di Enrico Malgi
Devo confessare che ho sempre avuto un debole per i vini siciliani ed in modo particolare per quelli etnei, frutto di una sillogica composizione di specie varietali prettamente territoriali come i bianchi Carricante e Catarratto ed i rossi Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio.
Per quanto riguarda i rossi, mi ha sempre intrigato il colore non troppo carico, così come la gradazione alcolica non molto elevata, i tannini sfumati, l’accentuata bevibilità ed una capacità di serbevolezza a lungo raggio.
Bene, nell’ultima domenica di gennaio mi sono trovato tra le mani un millesimo datato, che avevo già assaggiato circa due anni e mezzo fa: Millemetri Etna Rosso 2013 della piccola azienda etnea Feudo Cavaliere di proprietà della famiglia Platanìa D’Antoni.
Come sottolinea l’etichetta, si stratta di un Nerello Mascalese in purezza allevato appunto a circa mille metri di altezza alle pendici dell’Etna. Raccolta delle uve tra fine ottobre ed inizio di novembre. Maturazione in acciaio e barriques per un anno e mezzo e poi affinamento in vetro per un uguale periodo. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale attuale di 40,00 euro.
Alla vista si manifesta un coreografico, accattivante e splendente colore rosso rubino chiaro. Profilo aromatico intensamente dotato di un ricco pot pourri di elegiaci e variegati profumi, che si donano al naso sotto forma di amarena, arancia sanguinello, fragoline di bosco, ribes, mirtilli, more, violetta, rosa canina, eucalipto, felce, noce moscata, pepe nero, zenzero, ginseng, funghi, incenso, cenere, tabacco, liquirizia e cera d’api. L’impatto del sorso sulla lingua è subito approcciabile, immediato, invitante e capiente, giustamente fresco e morbido, secco, fruttato, sapido, minerale, ferroso, armonico, rotondo, vellutato e dinamico. Tannini rigorosamente e benevolmente affusolati. Aplomb elegante, fine, raffinato, affascinante, aristocratico, sontuoso e seducente. Beva goduriosa, confortante, aggregante, equilibrata e sublimata da un ottimo ricamo gustativo. Tenuta valida ancora per un po’ di tempo. Affondo finale decisamente appagante. Perfetto l’abbinamento su un piatto di pasta al ragù e carne arrosto, ma va bene anche su una bella zuppa di pesce alla catanese.
Scheda del 25 settembre 2021
di Enrico Malgi
In territori di alta collina e di montagna si pratica una viticoltura estrema per le condizioni di precaria posizione della vigna, dove è del tutto bandito l’uso di strumenti meccanici e, quindi, il lavoro deve essere fatto tutto a mano, facendo ricorso poi a terrazzamenti e muretti a secco per evitare così lo slittamento della vigna stessa. La viticoltura estrema che si pratica sull’Etna è ancora più instabile, perché è sempre incombente il pericolo di fenomeni eruttivi del vulcano che in pochi minuti può distruggere il certosino e faticoso lavoro dei coraggiosi produttori.
L’azienda Feudo Cavaliere, di proprietà della famiglia Platanìa D’Antoni già dal 1880, possiede vigneti allevati col classico metodo ad alberello a piedefranco a mille metri di altezza lungo i fianchi del versante sud dell’Etna. I vini sono confezionati soltanto con uve locali di Nerello Mascalese e Carricante. L’attuale proprietaria è la giovane ed intraprendente Margherita Platanìa, coadiuvata dal consulente enologico Salvatore Rizzuto.
In questi giorni ho assaggiato tre ottime bottiglie della linea principale “Millemetri”.
Millemetri Etna Bianco Doc 2016. Soltanto Carricante lavorato in acciaio e tonneaux di acacia per alcuni mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 26/35 euro.
Splendido il bel colore giallo paglierino dorato che risalta nel bicchiere. Esplosivo il bouquet che si approccia al naso e dal cui crogiolo si espandono voluttuosi ed avvolgenti profumi di fichi d’india, melone bianco, agrumi siciliani, sambuco, anice, miele, cappero, erbe officinali e cenere. Sorso subito accattivante per finezza, leggiadrìa, eleganza, soavità, armonia, freschezza, tonicità, mineralità e dinamicità. Tattilità composita, morbida, cristallina, agile ed aggraziata. Frutto succoso. Finale persistente e godibilissimo. Da preferire su piatti di mare e/o su carne bianca e latticini.
MIllemetri Etna Rosato Doc 2017. Nerello Mascalese in purezza affinato in vasche di acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Vino già vincitore a Radici del Sud nel 2013 col millesimo 2011. Prezzo finale di 20/25 euro.
Alla vista si presenta un luccicante colore rosato ramato languido. Ventaglio olfattivo di ottima caratura, capace com’è di sprigionare gioiose nuances di piccoli frutti del sottobosco, insieme ad afflati di bocciolo di rosa, a credenziali di macchia mediterranea ed a tocchi sulfurei. Intrigante anche la suggestiva percezione speziata, che va ad impreziosire ancora di più il pregevole bouquet. In bocca esordisce un sorso scorrevole, fresco, elegante, schietto, ammiccante, sapido, succoso, infiltrante, morbido e saporitamente fruttato. Gusto rotondo, slanciato, gradevole e ben ricamato. Chiusura intensamente appagante. Da abbinare ad una bella zuppa di pesce catanese e/o ad un tagliere di salumi locali.
Millemetri Etna Rosso Doc 2013. Nerello Mascalese al 100%. Maturazione in acciaio e barriques per un anno e mezzo. Elevazione in vetro per sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di Euro 28/35
Classico il cromatico rosso rubino scarsamente carico, frutto di una modesta quantità varietale di polifenoli. Sintomatico lo spettro aromatico, che si consegna liberamente prigioniero al naso per denunciare i suoi oggettivi e delicati profumi di tanta buona roba. In primis dominano aggiustati effluvi fruttati di ciliegia, ribes, mora e fragoline di bosco, seguiti subito dopo da sospirosi afflati floreali di viola e di petali di rosa e/o da soffi balsamici, speziati e terziari. Attacco in bocca teso, profondo, morbido, carezzevole, elegante, raffinato, equilibrato, sapido e cenerino. Sublime la trama tannica dolcemente aggraziata. Vino che sicuramente resisterà integro al tempo ancora per molti anni. Retroaroma impeccabile e soddisfacente. Da preferire su una genovese di carne e su prosciutto di maiale nero dei Nebrodi.
Anche stavolta, come sempre, questi vini etnei mi sono molto piaciuti. Essi sono sicuramente oggetto del mio più alto gradimento, perché si lasciano bere senza forzatura e senza ricorrere ad elucubrazioni di sorta, ma sono molto semplici ed approcciabili. Senza dimenticare poi che i due Nerello ed il Carricante sono vitigni che appartengono quasi esclusivamente all’ottima viticoltura etnea.
Azienda Agricola Feudo Cavaliere
Santa Maria di Licodia (Ct) – Contrada Cavaliere Bosco
Cell. 348 7348377 – feudocavaliere@tiscali.it – www.feudocavaliere.it
Consulente enologico: Salvatore Rizzuto
Ettari vitati di proprietà: 15 – Bottiglie prodotte: 40.000
Vitigni: Nerello Mascalese e Carricante.
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