di Enrico Malgi
Può bastare soltanto un vitigno per rendere famosa e produttiva un’azienda vitivinicola? Certo che può bastare, specialmente se l’azienda in questione è quella pluripremiata di Maura Sarno, titolare della Tenuta Sarno1860 di Avellino dal 2004, la quale produce in collaborazione col bravissimo enologo stabiese Vincenzo Mercurio quattro bottiglie di vino, di cui una di spumante, soltanto in monovitigno attraverso pregiate uve di Fiano allevate a Candida a 630 metri di altezza.
Nell’occasione ho assaggiato in anteprima il Fiano di Avellino erre Riserva Docg 2021. Raccolta delle uve a metà ottobre. Maturazione per due anni in acciaio e poi affinamento in vetro per un anno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 25,00 euro.
Occhi molto attenti e premurosi di scorgere nel calice una tonalità di colore ammantata da un giallo paglierino brillantemente carico e sfarzoso. Il sospiroso e variegato bouquet dispensa a tutto tondo intriganti, pervasivi e molteplici profumi. Ovviamente la parte iniziale è appannaggio di una virtuosa elargizione fruttata di pera abate, nocciola irpina, clementina, mela annurca, pesca bianca, albicocca, cantalupo ed ananas. In appresso si approcciano al naso calibrate nuances di ginestra, biancospino, citronella, muschio, acacia ed eucalipto, insieme a sbuffi minerali e percezioni olfattive leggermente affumicate. L’impatto del sorso sulla lingua disegna un arco tendenzialmente fresco, polposo, sapido, morbido, affascinante, aristocratico, raffinato, seducente, avviluppante, complesso, pieno, rotondo, mieloso, comunicativo, vibrante, scattante, reattivo e deciso nel carattere. Progressione palatale connotata da uno stile rigoroso ed avvincente e portatrice di eleganza, sensualità e dinamicità. Fraseggio finale sublimato da una deliziosa sensazione di persistenza e di appagamento. Siamo appena all’inizio di un lungo percorso, perché il traguardo finale è collocato ad oltre una quindicina d’anni. In questo momento il vino è abbinabile a piatti di mare e/o a mozzarella con prosciutto, ma più in là bisogna provvedere a piatti più strutturati anche di terra. Alé.
Tenuta Sarno 1860
Sede legale ad Avellino – Contrada Serroni, 4/b
Tel Fax 0825 26161 – Cell. 339 7265669
info@tenutasarno1860.it – www.tenutasarno1860.it
Enologo: Vincenzo Mercurio
Vitigno: Fiano
Scheda del 31 maggio 2021
Vini di Tenuta Sarno 1860
di Enrico Malgi
L’esplosione della pandemia non ha affatto minato le certezze di Maura Sarno, una bella, elegante e fine signora del vino irpino, che fortunatamente senza essere penalizzata porta avanti con successo la sua eccellente proposta. Dal comando della sua azienda di Candida, con la collaborazione dell’enologo Vincenzo Mercurio, continua a sfornare poche bottiglie (due tipologie di Fiano ed uno spumante sempre di Fiano), ma tutte connotate di ottima qualità, tanto da essere ricercate e premiate in tutto il mondo.
Nella mia recente visita ho potuto assaggiare due vini: un Fiano di nuova annata ed un millesimo già recensito quasi un anno e mezzo fa.
Fiano di Avellino Docg 2018. Fiano allevato a 630 metri di altezza lavorato in acciaio. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 16,50 euro. Bottiglie prodotte numero 20.000.
Esame visivo di grande rilievo, laddove nel bicchiere si scorge un colore giallo paglierino carico. Ampio ventaglio olfattivo a cominciare da gradevoli nuances di frutta fresca a tutto spiano: melone, mela, pera, pesca, clementina, ananas, lime, nocciola e mandorla tostata. In seguito emergono credibili afflati di gelsomino, tiglio, acacia, eucalipto, menta, finocchietto selvatico e balsamo. In bocca penetra un sorso fresco ed accattivante, leggiadro, profondo, vibrante, sapido, strutturato. Silhouette raffinata, elegante, aristocratica, seducente e sensuale. Un frutto polposo e succoso disseta e delizia tutto il cavo orale. Longevità a lunga scadenza. Finale interminabile. Un grande vino dallo stile rigoroso, da associare a un risotto ai frutti di mare e mozzarella.
Fiano di Avellino Docg erre Riserva 2017. Maturazione in acciaio sui lieviti per più di un anno e mezzo. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 24,00 euro la bottiglia da 75 cl. e 40.00 euro la magnum.
A distanza di circa un anno e mezzo ho riassaggiato questo vino straordinario, frutto di una lungimirante intuizione di Maura e di Vincenzo, perché l’etichetta già allora riportava in piccolo la dicitura “erre”, cioè Riserva, come poi è stata approvata dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ad ottobre 2020.
In questo arco di tempo poco è cambiato in fase evolutiva, il vino è comunque sempre molto giovane e segnato da un colore diventato nel frattempo paglierino un pò più carico. Il bouquet è ben calibrato su spiccate risorse olfattive, che premiano sia la frutta e sia i fiori, insieme a vibrazioni vegetali, balsamiche e mentolate. Gusto in perfetto equilibrio, che si fa preferire per freschezza, sapidità, struttura e raffinatezza. Zenit ancora molto lontano.
Scheda del 21.01.2020
Nel bicchiere risalta un colore giallo paglierino sfavillante. Elargizioni olfattive di ottima caratura, laddove emergono al naso intriganti e variopinti profumi fruttati di nocciola, mandorla, ananas, lime, cedro, pera e melone, insieme ad una buona scorta di agrumi mediterranei. Soavi ed affascinanti le punteggiature di tiglio, acacia, muschio e menta. Sbuffi minerali originati dalla buona terra irpina. Variazioni sul tema prettamente idrocarburici. Sorso fresco e scorrevole, rinfrescante ed elegante e che assicura una predominanza di un gusto pregevole e cristallino. Appeal sicuramente giovane, ma già avvincente, raffinato, dinamico, vibrante, sensuale, accattivante e fruttato. Incedere finale palesemente equilibrato, incisivo ed appagante.
Siamo ancora all’inizio del percorso, perché questo ottimo vino darà il meglio di sé tra quattro-cinque anni. Mi raccomando di berlo non troppo freddo e di abbinarlo a piatti della tradizione marinara e latticini, senza tuttavia disdegnare alcuni piatti più strutturati, perché il Fiano irpino, insieme col Greco di Tufo, possiede una solida valenza bene strutturata.
Sede a Candida (Av) – Contrada Serroni, 4
Tel e Fax 0825 26161 – Cell. 339 7265669
info@tenutasarno1960.it – www.tenutasarno1960.it
Enologo: Vincenzo Mercurio
Ettari vitati di proprietà: 3, più 10 in affitto
Bottiglie prodotte: 25.000.