Triple “B” di Guido Folonari: Barolo, Brunello e Bolgheri

Pubblicato in: Verticali e orizzontali
Degustazione da Achilli al Parlamento

di Marina Betto

Le cifre”BB” significano tante cose. Stanno nel cinema per Brigitte Bardot, nella cosmesi per BB Cream (blemish balm), celebre crema capace di risolvere gli inestetismi di cui si vuole liberare ogni donna che ha cura di se. BB King è stato un conclamato re del blues, nel mondo del vino italiano sono però tre le B importanti: Barolo, Brunello e Bolgheri. Comincia agli albori del terzo millennio, nelle Langhe, l’interesse di Guido Folonari per il vino nonostante rappresenti la sesta generazione in famiglia che se ne occupi. Una colazione da Achilli al Parlamento stellata enoteca romana, è stata l’occasione per conoscerlo, sentirlo parlare di se, della storia dei Folonari, dei suoi vini, intrattenendo gli ospiti raccontando aneddoti e storie di famiglia, accennando all’economia del vino, al business che oggi si concentra in Oriente, dove noi italiani siamo stati dei pionieri.
Negli anni ’70 sono stati tra i primi produttori ad affidare al creativo Armando Testa la campagna pubblicitaria della Ruffino (oggi degli Americani) ed ora che Guido Folonari ha deciso di occuparsi di vino ha puntato tutto su Barolo, Brunello e Bolgheri.

Un progetto ambizioso partito nel 2001, l’anno dopo 60 ettari a Bolgheri Donna Olimpia1898 diventano di proprietà, acquistati da un allevatore di cavalli che gli insegna come si fanno gli affari cioè sulla fiducia.

Il suo non è certo il vino del contadino o dell’appassionato che ha deciso di mollare tutto per la campagna; lo spirito imprenditoriale bresciano scorre nelle sue vene forse appena dolcificato da un certo romanticismo che gli si legge negli occhi, che è poi rappresentazione dell’Italia che piace, che fa affari, che vince.
Millepassi; Bolgheri Superiore DOCG 2013- Donna Olimpia 1898 è un supertuscan fatto di Cabernet Sauvignon, Merlot e Petit Verdot, annata ancora troppo recente che però fotografa foglie di peperone e pepe, prugne e pere, freschezza e leggerezza su un tannino che sa di china. Il Brunello viene aggiunto al trittico delle tre B nel 2003.
Ugolforte; Brunello di Montalcino DOCG 2011- Tenuta Sangiorgio è interessante nonostante l’annata 2010 per Montalcino sia stata perfetta. Profumi scuri di sottobosco si arricchiscono di fiori e frutta polposa( viole,garofani e ciliege) e il sorso è morbido e rinfrescante.
Sant’Anna; Barolo DOCG 2012- Tenuta l’Illuminata è un mono-cru situato a sud ovest di La Morra le sue sono pennellate leggere e profonde fatte di un pot-pourri floreale, di funghi e scorze di arancia, menta e liquerizia, dal gusto leggiadro con un tannino impalpabile e strascico di freschezza. La società di Guido Folonari di import- export che distribuisce questi e altri vini come il Pinot Bianco e il Kerner di Winzerberg si chiama Philarmonica e tra questi svetta lo Champagne Charles Heidsieck.

A conclusione di un pranzo essenziale e raffinato, che ha costituito anche un percorso olfattivo capace di risvegliare i sensi assopiti e rallentati dalle tante bottiglie assaggiate, si è brindato all’estate con Charles Heidsieck 1985 che con la brillantezza del suo color oro, il sapore di un pompelmo dolcissimo e l’avvolgente morbidezza del suo tessuto fa presagire che sarà indimenticabile.


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