di Enrico Malgi
Azienda giovane, ma già ottimamente inserita con pieno successo nella vitienologia siciliana quella della biologica Cantina Gulfi di Chiaramonte Gulfi (Rg) appartenente alla famiglia Catania, che è entrata in produzione nell’anno 2000 potendo contare su tre specifici e vocati areali: a Randazzo sull’Etna, a Pachino in Val di Noto ed a Chiaramonte Gulfi sui Monti Iblei. Una dozzina in totale le etichette approntate annualmente, di cui ne ho appena assaggiate quattro in questi giorni soltanto di vini rossi.
Reseca Etna Rosso Doc 2017. Soltanto Nerello Mascalese allevato ad alberello sul versante nord dell’Etna ad 800 metri di altezza. Raccolta delle uve tra la prima e la seconda settimana di ottobre. Maturazione per due anni in tonneaux da 500 litri. Affinamento in vetro per altri due anni. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 26,00 euro.
Nel bicchiere traspare il tipico colore varietale rosso rubino scarico e contornato da effetti laterali purpurei. Affascinante senz’altro il composito bouquet, dal quale si sprigionano voluttuosi, intensi e molteplici profumi che in successione rimembrano zaffate sulfuree, sventagliate fruttate di amarena, arancia sanguinello, fragola, tamarindo, carruba e corbezzolo, umori floreali di violetta e di ciclamino e sentori vegetali di macchia mediterranea. All’appello non mancano poi sospiri speziati ed intriganti impronte terziarie. Impatto del sorso sulla lingua avvolgente, morbido, elegante, fine, equilibrato, agile, teso, vellutato, sapido e ferroso. Aplomb affascinante ed aristocratico. Trama tannica fitta e godibile. Palato snello, canforato, godurioso, rotondo, armonico, carezzevole e sublimato da un sontuoso ricamo gustativo. Serbevolezza a lunga gittata. Affondo finale appagante. Un vino che si lascia bere molto facilmente, da abbinare ad una grigliata di carne e/o ad una bella zuppa di pesce a modo siciliano.
Cerasuolo di Vittoria Classico Docg 2019 Riserva Famiglia Catania. Blend di Nero d’Avola al 70% e saldo di Frappato di Vittoria. Viti allevate ad alberello a Chiaramonte Gulfi a 450 metri di altezza. Vendemmia effettuata ad inizio di ottobre. Maturazione in botti da 500 e 225 litri per un anno. Segue l’affinamento in bottiglia per alcuni mesi. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 44,00 euro.
Si tratta dell’unica Docg siciliana di un vino che per tanti motivi somiglia molto al Pinot nero della Borgogna a cominciare dalle condizioni climatiche dove è posizionata la vigna, che devono essere sufficientemente fresche altrimenti si corre il rischio di una degradazione degli acini ed infatti i due vitigni che compongono questo mix vengono coltivati in alta collina; uguale è anche il colore rosso non molto carico; e così pure i tannini gradevolmente labili e gli stessi profumi varietali di ribes, lamponi, mirtilli e fragolina ed un gusto fine ed elegante. Vediamo allora se ho trovato tutto questo nel vino in esame.
Veste cromatica connotata da uno sfavillante e luminoso colore rosso rubino poco concentrato. Crogiolo intensamente costellato da palesi e gioiosi aromi, che riguardano di primo acchito un sospiroso fruttato di marasca, melagrana, fichi d’india, fragolina, mirtilli, mora, ribes e lampone, che si integra perfettamente poi con sussurri floreali di acacia e di violetta e con umori vegetali di timo e di salvia. Caratteristici gli afflati speziati e terziari di ottima caratura. Approccio palatale subito accattivante per freschezza, morbidezza, eleganza, finezza, armonia, pulizia, sapidità, avvolgenza, suadenza e bevibilità. Tannini arrotondati. Gusto schietto, plastico, compiacente, ammiccante, equilibrato, balsamico e succoso. Aplomb signorile. Buona la potenziale capacità di serbevolezza. Chiusura sontuosa ed edonistica. Anche qui per l’accostamento con i piatti ci si può sbizzarrire sia con quelli di terra e sia con quelli di mare per la grande versatilità di questo ottimo vino. Io l’ho sperimentato su un piatto di tagliatelle al sugo e carne al ragù. Buonissimo!
NeroSanloré Rosso Terre Siciliane Igt 2018. Nero d’Avola in purezza coltivato a Pachino e vendemmiato a metà settembre. Affinamento in botti da 500 litri per due anni. Elevazione in boccia per almeno un anno. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale di 46,00 euro.
Bicchiere tinto da un colore rosso rubino intenso e brillante. L’approccio olfattivo risulta densamente ricco di pluralistici ed avvolgenti aromi di ciliegia, prugna, fragola, ribes, fichi, more, carrube, mallo di noce, viola, timo, salvia, coriandolo, pepe nero, cannella, vaniglia, tabacco, caffè ed incenso. Verve iodata e salmastra. In bocca il vino si segnala per un’ottima corposità, ma anche per un tratto gustativo elegante, intrigante, sensuale, tonico, rotondo, dinamico ed aristocratico che pervade tutta la beva, insieme a spiccate percezioni palatali fresche, morbide, succose ed equilibrate. Rigoroso l’appeal balsamico e raffinato. Trama tannica già affusolata. Il finale è decisamente lungo, ottimamente modulato e lievemente amarognolo. Longevità tutta ancora da esplorare. Perfetto su un piatto di pasta alla Norma e formaggio ragusano.
Pinò Rosso Terre Siciliane Igt 2017. Pinot nero al 100%. Viti allevate ad alberello nel comune di Randazzo sul versante nord dell’Etna ad 850 metri di altezza. Uve raccolte tra la seconda e la terza settimana di settembre. Maturazione almeno per un anno in tonneaux da 500 litri. Affinamento in bottiglia per un anno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 75,00 euro.
L’abbiamo invocato ed allora ecco qui il vero Pinot nero, che come abbiano visto prima, a proposito del parallelo col Cerasuolo di Vittoria, è portatore di definiti e varietali effetti organolettici.
Sintomatica la livrea ammantata di un colore rosso rubino trasparente e luminoso. Bouquet amplissimo e variegato, in cui subito prevalgono gradevoli profumi di frutti di bosco come lamponi, mirtilli, fragole, more e, soprattutto, quello del caratteristico ed inconfondibile aroma di ribes, vero marker varietale, insieme a giocose credenziali di drupe della pianta più grandi. In appresso si colgono anche percezioni olfattive di fiori rossi e di delicate essenze speziate. Senza trascurare poi i piacevoli sentori terziari. In bocca esordisce un sorso etereo, scorrevole, avvolgente, espansivo, secco, pulito, fine, elegante, raffinato, seducente, gioioso, sapido, balsamico, bene equilibrato, armonico, morbidamente vellutato e privo di ogni sorta di asperità tannica. Palato accarezzato da una permeante rotondità gustativa. Resisterà al tempo che avanza ancora per alcuni anni. Retroaromna gentile, appagante, lungo ed epicureo. Da preferire su un bel pollo allo spiedo con patate e volendo anche su un piatto di pesce in guazzetto. E comunque sarà un grande successo.
Si è trattato davvero di un’eccellente batteria di vini siciliani che si possono definire preziosi gioielli forgiati in un territorio unico e privilegiato. Perché la Sicilia, come si sa, rappresenta nell’ambito vitivinicolo nazionale una vera miniera di grande potenzialità e questa produzione aziendale non fa altro che testimoniarlo in modo esemplare.
Azienda Gulfi Società Agricola S.R.L.
Sede commerciale: Via Cesare Battisti, 78 – Arcore (MB)
Cantina: Contrada Patria – Chiaramonte Gulfi (RG)
Tel. 0932 921654 – info@gulfi.it – www.gulfi.it
Proprietà: Famiglia Catania
Enologo: Salvo Foti – Agronomo: Raffaele Catania
Ettari vitati: 40 – Bottiglie prodotte: 200.000
Vitigni: Nero d’Avola, Frappato, Nerello Mascalese, Pinot nero, Carricante e Chardonnay.
17 luglio 2019
di Enrico Malgi
Un nome e una garanzia: Gulfi, una prestigiosa azienda vitivinicola biologica siciliana che Vito Catania ha ereditato nel 1996 dalla sua famiglia. Sono tre gli areali in cui vengono coltivate varietà soprattutto autoctone: il Frappato a Chiaromonte Gulfi sui monti Iblei in provincia di Ragusa, patria del Cerasuolo di Vittoria, il Nero d’Avola a Pachino in provincia di Siracusa, territorio altamente vocato ed il Nerello Mascalese a Randazzo sull’Etna in provincia di Catania. E poi soltanto piccole concessioni a vitigni internazionali come il Pinot Nero e lo Chardonnay, che in Sicilia hanno trovato il loro giusto habitat, vanno a completare la vasta gamma ampelografica aziendale.
Sono state tre le etichette che ho assaggiato in questi giorni.
Carjcanti Terre Siciliane Carricante Igt 2016. Carricante allevato ad oltre 400 metri sui monti Iblei, invece che sull’Etna. Un esperimento che ha dato sicuramente buoni frutti. Maturazione in acciaio, affinamento per un anno in botti di rovere grandi ed elevazione in vetro per diversi mesi. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo in enoteca di 24,00 euro.
Luminoso e dorato il bel colore giallo paglierino nel bicchiere. Bouquet profondamente e variegatamente profumato di fichi d’india, arance rosse siciliane, mela verde, zagara, glicine, ginestra, cappero, anice ed erbe officinali. Il corredo olfattivo si completa poi con sussurri idrocarburici e speziati e leggere note mielose in sottofondo. Sorso subito fresco ed agrumato, leggero e sapido, secco ed elegante. La silhouette rivela uno sviluppo ritmato ed arioso ed una notevole purezza di frutto. Persistente ed aggraziato l’ottimo finale. Longevità tutta da scoprire. Un Carricante ottimo davvero, seppur diverso da quello allevato sui fianchi dell’Etna, senza la classica nota sulfurea quindi, ma più sapido ed iodato per la vicinanza col mare. Da provare sulla classica cucina di mare siciliana, ma anche su piatti più strutturati.
Cerasuolo di Vittoria Classico Docg 2017. Blend di Nero d’Avola al 70% e saldo di Frappato allevati ad alberello sui 450 metri di Chiaramonte Gulfi. Dopo la malolattica il vino viene travasato in piccole botti da 500 e 250 litri, dove sosta per un anno. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 44.00 euro.
Cromatismo segnato da un colore rosso vivo e ciliegioso. Impatto olfattivo ricco di avvolgenti ed intensi profumi fruttati di amarena, melagrana, fragola e mora. Umori vegetali di menta e di basilico. Calibrate le effusioni di rosa appassita, cardamomo, coriandolo e spezie orientali. Appeal di grafite, incenso, tabacco e liquirizia. Sulla lingua plana un sorso schietto, teso, morbido, elegante, leggiadro e suadente. Sviluppo palatale epicureo, materico, vibrante, armonico, tagliente, sapido e rotondo. Tannini quasi assenti del tutto. Chiusura sontuosa ed appagante. Per l’abbinamento lo vedo perfetto su una bella zuppa di pesce.
NeroSanloré Rosso Terre Siciliane Igt 2015. Soltanto Nero d’Avola allevato vicino al mare di Pachino in contrada San Lorenzo. Dopo la malolattica il vino transita in botti di 500 litri per due anni, prima di affinarsi in boccia. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo in enoteca di 38,50 euro.
Bicchiere tinto da un colore rosso rubino scintillante. Pregevoli gli spunti olfattivi che arrivano al naso pregnanti di tanta buona frutta fresca e matura. In particolare creptii di sottobosco e sentori di susina e di ciliegia. Quest’ultima drupa, insieme alla fragola, rappresenta il marker tipicamente varietale. Nel variegato crogiolo si può aspirare poi un mix speziato di noce moscata, pepe nero, cannella e vaniglia. E poi ancora rimembranze di viola, gelso, carruba, incenso, salvia, balsamo, mentolo, tabacco, caffè, liquirizia e cuoio. Timbro salmastro, iodato e ferroso. In bocca fa il suo ingresso un sorso morbido, pieno, rotondo, elegante e bene strutturato. Buona la spalla acida che alita freschezza per tutto il cavo orale. Trama tannica evoluta ed affusolata. Palato accogliente, sapido, equilibrato, raffinato, dinamico e tonico. Legno ben calibrato che non sovrasta affatto. Retroaroma persistente, intenso ed appagante. Pasta al forno, carne arrosto e formaggio Ragusano.
In definitiva si tratta di vini davvero eccellenti, che fanno onore a tutta la vitielogia siciliana.
Cantina a Chiaramonte Gulfi (Rg) – Contrada Patrìa
Tel. 0932 921654 – Fax 0932 921728
Sede commerciale ad Arcore (Mb) – Via Cesare Battisti, 78
Tel. 039 61341 – info@gulfi.it
Ettari di proprietà: 60 tra vitati ed uliveto
Bottiglie prodotte: 500.000
Vitigni: Nero d’Avola, Frappato, Nerello Mascalese, Pinot Nero, Carricante e Chardonnay.
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