di Enrico Malgi
Piccola per numero di ettari vitati e bottiglie prodotte, ma sicuramente l’azienda vitivinicola biologica Fatalone di Gioia del Colle di Pasquale e Filippo Petrera e Orfino Rosa esprime una presenza incisiva e determinante all’interno dell’areale gioiese con i suoi pregiati e pluripremiati vini territoriali. Senza dimenticare poi che l’azienda Fatalone ha avuto il merito di imbottigliare per prima il Primitivo di Gioia del Colle in purezza nel 1987 e nell’anno 2000 è stata l’artefice della fondazione del Consorzio di Tutela e Valorizzazione dei Vini Doc di Gioia del Colle.
In questi giorni di forzata permanenza a casa ho assaggiato quattro pregevoli etichette aziendali, di cui tre di Primitivo allevato in collina.
Spinomarino Bio Bianco Greco Puglia Igt 2019. Greco in purezza vendemmiato ad ottobre. Sei mesi in acciaio e tre mesi in vetro. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 10-12,00 euro.
Giovane e vivace il bel colore giallo paglierino già carico nel bicchiere. Bouquet di fruttati di mela, albicocca, banana, pompelmo e ananas. Sussurri floreali di caprifoglio e di gelsomino. Briciole speziate. Sorso fresco, succoso, slanciato, elegante e sapido. Buona l’acidità. Bocca golosa, gentile, affusolata, armonica e dotata di cristallina purezza. Tratto finale gioioso e calibrato. Durerà ancora per cinque-sei anni. Da provare su minestra di legumi e carne bianca.
Teres Primitivo Bio Puglia Igt 2019. Soltanto Primitivo lavorato per sei mesi in acciaio e tre mesi in boccia. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo in enoteca di 10-12,00 euro.
Colore rosso purpureggiante. Registro olfattivo con profumi varietali: tutta la gamma di piccoli frutti del sottobosco in primis a braccetto poi con gradevoli effusioni di geranio e di macchia mediterranea. Sorso elegante, teso, sapido, minerale, fruttato e soave. Palato accarezzato da una trama tannica già ammansita e levigata. Tattilità pulita, intrigante, morbida, garbata ed evoluta. Chiusura ottimamente impostata. Primitivo del tutto singolare, che ricorda molto da vicino i claret girondini. Versatilità nell’abbinamento con piatti sia di mare e sia di terra. Da servire leggermente fresco alla stregua di un rosato.
Primitivo Bio Gioia del Colle Doc 2019. Primitivo al 100%. Vendemmia effettuata a metà settembre. Vino appena messo sul mercato, dopo che è maturato per sei mesi in acciaio e sei mesi in botti grandi prima di essere elevato per altri sei mesi in bottiglia. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di 15 euro.
Colore rosso rubino e contornata da riflessi violacei di gioventù. Eleganti e persistenti i profumi di frutta fresca, tabacco mentolato, balsamo, goudron, liquirizia, cioccolato fondente, caffè torrefatto e preziose cadenze speziate di chiodi di garofano, noce moscata, vaniglia e pepe nero. Sorso cocente, corposo, intenso, materico, strutturato e complesso. Anche morbido, sapido, minerale, fresco, calibrato, vellutato, equilibrato e raffinato. Tannini dolcemente fusi. Lo slancio finale è ammandorlato, lungo e persistente. Serbevolezza tutta da scoprire. Da associare a piatti di carne e pasta al ragù, ma va bene anche su una zuppa di pesce.
Primitivo Riserva Bio Gioia del Colle Doc 2017. Solo Primitivo. Maturazione per un anno in acciaio, un anno in botti di rovere di Slavonia grandi e sei mesi in vetro, durante tutto questo periodo il vino è sottoposto a musicoterapia. Gradazione alcolica di quindici e mezzo. Prezzo in enoteca di 20,00 euro.
Bicchiere tinto da uno sfavillante colore rosso rubino. Canonico lo spettro aromatico ricco di profumi fruttati di ciliegia, prugna, mandorla, mirtilli, ribes e fragoline di bosco, di violetta, rosa appassita, eucalipto, genziana, salvia, timo, felce, pepe, incenso, tabacco, cuoio, caucciù, caffè, cannella, noce moscata e chiodi di garofano tutti insieme appassionatamente. La ricettiva bocca accoglie un sorso potente, caldo, voluminoso, carnoso, sapido, austero, strutturato, conturbante e balsamico. Ottimo il grip di acidità, che apporta la giusta freschezza a tutto il cavo orale. Tannino talentuoso e flessuoso. Profondità gustativa fine, elegante, morbida e tonica. Ne avrà ancora per molti anni. Retroaroma pervasivo, ammandorlato e persistente. Da spendere sulla terragna cucina pugliese.
Il piccolo areale gioiese (sedici comuni e circa 250 ettari vitati in tutto) con questi vini si conferma ancora una volta in auge. Territorio ondulato e caratteristico, diverso per affinità e conformazione orografica rispetto al più vasto comprensorio di Manduria e dello stesso Salento con cui condivide la coltivazione del Primitivo, che ormai è diventato il simbolo principale di tutta la viticoltura pugliese.
Sede a Gioia del Colle (Ba) – Contrada Spinomarino, 291
Tel e Fax 080 3448037 – info@fatalone.it – www.fatalone.it
Enologo: Benedetto Lorusso
Ettari vitati di proprietà: 8,5 – Bottiglie prodotte: 45.000
Vitigni: Primitivo e Greco.
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