di Antonio Di Spirito
Caterina Gargari è un architetto. Ma è tornata con molta soddisfazione “alle origini”: gestisce Pieve De’ Pitti, una azienda agricola di quasi 200 ettari, tra bosco, seminativo, uliveti ed una ventina di ettari a vigneti.
L’obiettivo principale era quello di rispettare e difendere territorio e tradizione nel rispetto del disciplinare della denominazione d’origine.
Da una lunga chiacchierata avuta con lei, le cose che risaltano di più sono le sue capacita organizzative e la sua progettualità; aveva ben preciso in mente quali vini fare e quelli ha realizzato. Certo, non in tutte le annate l’andamento stagionale le da conferma d’aver indovinato tutto: vigneti ed oliveti sono condotti in regime biologico; ma quando accade la soddisfazione è immensa.
Ho assaggiato 5 dei suoi vini, quasi tutti vini di territorio:
Aprilante 2015 è prodotto con uve malvasia e vermentino. Fiori gialli e mandorla fresca pervadono il naso; al palato si sente tutta la sua gioventù: frutta gialla, fresco e secco, abbastanza lungo e nota alcolica in evidenza; deve affinarsi.
Tribiana 2012 è prodotto con uve trebbiano di Toscana. Fiori gialli, note agrumate e miele al naso, ma anche una piacevole e sottile nota ossidativa; al palato è fruttato, piacevole e secco; conserva una buona freschezza a bilanciare il sapore di frutti canditi ed il sorso finisce lungo e speziato.
Il Cerretello 2012 è prodotto con uve sangiovese (90%), canaiolo e malvasia nera provenienti da vigneti di oltre 30 anni. Frutta rossa e nota ferrosa al naso; al palato sembra una fresca confettura di amarene; è secco con ottimi tannini, il sorso è lungo ed equilibrato; il titolo alcolometrico è 14,5: incredibile!
Moro di Pava 2011 è un sangiovese in purezza; i profumi vanno dal floreale ai piccoli frutti rossi, un pizzico di vaniglia ed una nota minerale-ferrosa; al palato è concentrato e succoso, tannico fresco, persistente e speziato. L’annata 2008 offre ancora profumi fruttati e vinosi; ha una trama più fitta e tannini intensi e setosi, è succoso, secco e speziato.
Scopaiolo 2011 è un syrah in purezza. Si annuncia al naso con piccoli frutti rossi, una nota erbacea ed una leggera nota nocciolata; in bocca è fruttato e fresco, una nota di cacao ed il tannino generano un effetto ancora leggermente polveroso, ma il ritorno di acidità e la speziatura rimettono tutto in equilibrio.
Pieve De’ Pitti è in Via pieve de pitti 7 – Terricciola (Pi) Tel. 0587.635724 – www.pievedepitti.it wine@pievedepitti.it
Dai un'occhiata anche a:
- Prendersi il tempo con lo champagne Abele’ 1757
- 14° anniversario della Dieta Mediterranea patrimonio Unesco
- Inside Krug’s Kitchen: dieci anni di “Krug X” a Parigi. Noi ci siamo stati
- Nuits-Saint-Georges 2014 Premier Cru – Domaine Chevillon
- Pouilly-Fumé Appellation Pouilly Fumé Contròlée 2020 Tradition Cullus Vieillies Vignes – Domaine Masson- Blondelet
- Chablis Valmur 2001 Grand Cru Albert Pic
- La Maison di Champagne Bruno Paillard sceglie Napoli per l’anteprima nazionale dell’Extra Brut Millésime Assemblage 2015
- Dom Perignon 2002 Plenitude 2