Vini Fontanavecchia – Nuove annate

Pubblicato in: Benevento, I vini da non perdere
Vini Fontanavecchia

di Enrico Malgi

Dunque ricapitoliamo: si dice Fontanavecchia e subito si pensa ai grandi vini territoriali del Sannio della famiglia Rillo con papà Orazio ed i figli Libero (attuale Presidente del Consorzio Tutela Vini del Sannio) e Giuseppe.

Sono alcuni anni che seguo con grande interesse e passione questa grande azienda beneventana, di cui periodicamente sono fruitore di ottimi assaggi delle nuove annate, proprio com’è successo puntualmente anche stavolta, laddove ho testato sei bottiglie: una di rosso, una di rosato e quattro di bianchi.

Coda di Volpe Sannio Dop 2023. Soltanto Coda di Volpe vendemmiata ad inizio di settembre. Maturazione in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 10,50 euro.

Nel calice brilla un bel colore giallo paglierino limpido, attraversato da schizzi verdolini. Dal composito e bene articolato bouquet il naso riesce ad aspirare voluttuosi profumi di pera spadona, mela cotogna, pesca bianca, albicocca, clementina, ananas, ginestra, camomilla ed erbe aromatiche. In bocca penetra un sorso secco e pulito, fresco e sapido, accomodante ed essenziale, intrigante ed elegante, gentile ed armonico, fruttato e sincero. Tensione gustativa gradevole, carezzevole, equilibrata, scattante e dinamica. Allungo finale appagante. Discreta la serbevolezza. Da provare su una minestra di pasta e cavolfiore e formaggi freschi.

Falanghina del Sannio Dop 2023. Falanghina in purezza, le cui uve sono state raccolte a fine settembre. Affinamento in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 10.50 euro.

Quando si parla di Falanghina la prima cosa che viene in mete è il territorio sannita, perché è proprio qui che questo vitigno prettamente campano esprime la sua massima capacità organolettica.

Intanto la veste cromatica si segnala per un bel colore giallo paglierino lucente. Corredo aromatico molto accattivante, perché all’interno del proprio crogiolo riesce a raccogliere voluttuose e multiple fragranze fruttate, floreali e vegetali, che all’unisono appalesano credibili e variegati sentori di mela annurca, pesca gialla, melone bianco, mandarino, banana, ananas, ginestra, fiori di limone, eucalipto ed aghi di pino, insieme a rigurgiti speziati di chiodi di garofano. Un sorso fresco, avvincente, intrigante, citrino, sapido, morbido ed elegante fa da prodromo ad un gusto nitido, attivo, succoso, sensuale, solido, tonico, dinamico e ben ritmato. Buona la serbevolezza. Finale carezzevole e propositivo. Da abbinare ad un risotto ai frutti di mare ed un tagliere di salumi

Greco Sannio Dop 2023. Greco al 100% vendemmiato a fine settembre. Maturazione in acciaio e vetro. Alcolicità di tredici gradi. Prezzo finale di 10,00 euro.

Nel calice serpeggia un radioso colore giallo paglierino, leggermente striato di riflessi verdolini. Bouquet detentore di una sensitiva e poliedrica gamma di eccellenti profumi, che ricordano la nettarina, la pera kaiser, la mela golden, l’albicocca, il pompelmo, la papaya, la nespola, il gelsomino, il sambuco, l’iris, la citronella, il caprifoglio e la cannella. Sorso potente, corposo e strutturato, quasi come un rosso e che poi al contatto palatale rivela percezioni di sapidità, armonia, raffinatezza, morbidezza, ed eleganza. Gusto delizioso, agrumato, seducente, leggiadro, accomodante e stimolante. Serbevolezza tutta da scoprire. Allungo finale appagante. Da preferire su un piatto di vermicelli a vongole e latticini freschi.

Fiano Sannio Dop 2023. Fiano in purezza vendemmiato ad inizio di settembre. Affinamento in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 10,00 euro.

Alla vista si manifesta un fulgido colore giallo paglierino non troppo appariscente. Dalla fiera e caratteristica tavolozza aromatica si estrinsecano doviziosi e complessi afflati di nocepesca, mela coscia, albicocca, nocciola, mandorla, ananas, biancospino, ginestra, tiglio, salvia, felce, rosmarino, muschio e parvenze speziate. Sorso decisamente rinfrescante, glicerico, penetrante, comunicativo, gioioso, minerale, vellutato e succoso. Tensione gustativa affascinante, sussultante, compiacente, arrotondata, cristallina, scattante, fruttata e godibile. Longevità a lunga scadenza. Chiusura molto persistente. Da provare su un piatto di pasta e patate alla napoletana e mozzarella.

TabaRosa Aglianico del Taburno Rosato Docg 2023. Solo Aglianico, le cui uve sono state raccolte ad inizio di ottobre. Affinamento in acciaio. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 10,00 euro.

Nel calice traspare un gioioso colore rosato tenue e luminoso. L’articolata ampiezza olfattiva è interessata da suggestivi e multiformi profumi, il cui incipit racconta di una gradevole aromaticità di un’ottima frutta fresca di amarena, susina nera, melagrana, chinotto, pompelmo rosa, fragola e ribes, a cui si agganciano credenziali di fiori rossi, suadenze vegetali di macchia mediterranea e captazioni speziate. In bocca esordisce un sorso scorrevole, voluttuoso, sapido, elegante, morbido, minerale e guizzante di freschezza. Palato misurato, voluttuoso, arioso, equilibrato, sfizioso, genuino, gradevole, essenziale, dissetante e divertente. Souplesse ammaliante e leggiadra, che alimenta così un’eccellente beva. Retroaroma giudizioso ed affabulatore. Da provare su un tagliere di pesce in guazzetto e pizza margherita.

Piedirosso Sannio Dop 2022. Soltanto Piedirosso vendemmiato a fine settembre. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 10,50 euro.

Livrea disegnata da un cromatico rosso rubino non troppo carico com’è costume del Piedirosso. Didattico e superbo il bouquet, da cui il naso attinge variegati e molteplici aromi fruttati, floreali e vegetali di ottimo spessore. Di primo acchito prevalgono spunti olfattivi di ciliegia, fragoline di bosco, mirtilli e more, seguiti dappresso da percezioni di geranio, vero marker varietale, rosa ed erbe aromatiche. Non trascurabili poi le impronte speziate. In bocca fa il suo ingresso un sorso piacevole, rassicurante, tenero, delicato, minerale, morbido, rotondo e fresco. Trama tannica piacevolmente affusolata. Appeal genuino, elegante, aggraziato, fine ed accattivante. Chiusura appagante e leggermente amarognola come da copione. Da consumare giovane. Perfetto in abbinamento con un piatto di spaghetti al pomodoro e tagliere di salumi.

Un classico piedirosso, quindi, che rappresenta l’emblema dei vini rossi campani: non muscoloso, non molto alcolico e neanche tannico. Un vino che preferisce rinunciare a velleità di concentrazione di colore e spessore per deviare poi su un registro di immediatezza di beva e di grande versatilità di abbinamento col cibo. Che si vuole di più?

In definitiva, quindi, una carrellata di ottimi vini territoriali, quelli prodotti da un’iconica azienda sannita come quella di Fontanavecchia della famiglia Rillo. Qui non si sbaglia mai un colpo e si va sempre sul sicuro. Bene così!

 

Agricola Fontanavecchia

Contrada Fontanavecchia  – Torrecuso (Bn)

Tel 0824 876275

info@fontanavecchia.info – www.fontanavecchia.info

Enologo: Emiliano Falsini

Ettari vitati: 20 – Bottiglie prodotte: 180.000

Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Falanghina, Fiano, Greco e Coda di Volpe.

 

Scheda del 20 novembre 2023

di Enrico Malgi

Assaggiare i vini della storica azienda Fontanavecchia di Torrecuso, appartenente alla famiglia Rillo con papà Orazio ed i figli Libero e Giuseppe, è sempre fonte di una forte emozione e sinonimo di assoluta garanzia.

In questa occasione ho potuto degustare tre eccellenti bottiglie prettamente territoriali: una di bianco (Falanghina)  e due di rosso (Piedirosso ed Aglianico).

Taburno Falanghina del Sannio Dop 2019. Falanghina al 100% le cui uve sono state raccolte all’inizio di ottobre. Fermentazione al 90% in acciaio e l’altro 10% in barriques. L’affinamento prevede l’80% in acciaio ed il 20% in barriques di rovere francese per sei mesi. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 24,00 euro.

Nel calice serpeggia un esemplare colore giallo paglierino carico che vira verso il dorato. Bouquet espansivo e coinvolgente, del quale un naso attento ed intrigante è destinatario di voluttuosi, poliedrici ed intensi profumi di tanta buona roba. Ovviamente l’incipit è appannaggio di eccellenti fragranze fruttate di mela renetta, pera spadona, pesca gialla, albicocca, clementina, mandorla, banana ed ananas. In prosieguo vengono evocate al naso goliardiche percezioni di ginestra, biancospino, magnolia, eucalipto, timo, salvia, chiodi di garofano e zenzero. In bocca penetra un sorso avvolgente, morbido, sapido, elegante, sospiroso, citrino, balsamico, succoso, tonico e tagliente di freschezza. Pregnanza gustativa pervasiva, deliziosa, aggraziata, ammaliante e dinamica, che anticipa un finale godereccio, stuzzicante ed affabulatore. Resisterà al tempo che avanza almeno per altri sei-sette anni. Perfetto l’abbinamento con un risotto alla pescatora e latticini del Sannio.

Piedirosso Sannio Dop 2022. Soltanto Piedirosso vendemmiato ad inizio di ottobre. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 10,00 euro

Alla vista si appalesa un colore rosso rubino intenso attraversato da lampi violacei. Dall’ampio crogiolo si espandono in primis giocosità fruttate di amarena, susina nera, melagrana, chinotto, fragola, lampone e cassis, agganciate poi a reminiscenze floreali di rosa e di geranio, a credenziali di macchia mediterranea ed a spiccioli speziati. Sorso secco, scorrevole, fresco, morbido, piacevole, affusolato, carezzevole, arrotondato, accomodante, sapido, insinuante, armonico e succoso. Tannini già asserviti. Vibrazione palatale equilibrata, scattante, fine e rassicurante. Chiusura gradevolmente e lievemente amarognola di un vino davvero eccellente da consumare su un piatto di pasta e ceci e tagliere di formaggi e salumi beneventani.

Vigna Cataratte Aglianico del Taburno Riserva Docg 2018. Aglianico in purezza le cui uve sono state raccolte a fine ottobre. Maturazione per un anno e mezzo in barriques di rovere francese. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 24,00 euro.

Calice tinto da uno scintillante e palpitante colore rosso rubino e purpureggiante. Spettro aromatico portatore di pregevoli, molteplici e costumati profumi di ciliegia, prugna, carrube, ribes, mirtilli, mora, violetta, menta, eucalipto, chiodi di garofano, pepe nero, noce moscata, cannella, pirite, tabacco, liquirizia, caffè, corteccia di china, incenso, resina e goudron. Approccio palatale caldo sì, ma ottimamente stemperato da una percezione tattile da parte di una gradevolissima folata di freschezza e da una trama tannica paradisiaca, plastica e riccamente ricamata di finezza. Sorso voluminoso, profondo, immenso, arioso, complesso, strutturato, sontuoso, materico, vibrante e temperamentale. Legno ben dosato. Allure fascinosa e di alta classe. Vino davvero strepitoso e di grande spessore, sicuramente tra i migliori assaggiati negli ultimi tempi. Longevità a lunghissima gittata. La chiusura è persistente ed oltremodo godibile. Su un cosciotto di agnello al forno con patate va bene, ma per la sua duttilità e versatilità è perfetto anche su una bella genovese come ho fatto io.

 

Agricola Fontanavecchia

Contrada Fontanavecchia  – Torrecuso (Bn)

Tel 0824 876275

info@fontanavecchia.info – www.fontanavecchia.info

Enologo: Emiliano Falsini

Ettari vitati: 20 – Bottiglie prodotte: 180.000

Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Falanghina, Fiano, Greco e Coda di Volpe.

 

Scheda dell’11 aprile 2023

di Enrico Malgi

L’Azienda Agricola Fontanavecchia di Torrecuso di papà Orazio Rillo e figli Libero e Giuseppe da molti anni rappresenta un’istituzione vitivinicola per tutto il vocato areale beneventano e campano.

Come di consueto, anche stavolta ho potuto assaggiare i vini aziendali di nuove annate in anteprima e precisamente nove bottiglie: quattro di bianchi, una di rosato, due spumanti e due di rosso.

Coda di Volpe Sannio Dop 2022. Soltanto Coda di Volpe. Uve raccolte ad inizio di settembre. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 10,00 euro.

Alla vista si manifesta un limpido e luminoso colore giallo paglierino, attraversato da giovani lampi verdolini. Dall’ampio e multiforme bouquet si sprigionano voluttuosi profumi di mela, pera, pesca bianca, albicocca, clementina, ginestra, erbe aromatiche e sussulti speziati. Impatto del sorso sulla lingua relativamente fresco ma sicuramente morbido, sapido, accattivante, rotondo, intrigante e carezzevole. Tensione palatale omogenea, gradevole e sensitiva. Da bere giovane. Scatto finale gioioso. Da abbinare ad un piatto di vermicelli a vongole e latticini freschi.

Falanghina del Sannio Dop 2022. Falanghina in purezza. Affinamento in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 10,00 euro.

Calibrato ed espressivo il colore giallo paglierino striato di riflessi verde clorofilla. Sontuoso il marcato crogiolo, che espande a tutto tondo goliardici profumi di mela renetta, melone bianco, mandarino, banana, ananas, biancospino, eucalipto e captazioni speziate. In bocca penetra un sorso fresco, delizioso, balsamico, glicerico, sapido, tonico, aggraziato, succoso e dinamico. Silhouette slanciata, elegante, ammaliante e fascinosa. Buona la serbevolezza. Affondo finale decisamente appagante. Perfetto su un piatto di riso e piselli e carne bianca.

Greco Sannio Dop 2022.  Greco al 100% lavorato in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 10,00 euro.

Luccicante e coreografico il colore giallo paglierino che serpeggia nel bicchiere. Spettro aromatico depositario di una vasta gamma di fragranze che includono in successione afflati di mela annurca, pera williams, mandorla, lime, mimosa, gelsomino, magnolia, timo, menta e chiodi di garofano. Attacco in bocca stupefacente per grazia, volume, sapidità, nitidezza, armonia, equilibrio ed eleganza. Acidità evoluta. Corpo ben delineato su un’ottima struttura di base, com’è prerogativa del Greco che per certi versi può sembrare addirittura un rosso vestito di bianco. Potenzialità di serbevolezza a lunga scadenza. Chiusura ad oltranza. Da provare su una zuppa di legumi e mozzarella.

Fiano Sannio Dop 2022. Solo Fiano maturato in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 10,00 euro.

Appariscente il solare colore giallo paglierino già carico. Fierezza aromatica portatrice di un vasto campionario di profumi, che si materializzano sotto le specie di tanta buona frutta fresca, minuziose credenziali floreali e gradevoli afflati vegetali. Rilevante poi la percezione speziata. Approccio palatale penetrante, rinfrescante, rotondo, morbido, minerale, affascinante ed oggettivamente godibile. Gusto pervicace, raffinato, comunicativo, reattivo e giocoso. Longevità a lungo raggio. Affondo finale persistente. Da preferire su un piatto di pasta e lenticchie e formaggi non stagionati.

Aglianico del Taburno Rosato Docg 2022. Aglianico al 100%. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 10,00 euro.

Impettito il colore rosato salmonato. Il plastico timbro olfattivo elabora un’estensiva e prodiga percezione che coinvolge tout court sentori fruttati di amarena e di bacche del sottobosco, svolazzi floreali di geranio e di rosa canina, umori vegetali di aneto e di salvia e finezze speziate di anice e zenzero. In bocca penetra un sorso scorrevole, voluttuoso, succoso, teso, glicerico, suadente, sfizioso e seducente. Progressione palatale avviluppante, ariosa, leggiadra, garbata, vezzosa, intrigante e stuzzicante. Retroaroma radioso. Classico l’abbinamento con la pizza margherita e tagliere di salumi sanniti.

Nudo Eroico Vino Spumante Extra Dry Metodo Martinotti. Soltanto Falanghina lavorata in autoclave. Gradazione alcolica di undici e mezzo. Prezzo finale di 10,00 euro.

Nel calice si intravede un brillante e vivace cromatismo giallo dorato. Interessante il perlage, ricco com’è di minuscole ed aggraziate bollicine che operano pervicacemente sotto una coltre di candida e soffice schiuma. Bouquet composito e delizioso, dal quale il naso riesce a cogliere pervasive fragranze di pesca bianca, mela verde, melone bianco, pompelmo, fiori bianchi e reminiscenze di vegetali freschi. Sorso effervescente, rinfrescante, immediato, non troppo secco, suadente, agile e gentile. Tattilità sbarazzina, sinuosa, fruttata e piacevole. Chiusura molto gradevole. Da preferire su un risotto ai frutti di mare e carne bianca.

Principe Lotaro Vino Spumante di Qualità Rosato Brut Metodo Classico 2019. Sboccatura novembre 2022. Aglianico al 100%. Uve raccolte quasi a fine settembre. Permanenza sui lieviti per tre anni. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di circa 25,00 euro.

Alla vista si presenta un vivido colore rosato ciliegioso. Perfetta la catena di ascensionali, fini e persistenti bollicine che danzano felici nel calice. Cappello schiumoso compatto e vaporoso. Bouquet estremante interessante, laddove riesce a comunicare al naso pertinenti ed avvincenti profumi di agrumi, cassis, ricami floreali, boisé, crosta di pane e burro fuso. In bocca arriva un sorso brioso, freschissimo, secco, suadente, cremoso, sapido, sgrassante e languido. Perfetta la carbonica. Appeal elegante, raffinato e voluttuoso. Finale estasiante. Va benissimo su un risotto alle fragole e molluschi.

Orazio Beneventano Rosso Igp 2017. Blend di Aglianico al 60% e saldo di Cabernet Sauvignon. Uve raccolte quasi a fine ottobre. Maturazione in botti di rovere francese per un anno e mezzo. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale intorno ai 25,00 euro.

Nel bicchiere traspare un luminoso e gioioso colore rosso rubino. Bouquet estremamente affascinante, che subito espande a iosa i suoi marcati, variegati e deliziosi profumi. E così il naso viene investito proditoriamente da composite elargizioni olfattive di rara precisione che ricordano la ciliegia, la prugna, il sottobosco, la violetta e la macchia mediterranea, intrecciate poi a sensitivi creptii speziati di noce moscata, chiodi di garofano e pepe nero ed accompagnate anche da sentori terziari. Il sorso impatta generosamente sulla lingua, rilasciando eteree sensazioni di puro edonismo, frutto di un calice connotato di grande austerità e/o di eleganza. La rilevanza gustativa rileva subito profondità, intensità, struttura, rotondità, freschezza, morbidezza, sapidità, equilibrio ed armonia. Trama tannica bene impostata. Bocca di polpa e di volume. Sviluppo palatale sontuoso, solido, incisivo, caratteriale e raffinato. Migliorerà col tempo sicuramente. Allungo finale persistentemente gradevole. Da preferire su un agnello al forno e formaggio grana.

Grave Mora Aglianico del Taburno Riserva Docg 2012. Aglianico in purezza. Vendemmia a fine ottobre. Maturazione in barriques di rovere francese per un anno e mezzo. Tenore alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di 32,00 euro.

Ecco qui la portaerei aziendale di un vino diventato ormai l’emblema stesso di tutta la viticoltura sannita, connotato com’è da un grande potenziale degustativo.

Impressionante la veste cromatica che luccica di un colore rosso granato nel bicchiere. Dall’ampio e costumato bouquet si liberano subito nell’aria eteree e gradevoli nuances di ciliegia, susina nera, mandorla, carruba, ribes, mirtilli, more, violetta, menta ed eucalipto. Il naso intercetta poi generose e plastiche captazioni speziate e terziarie, insieme con spunti sulfurei, idrocarburici e goudroneschi. Sulla lingua impatta un sorso caldo, voluminoso, opulento, profondo, centrato, avvolgente, regale, potente, corposo, sensuale, solido, equilibrato, protettivo, morbido e balsamico. L’ottima spinta acida apporta poi una ventata di pura freschezza a tutto il cavo orale. Trama tannica perfettamente in riga. Legno pregevolmente modulato. Ghirigori tattili di grande spessore, così sontuosi, disciplinati, rotondi, vibranti, scalpitanti e dinamici. Undici anni sul groppone sono ancora pochi, tanto è vero che questo vino conserva ancora un potenziale di serbevolezza a lungo raggio. Fraseggio finale epicureo. Da accompagnare piatti molto strutturati della terragna cucina sannita e pecorino laticauda.

Vini territoriali estremamente validi quelli di Fontanavecchia, che rappresentano il meglio dell’areale beneventano, che come si sa è quello più produttivo a livello regionale ed è anche un prezioso scrigno di bontà. Prezzi decisamente convenienti.

 

Agricola Fontanavecchia

Contrada Fontanavecchia  – Torrecuso (Bn)

Tel 0824 876275

info@fontanavecchia.info – www.fontanavecchia.info

Enologo: Emiliano Falsini

Ettari vitati: 20 – Bottiglie prodotte: 180.000

Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Falanghina, Fiano, Greco e Coda di Volpe.

 

28 agosto 2022

di Enrico Malgi

Tre elementi si intrecciano tra di loro indissolubilmente e che riguardano il piccolo comune  beneventano di Torrecuso, che può contare su meno di 3.500 abitanti: l’ampia coltivazione della vite, tanto da farne uno degli areali più vitati non solo della Campania ma dell’intero Mezzogiorno con 1.200 ettari; l’alta percentuale di aziende vitivinicole (una dozzina) insistenti all’interno del comprensorio comunale in rapporto all’estensione territoriale ed al numero degli abitanti; il ricorrente cognome “Rillo” tra i più diffusi in assoluto insieme a quelli di Zotti e di Iannella. Non c’è da stupirsi, quindi, se in questa occasione ho assaggiato una batteria di vini di un’azienda locale i cui proprietari si chiamano Rillo, similmente a quanto è successo recentemente con omonimi proprietari torrecusani.

Nella fattispecie si tratta di papà Orazio Rillo e dei suoi due figli Libero e Giuseppe, possessori della storica ed antica azienda Fontanavecchia che ha visto la luce nel XIX secolo. La produzione è molto vasta e variopinta, tanto è vero che prevede più di una dozzina di etichette, di cui ne ho testate dieci in questa occasione.

Coda di Volpe Sannio Dop 2021. Coda di Volpe in purezza.  Maturazione un acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 9,50 euro.

Nel bicchiere traspare un limpido e coreografico colore giallo paglierino striato di riflessi verdolini. Sintomatico il gioioso crogiolo, dal quale il naso attinge sospirosi profumi di tanta buona frutta fresca: pera, mela cotogna, pesca, albicocca, cantalupo e clementina. In appresso risaltano anche effusioni floreali e vegetali di ottimo livello. In bocca entra un sorso scorrevole, gradevole, sapido, affusolato, carezzevole, intrigante ed armonico. Acidità non troppo evoluta, com’è costume di questo vino. Timbro gustativo ben delineato su toni espressivi. Finale leggermente amarognolo. Da bere giovane su carne bianca e latticini.

Greco Sannio Dop 2021. Soltanto Greco lavorato in acciaio. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 9,50 euro.

Colore giallo paglierino lucente. Spettro aromatico detentore di un sontuoso pot pourri, ricco di fragranze fruttate, floreali e vegetali che esprimono tutte insieme voluttuose percezioni olfattive. E così in successione risaltano essenze di mela golden, mandarino, pera, papaya, biancospino ed erbe officinali. In bocca penetra un sorso bello fresco e morbido, sapido ed agrumato, accomodante e delizioso, seducente e vellutato. Pregnanza gustativa leggiadra e stimolante. Chiusura appagante. Da preferire su un risotto ai frutti di mare e verdure scottate.

Fiano Sannio Dop 2021. Fiano al 100%. Maturazione in acciaio. Alcolicità di tredici gradi. Prezzo finale di 9,50 euro.

Alla vista si appalesa un colore giallo paglierino luminoso. Dall’ampio bouquet si sprigionano espansive e pluralistiche nuances di nocciola, pera, mela, bergamotto, ananas, gelsomino, tiglio ed erbe aromatiche. In bocca entra un sorso arrotondato, scattante, succoso, teso, comunicativo, minerale, sensuale e raffinato. Contatto palatale affascinante, delicato, agile ed elegante nel suo sicuro incedere. Cotè reattivo, ben ritmato e dinamico, per cui è facile pronosticare un’ottima serbevolezza. Retroaroma abbastanza persistente. Da abbinare ad un piatto di vermicelli a vongole e frittura di pesce di paranza.

Aglianico del Taburno Rosato Docg 2021. Solo Aglianico maturato in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 10,00 euro.

Cromatismo segnato da un fulgido colore ramato. Dall’avvolgente bouquet il naso aspira copiose e gradevoli fragranze di amarena, melagrana, chinotto, sottobosco, petali di rosa e solidali credenziali vegetali e speziate. Impatto del sorso sulla lingua decisamente voluttuoso, suadente, garbato, composito, godibile, sapido, glicerico e vezzoso. Silhouette stuzzicante, sfiziosa, intrigante e fine. Slancio finale rinfrescante e soddisfacente. Perfetto su una zuppa di pesce e pizza margherita.

Falanghina del Sannio Dop 2021. Solo Falanghina lavorata in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 10,00 euro.

Nel bicchiere un occhio attento scruta un evidente colore giallo paglierino giovane e radioso. Bouquet sicuramente affascinante per quella sua ostentata capacità olfattiva di trasmettere sensitivi umori di mela, melone bianco, albicocca, agrumi, fiori bianchi, eucalipto ed aghi di pino. In bocca fa il suo ingresso un sorso accattivante, sussultante, tagliente, balsamico, corroborante, morbido e sapido. Sviluppo palatale rotondo, vibrante, tonico, citrino ed aggraziato. Buona la serbevolezza. Scatto finale edonistico. Da associare ad una zuppa di legumi e carne bianca.

Libero Falanghina del Sannio Taburno Dop 2017. Falanghina in purezza
maturata per l’80% in acciaio ed il restante 20% in barriques di rovere francese per sei mesi. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 22,00 euro.

Nel bicchiere si staglia un luminoso colore giallo dorato. Il timbro aromatico sancisce un grande impatto olfattivo, attraverso deliziose effusioni di mela annurca, pesca, mandorla, litchi, ginestra, macchia mediterranea, miele e chiodi di garofano. Approccio palatale tonico, profondo, ammaliante, generoso, fresco, sapido, elegante, aggraziato e balsamico. Verve raffinata, equilibrata, ben modulata ed armonica. Longevità tutta sa esplorare. Ben calibrato e sontuoso il retroaroma. Si tratta di una grande Falanghina da abbinare a piatti di mare, ma va bene anche con qualche preparazione più consistente.

Nudo Eroico Vino Spumante Bianco Extra Dry Metodo Martinotti. Soltanto Falanghina lavorata in autoclave. Gradazione alcolica di undici e mezzo. Prezzo finale di 10,00 euro.

Si tratta di uno spumante semplice e senza alcuna remora, immediato e facilmente approcciabile e che trova la sua piena applicazione se usato per accompagnare l’aperitivo o piatti poco impegnativi. Non è comunque uno spumante banale, perché possiede una sua precisa caratteristica organolettica, a cominciare da un colore giallo paglierino dorato e brillante. Fluttuanti le piccole bolle. Il bouquet è depositario poi di un’ottima gamma di profumi, che si concretizzano con fragranze fruttate della pianta e del sottobosco, sospiri floreali e suadenze vegetali. Il sorso è brioso, fresco, delicato, morbido, gentile e dissetante. Buono l’atto finale in trachea.

Piedirosso Sannio Dop 2021. Piedirosso in purezza maturato in acciaio e vetro. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 10,00 uro.

Il Piedirosso coltivato nel Sannio, similmente alla Falanghina ed all’Aglianico, è un must territoriale di ottima levatura.

Bicchiere tinto da un canonico colore rosso purpureo lucente. Il naso è subito allertato da coreografici e goliardici profumi fruttati di marasca e di sottobosco, ma soprattutto è interessato da incidenze olfattive floreali di geranio, che rappresenta il vero marker varietale. In bocca entra un sorso placido, tenero, soffuso, accattivante, arrotondato, minerale, elegante e deliberatamente fruttato. Tannini gentilmente assuefatti. Buona la spalla acida che alimenta una fresca beva. Non aspettare troppo per berlo, per apprezzare appieno la genuinità e freschezza. Chiusura goduriosa al massimo. Da abbinare ad un bel piatto di spaghetti col pomodoro fresco e tagliere di salumi.

Aglianico del Taburno Docg 2018. Soltanto Aglianico maturato in acciaio e botte di rovere francese. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 10,00 euro.

Veste cromatica segnata da un colore rosso rubino scintillante. Un sensitivo caleidoscopio dispiega a iosa i suoi prelibati e rocamboleschi profumi, che vanno a stuzzicare prima ed allietare poi le sollecite narici: amarena, mirtilli, violetta, macchia mediterranea, noce moscata, chiodi di garofano, liquirizia, tabacco e goudron. Impatto del sorso sulla lingua voluminoso, afrodisiaco, sensuale, potente, corposo, materico, compatto, affascinante, fondante, solido e balsamico. Trama tannica bene ordita. Legno ottimamente integrato. Gusto regale, complesso, rotondo, dinamico ed in perfetto equilibrio senza inutili sovrapposizioni, per cui il vino scorre gradevolmente fino ad arrivare in fondo alla trachea. Longevità a lunga scadenza. Abbinamento su una tagliata di carne alla brace e formaggi stagionati.

Vigna Cataratte Aglianico del Taburno Riserva Docg 2017. Aglianico al 100% maturato per un anno e mezzo in barriques di rovere francese e poi affinato per un altro anno in vetro. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 23,00 euro.

Livrea affastellata da un colore rubino-granato sfavillante. Dal sontuoso bouquet si diffondono eterei, molteplici e plastici profumi di tanta buona roba: ciliegia, prugna, ribes, more, carrube, viola, garofano, erbe aromatiche, pepe nero, zenzero, cioccolato fondente, china, incenso, grafite, resina e cuoio. L’ospitale bocca accoglie un sorso di grande spessore, che di primo acchito risulta caldo e profondo, ma poi è anche teso, avvolgente, armonico e ben centrato. Tannini imperiali. Legno ben modulato. Sviluppo palatale opulento, vibrante, scalpitante, baldanzoso, minerale e glicerico. Ben tratteggiato lo scatto finale così persistente, appagante e godurioso. Perfetto su un agnello al forno con patate e formaggi caprini di lungo corso.

Come al solito la batteria dei vini di Fontanavecchia, prodotti soltanto in monovitigno, mi lascia sempre molto soddisfatto con eccellenti bottiglie vendute poi a prezzi davvero convenienti. Un’azienda che sa incidere in modo preponderante sul territorio sannita e/o su quello regionale, diventata nel tempo un sicuro punto di assoluto riferimento, questo anche grazie all’eccellente lavoro dell’enologo toscano Emiliano Falsini.

 

Agricola Fontanavecchia

Contrada Fontanavecchia  – Torrecuso (Bn)

Tel 0824 876275

info@fontanavecchia.info – www.fontanavecchia.info

Enologo: Emiliano Falsini

Ettari vitati: 20 – Bottiglie prodotte: 180.000

Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Falanghina, Fiano e Greco.

 

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7 novembre 2021
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di Enrico Malgi

La famiglia Rillo (papà Orazio con i figli Libero e Giuseppe), titolare dell’azienda agricola Fontanavecchia di Torrecuso, è inserita in un areale a forte vocazione vitivinicola tra le più attive d’Italia.

Una produzione pluralistica ed eterogenea di stampo prettamente territoriale caratterizza la bontà delle etichette confezionate, che recentemente ho avuto il piacere di testare durante la mia visita aziendale.

Greco Sannio Dop 2020. Soltanto Greco lavorato in acciaio e vetro. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 9,50 euro.

Sintomatico il lucente e già carico colore giallo paglierino. Timbro olfattivo detentore di una sensitiva sfilza di eccellenti profumi, che ricordano gli agrumi, la pesca gialla, l’albicocca, la pera, il gelsomino, il sambuco, e l’iris insieme a briciole speziate. In bocca arriva un sorso potente, corposo e strutturato, come fosse un rosso, appena stemperato da un ottimo venticello fresco. Gusto sapido, nitido, armonico, raffinato ed elegante. Allungo finale appagante. Da preferire su piatti di mare, ma va bene anche su alcune pietanze di terra.

Fiano Sannio Dop 2020. Fiano in purezza maturato sempre in acciaio e vetro. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 9,50 euro.

Cromatismo segnato da un colore giallo paglierino non troppo appariscente. Dalla fiera tavolozza aromatica si sprigionano puntuali e calibrate nuances di tanta buona frutta fresca locale, che si uniscono in simbiosi con sospiri floreali e vegetali di ottima caratura olfattiva. Sorso rinfrescante, morbido, penetrante, gioioso, minerale e succoso. Sviluppo palatale affascinante, fruttato e godibile. Buona serbevolezza. Chiusura persistente. Da provare su un piatto di spaghetti a vongole e latticini.

Falanghina Benevento Igp 2020. Falanghina al 100% lavorata in acciaio e vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 9,50 euro.

Tipico il colore giallo paglierino molto giovane ed attraente. Bouquet intensamente affastellato da un mix di rilevanti afflati, che rimembrano il mandarino, la pesca bianca, la mela verde, la banana, la ginestra, il biancospino ed i chiodi di garofano. In bocca esordisce un sorso secco, citrino, teso, glicerico, balsamico, gaudente, polposo e gradevole. Appel affascinante, vibrante, estasiante ed edonistico. Chiusura persistente. Da abbinare ad una zuppa di legumi e carne bianca.

Facetus Falanghina del Sannio Dop 2015. Falanghina in purezza con uve raccolte ad ottobre. Maturazione per l’80% in acciaio e l’altro 20% in barriques per sei mesi. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 15,00 euro.

Veste cromatica segnata da un colore giallo paglierino dorato. Ventaglio olfattivo espansivo e conturbante, che domina con gioiosi profumi fruttati di nettarina, nespola, mela annurca, ananas e kiwi. Sentori di fiori di acacia, di aghi di pino e di erbe aromatiche completano poi il sensitivo crogiolo. L’impatto del sorso sulla lingua è caldo, ficcante, avvolgente, strutturato, ricco, affilato, fruttato ed ottimamente bilanciato. Legno bene integrato. Longevità ancora tutta da esplorare. Sprint finale edonistico. Da accostare ad un risotto allo zafferano e formaggi semistagionati.

Libero Falanghina Taburno Doc 2015. Solo Falanghina raccolta nella prima decade di ottobre. Affinamento per il 20% in barriques per sei mesi e l’80% in acciaio. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 19,00 euro.

Alla vista si presenta un luccicante colore giallo oro. Un pot pourri di ampi profumi va all’assalto di un naso collaborativo e ben disponibile. L’incipit è formato da un ricco corollario fruttato, che elargisce connotazioni olfattive di pera, mandorla, pesca ed agrumi, insieme a sentori di pura esoticità. Credenziali floreali e vegetali poi allietano ancora di più le narici. Sorso espansivo, tonico, secco, complesso, generoso e dinamico. Ottima l’acidità in bocca. Zenit ancora molto lontano. Retroaroma molto persistente. Da provare su una zuppa di legumi e carne bianca.

Aglianico del Taburno Rosato Docg 2020. Aglianico al 100%. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 9,50 euro.

Nel bicchiere traspare un brillante colore ramato. Bouquet detentore di estensive essenze di marasca, fragoline, drupe del sottobosco, petali di rosa e macchia mediterranea. Approccio palatale voluttuoso, invitante, sapido, fresco, elegante e sfizioso e detentore di un ottimo corpo. Tattilità morbida, gradevole, seducente, deliziosa e suggestiva. Chiosa finale arrotondata. Da abbinare ad un tagliere di salumi sanniti e pizza margherita.

Piedirosso Sannio Dop 2020. Soltanto Piedirosso lavorato in acciaio. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 9,50.

Tipico il colore rosso purpureo. Sontuoso il variegato incipit che nel suo Dna ha scolpito a chiare lettere il marker floreale del geranio, che si unisce in matrimonio con voluttuose credenziali fruttate di bacche piccole e medie e/o con dovizie vegetali. Sorso delicato, tenero, approcciabile, fresco, morbido, beverino, fine e rassicurante. Aplomb giudizioso, minerale ed elegante nel suo incedere. Godibile senz’altro il finale di questo alter ego del Pinot nero. Perfetto con un piatto di spaghetti al pomodoro e zuppa di pesce.

Aglianico del Taburno Docg 2017. Aglianico in purezza lavorato per un anno in botte di rovere francese. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 9,50 euro.

Alla vista si presenta uno sfavillante colore rubino. Dal sensitivo bouquet esalano caleidoscopici profumi di amarena, sottobosco, carrube, violetta ed erbe officinali. Coreografici gli input speziati e terziati. La ricettiva bocca accoglie un sorso ampio, voluminoso, caldo, protettivo, potente, materico, vibrante e sulfureo. Ottima la spalla acida. Bene articolata la trama tannica. Allure fascinosa, balsamica e scalpitante. Ne avrà ancora per molti anni. Fraseggio finale epicureo. Da abbinare alla terragna cucina beneventana.

Vigna Cataratte Aglianico del Taburno Riserva Docg 2009. Soltanto Aglianico, le cui uve sono state raccolte a fine ottobre. Affinamento per un anno e mezzo in barriques di rovere francese. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di 20,00 euro.

Bicchiere tinto da un colore rosso granato molto intenso. Plastico e coreografico l’appeal olfattivo, che trasmette al naso un’ampia ricchezza di concreti e pluralistici profumi, che rimbalzano da una narice all’altra. Si racconta allora di eccessi fruttati di ciliegia, prugna, ribes, mirtilli e more, che si incontrano con effluvi floreali di violetta e di rosa canina e/o con solide captazioni speziate di chiodi di garofano, noce moscata, pepe nero e zenzero. Presenti ovviamente anche ricche tracce terziarie. In bocca esplode un sorso caldo, etereo, nerboruto, complesso, strutturato, consistente e dinamico. Alito fresco. Tannini affusolati. Legno ben integrato. Sviluppo palatale armonico, equilibrato e perfino elegante. Longevità a lunga scadenza. Tratto finale espressivo e molto persistente. Da provare su un piatto di ragù napoletano e carne arrosto. Sarà comunque un successo.

Grave Mora Aglianico del Taburno Riserva Docg 2012. Aglianico in purezza. Vendemmia a fine ottobre. Un anno e mezzo di sosta del vino in barriques di rovere francese nuove. Tenore alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di 32,00 euro.

Nero come una notte senza luna il fulgido colore rosso granato. Al naso salgono copiosi, articolati e pregevoli profumi di tanta buona roba. Si incomincia con voluttuose rimembranze di una bella e fresca scorta fruttata. In appresso si appalesano contingenti folate floreali e vegetali di ottima costumanza, insieme a rimandi speziati. E dopo risaltano anche percezioni olfattive di cioccolato fondente, tabacco, liquirizia, incenso, china e grafite. Pregnanza gustativa calda, avvolgente, austera, opulenta, tonica, compatta, solida e rotonda. Sorso profondo, centrato, asciutto, sapido e terroso. Freschezza ben delineata. Calibrato e modulato il legno. Impalcatura tannica già domata. Vino che resisterà integro al tempo almeno altri cinque-sei anni. Retroaroma impagabile. Da preferire su un cosciotto di agnello al forno e pecorino laticauda.

Una formidabile batteria di vini in monovitigno che segna un grande territorio vitivinicolo come quello sannita, che ha la fortuna di possedere due varietà autoctone identitarie di grande pregio come l’Aglianico e la Falanghina, insieme al sempre affidabile Piedirosso. La famiglia Rillo è diventata col tempo degna ambasciatrice di questo privilegiato areale, che ha poco da invidiare agli analoghi terroir sparsi in tutta Italia.

 

Azienda Agricola Fontanavecchia

Contrada Fontanavecchia Torrecuso (Bn)

Tel 0824 876275

info@fontanavecchia.infowww.fontanavecchia.info

Enologo: Emiliano Falsini

Ettari vitati: 20 – Bottiglie prodotte: 180.000

Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Falanghina, Fiano e Greco.


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