di Marina Betto
Tutto nacque cinquanta anni fa dall’idea di due amici Sacchet e Zaccheo di voler fare dell’ottimo vino che raccontasse la Toscana. Gli Appodiati di Carpineto oggi sono cinque nelle storiche denominazioni toscane: Chianti Classico e Greve in Chianti, Montepulciano, Montalcino, Maremma. Si cominciò nel “67 con il Chianti classico, il Vino Nobile di Montepulciano è arrivato nel “98, primo modello di azienda sostenibile e poi da due anni sono presenti anche e Montalcino. Pionieri nella produzione dei super-tuscans, tutti i vini di Carpineto vengono fatti seguendo una filosofia puntuale messa in atto grazie alle moderne tecniche di produzione che permettono un’agricoltura di precisione con vigneti ad alta densità( fino a 8.500 viti/ha), un codice interno più restrittivo dei disciplinari ufficiali e dei protocolli biologici, la convinzione che lunghe elevazioni e affinamenti delle Riserve e dei Cru sia necessaria, oltre al divieto assoluto dell’utilizzo di sostanze coadiuvanti e stabilizzanti. I vini sono frutto della vite e del lavoro, sembra essere il motto dell’azienda che offre diverse linee come “Dogajolo” e “Farnito” fino ad arrivare ai cru degli ” Appodiati”, tutti ugualmente importanti, espressione di finezza riconosciuta anche internazionalmente. Carpineto è fortissimo in Germania e in Svizzera e presente in Cina già da 25 anni. Il Vino Nobile di Montepulciano è l’unico Nobile nella top 100 del mondo per Wine Spectator e il Farnito Cabernet Sauvignon è tra i 50 migliori vini rossi del mondo.
Il Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2012 – 13,5 % vol. ( Sangiovese che in questo caso è Prugnolo Gentile minimo 70% e 30% di Canaiolo) è di un piacevole rosso trasparente e brillante con un naso ancora giovane dal fondo di terra e humus, boschivo. In bocca scorre caldo e morbido con tannino che emerge dal sorso succoso di ciliegia, esprime grande equilibrio con finale amaricante. Matura nel rovere per uno due anni.
Il Vino Nobile di Montepulciano Riserva 1989 è rosso aranciato, trasparente e brillante, naso fine di fiori secchi e frutta; si riconosce una nota fumé e del tabacco biondo. Un vino che dopo 28 anni è equilibrato e soave, ancora freschissimo con tannino perfettamente integrato; si riconosce nel sorso il limone e la mora.
Poggio Sant’Enrico 2007 nasce nell’Appodiato di Montepulciano ed è un 100% Sangiovese che fa meno di un anno di barrique e sei/ sette anni di bottiglia. Lo contraddistingue un naso scuro che profuma di scorza di arancia essiccata e spezie. In bocca è caldo e sembra di assaporare della frutta sottospirito che una volta svanita lascia sulle pareti palatali una spolverata di cacao. E’ presente freschezza e tannino finissimo che ottengono un giudizio armonico ed elegante.
Quest’anno l’azienda compie 50 anni e lo fa con una limited edition “Magnum” di Farnito Cabernet Sauvignon 2012 e inoltre con la presentazione di un vino gioiello il Farnito Vin Santo del Chianti DOC 1999 (Trebbiano toscano e Malvasia per il 70% e altre varietà a bacca bianca) appena uscito dopo 18 anni di affinamento. La sua veste ricorda il colore del whisky , del tè e dell’ambra ma perfettamente trasparente. Il naso viene ammantato da toni eterei e riconoscimenti di miele di castagno, fiori secchi, idrocarburi, caramella d’orzo, liquerizia. In bocca c’è pressione alcolica e sembra di schiacciare tra i denti dell’uva passa. Fresco a lungo e molto persistente è un vino indimenticabile.
I vini di quest’ azienda sono molti di più ma questa piccola degustazione basta a ricordarci la bontà della Toscana del vino.
Carpineto S.r l
Loc. Dudda, 17/b- 50022 Greve in Chianti ( FI)
tel 39 055 8549062
www.carpineto.com
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