di Enrico Malgi
Andare per vigne nel Salento è un’avventura meravigliosa ed un’emozione impagabile, perché si vivono sensazioni uniche ed affascinanti. E l’ennesima conferma dalla visita fatta all’azienda Michele Calò & Figli di Tuglie, attiva fin dal 1954 e con vigneti situati anche a Sannicola, Alezio e Parabita, in compagnia di Giovanni Calò figlio del compianto capostipite, che ha ricevuto il testimone dal padre insieme con il fratello Fernando, di portare avanti con successo le sorti aziendali. Ed i risultati conseguiti fino adesso gli danno pienamente ragione.
Accento sfacciatamente meneghino per la lunga militanza lombarda e viso sorridente che si staglia su un fisico imponente, Giovanni mi accoglie con gentile savoir-faire e mi porta in visita prima ad una vigna di negroamaro ad Alezio e poi nella sua cantina a Tuglie. Qui mi fa assaggiare una batteria di vini delle ultime annate in commercio, escludendo per adesso il top Spano che non è ancora pronto mi dice.
Mjere Salento Bianco Igp 2015.
Blend di verdeca in maggioranza e piccole percentuali di chardonnay. Acciaio e vetro per la maturazione. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale della bottiglia di 9,50 euro.
Colore verdolino luminoso. Corredo aromatico segnato da sfaccettature fruttate e floreali, che rimembrano la pesca bianca, la mela ed i fiori di campo. In bocca entra un sorso subito molto fresco e delizioso, per via dell’anticipata vendemmia che ha preservato tutta l’acidità. Palato fine, elegante, flessuoso, cristallino, raffinato, sapido e morbido. Retrogusto sicuramente piacevole.
Mjere Salento Rosato Igp 2015.
Preponderanza di negroamaro, che riceve in dote un 10% di malvasia nera leccese. Acciaio, cemento e boccia. Vinificazione col classico sistema a “lacrima” (lisciviazione). Alcolicità di tredici gradi. Prezzo della bottiglia in enoteca di 10,00 euro.
Colore rosato corallo. Impatto fruttato di ciliegia, di melograno e di ribes, che poi s’intrecciano e quasi si confondono con proposizioni floreali e caratteri tipicamente mediterranei. Gusto morbido, agrumato, polposo, leggiadro ed avvolgente. Ricamo finale pervasivo e leggermente amarognolo.
Cerasa Salento Rosato Igp 2015.
Solo negroamaro salentino. Anche qui vinificazione a “lacrima”. Dopo la fermentazione, una percentuale del 20% del vino transita in piccole botti di rovere francese nuove, mentre l’altro 80% sosta in vasche di acciaio, per poi essere assemblato. Gradi alcolici di tredici e mezzo. Prezzo della bottiglia di 15,00 euro.
Come suggerisce il nome, il colore che si coglie nel bicchiere è proprio rosato cerasuolo intenso e brillante. Il naso esplora nel bicchiere tutto il vasto ventaglio di profumi, con in primo piano odorose percezioni sottoboscose e seguite poi da un input vegetale di rosmarino e di salvia ed infittito anche da effluvi floreali. Sulla lingua plana un sorso morbido, suadente, rotondo ed equilibrato, connotato poi da un fresco piglio acido. Progressione palatale appagante e persistente.
Grecantico Salento Rosso Igp 2013.
Blend di negroamaro al 70% e saldo di malvasia nera leccese. Acciaio e vetro per la maturazione per circa nove mesi. Quattordici i gradi alcolici. Prezzo della bottiglia in enoteca di 10,00 euro.
Rubineggiante con riflessi violacei nel bicchiere. Bouquet espansivo e ricco di deliziosi odori del sottobosco, di sentori floreali e salmastri. Sorso sensuale, fresco, affusolato, carezzevole, dinamico ed elegante nel tratto e senza nessuna allappatura. Finale felicemente giocato su una naturalezza di toni evoluti, che dona un voluttuoso e persistente finale.
Myere Salento Rosso Igp 2013.
Negroamaro in purezza. Il 70% del vino transita in acciaio e l’altro 30% in piccoli carati di rovere pregiato per un anno, prima di essere assemblato e poi affinato in bottiglia per altri sei mesi. Tasso alcolico di quattordici e mezzo. Prezzo finale in enoteca di 12,00 euro.
Cromatismo segnato da un rubino lucente. Olfattivazione seducente che rimarca soprattutto l’odorosa percezione di piccoli frutti del sottobosco e poi la prugna, la viola, tocchi vegetali ed accenni speziati. Ricamato e suadente l’impatto palatale del sorso, che esprime freschezza, morbidezza, sapidità, finezza ed eleganza. Tannino suadente. Retrogusto persistente e leggermente amarognolo.
Primiter Salento Primitivo Igp 2013.
Primitivo al 100% con lieve appassimento delle uve sulla pianta. Anche qui diversificata maturazione del vino con il 60% in acciaio e saldo in legno. Ulteriore affinamento in boccia per sei mesi. L’alcolicità raggiunge i quattordici gradi e mezzo. Prezzo della bottiglia in enoteca di 14,00 euro.
Colore rubino intenso, con palpiti purpurei. Gradevoli i profumi che salgono al naso, espansivi di frutta e fiori rossi, di note vanigliate e balsamiche e di proposizioni speziate che ricordano i chiodi di garofano, il pepe nero e la vaniglia. Palato vigoroso, tenace, scalpitante, caldo, etereo e pimpante. Sorso corposo, potente e robusto. Tannino levigato. Chiusura gradevole e lunga.
Ottimi viti territoriali certamente. Il Salento non delude mai!
Foto di Enrico Malgi
Sede a Tuglie (Le) – Via Masseria Vecchia, 1
Tel. 0833 596242 – Fax 0833 381612
info@michelecalo.it – www.michelecalo.it
Enologo: Giuseppe Bassi
Ettari vitati: 37
Bottiglie prodotte: 150.00
Vitigni: negroamaro, primitivo, malvasia nera, verdeca e chardonnay
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