di Enrico Malgi
La storia abita proprio qui! Correva l’anno 1665 quando il Duca Oronzo Arcangelo Maria Francesco De Castris Conte di Lemos, di origini spagnole, fondò l’omonima azienda a Salice Salentino, dove si trova ancora adesso. Ad ottobre del 2015, quindi, è stato tagliato il prestigioso traguardo dei 350 anni di attività. Ad inizio del XXIX secolo la famiglia De Castris si unì con quella di Leone Plantera e da questo connubio nel 1925 scaturì il matrimonio tra Piero Leone Plantera e Donna Lisetta De Castris, arrivando così alla unione tra le due nobili famiglie che hanno dato luogo all’attuale denominazione aziendale. Dalla fine degli anni ’90 al timone c’ è Piernicola Leone De Castris, che nel corso degli anni con perizia e lungimiranza ha saputo implementare tutta la produzione aziendale, ottenendo lusinghieri e convincenti risultati.
Grandi numeri, segnati da un’ampia e variegata produzione vinicola. Tra le tante etichette, ne ho scelto tre che hanno attirato la mia attenzione: Five Roses 72° Anniversario Rosato Salento Igt; Five Roses Anniversario Metodo Classico Brut Rosé Negroamaro Salice Salentino Doc; Per Lui Salice Salentino Rosso Riserva Doc.
Partiamo dal famoso rosé Five Roses con l’ultimo millesimo in commercio, cioè il 2015. Si tratta di uno storico vino che ha indirizzato tutta la produzione tipologica nazionale e soprattutto quella Meridionale, perché dopo il Chiaretto Moniga del 1896 di Pompeo Gherardo Molmenti, è stato uno dei primi rosati ad essere imbottigliato in Italia nel 1943 e che con la vendemmia del 1993 (al compimento del cinquantesimo anno dalla nascita) si fregia del titolo di “Anniversario”. Si racconta che il generale americano Charles Poletti, commissario per gli approvvigionamenti delle Forze Alleate in Italia, desiderasse un vino dal nome anglofono. In quel tempo alcuni vigneti aziendali di negroamaro si trovavano ubicati presso una contrada chiamata “Cinque Rose”di Salice Salentino ed allora fu spontaneo tradurre il vino Five Roses in Inglese. In quel periodo di belligeranza le vetrerie al Sud Italia non erano produttive e così il vino rosato fu messo nelle bottiglie di birra riciclate!
Blend di negroamaro all’80% e saldo di malvasia nera di Lecce. Due mesi di maturazione in acciaio ed un mese di affinamento in vetro. Tasso alcolico di appena dodici gradi.
Nel bicchiere traspare in tutta la sua limpidezza un attraente colore rosa carico. Accostamento nasale inebriante e vinoso, connotato da intensi aromi fruttati di fragoline di bosco, di melograno, di chinotto e di amarene, che poi s’intrecciano con profumi floreali di rosa, di geranio, di violetta e di acacia. In bocca il sorso entra placido, suadente, elegiaco, intrigante, soave, sensuale, leggero e vellutato. Ecco poi avanzare una freschezza infinita che si sposa con una morbidezza voluttuosa. Appeal bene articolato che reitera le gradevoli sensazioni olfattive. Finale mineralizzante, godibile e leggermente amarognolo. Prezzo in enoteca di appena dieci euro. Un affarone! Da preferire su primi leggeri, tagliere di salumi e carne bianca.
Five Roses Anniversario Metodo Classico Brut Rosé Salice Salentino Negroamaro Doc Millesimo 2011.
Negroamaro al 100%. Ben quarantadue mesi di affinamento sui lieviti, con dégorgement avvenuto nel 2015. Dodici i gradi alcolici.
Delicato colore ramato. Perlage fine, continuo e persistente che porta le bollicine a salire fino all’orlo della flute per respirare. Garbati aromi sottoboscosi deliziano le narici, insieme con voluttuose essenze floreali di glicine, di lillà e di violetta. In appresso emergono anche suadenze citrine e di frutta candita. Sulla lingua plana un sorso secco, fresco e raffinato, che esprime subito eleganza, succosità ed equilibrio e poi ancora respiri sapidi e minerali e vezzi intensamente vivaci. Retrogusto appagante. Prezzo di ventotto euro in enoteca ben spesi. Da abbinare a frutti di mare, crostacei e latticini.
Per Lui Salice Salentino Rosso Riserva Doc 2013.
Negroamaro in purezza. Allevamento ad alberello. Vendemmia tardiva con appassimento delle uve sulla pianta. Macerazione di venti giorni a temperatura controllata. Dodici mesi di maturazione in barriques di rovere francese e successivo affinamento in boccia. Tasso alcolico di quindici gradi.
Aspetto visivo rosso rubino intenso, con sfumate parvenze purpuree. Bouquet ampio e prorompente, in cui si mescolano insieme profumi fruttati del sottobosco, note floreali, respiri di macchia mediterranea ed una folta speziatura di vaniglia, di cannella e di chiodi di garofano. L’entrata del sorso in bocca è calda per l’elevata alcolicità, ma subito stemperata da un’avvolgente spalla acida che rinfresca tutto il palato. Al palato elegante trama tannica e rimandi balsamici, tostati, sapidi e minerali. Allungo finale fascinoso, affumicato e persistente, segnato dai due marker varietali: una spiccata morbidezza ed una punta di amarognolo che infittiscono il gusto. Prezzo in enoteca di 45,00 euro. In combinazione con agnello alla brace, maialino al forno e formaggi stagionati. Prosit!
Sede a Salice Salentino (Le) – Via Senatore De Castris, 26
Tel. 0832 73112 – Fax 0832 731114
marketing@leonedecastris.com – www.leonedecastris.com
Enologo: Marco Mascellani – Consulente enologico Riccardo Cotarella
Ettari vitati: 250 – Bottiglie prodotte: 2.500.000
Vitigni: negroamaro, primitivo, susumaniello, malvasia nera e bianca, aleatico, shiraz, fiano, chardonnay, sauvignon blanc, verdeca, bianco d’Alessano e moscato
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