di Enrico Malgi
Peregrinazioni nel Salento. Dopo aver visitato l’azienda Coppola di Gallipoli, andiamo dalla Duca Carlo Guarini di Scorrano, l’altra faccia della stessa medaglia, perché le due aziende sono quasi gemelle condividendo molti elementi in comune. Entrambe hanno una matrice nobile ed una datazione storica molta antica, per la Guarini risale addirittura all’XI secolo.
Entrambe le aziende poi nel corso degli anni hanno sempre mantenuto un forte legame col territorio. Guarini coltiva con metodo biologico più o meno le stesse specie varietali, con un occhio di riguardo naturalmente rivolto all’autoctono negroamaro. L’azienda poi è seguita dallo stesso enologo di Coppola, Giuseppe Pizzolante Leuzzi. Inoltre Guarini come Coppola produce un vino bianco da uve negroamaro, il Taersìa.
Anche da Giovanni Guarini, figlio del Duca Carlo e che mi ha anticipato la prossima uscita della denominazione salentina “Terra d’Otranto” che andrà a sostituire la generica “Salento Igt”, ho avuto modo di degustare le nuove annate dei vini messi recentemente in commercio, con le bottiglie rivestite nel frattempo di un nuovo ed accattivante design di etichetta.
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Murà Salento Bianco Igt 2015
Il titolo dell’etichetta richiamaGioacchino Murat, cognato di Napoleone, e per simbiosi l’uva che viene utilizzata è anch’essa di provenienza francese, il sauvignon blanc in purezza. Maturazione ed affinamento in acciaio e vetro. Prezzo in enoteca della bottiglia 8,00 euro.
Colore verde paglierino già abbastanza carico. Al nasoaromi vegetali, come il peperone verde, l’ortica e la foglia di pomodoro e poitendenze fruttate odorose di ananas, di lime e di litchi ed ancora sospiri floreali di sambuco e di biancospino. In bocca il sorso entra bello teso e fresco, caratterizzato da buona mineralità, percezioni agrumate ed accenni di frutta secca. Sul palato il vino risulta gradevole, leggiadro, elegante e sapido. Finale persistente e godibile.
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Taersìa Puglia Bianco Igt 2015
Come detto sopra, si tratta di negroamaro vinificato in bianco. Solo acciaio e boccia. Il prezzo finale è di 9,00 euro.
Cristallino e lucente colore paglierino che s’intravede nel bicchiere. Stabile e sicuro lo spettro aromatico con aromi floreali di gelsomino e di fiori di campo, carezzevoli ampiezze fruttate di mela verde e di pera e note vegetali di salvia e di timo, che trovano poi conferma nell’approccio palatale. In bocca deliziosa polpa tenera e succosa, supportata da una briosa freschezza e da un’elegante morbidezza. Chiusura piacevole.
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Campodimare Rosato Salento Igt 2015
Blend di negroamaro all’85% e saldo di malvasia nera. Acciaio e boccia. In enoteca la bottiglia si trova a 9,00 euro.
Alla vista si scorge un classico rosa cerasuolo brillante. Sviluppo aromatico ricco e coinvolgente, che evidenzia nuances fruttate di visciole, di agrumi e di frutta candita. Tocchi vegetali di timo e di mirto ed intrecci floreali di rosa e di viola danno poi una spiccata impronta seducente. In bocca l’espressione gustativa è modulata e focalizzata da una leggiadra e ricamata freschezza, da un’equilibrata sapidità e da una fragrante succosità. Bel finale pulito.
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Malìa Rosa Rosato Salento Igt 2015
Solo malvasia nera salentina e naturalmente soltanto acciaio e vetro per la maturazione ed affinamento del vino. Prezzo di 9,00 euro.
Veste corallina. Bouquet espansivo ed intrigante, che regala generose effusioni fruttate ciliegiose e boisé e che poi vanno ad infittire suadenze floreali di petali di rosa ed avvolgenti venature vegetali. L’ingresso del sorso in bocca è soave, fresco, morbido, sapido e fragrante. Composite, scorrevoli e garbate le risultanze palatali, che deliziano tutto il cavo orale. Finale seducente e stuzzicante.
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Vigne Vecchie Salento Rosso Igt 2013
Primitivo in purezza. Per la maturazione del vino si usano l’acciaio e la barrique per otto mesi e poi affinamento in boccia. Prezzo in enoteca di 10,00 euro.
Il Salento, come si sa, è terra di negroamaro, ma in fin dei conti è anche un territorio vocato per il primitivo, come afferma lo stesso Giovanni Guarini. D’altra parte se si guarda la carta geografica della provincia di Taranto ci si accorge che il comprensorio della Doc di Manduria – con Lizzano, Avetrana, Pulsano, San Giorgio Jonico, Sava, Torricella, Maruggia, ecc. – si trova proprio in pieno Salento.
Rosso rubino splendente e con effetti purpurei. Profilo aromatico suggestivo per rimembranze odorose di piccoli frutti sottoboscosi e rigurgiti di prugna e di marasca. Al naso si colgono poi anche aromi tostati, speziati, mentolati e balsamici. In bocca il registro gustativo rileva subito freschezza, morbidezza, rotondità e senza alcuna connotazione tannica. In appresso si possono apprezzare percezioni tattili terrose, dinamiche, armoniche e bene equilibrate. Retrogusto persistente.
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Natìvo Salento Rosso Igt 2014
Vino premiato da Slow Food come Vino Quotidiano. Negroamaro in purezza. Acciaio e vetro. Prezzo in enoteca di 9,00 euro.
Colore sfavillante connotato da un deciso ed intenso rubino. Bouquet ampio e prorompente segnato subito da un coté fruttato di drupe rosse piccole e grandi, seguito poi da svolazzi floreali ed erbacei. Sulla lingua plana un sorso sensuale, affusolato, acido, profondo, glicerico e sapido. Aristocratica e godibile la trama tannica. Gusto pieno e sontuoso. Declinazione sapida e voluttuosa, che disegna un finale lungo, appagante e persistente, con sottofondo amarognolo. Gran bel vino davvero!
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Malìa Salento Rosso Igt 2013
Etichetta premiata con la Corona 2017 come Vino Buono d’Italia. Malvasia nera al 100%. Maturazione in acciaio ed affinamento in vetro. Ancora prezzo finale molto favorevole a 9,00 euro.
Nel bicchiere risalta un colore rubino brillante. Il naso è assalito da prepotenti e densi umori fruttati di amarena, prugna, ribes e mirtillo, che si alleano con proposizioni floreali del territorio salentino. La bocca accoglie voluttuosamente un sorso scorrevole, fine, elegante, morbido e fresco. Tannini latenti come da copione. Articolazione gustativa che procede spedita, regalando sensazioni di pienezza e freschezza. Finale lungo e preciso, che lascia il palto pulito. Prosit!
Foto di Enrico Malgi
Sede a Scorrano (Le) – Largo Frisari, 1
Tel e Fax 0836 460288
info@ducacarloguarini.it – Duca Carlo Guarini
Enologo: Giuseppe Pizzolante Leuzzi
Ettari di proprietà: 700, di cui 70 vitati – Bottiglie prodotte: 200.000
Vitigni: negroamaro, primitivo, malvasia nera, bombino bianco e sauvignon blanc