di Enrico Malgi
Vini di Capichera. Dal sito aziendale: “Capichera è una realtà vitivinicola italiana che sorge in un angolo della Sardegna, incastonata tra le rocce granitiche della Gallura ad Arzachena, in uno scenario naturale unico e di grande fascino che gronda di importanti e antiche tradizioni. Un’azienda a conduzione familiare che alla fine degli anni ’70, a seguito di una grande intuizione, ha determinato un importante passaggio enologico non solo in Sardegna: fu la prima cantina a valorizzare con notevole successo l’affinamento in barrique del Vermentino in purezza, proponendo un modello fondato su una produzione di altissima qualità e di ricerca continua attraverso una viticoltura rispettosa e rigorosa dell’identità del territorio, consentendo a questo vitigno di rivelare le sue grandi pecularietà e caratteristiche… Questo processo di sviluppo ha portato nel tempo ad ottenere risultati innovativi ed esclusivi non solo sul Vermentino ma anche sul Carignano e sul Syrah, dando vita a rossi di altissimo profilo, fortemente identitari del territorio gallurese…”.
Ecco questo è il messaggio che lanciano i fratelli Ragnedda, proprietari dell’azienda vitivinicola Capichera di Arzachena. E come non essere d’accordo con loro, soprattutto dopo avere assaggiato i loro splendidi vini territoriali, come ho potuto fare personalmente in questi giorni? Per la precisione si tratta di sei etichette: due rosse, un rosato e tre bianchi.
Lintòri Vermentino di Sardegna Doc 2019. Vermentino in purezza lavorato in acciaio e vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 15,00 euro. Il nome Lintòri vuol dire “rugiada del mattino”. Il Vermentino proprio in Gallura esprime il meglio di sé, dove è diventato il vitigno simbolo di tutto il territorio.
Giovane e luminoso il colore giallo paglierino striato di verde. Bouquet intensamente profumato di ottima e variegata frutta fresca: pesca, nespola, albicocca, melone, mandarino e ananas. In appresso si manifestano poi evoluzioni floreali e di macchia mediterranea. In bocca a sorsofresco e sapido, agrumato e minerale, delicato e sornione. Corpo flessuoso ed affusolato. Palato ben registrato su note leggermente acidule, che sfocia poi in un finale piacevole, scorrevole e gustoso. Da provare sulla classica cucina marinara sarda.
Vign’Angena Vermentino di Gallura Docg 2018. Vermentino al 100%. Maturazione in acciaio ed elevazione in vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 25,00 euro. Il nome vuol dire “vigna d’altri”, perché le uve provengono da vigneti in conduzione.
Limpido e colorato di giallo paglierino con riflessi ancora verdolini. Sentori che ricordano la banana, la mela verde, il gelsomino, la mimosa, la magnolia ed il glicine, di mirto e fiori d’arancio. Leggera nota di salsedine. Sottofondo mediamente speziato. Il gusto è focalizzato su percezioni fresche e fruttate. Movenze morbide, carezzevoli, polpose, fini, che registrano poi uno sviluppo palatale di ottima persistenza. Chiusura su toni lunghi e minerali. Da abbinare ad un piatto di vermicelli ai frutti di mare, latticini e carne bianca.
Capichera Isola dei Nuraghi Igt 2018. Soltanto Vermentino vendemmiato a settembre. Maturazione principalmente in acciaio per questo millesimo ed elevazione in vetro. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 38,00 euro. Il nome Capichera in latino vuol dire “caput erat”, cioè “era la capitale” ed è l’antico nome della tenuta di famiglia. Vino messo in commercio dopo un anno dalla vendemmia.
Colore giallo carico e dorato. Bouquet intensamente profumato di mela, arancia, banana, lime, frutto della passione, corbezzolo, ginestra, tiglio, acacia, camomilla, mirto, rosmarino e miele. Leggera nota iodata. Cadenze balsamiche e speziate. Sorso secco, morbido, avvolgente, strutturato, sapido, cristallino, gaudente, elegante e gioioso. Palato spazzolato da una bella aria fresca. Persistenza gustativa complessa, granitica, affascinante e segnata da un gradevole sottofondo fruttato. Sensazione finale edonistica ed appagante. Vino meraviglioso, sicuramente tra i migliori bianchi d’Italia, connotato poi da ottima longevità. Da abbinare ad un bel piatto di culurgiones di patate e menta e risotto alla pescatora, non disdegnando però anche piatti più strutturati.
També Rosé Wine Isola dei Nuraghi Igt 2019. Quasi tutto Carignano ed altre uve rosse autoctone provenienti dal vigneto di Palau. Viti che si affacciano sul mare di fronte alla Corsica. També in dialetto gallurese significa “così è”. Fermentazione e maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 18,00 euro.
Rosa tenue. Al naso il vino sprigiona profumi fruttati di ciliegia, mirtillo, lampone, ribes, tamarindo, melagrana e chinotto. Tocco floreale di petali di rosa e di violetta. Dall’articolato crogiolo risaltano anche essenze di vegetazione isolana e frammenti speziati d’Oriente. In bocca sorso morbido, rotondo, sapido, minerale, fresco, fragrante, vellutato e prettamente mediterraneo. Aplomb misurato, elegante, seducente ed accattivante. Ottimo il frutto polposo e succoso che alimenta una beva godibilissima, anticipando così una chiusura profonda e persistente. Su una bella zuppa di pesce sarda e risotto alle fragole.
Liànti Isola dei Nuraghi Igt 2017. Blend di principali vitigni autoctoni sardi, in modo particolare il Carignano, tipica varietà del Sulcis nel sud della Sardegna ma che a nord della Sardegna ha trovato comunque terreno fertile e poi in aggiunta anche il Syrah. Maturazione un acciaio e cemento. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 18,00 euro. Liànti vuol dire “Levante”, là dove sorge il sole e sono rivolte le vigne da cui provengono le uve di questo vino.
Bicchiere tinto da un colore rosso rubino splendente e lambito ai lati da cromatici effetti purpurei. Spettro aromatico affastellato da compositi ed intriganti svolazzi di tanta buona frutta matura piccola e media che stuzzicano le narici. Composizione olfattiva registrata anche su cadenze floreali e vegetali di buona costumanza. Briciole speziate. In bocca fa il suo ingresso un sorso schietto, immediato, fresco, equilibrato e sapido. Tannini golosi. Declinazione morbida, armonica e propositiva. Registro palatale in perfetta tensione. Vino da bere non troppo maturo. Retroaroma ben bilanciato. Su un piatto di pasta al sugo e formaggi sardi freschi.
Assajé Isola dei Nuraghi Igt 2016. Anche qui si tratta di un blend di Carignano, altri vitigni autoctoni a bacca rossa ed una piccola percentuale di Syrah. Maturazione parte in acciaio e parte in cemento. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 38,00 euro. Assajé vuol dire “è qualcosa”.
Alla vista si presenta un colore rosso rubino carico e sfavillante. Caratteristico e complesso il timbro olfattivo che delizia le narici svelando le sue eteree, coreografiche e voluttuose pregnanze di ciliegia sotto spirito, mora, ribes, mallo di noce, mirto, eucalipto, muschio, cacao, mentolo e resine balsamiche. Pertinenti svolazzi speziati. Sbuffi terziari. Approccio palatale pieno, caldo, potente, corposo, austero e bene strutturato. L’impatto successivo pareggia i conti, dimostrandosi lineare, salmastro sapido, minerale, morbido e tagliente. Tannini nobili ed affusolati. Coté evoluto, fruttato e dinamico. Ottima la spinta acida. Slancio finale persistente e totalmente appagante di un grande vino, un autentico fuoriclasse. Serbevolezza infinita. Da provare sul classico porcello alla brace al modo sardo e formaggi stagionati regionali come il Casizolu e l’Axridda. Alé.
Sede a Arzachena (SS) – Strada Arzachena – Sant’Antonio Km 4
Tel. 0789 80800 – 80612 – Fax 0789 80619
Info@capichera.it – www.capichera.it
Enologo: Fabrizio Ragnedda con la collaborazione di Marco Lostia
Ettari vitati: 50 – Bottiglie prodotte: 250.000
Vitigni: Carignano, Syrah, Vermentino ed altre varietà in misura minore.
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