di Enrico Malgi
Gerardo Giuratrabocchetti dà sfogo alla sua immensa passione di produttore di vino, operando nel fortunato areale del Vulture da molto tempo, anche se la sua giovane azienda Cantine del Notaio è sorta nel 1998 curata all’inizio dal professore Luigi Moio. Una produzione ampia e di eccelsa qualità contrassegna tutto il capillare lavoro di Gerardo, mietendo copiosi riconoscimenti in Italia ed anche all’estero. Bottiglie di vino che sono lo specchio fedele del territorio vulturino e che dormono beate per molto tempo nelle antiche grotte di tufo scavate nella roccia. Tutte le etichette e lo stesso titolo aziendale richiamano in generale l’attività notarile, che ha sempre contraddistinto la famiglia Giuratrabocchetti.
Otto le bottiglie chi ho avuto modo si assaggiare in questi giorni, alcune di annate recenti ed altre più datate.
Il Preliminare Bianco Basilicata Igt 2021. Blend di Aglianico vinificato in bianco, insieme con Malvasia, Moscato e Chardonnay in parti uguali. Maturazione in acciaio e vetro. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale in Cantina di 11,70 euro.
Birichino il colore giallo paglierino limpido e cristallino, appena venato di giovani schizzi verdolini. All’olfatto si presentano subito per la rivista compiaciute effusioni di tanta buona frutta fresca indigena ed esotica: pera, pesca bianca, melone, clementina, ananas, mango, papaya e banana. Sospirosi poi gli afflati floreali di glicine, lavanda, gelsomino e biancospino, che operano insieme a teneri sussurri vegetali di erbe aromatiche. Sorso fresco, leggero, sapido, elegante, comunicativo, aggraziato, intrigante e slanciato. Palato felpato e seducente. Fraseggio finale gioioso. Da provare su un risotto ai frutti di mare e carne bianca.
Il Rogito Rosato Basilicata Igt 2021. Soltanto Aglianico maturato in legno di rovere francese per un anno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale in Cantina di 13,90 euro.
Nel bicchiere si staglia un colore rosato chiaretto carico e luminoso. Bouquet intraprendente e permissivo, dal cui crogiolo il naso aspira copiosi e variegati profumi di amarena, fragola, melagrana, chinotto, sottobosco, rosa appassita, mirto, terriccio, cenere e coriandoli speziati. Gradevoli poi gli echi di cardamomo, scorza candita e bacche mediterranee. In bocca penetra un sorso suadente, morbido, teso, fruttato e minerale. Souplesse fine, intrigante, vezzosa, garbata, stuzzicante e ben ricamata. Chiusura su toni guizzanti e sospirosi. Perfetto l’abbinamento sulla pizza margherita e pesce in guazzetto.
La Nota Spumante Rosso Metodo Classico Millesimato Aglianico del Vulture Doc 2019. Sboccatura 2022. Aglianico del Vulture in purezza lavorato prima in acciaio e poi il vino sosta due anni e mezzo sui lieviti in bottiglia. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale in Cantina di 20,50 euro.
Etichetta aziendale nuova di un inedito spumante rosso da Metodo Classico, la cui veste cromatica è costellata da un lucente colore rosso scuro, con risvolti purpurei. Corona di spuma alta e compatta. Perlage caratteristico, fine e persistente. Al naso salgono sontuosi profumi di frutta soprattutto quella piccola del sottobosco come la mora, il ribes ed il lampone, accompagnati da gradevoli fragranze di rosa canina e di gelatina. Sorso secco, delicato, sfizioso, effervescente, elegante, armonioso, voluttuoso e fruttato. Persistenza gustativa golosa, inebriante, sapida e leggermente astringente. Finale godibilmente amarognolo. Da associare a bollito di carne e fritto misto.
L’autentica Vino Bianco Dolce da Uve Appassite Basilicata Igt 2019. Blend di Moscato al 70% e saldo di Malvasia. Appassimento delle uve prima sulla pianta e poi sui graticci. Vinificazione in barriques nuove e maturazione sempre in barriques per un anno e poi elevazione in vetro ancora per un anno. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale in Cantina di 29,00 euro la bottiglia di 500 ml.
Nel bicchiere si distingue un colore dorato con riflessi ambrati. Ventaglio olfattivo di grande impatto, che dispiega al naso orgogliosi e plastici profumi di frutta fresca e secca come la mela, la susina gialla, l’albicocca, i fichi, i datteri, la nocciola, la noce e la mandorla tostata. Elevate poi le credenziali di confettura di bosco, di zagara, mughetto, miele di acacia, agrumi canditi ed erbette sospirose. Note balsamiche. In bocca entra un sorso dolce, ma piacevole, perché l’ottima acidità apporta una bella ventata di freschezza. Gusto bene equilibrato, raffinato e complesso. Allungo finale denso di un’ottima avvolgenza aromatica. Da consumare su dolci senza crema, frutta secca e formaggi erborinati.
L’atto Rosso Basilicata Igt 2021. Aglianico del Vulture in purezza. Maturazione in carati per nove mesi nelle grotte di tufo. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale in Cantina di 11,70 euro.
Nel bicchiere traspare un imberbe e luminoso colore rosso rubino-purpureo. Piglio aromatico portatore di costumate effusioni di frutta e fiori di rosso vestiti, agganciate a rigurgiti vegetali di ottima fattura. Ed ancora ecco qui connettersi percezioni olfattive di spezie orientali, rimandi sulfurei e captazioni terziarie. Attacco in bocca asciutto, affidabile, sapido, morbido e vibrante. Spalla acida caratterizzata da soffi di pura freschezza palatale. Rovere ben calibrato. Trama tannica ancora giovane. Registro gustativo accattivante e godibile. Buona serbevolezza. Affondo finale ben disegnato. Da preferire sulla classica cucina terragna lucana.
Il Repertorio Aglianico del Vulture Doc 2020. Soltanto Aglianico del Vulture vendemmiato a fine ottobre. Vinificazione in acciaio per dieci giorni, maturazione per un anno in tonneaux di rovere francese e poi elevazione in boccia. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale in Cantina di 17,40 euro.
Bicchiere tinto da un colore rosso rubino scintillante. Coreografiche le molteplici fragranze che si approcciano al naso e che vogliono ricordare in successione la marasca, la prugna, il mallo di noce, il sottobosco, la viola, la macchia mediterranea, le spezie, la liquirizia, il tabacco e la china. In bocca il sorso è pieno, fresco, sontuoso, gradevole, glicerico, schietto, minerale, fruttato e di grande stoffa. Tannini gioiosi. Perfetto l’equilibrio tra legno, frutta ed acidità. Percezione tattile balsamica, arrotondata, sospirosa e ricca di verve. Vino ancora molto giovane, che darà il meglio di sé tra qualche anno. Retroaroma appagante e persistente. Da spendere su un piatto di pasta al sugo e grigliata di carne.
La Firma Aglianico del Vulture Doc 2015. Aglianico del Vulture al 100%. Uve raccolte ad inizio di novembre in piena maturità. Macerazione per venti giorni. Maturazione per un anno in carati o tonneaux di rovere francese e poi elevazione in vetro per un altro anno. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale in Cantina di 32,90 euro.
Alla vista di presenta un fulgido colore rosso rubino carico e smagliante. Bouquet etereo e pervasivo, che cattura tutta l’attenzione delle narici proponendo una serie di profumi a go go di alta intensità olfattiva. Immancabili gli spunti fruttati di ciliegia, prugna, ribes, mirtilli, more e lamponi, subito seguiti da nitide impronte di iris, viola, geranio, menta, salvia, mirto e carruba. Sostanziosi poi gli afflati speziati di noce moscata, chiodi di garofano, zenzero e pepe nero. Terziarietà tridimensionale. Suadenze sulfuree ed empireumatiche. Approccio palatale ecumenico, composito, complesso, potente, strutturato, armonioso e balsamico. Sorso profondo, voluminoso, avvolgente, centrato, sfaccettato, sapido, tagliente, rigoroso, incisivo ed irradiante. Ma nelle pieghe il vino si dimostra anche sublime, morbido, accomodante, sensuale, corroborante e perfino elegante nel suo sicuro incedere. Maglia tannica bene evoluta. Resistenza al tempo a lungo raggio. Chiosa finale estremamente epicurea. Da associare a brasati di carne e ad un pecorino di Moliterno. Sarà comunque un sicuro successo.
Il Sigillo Aglianico del Vulture Doc 2015. Soltanto Aglianico del Vulture. Vendemmia tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, con le uve raccolte surmature. La macerazione sulle bucce dura un mese. Maturazione per due anni in carati o tenneaux di rovere francese e poi affinamento in bottiglia per un anno. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale in Cantina di 36,30 euro.
Un must della vitienologia meridionale, una sorta di Amarone della Basilicata interpretato in chiave moderna.
Veste cromatica attraversata da una tonalità di rosso fuoco. Dall’ampio e pluralistico crogiolo si sprigionano celestiali e variegati profumi di tanta buona roba. La primogenitura spetta di diritto ad un’ampiezza aromatica di drupe della pianta e del sottobosco, che lavorano insieme con umori floreali vestiti di rosso. Compositi gli afflati speziati e gli umori terziari di cenere, cioccolato fondente, ginepro, tabacco, liquirizia e catrame. Timbro terroso. In bocca penetra un sorso caldo, morbido e rassicurante come la coperta di Linus per via del residuo zuccherino. Subito dopo, ecco qui un’ostentazione di un portamento monumentale, austero, appassionato, opulento, regale, affascinante e scalpitante. Percezione tattile equilibrata, rotonda, intrigante, sapida e minerale. Tannini imperiali. Uso del legno senza alcuna prevaricazione. Durerà per un tempo infinito. Finale paradisiaco e gradevolmente dolcino. L’abbinamento di questo vino è molto versatile e può spaziare dai piatti di cacciagione e di formaggi stagionati a grana dura, fino all’assaggio di dolci di cioccolato, oppure bevuto da solo come vino da meditazione.
Sede a Rionero in Vulture (Pz) – Via Roma, 159
Tel. 0972 723689 – Fax 0972 755435 – Cell. 335 6842483
Info@cantinedelnotaio.it – www.cantinedelnotaio.it
Enologi: Gerardo Giuratrabocchetti e Saverio Vernucci
Ettari vitati: 50 – Bottiglie prodotte: 570.000
Vitigni: Aglianico, Fiano, Malvasia, Moscato, Chardonnay e Sauvignon Blanc.
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