Vini Rosa del Golfo – Nuove annate

Pubblicato in: in Puglia
Vini Rosa del Golfo

di Enrico Malgi

L’azienda vitivinicola salentina Rosa del Golfo trasuda storia da tutti i pori, poiché ha visto la luce oltre due secoli fa quando Leopoldo Calò cominciò a coltivare viti ed olivi. Nel 1938 il nipote Giuseppe volle allargare gli orizzonti commerciali aprendo una filiale ad Albizzate in provincia di Varese. Nel 1963 Mino Calò, enologo e figlio di Giuseppe, prese in mano la conduzione aziendale e contemporaneamente volle produrre il primo rosato chiamandolo Rosa del Golfo, che voleva così ricordare le meraviglie del golfo di Gallipoli, confinante col comune di Alezio da dove proveniva la famiglia Calò. E proprio Rosa del Golfo nel 1988 fu chiamata l’azienda di famiglia, di cui gli attuali titolari sono i fratelli Damiano e Pamela, figli di Mino, che portano avanti con molto successo le sorti di questa azienda per metà salentina e per l’altra metà varesina.

Sono undici le etichette prodotte, di cui nove sono state oggetto di una mia recente degustazione: una di bianco, tre di rosato, uno spumante bianco ed uno rosato e tre di rossi.

Bolina Puglia Bianco Igp 2023. Verdeca al 90% e saldo di Chardonnay. Maturazione in acciaio per sei mesi. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 10,00 euro.

Nel calice traspare un luminoso colore giallo paglierino appena striato di riflessi verdolini. La gamma olfattiva mette in rilievo intensi e gradevoli profumi di clementina, nespola, mela renetta, pera williams, ananas, sambuco, fiori di pesco, biancospino, rosmarino, salvia e gioiosi spunti speziati. Sulla lingua impatta un sorso primariamente succoso e che poi si dimostra delicato ed elegante, soave ed agrumato, fresco e morbido, sapido e minerale, sfaccettato e seducente, suadente e cristallino, aggraziato e godibile, gentile e tenero. Chiusura su toni decisamente appaganti. Da spendere su un risotto ai frutti di mare ed un piatto di mozzarella e prosciutto.

Hype Primitivo Rosato Puglia Igp 2023. Soltanto Primitivo maturato in acciaio. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale intorno agli 11,00 euro.

Veste cromatica segnata da un brillante colore rosa tenue. Sintomatico lo spettro aromatico che subito ammalia le narici attraverso sontuosi e pluralistici profumi di amarena, mela cotogna, chinotto, fragoline di bosco, ribes, rosa appassita, erbe aromatiche ed impronte propriamente speziate. In bocca penetra un sorso scorrevole, fresco, avviluppante, glicerico, rotondo, arioso, carezzevole, sapido e lineare. Silhouette elegante, fine, fascinosa, intrigante e plastica. Contatto palatale armonico, voluttuoso, giocoso, aggraziato, seducente, leggiadro e sontuosamente ricamato. Frutto fragrante e delizioso che invoglia a reiterare la beva. Scatto finale intenso ed appagante. Perfetto l’abbinamento con una bella zuppa di pesce alla gallipolina e carni bianche.

Rosa del Golfo Rosato Negroamaro Salento Igp 2023. Negroamaro in larga maggioranza col 90% e saldo di Malvasia Nera. Sei mesi di maturazione in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di circa 10,00 euro.

Alla vista si appalesa una brillante tonalità di un rosato corallino. Finemente ricamato il delizioso bouquet, che si lascia languidamente annusare da un naso molto interessato alla bisogna. L’incipit racconta di voluttuosi aromi fruttati di melagrana, bergamotto, cassis e mirtilli, che tracciano un’ottima scia odorosa. In seguito ecco poi evidenziarsi una sospirosa florealità di rosa canina e di violetta, accompagnata da essenze vegetali e speziate. Sorso permeato da un registro gustativo piacevolmente fresco, elegante, sapido, lineare, rotondo, agrumato, setoso, carezzevole, morbido, intrigante e suadente. Souplesse fine, stuzzicante, preziosa, garbata e vezzosa. Finale edonistico. Da spendere su pesce alla griglia e tagliere di salumi pugliesi.

Mazzì Rosato Negroamaro Salento Igp 2022. Identico blend del rosato precedente. La differenza consiste nel metodo di vinificazione a lacrima, cioè raccogliendo il mosto dopo avere sottoposto a leggera pigiatura le uve sistemate in sacchi e fatte lacrimare, impedendo così il contatto diretto con le bucce e poi anche nella parziale fermentazione in legno, evento quest’ultimo non molto frequente per un rosato. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale orientativo di 15,00 euro, di un rosato pluripremiato in tutta l’Italia ed anche all’estero.

Nel calice brilla un lucente e coreografico colore ciliegioso, attraversato da schizzi purpurei. Bouquet intensamente affastellato da una moltitudine di profumi, che evocano in primis essenze fruttate di marasca, arancia, pesca gialla, pompelmo rosa, fragoline di bosco e piccole drupe del sottobosco, innestate poi su percezioni olfattive di geranio, rosa appassita, macchia mediterranea, anice, chiodi di garofano e zenzero.

Il sorso che penetra in bocca trasmette subito alle papille gustative sensazioni di succosità, freschezza, sapidità, sensualità, armonia, soavità, morbidezza, eleganza, dinamicità, compostezza evolutiva, naturalezza espressiva ed anche una certa complessità come fosse un rosso, tanto è vero tanto che ho degustato questo rosato sia su una bella pizza cilentana e sia su polpette di carne al sugo. Ne avrà ancora almeno per altri tre-quattro anni. Affondo finale molto persistente.

Bolina Vino Spumante Bianco di Qualità Brut Metodo Classico. Blend di Verdeca e Chardonnay. Permanenza sui lieviti per trenta mesi. Sboccatura a giugno 2024. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di circa 20,00 euro.

Nel calice si libera un goliardico colore giallo paglierino carico con riflessi dorati. Spuma soffice, compatta e voluminosa, che fa pendant con un variegato e fine perlage, ricco com’è di bollicine sottili, molteplici e durature. Bouquet espressivo e giocoso, che va subito a stuzzicare le narici estraendo dal suo cilindro pregevoli profumi di pera spadona, melone bianco, pesca bianca, mela verde, agrumi, bacche del sottobosco, coriandoli floreali, gentili parvenze vegetali, burro fuso, biscotti della nonna e vaniglia. Palato subito investito da un sorso secco, fresco delicato, delizioso, affusolato, petillant, aromatico, sapido, rotondo, cremoso, plastico, elegante e dinamico. Fraseggio finale molto gradevole e rinfrescante. Ottimo su un risotto ai frutti di mare e formaggi freschi.

Vino Spumante di Qualità Brut Rosè Metodo Classico. Blend di Negroamaro e Chardonnay. Permanenza sui lieviti per trenta mesi. Sboccatura a maggio 2024. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di circa 20,00 euro.

Veste cromatica bellamente in mostra attraverso un fulgido colore rosa chiaretto. La mousse, che i francesi come si sa valutano sia come perlage e sia come spuma per il loro Champagne (Méthode Champenoise), è punteggiata da un’ottima e persistente ténue di fitte, minuscole e persistenti bollicine e da un solido e compatto cordon. Intrigante e sensuale il bouquet che si approccia al naso, sprigionando così un mix di gradevoli e poliedrici profumi di amarena, bergamotto, litchi, mandorla, rabarbaro, glicine, lavanda, zagara e sentori di crosta di pane e d pasticceria secca. Sorso asciutto e fresco, cremoso e sapido, morbido e fragrante, per un gusto che si rivela altamente brioso, voluttuoso ed elegante e che anticipa un finale fruttato, carezzevole ed appagante. Da preferire su un risotto allo zafferano, frutti di mare e crostacei.

Primitivo Rosso Salento Igp 2021. Uvaggio di Primitivo al 90% e saldo di Negroamaro. Maturazione in acciaio e leggero passaggio in legno. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale di circa 12,00 euro.

Calice tinto da un bel colore rosso rubino luminoso. Caratteristico e propositivo il crogiolo, che cattura subito tutta l’attenzione delle narici, proponendo un lodevole pot pourri di elegiaci profumi. La parte del leone, come da prassi, spetta di diritto alla componente fruttata, attraverso giocose cadenze di bacche della pianta e del sottobosco. Subito dopo vengono svelate suadenze floreali di rosso vestite e sospiri vegetali di mediterranea purezza. Sentori speziati ed umori lievemente terziari vanno poi a completare tutto il registro olfattivo. Sorso teso, polposo, morbido, sapido, pimpante, sensuale, equilibrato e materico. Nessuna astringenza di sorta. Buona la serbevolezza. Slancio finale godibilissimo. Da provare su carne rossa e bianca, salumi e formaggi.

Portulano Negroamaro Rosso Salento Igp 2021. Blend di Negroamaro all’80% e saldo di Malvasia Nera di Lecce. Affinamento per un anno in botti grandi di rovere e poi elevazione in vetro per circa un anno. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di circa 12,00 euro.

Livrea puramente disegnata da un fascinoso colore rosso rubino sfavillante.  Molto intrigante il bouquet, portatore com’è di significativi profumi fruttati di ciliegia ferrovia, prugna, mandorla, nocciola, fragoline di bosco e mirtilli, incrociati poi con voluttuose nuances floreali, vegetali e speziate di ottima caratura. Terziarietà espressa massimamente attraverso respiri di liquirizia, tabacco, grafite e goudron. Sulla lingua impatta un sorso corposo, vigoroso, voluminoso e profondo, che riempie così tutto il cavo orale. Subito dopo risaltano percezioni tattili intense, morbide, taglienti, sapide, polpose, avviluppanti e balsamiche. Trama tannica aristocratica ed ottimamente ricamata. Frutto ben focalizzato. Allure in perfetta souplesse. Buona la capacità di serbevolezza. Allungo finale totalmente appagante e godibile. Da preferire su un piatto di cannelloni di carne al forno e bistecca di maiale arrosto.

Quarantale Mino Calò Salento Rosso Igp 2020. Composito blend di Negroamaro all’80% e saldo di Primitivo al 15% e Malvasia Nera. Maturazione per due anni in botti di rovere di Slavonia ed in barriques nuove di rovere francese. Affinamento in boccia per sei mesi. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 25,00 euro. Vino dedicato, come riportato sull’etichetta frontale, a Mino Calò, produttore della prima bottiglia di rosato in azienda e promotore del nome aziendale.

Occhi puntati su uno struggente ed appariscente colore rosso rubino-granato. Al naso il vino sprigiona intensi e variegati aromi di tanta buona roba, a cominciare dalle inossidabili e pertinenti nuances fruttate di ciliegia, prugna, scorza d’arancia, fichi, fragola, carruba, mandorla, mirtilli, cassis e more. Calibrate le credenziali floreali di violetta e di geranio, che si esaltano insieme a sospiri vegetali di timo, salvia, genziana, eucalipto e felce. Proposizioni speziate di noce moscata, chiodi di garofano e pepe nero anticipano poi voluttuose essenze terziarie. In bocca esordisce un sorso caldo, austero, complesso, voluminoso, esuberante, avvolgente, vigoroso, corposo e ben centrato. Ma per par condicio il vino esprime anche una schietta intensità gustativa, che dona morbidezza, freschezza, vellutatezza, rotondità, ariosità, balsamicità, equilibrio ed eleganza. Nobile la carica tannica dolcemente levigata. Legno ben dosato e non prevaricante. Longevità a lunga scadenza. Chiusura su toni leggermente amaricanti, felicemente godibili e lungamente persistenti. Perfetto l’abbinamento su una guancia di maiale, cacciagione e formaggi pugliesi stagionai. Un vino pugliese davvero straordinario, degno rappresentante dei migliori rossi del Sud Italia.

Con quattro bottiglie tinte di rosa, che fanno onore al titolo aziendale, Rosa del Golfo si candita ad essere “La cantina più rosa d’Italia” come riportato nella brochure. I fratelli Pamela e Damiano Calò hanno poi il duplice vantaggio di avere le gambe ferme nel Varesotto, un valido e centrale punto commerciale di tutto il Nord Italia, e la testa rivolta all’amato Salento ove possiedono le rigogliose vigne.

 

Rosa del Golfo Salento

Sede amministrativa: Via Mazzini, 22 – Albizzate (Va) – Tel. 0331 993198 Fax 0331 992365
Sede produttiva: Via Garibaldi, 18 – Alezio (Le) – Tel. 0833 281045
calo@rosadelgolfo.com – www.rosadelgolfo.com
Enologo: Angelo Solci
Ettari vitati: circa 40 tra proprietà ed affitto.

Bottiglie prodotte: 300.000
Vitigni: Negroamaro, Primitivo, Malvasia Nera, Aglianico, Verdeca, e Chardonnay. 

 

Scheda del 28 gennaio 2019

di Enrico Malgi

I vini di Rosa del Golfo della famiglia Calò (le origini sono chiaramente pugliesi, anzi per la precisione salentine di Alezio, vicino Gallipoli) vengono da molto lontano e da un tempo molto remoto. Sono passati, infatti, due secoli da quando Leopoldo Calò prese a coltivare un piccolo appezzamento di terreno, per produrre vino ed olio e così nel corso degli anni la tradizione di famiglia è stata rispettata da tutte le successive generazioni. Bisogna arrivare poi all’anno 1938 per assistere alla svolta aziendale definitiva, quando Giuseppe Calò pensò  di aprire una filiale commerciale ad Albizzate, in provincia di Varese, per distribuire i vini al nord ed in Francia. Nel 1963 Mino, figlio di Giuseppe e fresco laureato in enologia in quel di Alba, prese in mano le sorti aziendali in collaborazione col padre e proprio in quell’anno uscì sul mercato la prima bottiglia di rosato “Rosa del Golfo”, avendo convinto il genitore a rinunciare alla vendita dello sfuso. Questo nome voleva richiamare da una parte il bellissimo golfo di Gallipoli, che si scorge da Alezio, e dall’altra inneggiare alla bontà di questa etichetta, una vera rarità per l’epoca. La cosa piacque così tanto che la stessa azienda nel 1988 prese poi il nome di Rosa del Golfo, che mantiene tuttora, sotto la direzione di Damiano Calò, figlio di Mino prematuramente scomparso nel 1998, e di sua sorella Pamela.

Fedele alla tradizione, unita però ad una sana e lungimirante innovazione, l’azienda lombardo-pugliese continua a produrre vini di alta qualità, impiegando varietà prettamente autoctone come il negroamaro, il primitivo, la malvasia nera leccese, la verdeca e poco altro. Proprio in questi giorni ho potuto assaggiare sei etichette.

Rosa del Golfo Negroamaro Rosato Salento Igp 2017. Blend di negroamaro al 90% e saldo di malvasia nera leccese. Sei mesi di lavorazione in acciaio e poi il vino viene imbottigliato. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale della bottiglia di 9,00 euro. Cioè un vero regalo per un rosato che piaceva molto a Luigi Veronelli, tanto è vero che nel 1974 e poi nel 1989 ne parlò nella sua rubrica su Panorama, inserendolo tra i migliori venti vini d’Italia.

Corallino lucente e vivo il bel colore nel bicchiere. Complesso ed accattivante il gradevole bouquet, che si propone al naso con profumi di grande impatto: di frutta fresca e poi aspirazioni di rosa canina, di violetta, di erbe aromatiche, di zenzero e sussurri sapidi di onda marina. Sorso scorrevole, succoso, equilibrato e morbido. Il disegno gustativo è bene ricamato e focalizzato su intense proposizioni fruttate. Vino molto piacevole in bocca e che denota poi grande armonia. Finale gentile, aggraziato e connotato da una punta amarognola. Da preferire su affettati, latticini, verdure grigliate e carne bianca.

Rosa del Golfo Negroamaro Rosato Salento Vigna Mazzì Igp 2017. Anche qui blend di negroamaro al 90% e saldo si malvasia nera leccese. Vinificazione tradizionale col metodo “a lacrima”, cioè raccogliendo il mosto dopo aver sottoposto a leggera pigiatura le uve, sistemate in sacchi e fatte lacrimare, impedendo così il contatto diretto con le bucce. Fermentazione parte in legno di rovere ed elevazione in vetro per altri mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo in enoteca di 14,00 euro. Anche qui prezzo davvero favoloso, perché stiamo parlando di un rosato che in Puglia, e non solo, ha fatto la storia. Copiosi i successi conseguiti in tutti questi anni, tra cui l’Oscar del Vino come miglior rosato d’Italia nel 2003, l’inserimento nella Guida del Gambero Rosso del 1988, che lo classificava tra i migliori cinque vini pugliesi e tra i dieci di tutto il Meridione ed ultimo in ordine di tempo il Vigna Mazzì 2015 è stato premiato come miglior rosato d’Italia dalla Guida Veronelli nel 2017 e nel 2018.

Ed allora vediamo com’è questo millesimo 2017. La veste cromatica è addirittura più carica rispetto al Rosa del Golfo, connotata di un bel rosa chiaretto. Timbro olfattivo molto ampio ed articolato. Nel crogiolo vanno a mescolarsi profondi ed emozionati profumi di marasca, chinotto, fragoline, ribes, petali di rosa, geranio ed acacia. Saporita la dolce speziatura di anice, chiodi di garofano e vaniglia. Il sorso entra in bocca bello liscio e gaudente e supportato da glicerica morbidezza. Bocca salivante per l’ottima spalla acida. Sapidità, succosità, armonia, soavità, suadenza e rimembranze di frutta fresca e secca. Palato sensuale, intrigante e voluttuoso. Chiusura godibile e persistente. Durerà ancora molti anni. Classico abbinamento sulla zuppa di pesce alla gallipolina.

Vino Spumante di Qualità Brut Rosé Metodo Classico. Blend di negroamaro e chardonnay. Presa di spuma con sosta sui lieviti per trenta mesi. Sboccatura ottobre 2018. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo in enoteca di 18,00 euro.

Delicato e brillante il caratteristico colore rosa tenue. Perlage altamente spumeggiante, punteggiato da ottimo cordon e da bollicine minuscole e persistenti. Intrigante il sensuale bouquet, che espande gradevoli e teneri profumi di finissimo sottobosco, amarena, bergamotto, litchi, mandorla, rabarbaro e glicine. Canonico e tipico il richiamo della crosta di pane. Sorso secco e fresco, cremoso e sapido, morbido e fragrante. Gusto brioso, voluttuoso ed elegante, che anticipa un finale fruttato, carezzevole ed appagante. Su finger food, crudité di pesce e di verdura, frutti di mare e crostacei. Ancora una volta il negroamaro si dimostra varietà ideale per la spumantizzazione.

Portulano Negroamaro Rosso Salento Igp 2016.  Classico il blend di negroamaro al 90% e saldo di malvasia nera leccese. Un anno di affinamento in botti grandi e poi elevazione in boccia. Tenore alcolico di dodici gradi. Prezzo finale della bottiglia di 12,00 euro.

Splendente il colore rosso rubino, leggermente schizzato di porpora. Bouquet di ottima stoffa, che regala espansivi e pregiati sussurri odorosi di piccoli frutti del sottobosco, prugna matura e ciliegia. Fragranze floreali in bella mostra. Calibrati svolazzi speziati di cannella, noce moscata e chiodi di garofano. Cadenze vegetali, sapide ed empireumatiche. Bocca ampia ed accogliente per un sorso compatto, rotondo, arioso, ritmato, tagliente e terroso. Tannini ben levigati. Struttura composita e complessa. Ottimamente dosato l’uso del legno. Retroaroma pervasivo e persistente. Durerà ancora alcuni anni. Da spendere su orecchiette al ragù, grigliata di carne e pecorino murgiano.

Primitivo Rosso Salento Igp 2016. Composizione di primitivo al 90% e saldo di negroamaro. Maturazione in acciaio e poi breve passaggio in legno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo in enoteca di 12,00 euro.

Luminosi schiocchi purpurei pennellano una tavolozza rubineggiante. L’impatto olfattivo cattura subito l’attenzione delle narici, proponendo un pot pourri di elegiaci profumi. In successione si alternano svolazzi di frutta fresca piccola e media; cadenze floreali; respiri di terra rossa; suadenze vegetali mediterranee e creptii salini di mareggiate. Sorso teso, polposo, morbido e materico. Registro gustativo pimpante, strutturato, equilibrato e sensuale. Nessuna astringenza. Slancio finale godibilissimo. Buona serbevolezza. Su minestre, carne rossa e bianca, salumi e formaggi.

Quarantale Rosso Salento Igp 2013. Blend di negroamaro all’80% e saldo di aglianico, malvasia e primitivo. Due anni di maturazione in botti di rovere di Slavonia e barriques nuove francesi e poi elevazione in bottiglia per sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo.  Prezzo in enoteca di 20,00 euro.

Rubino denso e scuro il colore nel bicchiere. Un caleidoscopio di intriganti ed articolati profumi sale al naso per essere scansionato. Coté di frutta: amarena, prugna, fichi secchi, mandorle amare, nocciole e sottobosco. Boisé di cedro e di sandalo. Foglie di geranio. Tocco vegetale. Spezie orientali. Suadenze terziarie di goudron, di balsamo, di tostato, di tabacco, di liquirizia e di caffè. Sorso vitale, complesso, scalpitante, acido e seducente. Tannini talentuosi. Timbro terroso. Portamento austero. Palato scattante, evoluto, dinamico e sostanzioso. Perfetta l’appagante chiusura. Vino longevo. Da preferire su piatti della tradizionale e terragna cucina pugliese.

Sede amministrativa: Via Mazzini, 22 – Albizzate (Va) – Tel. 0833 993198 Fax 0331 992365
Sede produttiva: Via Garibaldi, 18 – Alezio (Le) – Tel. 0833 281045
calo@rosadelgolfo.comwww.rosadelgolfo.com
Enologo: Angelo Solci
Ettari vitati: circa 40 tra proprietà ed affitto
Vitigni: negroamaro, primitivo, malvasia nera, aglianico, verdeca, e chardonnay. 


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