di Enrico Malgi
Primitivo, Negroamaro, Nero di Troia, Bombino nero, Malvasia nera, Susumaniello, Aleatico ed Ottavianello. Ecco, questi sono i principali vitigni autoctoni a bacca rossa coltivati in Puglia e dai quali si ricavano vini davvero straordinari. Allora la domanda sorge spontanea, qual è il migliore? È difficile rispondere, magari si può sottolineare che le prime tre varietà summenzionate si lasciano preferire perché sono più conosciute, più coltivate e più consolidate nell’immaginario collettivo e quindi più apprezzate.
Oltretutto queste tre specie varietali da buona compagne si sono divise da sud a nord i territori di appartenenza: il Primitivo è allevato in provincia di Taranto, nel Salento e nelle Murge Baresi nel comprensorio che fa capo a Gioia del Colle e fino a toccare la provincia di Matera; il Negroamaro è prettamente salentino, coltivato nelle province di Lecce e Brindisi; ed il Nero di Troia ha il suo habitat ideale nell’Alto Barese, nella provincia Bat, intorno a Castel del Monte, e in Capitanata in provincia di Foggia.
Tutto questo fa da prologo a due pregevoli etichette di Nero di Troia appunto, un rosato ed un rosso, prodotte dalla minuscola azienda foggiana di Leonardo Pallotta di San Severo, che riscuotono un grande e costante successo.
Donna Clelia Nero di Troia Rosato San Severo Doc 2020. Soltanto Nero di Troia maturato in acciaio e vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 18,00 euro. Vino più volte premiato a Radici del Sud.
Colore rosato corallino. Al naso la marasca, il lampone, il chinotto, i fiori rosa e la macchia mediterranea, unitamente a godibili briciole speziate. In bocca fa il suo ingresso un sorso attivo, complesso, sapido, succoso, fine, intrigante e morbido. Ottima la coinvolgente freschezza. Lo sviluppo palatale denota una tattilità gustativa bene equilibrata, armonica, deliziosa, vellutata, aggraziata e voluttuosa. Allungo finale ben ricamato e totalmente appagante. Da provare su pesce in guazzetto e tagliere di salumi foggiani.
Donna Clelia Nero di Troia Rosso San Severo Doc 2016. Nero di Troia al 100% vendemmiato ad inizio ottobre. Maturazione in acciaio, affinamento in barriques di rovere francese per due anni e poi elevazione in vetro. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 30,00 euro. Vino pluripremiato a Radici del Sud, così com’è successo puntualmente con questo millesimo anche all’ultima edizione a giugno 2021.
Alla vista si presenta un colore rosso rubino sfavillante. Goloso ed inesauribile l’approccio olfattivo, che determina un pot pourri di ampie, essenziali ed invadenti fragranze, con in prima fila deliziosi tocchi fruttati di ciliegia, prugna, fragole, mora, mirtilli e ribes, intrecciati a costumanze floreali di rosso vestite e sentori vegetali. Avvincenti poi gli effluvi speziati e terziari, che fanno la felicità delle narici. Impatto del sorso sulla lingua composito, profondo, materico, avvolgente, tonico, teso e sensuale. Percezione palatale molto solida, raffinata e dinamica. Stimolante l’ottima trama tannica. Rovere ben dosato, senza prevaricare. Beva che si fa preferire poi per scorrevolezza, gradevolezza, rotondità, equilibrio e schiettezza. Longevità a lunga scadenza. Chiusura dettata da toni edonistici e persistenti. Da abbinare alla classica cucina terragna foggiana come i torcinelli e le braciole al sugo di carne.
Leonardo Pallotta di professione fa l’architetto, ma in pratica è un vero artigiano del vino che sa regalare infinite emozioni e che è riuscito in pochi anni ad emergere come uno dei viticoltori più gettonati della Daunia e/o della Puglia intera con la complicità dell’enologo Cristoforo Pastore. E questo nonostante abbia a disposizione soltanto un ettaro vitato, da cui ricava appena 5.000 bottiglie di vino. Della serie “piccolo è bello”!
Sede a San Severo (Fg) – Via Cesare Balbo, 14
Tel. 0882 332712 – Fax 0882 332440 – Cell. 335 6144612
architettura134@alice.it – www.cantinepallotta.com
Enologo: Cristoforo Pastore
Ettari vitati: 1 – Bottiglie prodotte: 5.000
Vitigno prevalente: Nero di Troia.
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