di Enrico Malgi
La famiglia Basso, con in testa i fratelli Sabino e Simone, è proprietaria dal 1996 dell’azienda agricola Villa Raiano a San Michele di Serino. Con la collaborazione dell’enologo Fortunato Sebastiano qui si producono bottiglie di assoluto interesse, ricavate dall’areale irpino dove sono allevate le pregiate varietà locali di fiano, greco, aglianico e falanghina.
In questi giorni ho avuto l’occasione di degustare tre etichette di nuove annate, che durante queste feste di fine anno sono proprio l’optimum per accompagnare le pantagrueliche abbuffate.
Ventidue Fiano di Avellino Docg 2016. Affinamento per un anno in acciaio sulle fecce fini e poi elevazione in vetro per altri dodici mesi. Tasso Alcolico di tredici gradi. Prezzo finale della bottiglia di 18,00 euro.
Colore giallo paglierino. Ampi sentori di frutta bella matura, in modo particolare di mela golden, di pera Williams, di albicocca, di nespola, di pesca bianca, di ananas e della classica nocciola. Ancora erbe aromatiche quali menta, salvia e rosmarino. Essenze floreali di biancospino. Rimandi di miele e di vaniglia. Sorso subito fresco, morbido e piacevole in bocca. Palato elegante sapido, minerale, fine ed equilibrato, ma che poi si misura anche con percezioni materiche e bene strutturate. Il finale è totalmente appagante e lungo. Longevità ancora tutta da esplorare. Da provare su un risotto alla pescatora e frittura di paranza.
Alimata Fiano di Avellino Docg 2016. Dieci mesi di maturazione in tini di acciaio ed elevazione in boccia per quattordici mesi. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo in enoteca intorno ai 20,00 euro. A differenza del Fiano Ventidue, le cui uve sono allevate nei comuni di Candida, Lapio, Montefredane e San Michele di Serino, qui le uve provengono dal solo e vocato areale di Montefredane.
Giallo paglierino brillante nel bicchiere. Naso allertato da nuances di erba appena tagliata, ortica, mela verde, bacche di ginepro e l’immancabile nocciola. Rimando idrocarburico. Palato in souplesse, ma che cerca comunque di esprimere una certa dinamicità per potersi evolvere nel tempo il più lontano possibile. Eleganza, raffinatezza, finezza e gentilezza sono le altre prerogative di questo vino, in aggancio poi ad una tenuta tesa ed acida, che aggiunge elevata freschezza, tonicità ed energia. L’aspettativa temporale è illimitata, perché siamo ancora all’inizio del percorso. Da lodare comunque l’intenzione aziendale di fare uscire il Fiano sul mercato dopo due anni di maturazione. Da proporre su piatti di mare, ma anche su pietanze più strutturate.
Costa Baiano Irpinia Campi Taurasini Doc 2015. Aglianico in purezza coltivato ad oltre 500 metri di altezza a Castelfranci. Fermentazione in acciaio. Maturazione in vasche di cemento e/o in anfore di terracotta. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 20,00 euro.
Splendidamente rubinoe il bel colore nel bicchiere. Tipicamente varietali i bei profumi che si elevano al naso e che si materializzano in notei di violetta, di mirtilli, di ribes, di more, di ciliegia e di geranio. Rimandi speziati. Timbro terroso. Impatto del sorso sulla lingua affastellato da sensazioni di freschezza, di rotondità, di armonia. Trama tannica ben tessuta. Bocca ampia, polposa, intrigante, sapida, e materica. Appeal reattivo, esuberante, strutturato e potente. Progressione finale persistente e godibile. Serbevolezza a lunga scadenza. Pasta al ragù, carne arrosto e formaggi semistagionati.
Sede a San Michele di Serino (Av) – Via Bosco Satrano, 1
Tel. 0825 595663 – Fax 0825 595361 – Cell. 329 2247285
info@villaraiano.com – www.villaraiano.com
Enologo: Fortunato Sebastiano
Ettari vitati di proprietà: 16, più 9 in affitto
Bottiglie prodotte: 300.000
Vitigni: aglianico, fiano, greco e falanghina.
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