigante. Chiusura felpata e seducente. Da bere giovane. Da preferire su un risotto alla zucca e tagliere di salumi.
Il Melograno Nero di Troia Castel del Monte Dop 2018. Nero di Troia in purezza lavorato prima in acciaio e poi affinato in per due anni in botte e vasche vetrificate. Elevazione in vetro per sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 8,50 euro iva esclusa. Bottiglie prodotte numero 30.000.
Alla vista si presenta un bel colore rosso rubino. L’approccio olfattivo è subito segnato da calibrate e consistenti elargizioni odorose di un puro ed inebriante distillato di frutta, che si materializza con ricamate essenze di marasca, prugna e tutta la vasta gamma del sottobosco. Solide le percezioni floreali, speziate e terziarie. Attraente l’input palatale, che sfoggia un sorso collusivo, papilloso, strutturato, equilibrato, voluttuoso e tagliente di acidità. Trama tannica affusolata. Cotè genuino, rotondo e vibrante di energia. Legno ben dosato. Beva che si manterrà sicuramente integra ancora per alcuni anni. Allungo finale persistente ed epicureo. Sulla classica cucina pugliese, in modo particolare su un piatto di orecchiette con brasciole.
Le More Nero di Troia Castel del Monte Riserva Docg 2017. Nero di Troia al 100%. Maturazione in barriques per un anno e mezzo e poi affinamento in boccia per un altro anno e mezzo. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale esclusa iva di 15,70 euro. Bottiglie prodotte numero 4.000.
Bicchiere tinto da un colore rosso rubino sfavillante. Dall’etereo bouquet si espande un caleidoscopio di sensitive fragranze, che rimembrano ciliegie, prugne, ribes, more, mirtilli, fiori macerati, macchia mediterranea, pepe nero, noce moscata e zenzero. In appresso emergono anche respiri terziari di ginepro, grafite, china, goudron, cuoio, balsamo, liquirizia, tabacco e cioccolato fondente. In bocca esordisce subito un sorso caldo, austero, pieno, avvolgente, imponente, corposo ed ottimamente strutturato. Tannini talentuosi. Allure affascinante e superba. Ottima la spalla acida. Gusto armonico e ben equilibrato. Longevità a lunga scadenza. Retroaroma impagabile. Da abbinare ad un agnello al forno con patate e formaggi caprini.
Sede a Corato (Ba) – Via San Vittore, 1
Tel. 080 8721168 – Fax 080 3729782
info@vinisantalucia.it – www.vinisantalucia.it
Enologo: Emilia Tartaglione
Ettari vitati: 11 – Bottiglie prodotte: 50.000
Vitigni: Nero di Troia, Bombino Nero, Aleatico, Negroamaro e Fiano.
Dai un'occhiata anche a:
- Pighin, l’azienda che da 60 anni ci racconta il vino del Friuli
- Napoli, il mondo Franciacorta in degustazione al Grand Hotel Parker’s
- Xystus Bianco 2022 Tenuta Donna Paola, il vino prodotto dalla roccia di cava di dolomia
- Francesco Franzese, La Fiammante: stagione top per il pomodoro
- Appius 2019: la decima edizione del vino cult della Cantina Produttori San Michele Appiano
- Tenuta Perano e Rialzi: un tesoro di equilibrio e freschezza, in casa Frescobaldi
- Anche Max Mariola apre il suo ristorante a Napoli
- Cantina Boccella a Castelfranci