di Enrico Malgi
Venosa è una ridente cittadina lucana famosa per aver dato i natali ad Orazio ed al principe Carlo Gesualdo ed è poi altrettanto nota per essere iscritta nell’albo dei Borghi più belli d’Italia. Ma la sua fama è dovuta anche dalla privilegiata collocazione geografica all’interno dell’area del vulcano spento del Vulture dove si produce gran parte dell’aglianico.. Ed infatti a Venosa operano alcune tra le aziende vitivinicole più importanti di tutta la Regione, tra cui quella della Cantina di Venosa, una cooperativa nata nel 1957 e che attualmente può contare su quattrocento soci, che gestiscono più di ottocento ettari vitati.
Una produzione che, a scapito dell’elevato numero di bottiglie prodotte, strizza l’occhio alla piena qualità, con punte di assoluta eccellenza come per esempio l’etichetta Carato Venusio, unanimemente considerata tra le migliori bottiglie di tutto il Meridione.
Ma anche i cosiddetti “vini base”, connotati da prezzi vantaggiosissimi, risultano essere all’altezza della fama aziendale, come i due premi ricevuti all’edizione 2018 di Radici del Sud stanno a testimoniare.
Verbo Aglianico del Vulture Dop 2015. Secondo classificato, così come disposto dalla giuria dei Wine Buyers nella specifica categoria. Vinificazione in piccoli fermentini e macerazione pellicolare a temperatura controllata. Fermentazione alcolica e malolattica in serbatoi di acciaio. Affinamento in botti di rovere per circa un anno. Elevazione in vetro per altri mesi. Tasso alcolico di quattordici gradi.
Colore rosso rubino nel bicchiere. Intensi, preziosi e ricchi profumi del sottobosco, che esaltano così l’essenza olfattiva di fiori rossi, di foglia di tabacco, di cioccolato e di insistenti e nitide percezioni speziate. Note piacevolmente fumé, terrose e minerali vanno poi a completare il quadro finale. Rovere ben calibrato e gradevole. Il sorso esplode in bocca con un tratto avvolgente ed equilibrato e permeato da un rigore aristocratico e di grande finezza palatale. Colpisce poi la magnificenza dei tannini, così dolci e gentili che accarezzano le gengive. Vino superbamente morbido, elegante, asciutto, seducente e sensuale. Godibile la tensione acida che fa salivare. Allungo finale preciso e persistente. Serbevolezza a lunga scadenza. In abbinamento carni rosse e bianche, un pecorino di Filiano, oppure un canestrato di Moliterno.
Ma l’eccellenza aziendale non riguarda soltanto i rossi di aglianico, perché anche i bianchi recitano bene la loro parte. E così l’etichetta Verbo Malvasia Basilicata Igp 2017 ha fatto ancora meglio, piazzandosi da sola al primo posto assoluto, come hanno sentenziato sempre i giudici dei Wine Buyers. Acciaio e vetro per la maturazione del vino, che raggiunge i tredici gradi e mezzo di alcolicità.
Giallo paglierino, con lievi riflessi verdolini. Registro olfattivo di frutta tropicale come il litchi, l’avocado, la maracujà, il frutto della passione e la papaya e la mandorla, la nocciola, l’albicocca e la pesca gialla. Fragranze floreali di glicine e di lavanda. Macchia mediterranea. Sorso fresco, aromatico, morbido, elegante, sinuoso, affascinante ed intrigante. Palato piacevole, vellutato e tenero, ma anche scattante, dinamico e ritmato. Il retroaroma esplora tutte le connotazioni già registrate al naso, con particolare attenzione a quelle voluttuosamente esotiche. Su crudi di pesce, molluschi, latticini e linguine ai ricci di mare.
Cantina di Venosa
Via Appia, 86 – Venosa (Pz)
Tel. e Fax 0972 36702 – www.cantinadivenosa.it
Ettari vitati: 800
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