di Enrico Malgi
Nel variegato mondo vitivinicolo non sempre si riesce a coniugare l’elevata produzione con l’eccellenza, fatte salve ovviamente alcune eccezioni. Tra i tanti aspetti positivi che caratterizzano il comparto enologico pugliese, invece, sempre più spesso questo matrimonio viene realizzato con lusinghieri risultati, supportato poi anche da prezzi molto vantaggiosi.
L’azienda Vitivinicola Francesco Candido di San Donaci, attiva già dal 1929, si distingue proprio per una produzione ampia ed eterogenea, composta da oltre un milione e mezzo di bottiglie l’anno, che interessa una quindicina di etichette tutte marcate da un’ottima qualità e caratterizzate da un costo finale molto conveniente.
In questi giorni ho degustato tre vini aziendali, di cui due appena messi in commercio. Ecco le mie impressioni organolettiche
Tenuta Marini Fiano Salice Salentino Doc 2015
Acciaio e vetro per la maturazione del vino. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo in enoteca di 8,00 euro.
Colore paglierino tenue e trasparente, con giovani risvolti verdognoli sull’unghia. Finezza olfattiva sicuramente coinvolgente che connota il classico marker territoriale, contrassegnato da un ricco bouquet fruttato di pera, di pesca, di mela, di melone, di mandarino e di mandorla e poi segnato anche da note floreali ed erbacee. Sorso fresco, carezzevole, delicato, languido, vellutato e morbido. Profondità gustativa permeata da vezzi sapidi e da edonistici ritorni fruttati e floreali. Chiusura gradevole.
Le Pozzelle Rosé Salice Salentino Doc 2015.
Quasi tutto negroamaro, con appena un 5% di malvasia nera. Maturazione in acciaio ed affinamento in boccia. Tredici i gradi di alcolicità. Prezzo della bottiglia 7,00 euro.
Corallina la veste cromatica che risalta nel bicchiere. Sviluppo aromatico avvolgente che si apre con nuances fruttate di visciole e frutti di bosco, condito poi da tocchi floreali di glicine, ingentilito da parvenze vegetali di timo e di salvia e caratterizzato da briciole profumate di zenzero e di canditi. Espressione gustativa subito modulata da un’appagante freschezza, da una polposa succosità, da una leggiadra morbidezza, da eleganti armonie e da una ricamata e dinamica sapidità. Finale godibile.
Immensum Salice Salentino Doc Rosso Riserva 2012.
Negroamaro in purezza. Dopo la fermentazione in acciaio, il vino transita in piccoli carati di legno dove sosta otto mesi prima di essere imbottigliato. Tasso alcolico di quattordici gradi e mezzo. Prezzo in enoteca di 12,00 euro.
Colore rosso rubino, percorso sui bordi da chiari riflessi purpurei. Spettro aromatico intenso e coinvolgente che evidenzia un coté fruttato rosso boisé, lamine odorose di fiori scuri e note speziate. Attacco in bocca estremamente caldo per l’elevata alcolicità, ma subito contrastato da godibili percezioni tattili ricche di freschezza e di morbidezza. Vino nel complesso dinamico, voluttuoso, terroso e perfino elegante nel tratto. Aristocratico e modulato il tannino appena accennato. Retrogusto persistente e scandito in sottofondo da toni lievemente e piacevolmente amarognoli. Prosit!
Azienda Vitivinicola Francesco Candido
Sede a San Donaci (Br) – Via Armando Diaz, 46
Tel. 0831 635674 – Fax 0831 634695
comunicazione@candidowines.it – www.candidowines.it
Enologo: Leonardo Pinto
Ettari vitati: 140 – Bottiglie prodotte: 1.500.000
Vitigni: negroamaro, primitivo, malvasia nera e bianca, montepulciano, aleatico, fiano, cabernet sauvignon, chardonnay, sauvignon blanc e pinot grigio.
Dai un'occhiata anche a:
- Cantina dei Monaci a Santa Paolina, trent’anni di qualità
- La Veceta: il volto internazionale de La Fortezza di Torrecuso
- Cantina Calafè a Prata di Principato Ultra
- Vigna delle Rose di Casa Setaro: Un Viaggio nel Turismo del Vino ai Piedi del Vesuvio
- Boschetto Campacci (Castelnuovo Berardenga) – Falanghina e Sangiovese: matrimonio perfetto
- Cantina del Barone a Cesinali: i grandi Fiano di Luigi Sarno
- Il vino di Canonico&Santoli a Santa Paolina
- Varvaglione 1921, vini nel brio dell’innovazione