di Francesca Faratro
Raccontare al giorno d’oggi di una persona che produce vino è emozionante. Farlo di una donna, giovane e piena di sogni che ha deciso di spendere anima e corpo in tale settore, è un po’ come raccontare le favole ad un figlio prima di andare a letto. Il perché sorge spontaneo ma a questo c’è una risposta.
Investire nella viticoltura è un sogno eroico ed enoico, allo stesso tempo.
Ida Giordano, piena di determinazione e tenacia, ci ha provato, riuscendoci.
Dalla sua Tramonti, terra natia, polmone verde della Costa d’Amalfi, patria di viti secolari ed uve antiche che ancora reggono la storia del vino, ha messo su la sua cantina.
Ultima di tre figli, continua la storia della famiglia Giordano, mettendo avanti gli elementi chiave impressi nel suo dna: la storia, gli affetti ed il territorio.
Giunta alla quarta generazione, in piena collaborazione con la sua famiglia, nella sua frazione Capitignano Ida ha creato un’azienda che porta il suo nome. E’ all’inizio ma il suo percorso si fonda su progetti solidi e ben precisi.
Con l’uscita delle prime etichette ha iniziato a tracciare la strada ma in programma ci sono progetti che la porteranno ad assaggiare calici pieni di corpo e colore.
I suoi vini ben raccontano il terroir, esprimendo appieno le caratteristiche principali connessi a tale zona.
A soli trent’anni, Ida è stata rapita dal settore vitivinicolo, un po’ come una vocazione. A farla innamorare sono state quelle foglie che, cambiando colore stagione dopo stagione, lasciavano intravedere uve da osservare e seguire, quasi accarezzandole con pazienza ed attenzione, scrutando la maturazione di ogni singolo acino per un prodotto finale che rispetti appieno la volontà della proprietà.
“Il vino mi ha cambiato la vita! Un bicchiere pieno fra le mani riesce a trasmettermi emozioni che forse, non avevo provato prima. – racconta Ida con la voce tremante – Ho studiato lettere, pur sapendo che sarebbe stata la vigna la mia ‘strada’. Avevo una scommessa con me stessa: portare avanti le tradizioni della mia famiglia.”
La sua storia parte qualche anno fa, precisamente quando attorniata da vigneti storici, Ida ne capisce il potenziale, realizzando una cantina. Nel 2016 il primo vino da tavola con solo una migliaia di bottiglie al quale si unirà più tardi anche un bianco. Entrambi i prodotti sono validi ecco perché, per ampliare il progetto, decide di farsi aiutare da un enologo, Sabino Colucci, il quale si definisce un “accompagnatore di processi”.
Con lui nel 2018 nascerà la prima doc Tramonti – Costa d’Amalfi.
A collaborare con l’enologo, il fratello di Ida, Bonaventura e lo zio Salvatore, per un sogno che accorpa tutta la famiglia, tenendo viva la loro storia, precedentemente improntata sull’agricoltura.
Gli ettari di proprietà sono in totale quattro: le uve bianche sono Fianco, Falanghina, Biancolella e Biancazita. Per i rossi invece c’è il Tintore e il Per’ e Palummo. La conformazione dei vigneti e la loro longevità, hanno una resa per ettaro molto basso: proprio per questo il prodotto rispetta la qualità senza badare alla quantità.
Il territorio inoltre, impervio e sito su più livelli, rende la viticultura difficile, con una raccolta a mano ed il relativo trasporto di queste unicamente a spalla.
Il risultato sono vini bianchi eleganti, con accenni di frutta e fiori. I rossi invece sono pieni di corpo, in evoluzione e con un colore ricco di antociani e materia violacea che si posa sugli archi che il vino traccia sul cristallo del bicchiere.
Il Monte – rosso
Il vino rosso si chiama “Il Monte”, in omaggio ad una zona montuosa così denominata (a 550 s.l.m.) e successivamente, da inizio ‘900 , totalmente trasformata in piazzole vitate.
L’escursione termica molto violenta dona ai vini una forte acidità e profumi intesi ben decifrabili.
Piedirosso e Tintore, solo acciaio per il “Monte” base mentre necessariamente legno per la riserva.
Il colore del vino è rubino intenso con profumi di frutti di bosco, violetta, mirtilli ed accenni di pepe nero. Richiami freschi e a tratti mentolati. Al palato forte è l’impulso del Tintore, con una grande struttura ed un’importante tannicità per un finale equilibrato ed elegante.
Capitirosè – rosè
Realizzato con uve Piedirosso al 100% provenienti dalle vigne di proprietà, è l’impronta femminile di Ida Giordano. Un vino dal colore rosa pallido, delicato e caratterizzato da profumi di piccoli frutti rossi, lampone e pesca. Al palato lascia una gradevole intensità, con estrema freschezza ed una buona persistenza.
Il Colle – bianco
Realizzato con egual percentuale di Falanghina, Biancolella e Fiano (ognuno con una percentuale del 33% sul totale).
L’assemblaggio cambia di anno in anno, in base alla produzione delle uve raccolte in toto dalle vigne di proprietà. Batonage in acciaio per sopperire alla forte acidità ed un prodotto finale con profumi floreali e fruttati.
Dal colore giallo paglierino, i profumi principali richiamano i fiori di arancio e limone. Accenni di aghi di pino, ananas, citronella ed una buona nota minerale e di salsedine. Al palato prevale anche stavolta la delicatezza che avvolge il palato con un sorso lungo e piacevole.
Conclusioni:
I vini di Ida Giordano vanno assaggiati. Che sia al mare o in montagna ma sorseggiati circondati da persone speciali, per rispettare il volere del lavoro svolto in vigna. Lì, dove si lavorare senza sosta e con l’affetto della famiglia che quasi si avverte quando si stappa una loro bottiglia. Vini delicati, eleganti e contraddistinti dai profumi dei vini della Costiera Amalfitana. Da degustare in giardino o magari, appena sarà possibile, direttamente presso l’azienda dove la famiglia possiede un agriturismo “Il Raduno”. Qui, si potranno assaggiare piatti deliziosi creati con prodotti a km 0 che ben si sposano ai vini, evidenziandone le peculiari caratteristiche. Ma di questo ne parleremo poi. Intanto su i calici, c’è da sorseggiare!
Azienda Agricola Ida Giordano
Via De Matteis, 11
84010 – Tramonti (SA)
Tel. 3206357928 / 3384522875
www.idagiordano.it
cantine@idagiordano.it
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