di Enrico Malgi
Territorio molto privilegiato quello del Vulture dal punto di vista vitivinicolo. La fortuna dei viticoltori locali è stata quella di dedicarsi quasi esclusivamente ad una coltura monovarietale di eccellenza, che riesce a dare tante belle soddisfazioni. Il vitigno in questione, come si sa, è un particolare clone di aglianico che qui ha trovato il suo giusto habitat per potersi esprimere al meglio, donando così vini fantastici. Le aziende vulturine sono poco propense alla coltivazione di altre varietà, ma se diventa necessario per poter diversificare il prodotto da lanciare sul mercato allora preferiscono non “allargarsi” troppo.
L’azienda Lagala Viticoltori in Vulture di Venosa alleva soltanto due vitigni: il consolidato e canonico aglianico e la malvasia bianca, con i quali confeziona ottimi vini. Da cinquant’anni sulla breccia la famiglia Lagala possiede dieci ettari vitati alle falde del Vulture, curati dal bravo enologo Donato Giuliani. Copiosi i premi conseguiti, tra i quali quelli conquistati a Radici del Sud. Ed anche all’edizione 2017 della prestigiosa manifestazione pugliese il trend è stato rispettato, perché sono stati vinti due rilevanti premi.
L’etichetta Maddalena Bianco Basilicata Igp 2016 ha ottenuto la prima piazza nella sua categoria da parte della giuria dei Wine Buyers.
Malvasia in purezza, che ha trascorso quattro mesi sur lies in serbatoi di acciaio. Affinamento in vetro per due mesi. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo della bottiglia in enoteca sotto i 15,00 euro.
Paglierino tenue, con riflessi verdognoli il colore nel bicchiere. Gamma olfattiva molto variegata, che mette subito in risalto fruttati di pesca bianca, di litchi e di frutto della passione. Corroboranti profumi di mughetto, di glicine e di salvia. Sorso bello fresco ed aromatico, pulito e delicato, gentile ed equilibrato, sapido e minerale. Complessità segnata da una chiusura fragrante, morbida, vellutata e cristallina. Su antipasti di mare, latticini e carne bianca.
Nero degli Orsini Aglianico del Vulture Doc 2011. Seconda piazza, così come decretato dalla giuria dei Wine Buyers.
Aglianico al 100%. Fermentazione alcolica e malolattica eseguita in acciaio. Poi per dieci mesi il vino matura in barriques e tonneau nuovi. Affinamento in bottiglia per sei mesi. Tasso alcolico di tredici e mezzo. Prezzo finale in enoteca di 18,00 euro.
Classico il colore rosso rubino brillante. La cifra aromatica si esalta subito: more, mirtilli, ribes, prugne e ciliegie. Lampi floreali di geranio e di violetta. Notei di noce moscata, di chiodi di garofano e di vaniglia. Essenze profumate di cioccolato, di cuoio e di tabacco. Tracce balsamiche, tostate, empireumatiche e fumé. L’attacco in bocca è di facile approccio per freschezza, morbidezza, rotondità, profondità e dei finissimi tannini. Gusto avvolgente, sapido, minerale e voluminoso. Legno ben calibrato. Vino bene strutturato ed aderente al palato, elegante e di grande personalità. Disegno finale persistente ed appagante. Ancora molto anni davanti a sé. Da abbinare a paste al sugo di carne, capretto al forno e formaggi semistagionati.
Sede a Venosa (Pz) – Contrada La Maddalena
Tel. 0972 32735 – Fax 0972 374000 – Mobile 392 1113372
info@lagala.it – www.lagala.it
Enologo: Donato Giuliani
Ettari vitati: 10 – Bottiglie prodotte: 21.000
Vitigni: aglianico e malvasia bianca
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