di Enrico Malgi
Da tanto tempo ormai Mario Mazzitelli, titolare dell’azienda vitivinicola Lunarossa di Giffoni Valle Piana situata nei Monti Picentini, si diletta ad elaborare vini eccellenti, con il fattivo contributo del bravo enologo Fortunato Sebastiano.
Dall’inizio del suo percorso l’ho costantemente seguito certificando così i suoi numerosi successi, frutto di una minuscola produzione che predilige soprattutto l’impiego di varietà autoctone.
In questi giorni ho potuto assaggiare quattro bottiglie aziendali di nuove annate: due di bianco, una di rosato ed una di rosso.
Costacielo Fiano Colli di Salerno Igt 2022. Fiano al 90% e saldo di Falanghina. Maturazione in anfora per otto mesi il 50%, il 25% in barriques di terzo passaggio per otto mesi e poi il restante 25% in acciaio ancora per otto mesi. Affinamento in vetro per sei mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 20,00 euro.
Occhi attenti e scrupolosi scorgono nel calice un luminoso e giovane colore giallo paglierino. Intensi e propositivi i profumi che si sprigionano dal promiscuo e collusivo bouquet, che vanno a stuzzicare il naso proponendo tour court elargizioni aromatiche di mela annurca, pera spadona, pesca gialla, nocciola, banana, ananas, gelsomino, ginestra, percezioni vegetali di erbe aromatiche e minuzie speziate. In bocca penetra un sorso fresco, succoso, arioso, sapido, morbido, aggraziato, cristallino, rotondo e comunicativo. Stilizzata la silhouette così elegante, agile, slanciata e plastica. Buona la serbevolezza. Affondo finale generosamente gradevole. Da preferire su un risotto alla pescatora e mozzarella.
Quartara Fiano Colli di Salerno Igt 2021. Fiano in purezza. Fermentazione e macerazione avvenute in particolari anfore di terracotta interrate per circa tre mesi. Maturazione ancora in anfora, poi passaggio del vino in botti piccole per un anno ed elevazione in boccia. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 30,00 euro.
Alla vista si presenta una tonalità cromatica ben delineata di un giallo dorato. Al naso salgono golosi e preziosi profumi di una sontuosa scorta di buona frutta fresca come l’albicocca, la pesca gialla, il melone cantalupo, la clementina, la nespola, il kiwi, il frutto della passione ed il mango ed anche sussurri di quella candita, unitamente a captazioni floreali e vegetali di ottima consistenza, a sentori speziati di zenzero, anice e curry ed a parvenze mielate. Sottofondo idrocarburico. In bocca esordisce un sorso voluminoso, grasso, esuberante, balsamico, strutturato quasi quanto un rosso, avvolgente, pieno e permeato di una buona dose di acidità e di morbidezza. Longevità tutta da scoprire. Chiusura persistente. Da abbinare a mezze maniche allo scoglio e frittura di pesce, ma per la sua struttura il vino può reggere bene anche qualche piatto di terra senza pomodoro.
Costacielo Rosato Aglianico Colli di Salerno Igt 2023. Aglianico al 100%. Affinamento per sei mesi in anfora e poi elevazione in bottiglia. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di circa 20,00 euro.
Livrea dipinta da un solare e brillante colore rosato ramato. Percezione olfattiva affastellata in primis da schietti vezzi fruttati di amarena, fragola, mela cotogna, melagrana, chinotto e ribes. Calibrate poi le multiple vibrazioni odorose di scorza candita, rosa canina, lavanda, timo, mirto, radici e spezie orientali. Sorso sorprendentemente scorrevole e gentile, gradevole e sapido, suadente e composito, rotondo ed intrigante, fastoso ed arrotondato, glicerico e leggiadro. Sviluppo palatale affusolato, armonico, fine, cadenzato e ben modulato. Scatto finale edonistico. Da bere giovane su un piatto di genovese e tagliere di salumi.
Borgomastro Aglianico Colli di Salerno Igt 2019. Soltanto Aglianico maturato per 26 mesi in botti di rovere e poi affinato in boccia per un anno. Gradazione di tredici e mezzo. Prezzo finale di 40,00 euro. Bottiglie prodotte di questo millesimo numero 4.254 da 750 ml. e 49 da 1.500 ml.
Calice tinto da uno sfavillante e scenografico colore rosso rubino. Bouquet depositario di un tripudio di innumerevoli e capillari profumi, che si concretizzano attraverso voluttuose percezioni olfattive di ciliegia, prugna, mandorla, ribes, mirtilli, more, violetta, rosa appassita, iris, eucalipto, noce moscata, chiodi di garofano, pepe nero e cannella. Di concerto risaltano poi calibrati echi terziari di liquirizia, tabacco, caffè torrefatto, balsamo, ginepro, china e goudron. Timbrica terrosa. Bocca ampia e voluminosa, che accoglie un sorso bene articolato, avvolgente, intenso, profondo, tonico, acido, carnoso, corposo, austero, materico, sostanzioso, strutturato, imponente, maestoso e bene equilibrato. Tannini ottimamente intessuti. Legno ben dosato. Allure aristocratica, ambiziosa e sensuale. Si tratta di un rosso che spinge e va direttamente al cuore e che sicuramente resterà in sella almeno per altri dieci anni. Retroaroma impagabile ed epicureo. Da associare ad un piatto di fusilli cilentani al sugo e tagliata di carne arrosto.
Ennesima dimostrazione di una batteria di vini di ottimo livello qualitativo quelli prodotti da Lunarossa e di cui non avevo nessun dubbio, frutto questo di un pervicace ed affidabile lavoro che dura nel tempo.
Azienda Lunarossa Vini e Passione
Giffoni Valle Piana (Sa) – Via V. Fortunato
Tel. e Fax 089 8021016 – 328 6232323
info@lunarossavini.it – www.lunarossavini.it
Enologo: Mario Mazzitelli con i consigli di Fortunato Sebastiano
Ettari vitati: 5 in gestione – Bottiglie prodotte: 50.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Cabernet Sauvignon, Merlot, Fiano, Falanghina e Moscato.
Scheda dell’8 marzo 2024
di Enrico Malgi
Mario Mazzitelli è dal 2006 proprietario dell’azienda vitivinicola Lunarossa Vini e Passione di Giffoni Valle Piana. In tutti questi anni, spalleggiato dal bravo enologo irpino Fortunato Sebastiano, ha sempre riscosso molto successo con la sua produzione spesso premiata a livello nazionale.
Sono molti anni che Mario immancabilmente mi fa assaggiare le nuove annate ed anche qualche novità, come è successo anche stavolta in cui ho testato sei etichette, compresa una inedita.
Costacielo Fiano Colli di Salerno Igt 2021. Fiano al 90% e saldo di Falanghina. Maturazione in anfora il 50% per otto mesi, il 25% in barriques di terzo passaggio sempre per otto mesi ed il restante 25% in acciaio per otto mesi. Affinamento in vetro per sei mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 20,00 euro.
Alla vista si materializza un caratteristico e gioioso colore giallo paglierino luminoso. Bouquet geloso custode di intensi, pluralistici e variegati profumi di pesca bianca, mandarancio, pera kaiser, mela annurca, melone bianco, nespola, nocciola, banana, ananas, biancospino, ginestra, tiglio, salvia, muschio, camomilla e citronella, insieme ad afflati speziati ed a minuzie terziarie. In bocca penetra un sorso dotato di una sferzante freschezza e che poi si rivela molto aggraziato, morbido, sapido, arrotondato e succoso. Sviluppo palatale elegante, soave, genuino, e plastico. Potenziale di serbevolezza a lungo raggio. Scatto finale decisamente persistente ed appagante. Da abbinare ad un piatto di vermicelli a vongole e mozzarella.
Quartara Fiano Colli di Salerno Igt 2020. Soltanto Fiano fermentato e macerato in anfora. Affinamento poi per un anno in botti di rovere. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 30,00 euro.
Nel calice sfavilla un colore giallo carico che vira verso il dorato. Approccio olfattivo intenso e costumato, in cui un naso particolarmente curioso viene subito investito da persistenti e calibrati aromi di mela fuji, bergamotto, pera spadona, albicocca, pesca gialla, nocciola, mandorla, frutto della passione, papaya, ginestra, gelsomino, zagara, acacia, eucalipto e miele di castagno. Gradevoli le note speziate e terziarie, unitamente a percezioni idrocarburiche. L’impatto del sorso sulla lingua è immediatamente fresco e sapido, avvolgente ed elegante, balsamico ed esuberante, grasso ed ottimamente strutturato. Siamo ancora all’inizio del percorso. Chiusura ampia ed appagante. Un Fiano singolare, che esprime un forte carattere ed una sua precisa personalità. Da associare a piatti di mare certamente, ma anche a qualche pietanza di terra vista l’ottima struttura del vino.
24Lune Vino Bianco Frizzante. Fiano in purezza maturato in vasche di acciaio ed in anfore per un anno e poi affinato in bottiglia sui lieviti per un altro anno, a cui viene aggiunto il mosto della vendemmia successiva per la rifermentazione. Alcolicità di dodici gradi. Prezzo finale di 20,00 euro. Tappo a corona. Bottiglie prodotte numero 1.500.
Si tratta di un bianco frizzante (meno di 3g/kg) tutto particolare, nato sull’abbrivo di altri analoghi esperimenti portati avanti dall’enologo Fortunato Sebastiano. La differenza risiede nel fatto che la rifermentazione viene innescata con l’aggiunta in bottiglia del mosto della vendemmia successiva e non più spontaneamente attraverso il Metodo Ancestrale.
Ne viene fuori quindi un vino giallo paglierino leggermente torbido e connotato da riflessi dorati. Bollicine insistenti. Dal caratteristico crogiolo si sprigionano gradevoli essenze di mela renetta, albicocca, mandarino, cedro candito, frutta esotica, carezze di fiori bianchi, esplicite effusioni di macchia mediterranea e richiami espressamente speziati. In bocca esordisce un sorso secco, brioso, rinfrescante, attraente, scorrevole, ammaliante, complice, birichino, sinuoso, rotondo, sapido, minerale, balsamico, mentolato e fruttato. Tattilità cremosa, genuina, languida e sfiziosa. Chiusura molto piacevole. Perfetto su un risotto ai frutti di mare e pollo con peperoni.
Costacielo Rosato Campania Igt 2022. Aglianico al 100%. Maturazione in acciaio ed anfora per otto mesi. Gradazione alcolica di dodici e mezzo Prezzo finale di 20,00 euro.
Nel calice rifulge un attraente e splendente colore rosato cerasuolo. Piglio aromatico di grande impatto olfattivo, il quale declina subito esplicite e pervasive nuances di marasca, fragola, mela cotogna, piccole bacche del sottobosco, cadenze di rosa appassita, di terriccio, di humus e di radici. In appresso sopraggiungono poi sospiri vegetali di mirto, salvia e timo, insieme a briciole speziate. In bocca entra un sorso scorrevole e sapido, fresco e gentile, succoso e rotondo, elegante e morbido, intrigante ed affusolato, suadente ed armonico. Finezza palatale leggiadra, stuzzicante, reattiva e composita. Retroaroma appagante. Da preferire su un tagliere di salumi e pizza margherita.
Costacielo Aglianico Colli di Salerno Igp 2020. Aglianico in purezza. Maturazione in anfora, barrique, ed acciaio per complessivi due anni e poi affinamento in boccia per sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 20,00 euro.
Veste cromatica costellata da un radioso colore rosso rubino. Crogiolo affastellato da una vasta e promiscua purezza olfattiva, che dispiega immantinentemente tutto il suo alto potenziale. In primis risaltano profumi fruttati di amarena, susina nera, carruba, violetta, mirtilli e ribes nero, a cui fanno seguito gratificanti effusioni di violetta, erbe aromatiche, incenso, pepe nero, zenzero, tabacco, liquirizia e caffè. Sorso avvolgente, tagliente, sapido, glicerico, profondo, affascinante, complesso, strutturato, equilibrato e sontuoso. Trama tannica ottimamente ordita. Gusto ampio, piacevole, aristocratico, ambizioso, fine e bene articolato. Serbevolezza tutta ancora da scoprire. Fraseggio finale edonistico. Da provare su un piatto di pasta al ragù e grigliata di carne.
Borgomastro Rosso Colli di Salerno Igt 2018. Aglianico al 100%. Affinamento per 26 mesi in botti di rovere e poi elevazione in vetro per un anno. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 35,00 euro. Di questo millesimo sono state prodotte 2.210 da 750 ml e 45 bottiglie da 1.500 ml.
Livrea segnata da uno splendente colore rosso granato. Bouquet detentore di un copioso e variegato arsenale olfattivo, così pregnante di ottimi profumi di ciliegia, prugna, mirtilli, mandorla, cassis, more, scorza d’arancia, viola, rosa appassita, umori di macchia mediterranea e captazioni speziate e terziarie di cannella, chiodi di garofano, noce moscata, cuoio, grafite, china, cioccolato fondente e goudron. Approccio palatale imponente, austero, maestoso, etereo, complesso, materico e corposo e che poi lascia spazio ad una gradevole percezione di freschezza, morbidezza, sapidità, rotondità ed avvolgenza. Tannini ottimamente intessuti. Legno ben dosato. Sorso voluminoso, carnoso, sensuale, balsamico e performante. Resisterà al tempo almeno per altri dieci anni. Retroaroma impagabilmente persistente. Da abbinare ad un cosciotto di agnello al forno con patate e formaggi stagionati a pasta dura. Vino davvero strepitoso.
Come di consueto i vini di Lunarossa risultano sempre eccellenti ed affascinanti e riflettono compiutamente un areale ancora giovane, ma che è stato capace di ottenere ottimi e copiosi risultati a livello regionale e nazionale.
Azienda Lunarossa Vini e Passione
Giffoni Valle Piana (Sa) – Via V. Fortunato
Tel. e Fax 089 8021016 – 328 6232323
info@lunarossavini.it – www.lunarossavini.it
Enologo: Mario Mazzitelli con i consigli di Fortunato Sebastiano
Ettari vitati: 5 in gestione – Bottiglie prodotte: 50.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Cabernet Sauvignon, Merlot, Fiano, Falanghina e Moscato.
Scheda del 25 novembre 2022
di Enrico Malgi
Nel corso degli ultimi anni Mario Mazzitelli, patron della piccola azienda Lunarossa Vini e Passione di Giffoni Valle Piana, si è ritagliato un suo importante spazio vitale all’interno della provincia di Salerno attraverso una magnifica e premiata produzione vitivinicola.
Come capita spesso, anche questa volta ho potuto assaggiare un’ottima batteria di vini aziendali di nuove annate.
Costacielo Fiano Colli di Salerno Igt 2020. Fiano in purezza maturato in anfora al 50% ed in barriques ed acciaio per l’altro 50%. Vino non filtrato. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 16,00 euro.
Nel bicchiere traspare un colore giallo paglierino lucente. Bene assemblato il copioso bouquet, dal quale si sprigionano intensi, sfiziosi e molteplici profumi di tanta buona roba. L’input lancia un preciso ed evidente messaggio al naso, portatore com’è di afflati di un’ottima scorta fruttata di clementina, pera, mela, albicocca, nocciola e banana. Solidali intrecci floreali di biancospino e di ginestra e sentori vegetali di macchia mediterranea contribuiscono poi ad alimentare tutta la gamma olfattiva. In bocca penetra un sorso subito molto fresco ed aggraziato, morbido e sapido, arioso e succoso, seguito a ruota da una stilizzata silhouette così elegante, slanciata e cristallina. Buona la serbevolezza. Affondo finale generosamente gradevole. Da preferire su un risotto alla pescatora e mozzarella.
Adesso ecco qui a confronto due annate del più famoso bianco aziendale, cioè il Quartara.
Quartara Fiano Colli di Salerno Igt 2018. Soltanto Fiano fermentato e maturato in anfore di terracotta interrate. Affinamento in barriques per un anno. Vino non filtrato. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale intorno ai 30,00 euro.
Alla vista si presenta un cromatismo segnato da un giallo fervidamente dorato. Ventaglio olfattivo depositario da un eccentrico e plurimo pot pourri di fragranze, che vogliono ricordare essenze di frutta fresca nostrana ed esotica, sentori floreali di gelsomino e di fiori di camomilla, credenziali vegetali di salvia e timo e calibrati spunti di spezie puramente orientali. Sottofondo idrocarburico. Sorso subito avvolgente che prende in ostaggio le papille gustative, costringendole a decifrare percezioni tattili così grasse, opulenti, rotonde, esuberanti e godibili. Per tutto il cavo orale alita poi un piacevole venticello fresco. Un grande vino davvero, che può durare ancora per moltissimi anni. Chiusura edonistica. Per la sua versatilità è un vino da poter essere associato a piatti di mare ed in parte anche a quelli di terra.
Quartara annata 2019.
Millesimo più giovane, ma sempre pervaso da un canonico colore sfaccettato di un giallo dorato. La sinfonia olfattiva subito si attiva, mettendo in mostra pregevoli e variopinte note di mela annurca, pera Williams, pesca, nocciola, pompelmo, biancospino, pepe rosa, zenzero e tracce di goudron. L’impatto del sorso sulla lingua è portatore di voluttuosa grazia, acclamata freschezza, diffusa morbidezza e straordinaria balsamicità. Sviluppo palatale avviluppante, tonico, solido, strutturato, polposo, armonico e sapido. Longevità senza limiti. Retroaroma lungo ed impagabile. Ovviamente l’abbinamento può spaziare sia su piatti della tipica ed ottima cucina di mare salernitana e sia su alcune preparazioni di terra più consistenti.
Costacielo Rosato Colli di Salerno Igp 2021. Aglianico al 100% affinato per sei mesi in anfora. Alcolicità di tredici gradi. Prezzo finale di 13,00 euro.
Veste cromatica segnata da un colore rosato cerasuolo brillante. Appassionato e coinvolgente l’ottimo bouquet che si approssima al naso, distribuendo intensi profumi di fragoline, visciola, melagrana, bacche del sottobosco, rosa canina, mirto, timo, terriccio e modulate ingerenze speziate. In bocca penetra un sorso gradevolmente scorrevole, che blandisce il palato attraverso sensazioni arrotondate, succose, sapide, minerali, gliceriche, suadenti e leggiadre. Buona l’acidità che dona infinita freschezza. Souplesse elegante, intrigante, stuzzicante e fine, che prelude ad una naturale evoluzione finale molto appagante. Perfetto su un tagliere di salumi e baccalà in umido.
Costacielo Aglianico Colli di Salerno Igp 2019. Aglianico in purezza maturato in acciaio e poi affinato in anfora per sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 13,00 euro.
Bicchiere tinto da un luminoso colore rosso rubino. Un turbinio di profumi si accalca presso le narici per essere scansionato. Il risultato è quello di percepire goliardici umori di tanta buona frutta fresca della pianta e del sottobosco: amarena, prugna, ribes e more in modo particolare. Florealità di viola e di geranio si fondono insieme poi a sensitive costumanze di erbe officinali e di spezie a go go. Intense e piacevoli le captazioni di note terziarie. In bocca fa il suo ingresso un sorso lineare, tagliente, profondo, sontuoso, equilibrato, affascinante ed ottimamente articolato. Impalcatura tannica bene edificata. Vino destinato a durare ancora per parecchi anni. Scatto finale orgogliosamente epicureo. Su un bel piatto di pasta al ragù e grigliata di carne.
Borgomastro Aglianico Colli di Salerno Igt 2016. Soltanto Aglianico affinato per oltre due anni in botti di castagno e poi elevato in vetro per circa un anno e mezzo. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 30,00 euro.
Livrea connotata da un colore rosso rubino scuro e sfavillante e che vira già verso il granato. Dall’ampio e pluralistico crogiolo si espande un tripudio di copiosi e sospirosi profumi di ciliegia, prugna, cassis, mirtilli, fiori rossi e vegetali freschi, a cui fanno seguito solide rimembranze speziate di noce moscata, chiodi di garofano, pepe nero e zenzero. Caratteristiche le punteggiature terziarie di liquirizia, tabacco, cioccolato fondente, balsamo, grafite e china. In bocca esordisce un sorso profondo, avvolgente, palpitante, voluminoso, imponente, sensuale, accattivante, incisivo e caratteriale. Trama tannica ottimamente ordita. Gusto morbido, arrotondato, sapido, equilibrato, aristocratico e dinamico. Legno e frutto in perfetta sintonia e senza alcuna prevaricazione. Nel complesso è un vino che riesce a raccontare con molta saggezza la storia di un territorio unico e dopotutto ancora vergine. Longevità ancora tutta da esplorare. Retroaroma impagabilmente persistente e voluttuoso. Da associare a piatti di cacciagione e formaggi stagionati.
Come di consueto si è trattato di una batteria di vini davvero superlativi, con punte di assoluta eccellenza.
Azienda Lunarossa Vini e Passione
Via V. Fortunato – Giffoni Valle Piana (Sa)
Tel e Fax 089 8021016 – Cell. 39 328 623 23 23
info@lunarossavini.it – www.lunarossavini.it
Enologo: Mario Mazzitelli con i consigli di Fortunato Sebastiano
Ettari vitati: 5 in gestione – Bottiglie prodotte: 50.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Cabernet Sauvignon, Merlot, Fiano, Falanghina e Moscato.
16 febbraio 2020
di Enrico Malgi
Mario Mazzitelli, patròn dell’azienda vinicola salernitana Lunarossa, non sta mai fermo e non si culla sugli allori di una produzione di per sé già molto ampia ed eccellente e sempre attenta a ridurre l’impatto ambientale attraverso una sana politica di tutela e gestione sostenibile del territorio picentino. E così, con l’aiuto dell’enologo Fortunato Sebastiano, sforna di volta in volta inedite novità come ho potuto costatare durante la mia ultima degustazione dei vini aziendali di nuove annate. Un’ottima batteria di vini davvero, per i quali vengono utilizzati per la lavorazione oltre l’acciaio, la barrique ed il vetro, anche altri contenitori come l’anfora ed il cemento.
E cominciamo proprio con quest’ultima novità, cioè l’etichetta Fuorilinea Vino Bianco prodotta in appena mille bottiglie e che fa parte del progetto sociale di Lunarossavini, che si prefigge il lodevole obiettivo di sostenere un percorso partecipativo e responsabile, perché parte del ricavato delle vendite viene devoluto per migliorare la qualità di vita di bambini bisognosi.
Blend paritario di Fiano e Moscato. Fermentazione a macerazione in anfora. Affinamento per due anni: 50% in barriques, 25% in cemento e 25% in acciaio. Vino non filtrato e non stabilizzato. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 25,00 euro.
In effetti si tratta di un orange wine, o skin contact, di antica tradizione caucasica, segnato da una lunga macerazione sulle bucce come fosse un vino rosso. Il colore è naturalmente giallo-aranciato carico e leggermente offuscato. Bouquet espansivo che dona al naso variegati ed eterogenei profumi di pesca, albicocca essiccata, fico secco, litchi, sambuco, gelsomino, acacia, muschio e salvia. Regolari ma piacevoli le note ossidate. Genuini i risvolti speziati ed idrocarburici. In bocca arriva un sorso vibratamente acido, elegante, strutturato e complesso come un rosso di vaglia. Palato denso, compatto e perfino tannico. Classico il finale citrino. Da servire a temperatura non troppo fredda su pesce arrosto, carni bianche e/o agnello. Insomma, si tratta di un vino da interpretare che può piacere o non piacere, dipende dal proprio gusto personale.
Costacielo Bianco Fiano Colli di Salerno Igt 2018. Fiano in purezza lavorato ed affinato in anfora al 50%, barriques al 25% ed un altro 25% in acciaio. Non viene filtrato e né stabilizzato. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo in enoteca di 16,00 euro.
Colore giallo paglierino lucente. Gioiosi i sentori fruttati di mandarino, pesca, mela, nocciola, albicocca, ananas e banana, che si intrecciano poi a voluttuose essenze floreali e vegetali di ottima fattura. Sulla lingua plana un sorso molto fresco, arioso, sapido ed aggraziato. Il palato testa in primis una trama densa e fibrosa ed è fatto segno poi ad uno sviluppo succoso, armonico e reattivo. Coté teso, agrumato, scattante e cristallino. Fraseggio finale rinfrescante e persistente. Su una bella mozzarella di bufala.
Costacielo Rosato Campania Igt 2018. Aglianico al 100%. Fermentazione in acciaio a temperatura controllata. Affinamento per sei mesi in anfora e poi elevazione in vetro. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 16,00 euro.
Colore rosato cerasuolo brillante. Percezione olfattiva affastellata da umori di frutti rossi maturi. Calibrate le vibrazioni odorose di rosa canina, lavanda, ed erbe aromatiche, a cui danno manforte vezzi ricamati di terriccio e di mineralità. Sorso sorprendentemente fresco e gentile, pieno e sapido. Composita l’evoluzione palatale che sfocia in una tattilità rotonda, suadente, morbida, gradevole, intrigante, scorrevole e slanciata. Retroaroma fine e prolungato. Su piatti di minestra, risotto allo zafferano ed affettati vari.
Quartara Fiano Colli di Salerno Igt 2016. Soltanto Fiano. Fermentazione e macerazione in anfora. Affinamento per un anno in botti di rovere. Vino non filtrato e non stabilizzato. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo in enoteca di 30,00 euro.
Tipico il colore giallo dorato sfavillante. Il profilo aromatico è ricco di raffinati e variegati profumi di mela annurca, bergamotto, pompelmo, miele, ginestra, biancospino e fiori di camomilla. Cadenze idrocarburiche. Naso ricco anche di ottime spezie orientali: pepe bianco, curry, zenzero e vaniglia. L’approccio del sorso sulla lingua è avvolgente, elegante, grasso, esuberante e bene strutturato, ma anche ottimamente custodito da una spalla acida che fa salivare tutto il cavo orale. Polpa setosa, morbida, balsamica e minerale. Chiusura appagante e persistente. Vino che sfida il tempo. Da preferire su piatti di mare, ma va bene anche su preparazioni di terra.
Costacielo Rosso Aglianico Colli di Salerno Igt 2018. Aglianico all’85% e saldo di Piedirosso. Fermentazione in acciaio a temperatura controllata. Affinamento per sei mesi in anfora al 50% e l’altro 50% in barriques e acciaio. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 16,00 euro.
Bicchiere tinto da un bel colore rosso rubino-purpureo. Il ventaglio olfattivo esplora un pot pourri di frutti rossi del sottobosco e della pianta. Pregnanti i respiri speziati di noce moscata, chiodi di garofano e di pepe nero. Intrecci terziari di carruba, incenso, china, tabacco e liquirizia. Sorso fresco, profondo, armonico ed elegante, per un palato sontuoso, materico e terroso. Tannini calibrati. Pregnanza gustativa rotonda e bene articolata. Finale godibile e pervicace. Su carni grigliate, salumi e formaggi semistagionati.
Borgomastro Aglianico Colli di Salerno Igt 2015. Aglianico in purezza. Fermentazione e macerazione in legno. Affinamento a lunga gittata sempre in rovere. Vino non filtrato e neanche stabilizzato. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo in enoteca di 35,00 euro.
Si tratta del must aziendale, capace di vincere per due volte a Radici del Sud. Nel bicchiere scruto un colore rosso rubino luminoso, che vira verso il granato. L’impatto olfattivo esprime un tripudio di eterei profumi mediterranei, che si materializzano subito con generose folate di ottima frutta come l’amarena, la susina, il ribes e la mora. Di seguito ecco approcciarsi al naso svolazzi di fiori rossi, insieme con respiri terziari di ginepro, grafite, balsamo, cioccolato fondente e spezie orientali. Timbrica terrosa. Sentore empireumatico. Bocca ampia e voluminosa, che accoglie un sorso carnoso, sensuale, imponente, maestoso, corposo ed avvolgente. Palato finemente ricamato da una trama tannica superlativa. Freschezza a go-go. Gusto pieno, appagante, sontuoso, croccante e pervasivo. Finale lungo e saporito. Da aspettare ancora per molto tempo. Su un cosciotto di agnello e formaggi stagionati.
Sede a Giffoni Valle Piana (Sa) – Via V. Fortunato
Tel e fax. 089 8021016
Enologo: Mario Mazzitelli con i consigli di Fortunato Sebastiano
Ettari vitati: 5 in gestione – Bottiglie prodotte: 50.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Cabernet Sauvignon, Merlot, Fiano, Falanghina e Moscato.
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