di Enrico Malgi
Da una felice idea di Angelo Maci nel 1989 nascono le Cantine Due Palme Viticoltori del Salento di Cellino San Marco, una Cooperativa che nel corso degli anni si è affermata come sicuro punto di riferimento di tutta la viticoltura pugliese. Oltre mille i conferitori, che coltivano duemilecinquecento ettari vitati tra le province di Taranto, Brindisi e Lecce. L’obiettivo da raggiungere, e che ha guidato sempre il Presidente ed enologo Angelo Maci, è stato quello di voler produrre ottime bottiglie vendute ad un prezzo sempre favorevole e frutto di specie varietali prettamente locali, che riflettessero integralmente l’areale salentino. Ed i risultati conseguiti fino adesso stanno a dimostrare la giusta scelta, vista la costante bontà della produzione, premiata sia dai consumatori e sia dai critici.
Sono sei le bottiglie che ho avuto modo di assaggiare in questi giorni.
Corerosa Susumaniello-Primitivo Rosato Salento Igp 2020. Blend di Susumaniello e Primitivo così come riporta l’etichetta. Breve il contatto del mosto con le bucce. Affinamento in acciaio. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 9,00 euro.
Limpido, tenero e tenue il colore rosato che si scorge nel bicchiere. PPegevoli ed intriganti profumi di una buona scorta di frutta fresca della pianta e del sottobosco, insieme asentori di rosa canina, lavanda, glicine, zenzero e macchia mediterranea. In bocca arriva un sorso fresco, slanciato, genuino, gradevole, godibile, elegante e sapido. Appeal leggiadro, stimolante, delizioso e dinamico. Il palato viene blandito poi da tocchi sensuali, soavi e vellutati. Finale appagante e bellamente fruttato. Da abbinare ad un risotto ai funghi porcini e zuppa di legumi.
Angelini Squinzano Rosso Dop 2018. Blend di Negroamaro e Malvasia Nera. Maturazione in barriques di rovere francese per sei mesi. Gradazione alcolica di dodici e mezzo Prezzo finale di 9,50 euro.
Alla vista si presenta un colore rosso rubino appena schizzato di porpora. Spettro aromatico costellato da intensi profumi fruttati di amarena, prugna, mirtilli e ribes, seguiti da sontuosi ricami floreali di sambuco, viola e geranio e poi anche da svolazzi di erbe aromatiche. Sorso schietto, affusolato, arioso, morbido, teso, fresco e ben calibrato. Tannini in piena libertà. Sensazione tattile dinamica, fine e balsamica. Souplesse gustativa voluttuosa e reattiva. Allungo finale piacevolmente amarognolo ed edonistico. Da preferire su pasta al sugo di carne e formaggi non troppo stagionati.
Serre Susumaniello Salento Igp 2019. Soltanto Susumaniello lavorato in barriques di rovere francese per sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 9,50 euro.
Classico il colore rosso rubino scuro ed impenetrabile, da parte di un ottimo vino territoriale che pian piano si sta facendo conoscere anche fuori dai confini regionali. Bouquet connotato da intensi e profondi profumi di frutta fresca. Fraseggio floreale ottimamente imbastito. Parcelle speziate di grande rilievo, così come la componente terziaria di buona fattura. Il sorso esordisce in bocca esibendo subito cadenze morbide, vellutate, integerrime e dolcemente fruttate. Trama tannica aggraziata. Una ventata di freschezza alita poi per tutto il cavo orale. La beva è ottimamente strutturata, equilibrata, gioiosa e lineare, Retroaroma sapientemente lungo e godibile. Su carni rosse e bianche e su un tagliere di salumi salentini.
Ettamiano Primitivo Salento Igp 2018. Primitivo in purezza lavorato in botte. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 11,50 euro.
Cromatismo segnato da un lampeggiante colore rosso rubino. Il suggestivo profilo aromatico mette subito in evidenza odorose rimembranze fruttate e floreali, che misurano lo stato di grazia di questo vino. Gioiose le note vegetali. Parcelle speziate. Scalpitanti le cadenze terziarie. In bocca fa il suo ingresso un sorso sapido, secco, seducente, elegante e tagliente. Tannini levigati e gradevolmente affusolati. Percezioni tattili terrose, dinamiche, armoniche ed avvolgenti, che fanno da apripista ad una chiusura in piena fase evolutiva e connotata da un’espressiva compostezza. Da provare sulla terragna cucina salentina.
Selvarossa Salice Salentino Rosso Riserva del Fondatore Dop 2010. Classico blend di Negroamaro in prevalenza e percentuali di Malvasia Nera. Uve raccolte tardivamente e poi fatte appassire in fruttaio. Maturazione per nove mesi in barriques di rovere francese e poi il vino viene ulteriormente affinato in acciaio ed elevato in vetro per tre mesi. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 19,50 euro. Se ne producono poche bottiglie e soltanto in annate molto favorevoli. Vino vincitore a Radici del Sud 2019 col millesimo 2015.
Nel bicchiere risalta un raggiante colore rosso granato. Spettro aromatico etereo, complesso e ricco di voluttuosi profumi, il cui incipit è segnato da essenze fruttate di marasca, prugna e sottobosco. Indelebili le note floreali di viola e di geranio. Serrati i risvolti speziati. Chiose terziarie. Sulla lingua plana un sorso caldo, voluminoso, sontuoso, generoso, vibrante, strutturato, polposo e pieno. Per contraltare il palato è delicatamente fresco e percettore di eleganza, equilibrio, armonia e morbidezza. Trama tannica ottimamente registrata. Legno accomodante. Grip solido, dinamico, incisivo e temprato. Nessuna deriva marmellatosa. Potenzialità di serbevolezza ancora integra. Va benissimo su carni arrosto, agnello al forno e formaggi stagionati, ma per la sua morbidezza il vino può essere abbinato anche ad una bella zuppa di pesce alla gallipolina.
1943 del Presidente Rosso Salento Igp 2016. Blend di Primitivo ed Aglianico, di cui una parte subisce un appassimento in fruttaio. Maturazione per nove mesi im barriques nuove. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di 32,50 euro.
Colore rosso granato lucente e vivo. Bouquet estremamente intenso ed esplosivo, dal cui crogiolo risaltano profumi di ciliegia ferrovia, prugna, ribes, mirtilli, fragole e rigurgiti di fiori rossi. Nuances speziate di noce moscata, pepe nero, zenzero, anice e chiodi di garofano. Scatti odorosi di catrame, balsamo, liquirizia, cacao, cuoio, resina e grafite. Bocca ricettiva, che accoglie un sorso immenso, sospiroso, intrigante, affascinante, vibrante, coinvolgente e complesso. La botta di calore iniziale è bene stemperata da una radiosa freschezza, insieme ad una dolce morbidezza e da tannini ben calibrati. Silhouette dinamica, aristocratica e gentile. Longevità a lunga scadenza. Slancio finale ben modulato e persistente. Su caccagione e caprini murgiani.
In definitiva anche stavolta si è trattato davvero di un’eccellente batteria di vini territoriali, in aderenza con la linea di condotta aziendale e che, quindi, fanno onore a tutta la viticoltura pugliese.
Cantine Due Palme Società Coperativa Agricola
Via San Marco, 130 – Cellino San Marco (Br)
Tel. 0831 617865 – Fax 0831 617866
export@cantineduepalme.it – www.cantineduepalme.it
Enologi: Angelo Maci, Riccardo Cotarella, Cristiano D’Amico, Francesco Fortunato e Vincenzo Campanella
Ettari vitati: 2.500 – Bottiglie prodotte: 16.000.000
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