di Enrico Malgi
La Cooperativa Agricola Le Otto Terre nasce nel 2005 a Tufo per merito di 50 piccoli appassionati viticoltori locali che hanno deciso di unirsi tra di loro per meglio esprimere il desiderio di contribuire all’elaborazione di vini di eccellenza in un territorio così vocato come quello irpino. Gli ettari vitati complessivi sono 70 e le bottiglie prodotte, frutto di vitigni prettamente autoctoni come il Greco di Tufo, il Fiano di Avellino, la Falanghina e l’Aglianico, sono 60.000.
Il titolo aziendale prende spunto dagli 8 comuni che fanno parte del comprensorio di produzione del Greco di Tufo Docg: Altavilla Irpina, Chianche, Montefusco, Petruro Irpino, Prata di Principato Ultra, Santa Paolina, Torrioni e Tufo. Il Presidente è Antonio Luce, il quale si avvale del contributo enologico di Vincenzo Mercurio.
Sono sette le etichette attualmente in commercio, di cui quattro sono state oggetto di una mia degustazione durante una recente visita in azienda, scortato dal socio Gennaro Simeone e dallo stesso Vincenzo Mercurio.
Tufonero Greco di Tufo Docg 2022. Soltanto Greco vendemmiato ad ottobre. Maturazione per sei mesi in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 22,00 euro.
Nel calice sfavilla uno splendido colore giallo paglierino carico, com’è nelle corde del Greco di Tufo. Al naso si approccia un gioioso bouquet così espansivo e voluttuoso, dal quale si sprigionano in primis complessi ed esplosivi profumi fruttati di pesca gialla, albicocca, mela cotogna, pera kaiser, melone bianco, mandorla e pompelmo. In seguito risaltano poi gradevoli aromi floreali di biancospino e di ginestra, godibili svolazzi di macchia mediterranea e parvenze speziate. In bocca penetra un sorso che colpisce subito per la sua sostenuta acidità e la potenza gustativa ottimamente strutturata quasi quanto un rosso. La percezione tattile risulta composita, arrotondata, sapida, morbida, elegante, seducente, cristallina, stimolante e dinamica. Potenziale di serbevolezza a lungo raggio. Affondo finale decisamente appagante. Perfetto l’abbinamento su un piatto di spaghetti a vongole e carne bianca.
888 Greco di Tufo Riserva Docg 2021. Greco al 100% le cui uve sono state raccolte ad inizio di ottobre. Maturazione in acciaio per un anno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 30,00 euro.
Alla vista si appalesa un fulgido colore giallo dorato. Profilo aromatico portatore di una messe di avvolgenti e pluralistici profumi, che comunicano al naso voluttuose essenze di mela renetta, pera spadona, lime, litchi, gelsomino, giglio, acetosella, tiglio, salvia, timo, muschio, postille speziate e credenziali sulfuree. L’approccio palatale si rivela sontuoso e performante, scattante e reattivo, puro e ficcante, morbido e sapido, balsamico ed elegante, sostanzioso e grasso e poi anche ricco di vibrante energia e sostenuto da una pungente carica di acidità, che alita tanta salivante freschezza per tutto il cavo orale. Registro gustativo invitante, aggraziato, rotondo, vitale, raffinato, tonico e ben ritmato. Siamo appena all’inizio del percorso di un bianco territoriale ottimamente interpretato con spirito classicheggiante. Slancio finale sublimato da una gioiosa persistenza. Da provare su un piatto di tortellini in brodo e formaggi semistagionati.
Saucito Fiano di Avellino Docg 2022. Fiano in purezza vendemmiato ad inizio di ottobre. Affinamento in acciaio per sei mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 22,00 euro.
Tonalità cromatica segnata da un colore giallo paglierino vivido e propositivo. Bouquet riccamente costellato da un accumulo di intensi ed intriganti profumi, impregnati di umori fruttati di pesca bianca, pera coscia, melone bianco, mela annurca, agrumi, nocciola ed ananas. In prosieguo ecco emergere poi deliziose credenziali floreali di gelsomino, ginestra e caprifoglio, intrecciate a finezze vegetali di muschio, menta e felce e/o a percezioni speziate di ottima caratura. In bocca esordisce un sorso piacevolmente fresco e godibile, gradevolmente scorrevole, ampio, irresistibile, pimpante, avviluppane, morbido, succoso, sapido, raffinato, rotondo, arioso, seducente, aggraziato, elegante, leggiadro e ben calibrato. Timbrica minerale. Contatto palatale bene strutturato, solido, preciso e plastico. Un vino roccioso ed emozionante, che migliorerà col tempo senz’altro e durerà integro ancora per altri sei-sette anni almeno. Chiusura su toni epicurei. Da preferire su un risotto alla pescatora e mozzarella.
777 Campi Taurasini Doc 2019. Solo Aglianico vendemmiato a fine ottobre. Maturazione per sei mesi in acciaio ed affinamento in legno per un anno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 22,00 euro.
Affascinante e coreografica la livrea connotata com’è da un bel colore rosso rubino appariscente. Lo spettro aromatico entra subito in contatto col naso sviscerando i suoli poliedrici e sontuosi profumi di ciliegia, prugna, gelso nero, carruba, ribes, mirtilli, more, viola, petali di rosa, erbe aromatiche, pepe nero, chiodi di garofano, zenzero, tabacco, liquirizia, caffè, resina, incenso, china e gradevoli percezioni empireumatiche. Impatto del sorso sulla lingua sensuale, tagliente, glicerico, sapido, balsamico, profondo, sostanzioso, complesso, strutturato, materico, equilibrato ed armonico. Trama tannica bene ordita. Rifinitura gustativa corroborante, reattiva, scattante, evoluta, intrigante, dinamica ed anche elegante, che spinge e va dritta al cuore. Longevità a lunga scadenza. Retroarroma molto persistente e godibile. Da spendere su un piatto di gnocchi alla sorrentina e tagliata di carne alla brace.
Cooperativa Agricola Le Otto Terre
Tufo (Av) – Via Stazione
Tel. 0825 990318 – info@ottoterre.it – www.ottoterre.it
Presidente: Antonio Luce
Enologo: Vincenzo Mercurio
Ettari vitati: 70 – Bottiglie prodotte: 60.000
Vitigni: Aglianico, Greco, Fiano e Falanghina
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