di Enrico Malgi
Nel corso degli ultimi anni il Salento enoico è diventato una grande forza produttiva di eccellenti vini territoriali, apprezzati in tutta Italia ed anche all’estero. Le ragioni di questo exploit sono molteplici: in primis la dotazione di una vasta gamma di specie varietali autoctone di ottimo livello, soprattutto quelle a bacca rossa; un privilegiato areale che si conferma sempre di più capace di interagire con tutto il comprensorio, che pur non presentando al suo interno particolari rilievi montuosi è collocato in una striscia di terra molto ventilata ed equidistante tra le due sponde dei mari Adriatico ed Ionio, tanto da avvalersi di un clima perfettamente adatto alla coltivazione delle vite; aziende vitivinicole di grande spessore, che insieme a figure umane altamente professionali e preparate contribuiscono ad elevare la soglia dell’eccellenza.
Un’azienda storica e leader salentina è quella di Cantele di Guagnano, i cui vini sono stati più volte oggetto di una mia degustazione e relativa recensione, com’è capitato puntualmente anche stavolta con ben nove etichette di nuove annate, di cui due inedite appena lanciate sul mercato: TeresaManara Salice Salentino Riserva 2020 e TeresaManara Primitivo 2021.
Verdeca Puglia Igp 2022. Soltanto Verdeca. Vendemmia a metà settembre. Fermentazione e maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 9,00 euro.
Nel calice risalta un limpido e brillante colore giallo paglierino venato di schizzi verde clorofilla, così come evoca sapientemente il nome di quest’uva. Ben disponibile il tipico bouquet che si apre gentilmente al naso, espandendo deliziosi ed eterogenei profumi di pesca bianca, pera spadona, clementina, nespola, nocciola, mandorla, biancospino, sambuco, menta, rosmarino e briciole speziate. In bocca esordisce un sorso ottimamente modulato da freschezza, sapidità, morbidezza, succosità, languidezza, suadenza, soavità, sottigliezza e vellutatezza. Coté armonico, prezioso, seducente, ammaliante, sensuale e dinamico. Affondo finale sicuramente appagante. Da bere assolutamente giovane, accompagnando un piatto di linguine ai frutti di mare e/o una burrata andriese.
TeresaManara Chardonnay Salento Igp 2022. Chardonnay al 100%. Raccolta delle uve a metà agosto. Maturazione prima in acciaio e poi in barriques di primo e secondo passaggio per sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 14,00 euro.
Alla vista si presenta un lucente cromatismo giallo paglierino già abbastanza carico. Intenso e traboccante lo spettro aromatico, che va a stuzzicare un naso particolarmente attento e curioso, evocando in prima istanza fragranze fruttate di pera williams, pesca gialla, melone, albicocca, nocciola tostata, mango, ananas e pompelmo. In appresso si colgono gradevoli essenze floreali di ginestra e di acacia, sospiri di erbe aromatiche, svolazzi speziati e sentori di agrumi canditi, burro, miele e zucchero filato. Sorso deliberatamente tagliente di freschezza, avvolgente, glicerico, elegante, profondo, infiltrante, aggraziato, setoso e minerale. Sviluppo palatale equilibrato, sensuale, accattivante e godurioso. Serbevolezza a lunga gittata. La chiusura è decisamente edonistica. Perfetto su piatto di riso e patate e carne bianca. Uno dei migliori Chardonnay che ho assaggiati sicuramente.
Negroamaro Rosato Puglia Igp 2022. Negroamaro in purezza. Vendemmia effettuata nella seconda metà di settembre. Affinamento in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 9,00 euro.
Calice tinto da un luminoso colore rosato corallino. Ventaglio aromatico riccamente foderato di versatili e molteplici elementi olfattivi di amarena, mela cotogna, drupe del sottobosco, geranio, rosa canina, mirto, menta e spezie orientali. Calibrato e scorrevole il sorso che impatta sulla lingua, diffondendo per tutto il cavo orale un intrigante corollario di percezioni tattili succose, taglienti, morbide, arrotondate, fiere, leggiadre, sapide, seducenti e prettamente mediterranee. Aplomb ammaliante ed elegante. Da bere giovane. Allungo finale decisamente intrigante. Da provare su un piatto di scialatielli ai frutti di mare col pomodoro e zuppa di pesce.
Rohesia Negroamaro Rosato Puglia Igp 2022. Soltanto Negroamaro, le cui uve sono state raccolte a metà settembre. Dopo la fermentazione il vino sosta sui lieviti in acciaio per tre mesi. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 10,00 euro.
Alla vista si appalesa un brillante colore rosa cerasuolo. Bouquet incipientemente affastellato da una nutrita scorta fruttata di marasca, fragola, pesca gialla, chinotto, melagrana e bacche del sottobosco. Di seguito si evidenziano poi voluttuose e bene orchestrate connotazioni olfattive di rosa, violetta, erbe officinali, terriccio, zenzero, ribes e/o spunti di pietra focaia. Approccio palatale teso, insinuante, incisivo, rotondo, altero, sapido e glicerico. Sviluppo palatale fascinoso, orgoglioso, aggraziato, fine e complesso, che anticipa un fraseggio finale delizioso e coinvolgente. Discreta la serbevolezza. Da consumare su una parmigiana di melanzana, pizza margherita ed alici spinate indorate e fritte.
Negroamaro Puglia Igp 2021. Negroamaro al 100% vendemmiato a metà settembre. Affinamento in acciaio. Alcolicità di tredici gradi. Prezzo finale di 8,00 euro.
Livrea segnata da un intenso e nitido colore rosso rubino scintillante. Crogiolo costellato da un miscuglio olfattivo di ottimo livello, che si mette subito a sciorinare pungenti e promiscui profumi di visciola, susina nera, fichi fioroni, mandorle, iris, tocchi vegetali di macchia mediterranea e percezioni speziate. Corrente salina e minerale. In bocca penetra un sorso pimpante e piacevole, elegante, asciutto, pulito, sensuale, equilibrato, fruttato e ricco di freschezza e di energia scalpitante. Trama tannica ordinatamente intessuta. Beva rinvigorita da una souplesse dinamica. Buona la serbevolezza. Scorcio finale fortemente interessante e lievemente amarognolo. Da abbinare ad un piatto di pasta al sugo e tagliere di salumi salentini.
Primitivo Puglia Igp 2022. Solo Primitivo vendemmiato ad inizio di settembre. Maturazione in acciaio, affinamento in barriques per sei mesi e poi elevazione in vetro. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 8,00 euro.
Effetto cromatico avviluppato da un colore rosso rubino giovane. Intense ed avvolgenti le credenziali aromatiche, che declinano umori fruttati di rosso vestiti ed impronte floreali di violetta e di ciclamino insieme a gradevoli svolazzi vegetali e speziati. L’attacco in bocca è subito legittimato da proposizioni tattili morbide, acide, equilibrate, aggraziate e sensuali. Unità stilistica molto apprezzabile, suffragata da percezioni eleganti e godibili. Profondità gustativa vitale, vibrante, solida, lusinghiera e dinamica. Tannini ottimamente cesellati. Aplomb elegante e sontuoso. Conservazione durevole per quattro-cinque anni. Allungo finale sublimato da una buona persistenza. Vino poliedrico da abbinare a piatti di terra naturalmente, ma senza disprezzare un piatto di baccalà in umido.
TeresaManara Primitivo Igp 2021. Primitivo in purezza maturato in acciaio, affinato in barriques di rovere francese per un anno e poi il vino viene elevato in boccia. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di 15,00 euro.
Alla vista si manifesta un sontuoso e sfrontato colore rosso rubino carico. Bouquet connotato di intensa passione ed affastellato da copiosi e variegati aromi che attaccano subito le narici. L’incipit, come da prassi, è appannaggio di voluttuosi e netti profumi fruttati di ciliegia ferrovia, prugna, fichi, more, mirtilli, ribes e/o di drupe tropicali, insieme a gradevoli effluvi floreali e vegetali, a calibrate nuances di macchia mediterranea ed a proposizioni speziate di noce moscata, chiodi di garofano e pepe nero. In bella evidenza anche impronte terziarie di ottima caratura. In bocca penetra un sorso profondo e morbido, vigoroso e solido, maestoso e corposo, tagliente e dinamico e segnato poi da una trama tannica compiacente. Appeal seducente, sensuale e raffinato. Percezioni tattili ampie, equilibrate, armoniche, sapide, balsamiche, aristocratiche,
sostanziose ed irradianti. Siamo ancora all’inizio del percorso. Allungo finale tonico, persistente e leggermente ammandorlato. Perfetto su una grigliata di carne e formaggi pecorini.
TeresaManara Salice Salentino Negroamaro Rosso Riserva Dop 2020. Negroamaro al 100%. Vendemmia a fine settembre. Affinamento in barriques per un anno. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 20,00 euro.
Livrea colorata da uno sfavillante cromatismo rubineggiante. Coreografico e deliziosamente impostato il sontuoso bouquet, che gioca in primis su note terrose, innestate su piacevoli e doviziosi profumi di frutta rossa piccola e media, evoluzioni di fiori appassiti, calibrate cadenze vegetali e vezzi speziati di buona sostanza. In seguito si rivelano creptii terziari di cioccolato, caffè torrefatto, tabacco, mentolo, china, grafite e goudron. In bocca impatta un sorso penetrante, raffinato ed elegante, affilato e profondo, centrato e materico, austero e vitale. Ottima la spalla acida che apporta refrigerio a tutto il palato. Finezza tannica, che massaggia dolcemente le gengive. Vino nel complesso polposo, rotondo, strutturato, equilibrato e gradevole. Rimembranze finali persistenti ed appaganti. Su una bella lasagna e tagliere di salumi salentini.
Amativo Primitivo – Negroamaro Rosso Salento Igp 2021. Blend di Primitivo al 60% e saldo di Negroamaro. Raccolta delle uve ad inizio di settembre per il Primitivo ed alla fine dello stesso mese per il Negroamaro. Affinamento per un anno in barriques. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di 18,00 euro.
Nel calice serpeggia uno scintillante e goliardico colore rosso rubino. Esemplare ed eclettico l’approccio olfattivo, che costringe il naso ad aspirare un invitante pot pourri di tanta frutta fresca e/o secca: amarena, prugna, mirtilli, ribes, fragole, uva passa, fichi, nocciole e mandorle. Generose poi le rimembranze di timo, salvia, aneto, muschio, funghi e tè verde. Intrecci terziari empireumatici, catramatosi, grafitici, tostati e speziati. Sorso esplosivo, voluminoso, affabulatore esuberante, granitico, corposo, polposo, pieno di scalpitante energia, rotondo, morbido, calibrato, armonico, e stilisticamente apprezzabile. Sciabolata calda, mitigata da una pregevole componente acida. Nobile ed aristocratica l’allure. Tannini tenuti sotto stretto controllo. Ampia l’avvolgenza, che infittisce il gusto. Longevità a lunga scadenza. Retroaroma impagabilmente lungo e persistente. Agnello al forno con patate e formaggi stagionati.
Sempre in auge i meravigliosi vini di Cantele, che rispecchiano fedelmente il previlegiato terroir salentino. Il Salento è un territorio che amo e che frequento da molti anni, per cui sono stato spettatore interessato ai costanti progressi compiuti dalle aziende vitivinicole nel corso degli anni. Per questo la produzione locale è diventata meritatamente un punto di assoluto riferimento per tutta la viticoltura nazionale.
Sede a Guagnano (Le) – Strada Provinciale 365 Salice Salentino – Sandonaci
Tel. 0832 705010 – Fax 0832 705003
cantele@cantele.it – www.cantele.it
Enologo: Gianni Cantele – Agronomo: Cataldo Ferrari
Viticoltura: Difesa integrata
Ettari vitati di proprietà: 45 – Numero bottiglie: 1.500.000
Vitigni: Negroamaro, Primitivo, Susumaniello, Chardonnay, Malvasia bianca, Verdeca e Fiano.
Scheda del 24 settembre 2022
di Enrico Malgi
La storia dell’azienda vinicola pugliese Cantele viene da molto lontano, per la precisione dall’Emilia Romagna da parte di Teresa Manara e dal Veneto da parte di suo marito Giovanni Battista Cantele, che un bel giorno agli inizi degli anni cinquanta del Novecento appena sposati decisero di comune accordo di trasferirsi armi e bagagli in una “terra promessa” del profondo Sud chiamata Salento per avviare qui la loro impresa. Dopo le prime difficoltà hanno subito ingranato la giusta marcia, inserendosi perfettamente nel tessuto sociale e, soprattutto, in quello vitivinicolo locale. E così oggi a distanza di tanti anni l’attuale terza generazione, formata dai fratelli Gianni e Paolo figli di Augusto e Umberto e Luisa figli di Domenico, porta avanti con grande impegno ed acume l’azienda familiare che nel corso di tutti questi anni è diventata leader a livello regionale e rappresentando nel contempo un capillare punto di riferimento per tutto il comparto vitivinicolo della Puglia e di tutto il Meridione.
Un’ampia e multiforme produzione vinicola, composta da più di quindici etichette, rappresenta il vero passe-partout dell’eccellenza per aprire tutte le porte del successo commerciale. E, come capita ormai da anni, anche stavolta ho avuto il grande privilegio di degustare in anteprima ben quattordici bottiglie, divise in quattro linee (manca soltanto la linea “Fanoi”).
Linea Cantele
Verdeca Puglia Igp 2021. Soltanto Verdeca allevata nel vocato areale della Valle d’Itria. Uve raccolte a metà settembre. Fermentazione e maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 9,00 euro.
Cromatismo affastellato da un limpido colore giallo paglierino venato di giovani riflessi verdognoli. Bouquet interessato da gradevoli profumi di clementina, nespola, pera, sambuco, biancospino, fiori di pesco ed erbe aromatiche. In bocca esordisce un sorso bello fresco e morbido, sapido e languido, suadente e vellutato. Silhouette snella, delicata, elegante e seducente. Finale ammaliante. Vino da bere giovane, accompagnato da un piatto di vermicelli a vongole e latticini.
Chardonnay Puglia Igp 2021. Chardonnay in purezza vendemmiato ad inizio di agosto. Lavorazione in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale intorno ai 10,00 euro.
Ovviamente molto giovane il colore giallo paglierino attraversato da lampi verdolini. Spettro aromatico segnato da un genuino pot pourri di fragranze, che esprime subito percezioni olfattive di pompelmo, pera, mela verde, banana, mughetto, magnolia, timo e salvia. Impatto del sorso sulla lingua gradevolmente fresco e decisamente morbido e poi è anche immediato, leggero, soave, aggraziato, agile e sapido. Souplesse intrigante. Chiusura sospirosa. Anche questo vino va bevuto giovane ed abbinato ad un risotto ai frutti di mare e carne bianca.
Negroamaro Rosato Puglia Igp 2021. Negroamaro al 100% vendemmiato a metà settembre. Maturazione in acciaio. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale intorno agli 8,00 euro.
Alla vista si appalesa un vivido colore rosato ramato. Le percezioni olfattive evidenziano costumanze di visciola, melagrana, fragola, lamponi, violetta, rosa canina ed erbe officinali. Briciole speziate. In bocca fa il suo ingresso un sorso molto delicato e gradevole, scorrevole, acido, glicerico, sensuale, leggiadro, intrigante e gioioso. Sviluppo palatale arioso, carezzevole, felpato, ammaliante, fruttato e vezzoso. Allungo finale appagante. Da preferire su un risotto allo zafferano e tagliere di salumi.
Negroamaro Puglia Igp 2021. Solo Negroamaro vendemmiato a metà settembre. Macerazione sulle bucce per circa una settimana. Affinamento in serbatoi di acciaio. Alcolicità di tredici gradi. Prezzo finale intorno agli 8,00 euro.
Nel bicchiere si scorge un coreografico colore rubino striato di riflessi violacei. Bene impostato il composito crogiolo, dal quale il naso riesce a percepire gradevoli umori fruttati, floreali e vegetali di ottima caratura. Sorso pronto, gioioso, leggero, snello, affidabile e compartecipe. Buona la spalla acida. Gusto legittimato da proposizioni sapide, morbide, eleganti e bene equilibrate. Tannini ottimamente affusolati. Tratto finale sublimato da rimarchevoli toni godibili e lievemente amarognoli come da varietale. Da sposare ad un piatto di pesce in guazzetto e formaggi freschi.
Primitivo Puglia Igp 2021. Primitivo in purezza vendemmiato ad inizio di settembre. Maturazione in acciaio, affinamento in barriques per sei mesi. Elevazione in vetro per due mesi. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 10,00 euro.
Veste cromatica segnata da un fulgido colore rosso rubino-purpureo. Piglio olfattivo intensamente affastellato da connotazioni di frutta rossa, impronte floreali di ciclamino e credenziali vegetali di erbe aromatiche. Sentori speziati in sottofondo. Lusinghiero e ben calibrato lo scorrevole sorso che seduce proditoriamente le papille gustative attraverso una sensitiva tattilità, così ottimamente cesellata e ricamata di tante cose buone. Trama tannica galante. Buona la serbevolezza. Retroaroma godurioso. Su una zuppa di cereali e caprino delle Murge.
Salice Salentino Rosso Riserva Doc 2019. Negroamaro al 100% maturato in acciaio e poi affinato in barriques per sei mesi. Elevazione in vetro per due mesi. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 10,00 euro.
La scelta aziendale ha privilegiato l’uso del solo Negroamaro, ma per questa denominazione spesso viene usato in blend anche la Malvasia Nera. Il Disciplinare del Salice Salentino per il rosso (ci sono anche le versioni rosato, bianco ed Aleatico), prevede l’impiego del Negroamaro minimo 75% ed eventuale aggiunta di Malvasia Nera oppure Primitivo.
Bicchiere tinto da un bel colore rosso rubino lucente. Composito e molto stratificato il crogiolo, ricco com’è di input di drupe della pianta e del sottobosco, sentori floreali e rigurgiti di macchia mediterranea. Ed ancora ecco che si diffondono pregevoli risorse olfattive di spezie orientali ed umori terziari. In bocca penetra un sorso molto sicuro di sé, teso, sapido, rotondo, morbido e dinamico. Trama tannica ottimamente ordita. Profondità gustativa bella ariosa, sontuosa, vitale, vibrante e perfino elegante. Ne avrà ancora per alcuni anni. Scatto finale edonistico. Vino da consumare su carni bianche e rosse e tagliere di salumi.
Linea Rohesia
Rohesia Malvasia Bianca Puglia Igp 2021. Soltanto Malvasia bianca vendemmiata a metà agosto. Maturazione in acciaio per tre mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 10,00 euro.
Intraprendente e solare il colore giallo dorato leggermente venato di lampi verdolini che occhieggia nel bicchiere. Goliardiche fragranze danno l’assalto al naso per affermare la loro indiscussa vivacità attraverso rimembranze di pesca gialla, pera Williams, mela golden, ananas, papaya, fiori bianchi e camomilla. Approccio palatale aromatico, rinfrescante, delicato, affusolato, equilibrato e glicerico. Silhouette elegante, accattivante e vellutata, che prelude poi ad un’intensa e fruttata chiusura. Vino da bere giovane insieme ad un piatto di linguine ai ricci di mare e sfiziosità varie.
Rohesia Negroamaro Rosato Puglia Igp 2021. Negroamaro al 100% vendemmiato a metà settembre. Maturazione in acciaio per cinque mesi e poi affinamento in boccia per altri due mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 12,00 euro.
Nel bicchiere risalta un sontuoso colore salmonato. Bouquet molto interessante, dal quale si sprigionano evolute e multiple captazioni di marasca, melagrana, lamponi, ribes e geranio. Echi vegetali e speziati vanno poi a completare il ricco quadro olfattivo. In bocca fa il suo ingresso un sorso scorrevole, succoso, intrigante, fresco, rotondo, leggiadro e fine. Appeal elegante, lineare, godurioso, affascinante e seducente. Affondo finale giocoso. Da provare su un risotto ai frutti di mare e pizza margherita.
Rohesia Vino Spumante di Qualità Metodo Classico Pas Dosé 2016. Sboccatura 02/2022. Negroamaro in purezza. Affinamento sur lies per due mesi. Rifermentazione in bottiglia per sessanta mesi. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di circa 30,00 euro.
Brillante ed attraente il colore rosato corallino. La soffice e compatta corona di spuma non riesce a celare il sottostante perlage, così ricco di piccole, abbondanti, persistenti e saltellanti bolle. Bouquet intensamente costellato da deliziosi profumi di amarena, bergamotto, cassis, zagara, lavanda ed erbe aromatiche. Sentori speziati. Tipici poi gli afflati di crosta di pane e di pasticceria. Un sorso secco e brioso conquista subito tutto il cavo orale, rivelando un gusto morbido, rinfrescante, immediato, rotondo, leggiadro, elegante e dissetante. Finale edonistico. Da preferire su piatti di mare anche col pomodoro e capocollo di Martina Franca.
Rohesia Susumaniello Puglia Igp 2021. Solo Susumaniello vendemmiato a metà settembre. Maturazione in acciaio e poi affinamento in barriques già usate. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 10,00 euro.
Dal bicchiere risalta una tonalità di rosso rubineggiante, appena scalfita da riverberi violacei. Dall’ampio crogiolo si espandono a dismisura veraci svolazzi di tanta buona frutta vestita di rosso, insieme a plastiche cadenze floreali e vegetali di ottima caratura ed agli immancabili afflati speziati. In bocca penetra un sorso ammantato di una purezza gustativa tipicamente mediterranea, dimostrandosi compito, teso, morbido, piacevole, equilibrato e rassicurante. Tannini godibili. Legno ben dosato. Buona la serbevolezza. Percezione tattile solida, materica e sontuosa. Da sposare ad un piatto di pasta al pomodoro e tagliere di formaggi non troppo stagionati.
Linea Teresa Manara
Teresa Manara Chardonnay Salento Igp 2021. Etichetta bianca. Chardonnay vendemmiato a metà agosto. Maturazione prima in acciaio e poi in barriques nuove per sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 14,00 euro.
Giovane e pimpante il colore giallo paglierino che si staglia nel bicchiere. Ventaglio olfattivo segnato da un piglio intensamente profumato di tanta buona frutta fresca come l’albicocca, il melone bianco, la pera, la pesca gialla, il pompelmo, la banana ed il litchi. Seguito poi da un’esplicita complicità che si avvale di nuances floreali di ginestra e di acacia e/o di rigurgiti speziati e terziari. Sorso ampio, tagliente, rotondo, setoso, armonioso, sapido e soave. Appeal decisamente sensuale. Buona la capacità di conservazione nel tempo. Retroaroma impagabile. Su un risotto ai frutti di mare e mozzarella.
Teresa Manara Chardonnay Salento Igp 2021. Come viene riportato a chiare lettere sull’etichetta nera le uve sono state raccolte surmature il quattordici settembre 2021. Acciaio e legno si alternano in fase di fermentazione e maturazione del vino, con affinamento finale per un anno in barriques di rovere francese metà nuove e metà di secondo passaggio. Gradazione alcolica di quattordici gradi e mezzo. Prezzo finale di circa 20,00 euro.
Si tratta del fratello maggiore del vino precedente. Uno Chardonnay straordinario che, nonostante sia stato allevato in un contesto territoriale certamente più caldo rispetto a latitudini più vocate che possono garantire la piena maturazione delle uve attraverso un clima più fresco (leggi Borgogna e Champagne soprattutto), a conti fatti si dimostra estremamente vivo nel colore giallo dorato, esuberante ed elegante nell’approccio olfattivo e seducente e convincentemente fresco nelle pieghe gustative. In successione, quindi, possiamo riscontrare captazioni di frutta esotica e/o essiccata, insieme con fragranze di burro fuso, pane tostato, miele, zucchero filato e cannella, sospiri floreali di bianco vestiti, credenziali speziate ed afflati idrocarburici, fumé e boisé. In bocca transita un sorso caldo, avvolgente, persistente, grasso, cremoso, strutturato, duttile e plastico, senza tralasciare poi una pertinenza gustativa anche morbida, fresca, arrotondata, aggraziata ed appassionata. Si può vaticinare una longevità di almeno una decina d’anni. Piatti di mare certo, ma non sfigurerà sicuramente se potrà condividere alcune preparazioni più complesse della terragna cucina salentina.
Teresa Manara Negroamaro Salento Igp 2019. Solo Negroamaro vendemmiato a fine settembre. Dopo la malolattica il vino sosta in barriques di rovere francese per un anno. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale di 15,00 euro.
Bicchiere tinto da un colore rosso rubino concentrato. Bouquet portatore di intense e poliedriche impronte olfattive di amarena, prugna, fichi, mandorle, nocciole, sottobosco, violetta, erbe officinali, noce moscata, pepe nero e suadenze terziarie. Impatto del sorso sulla lingua complesso, profondo, centrato, glicerico, balsamico e ferroso. Ottima la spalla acida che alita un gioioso venticello fresco per tutto il cavo orale. Trama tannica raffinata. Nobile ed aristocratica l’allure. Percezione tattile vibrante, affascinante, sublime e goduriosa. Fraseggio finale lungo e persistente. Perfetto su un agnello al forno con patate e formaggi stagionati.
Linea Amativo
Amativo Primitivo Negroamaro Salento Igp 2020. Uvaggio di Primitivo al 60% e saldo di Negroamaro. Raccolta delle uve ad inizio settembre per il Primitivo e a fine settembre per il Negroamaro. Maturazione in barriques per un anno. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di 17,00 euro.
Veste cromatica punteggiata da uno scintillante colore rosso rubino. Al naso salgono espansivi e molteplici profumi di ciliegia ferrovia, susina nera, cassis, mirtilli, more, viola mammola, iris, garofano e macchia mediterranea, che se la intendono poi con una calibrata tessitura speziata ed anche con riscontri terziari di chiodi di garofano, zenzero, liquirizia, tabacco e goudron. In bocca fa il suo ingresso un sorso caldo, voluminoso, etereo, infiltrante, corposo, avviluppante, sensuale, modulatamente fresco, sensitivamente morbido, deliziosamente vellutato e tannicamente aggraziato. Accelerazione palatale composita, sapida, minerale, tonica, solida, imponente, rassicurante, raffinata, reattiva e dinamica, che anticipa uno scorcio finale lunghissimo ed epicureo. Longevità a lunga scadenza. Da abbinare a cacciagione e formaggio pecorino stagionato.
Una batteria davvero spaziale quella di Cantele di cui non avevo dubbi in proposito, perché sono vini che ho già ampiamente resocontato attraverso i millesimi precedenti e che mi hanno sempre affascinato. Oltretutto conosco bene i fratelli Gianni e Paolo, di cui sono stato ospite nella loro azienda salentina, avendo avuto la possibilità di toccare con mano la loro serietà professionale, scrupolosità ed efficienza.
Sede a Guagnano (Le) – Strada Provinciale 365
Tel. 0832 705010 –
cantele@cantele.it – www.cantele.it
Enologo: Gianni Cantele – Agronomo: Cataldo Ferrari
Viticoltura: Difesa integrata
Ettari vitati di proprietà: 45 – Numero bottiglie: 1.500.000
Vitigni: Negroamaro, Primitivo, Susumaniello, Chardonnay, Malvasia bianca, Verdeca e Fiano.
24 luglio 2021
di Enrico Malgi
Quando si parla di vino di solito si dimentica che dietro la produzione di una bottiglia esiste tutto un mondo da scoprire e da raccontare, che è parte integrante della vita di persone che hanno dedicato e sacrificato tutta la loro vita affinché loro stessi e poi successivamente i loro figli e nipoti possano avere un futuro certo e condividere insieme gioia e dolori.
La storia di Giovanni Battista Càntele e di sua moglie Teresa Manàra è estremamente emblematica, perché nel 1950 hanno deciso coraggiosamente di emigrare al contrario da nord a sud Italia fino a giù nel Salento ed ivi fondare la loro azienda vitivinicola. Col trascorrere degli anni per fortuna la loro scelta si è rivelata quella giusta, perché l’azienda di Guagnano è cresciuta a dismisura ed ha avuto davvero un grosso successo, tanto da diventare un punto di assoluto riferimento non solo per il Salento e la Puglia, ma anche per tutto il Mezzogiorno e l’Italia tutta, con una produzione vinicola che supera il milione e mezzo di bottiglie annue. Al comando aziendale attualmente si trova il loro nipote Gianni, coadiuvato dal fratello Paolo e dai cugini Umberto e Luisa.
Sono state ben dieci le etichette di nuove annate che ho potuto degustare recentemente, grazie alla disponibilità della famiglia Càntele.
Rohesia Malvasia Bianca Salento Igt 2020. Soltanto Malvasia bianca lavorata in acciaio per cinque mesi e poi affinata in vetro per due mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 10,00 euro. Bottiglie prodotte numero 26.000.
Colore giallo paglierino lucente e striato di giovani riflessi verdolini. Caratteristico il sensitivo bouquet, dal quale in naso attinge copiosi profumi di tanta buona frutta fresca indigena ed esotica: pesca, mela, albicocca, mandorla, litchi, maracuja, mango e papaya. Estensive poi le proiezioni floreali e vegetali di buona costumanza. Sorso leggero, aromatico, accondiscendente, speziato, morbido, elegante, carezzevole e vellutato. Finale gioioso ed in piena souplesse. Da provare su un piatto di linguine ai ricci di mare e carne bianca.
Teresa Manara Chardonnay Salento Igt 2020. Chardonnay al 100%. Maturazione in barriques per sei mesi ed elevazione in boccia per altri due mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 14,00 euro. Bottiglie prodotte numero 85.000.
Limpido il colore giallo paglierino luminoso. Spettro aromatico intensamente affastellato da credibili fragranze di melone, pera, banana, pompelmo, ginestra, acacia, menta e camomilla. Sentori idrocarburici e fumé in sottofondo. Ben modulate poi le cadenze di zucchero filato e di spezie orientali. In bocca esordisce un sorso teso, glicerico, leggiadro, sapido, languido, succoso, felpato, soave, seducente ed infiltrante. Appeal aggraziato, cristallino, armonico e godurioso. Chiusura appagante. Da preferire su un risotto ai frutti di mare e/o su una bella mozzarella.
Rohesia Negroamaro Rosato Salento Igt 2020. Soltanto Negroamaro maturato in acciaio per cinque mesi ed elevato poi in vetro per altri due mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro. Bottiglie prodotte numero 40.000.
Tipica tonalità rosata salentina, segnata com’è da un bel colore cerasuolo. L’approccio olfattivo desta subito tanta attenzione e curiosità da parte di un naso molto disponibile. In primis prevale l’ottima componente fruttata di amarena, melagrana, fragola e lampone, che intercetta poi ricamate effusioni floreali di rosa canina e di geranio, insieme a soffusi aliti vegetali. Sulla lingua plana un sorso di puro stampo mediterraneo, così immediato, delicato, fresco, sapido, intrigante e lineare. Palato fine e slanciato. Retroaroma edonistico. Da consumare su un tagliere di salumi e pizza margherita.
Primitivo Salento Igt 2019. Primitivo in purezza fermentato in acciaio e poi maturato in barriques per sei mesi. Affinamento in bottiglia per due mesi. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 8,50 euro. Pezzi prodotti numero160.000.
Alla vista si presenta un colore rosso rubino concentrato. Sviluppi aromatici intensi ed avvolgenti, che declinano umori fruttati di rosso vestiti ed impronte floreali di violetta e di ciclamino. Percezioni odorose di macchia mediterranea. Ottimo l’attacco in bocca, legittimato da proposizioni tattili morbide, acide, equilibrate, aggraziate e sensuali. Unità stilistica molto apprezzabile. Profondità gustativa vitale, vibrante e dinamica. Tannini ottimamente cesellati. Aplomb elegante e sontuoso. Allungo finale sublimato da buona persistenza. Vino poliedrico da abbinare a piatti di terra naturalmente, ma senza disprezzare quelli di mare col pomodoro.
Salice Salentino Riserva Doc 2018. Negroamaro in purezza maturato prima in acciaio per due anni e poi in barriques per sei mesi. Affinamento in boccia per due mesi. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 9,00 euro. Bottiglie prodotte numero 220.000.
Cromatismo segnato da un colore rosso rubino sfavillante. Un pregevole e composito pot pourri di profumi comincia a stuzzicare le narici, proponendo esplosive essenze di marasca, prugna, sottobosco, fiori rossi ed erbe aromatiche. Ampie le percezioni speziate. In bocca esordisce un sorso arioso, irradiante, sontuoso, affilato, rotondo e glicerico. Ottima la spalla acida che refrigera il palato. Tannini sotto stretto controllo. Godibili gli estratti fruttati. Scatto finale decisamente appagante. Da consumare sulla classica cucina terragna salentina.
Rohesia Susumaniello Salento Igt 2019. Blend di Susumaniello al 90% e saldo di Negroamaro. Maturazione in barriques per cinque mesi. Elevazione in vetro per due mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 10,00 euro. Bottiglie prodotte numero 13.500.
Bicchiere tinto da un colore rosso rubino lievemente schizzato di porpora. Ventaglio olfattivo di gradevole effetto, laddove il naso è messo in condizione di aspirare generose e variopinte fragranze. La parte del leone è appannaggio della componente fruttata, che imbastisce un giocoso fraseggio ricco di percezioni di amarena, ribes, mora e mirtilli ed associato poi a sospirose cadenze di macchia mediterranea, frammenti floreali e credenziali speziate. In bocca penetra un sorso solido, fruttato, morbido e ben calibrato. Trama tannica remissiva e collaboratrice. Tattilità affidabile e gradevole. Scorcio finale armonioso. Da preferire su un piatto di pasta al pomodoro e formaggi non troppo stagionati.
Teresa Manara Negroamaro Salento Igt 2018. Soltanto Negroamaro lavorato dodici mesi in acciaio e dodici mesi in barriques. Affinamento in vetro per quattro mesi. Prezzo finale di 16,00 euro. Bottiglie prodotte numero 60.000.
Colore rosso rubineggiante. Dall’ampio crogiolo il naso attinge un corollario di eterogenei profumi che evocano in primis evoluti toni fruttati e floreali di ottima caratura. Intense e bene articolate poi le impronte di spezie e di balsamo insieme a percezioni terziarie. In bocca fa il suo ingresso un sorso complesso, strutturato, equilibrato, glicerico e sostenibile. Palato profondo, ben contrastato, ferroso, terroso, minerale e fascinoso. Nobile ed aristocratica l’allure. Finezza tannica bene espressa. Plastico e ben ricamato il finale. Da assaggiare insieme ad una zuppa di cereali e caprini delle Murge.
Amativo Rosso Salento Igp 2018. Tipico blend salentino confezionato con 60% di Primitivo e saldo di Negroamaro. Affinamento per un anno in acciaio ed un altro anno in barriques. Elevazione in bottiglia per quattro mesi. Alcolicità di quindici gradi. Prezzo finale di 18,00 euro. Bottiglie prodotte numero 32.000.
Goliardico il colore rosso rubino carico. L’intenso ed affascinante bouquet sprigiona eclettici e variegati profumi di tanta buona roba. L’incipit è di pertinenza di piccole drupe del sottobosco e/o di quelle più grandi della pianta, seguito subito dopo da tocchi floreali e vegetali ed anche da risvolti aromatici di spezie orientali. Attacco in bocca granitico, caldo, protettivo, sensuale, affascinante e fine. Beva tonica, solida, vibrante, balsamica ed ottimamente modulata. Tannini affusolati. Buona la spalla acida che alita freschezza per tutto il cavo orale. Vino senz’altro serbevole. Proposizione finale eterea. Da abbinare ad un agnello al forno e formaggi a pasta dura.
Fanòi Negroamaro Salento Igp 2017. Nella controetichetta si legge: “Fanòi sta ad indicare il potere simbolico del fuoco condiviso…”. Negroamaro in purezza che ha trascorso due anni in acciaio di maturazione, un anno in barriques di affinamento e sei mesi di elevazione in bottiglia. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 35,00 euro. Bottiglie prodotte numero 6.500.
Colore punteggiato da voluttuosi e struggenti sprazzi rubino-granato. Un sontuoso caleidoscopio di profumi investe un naso subito disponibile ed attento. Le danze cominciano con affidabili passi fruttati di ciliegia ferrovia, prugna secca, fichi secchi, mandorla, gheriglio di noce, mirtilli, cassis e more. Calibrati i ricami floreali e vegetali, intrecciati a goduriosi afflati speziati di noce moscata, chiodi di garofano e cannella. Voluttuosi i sentori terziari di liquirizia, tabacco, mentolo, balsamo e cioccolato fondente. In bocca arriva un sorso caldo, avvolgente, austero, complesso, voluminoso e corposo. Trama tannica imperiale. L’intensità gustativa si dimostra anche morbida, bene allineata, rotonda, composita e tagliente. Ne avrà ancora per molti anni. Retroaroma estremamente persistente. Da spendere su una bella lasagna al forno e formaggi stagionati.
Fanòi Primitivo Salento Igp 2017. Si tratta del gemello del vino precedente. Come si sa, nel Salento Negroamaro e Primitivo vanno in perfetta simbiosi, anche se il primo è quello che si ritiene più territoriale, mentre il Primitivo esprime varie anime: quello di Manduria, di Gioia del Colle, del Salento appunto e/o quello più generico della stessa regione Puglia.
La maturazione del vino è uguale a quella del Negroamaro, a parte la sosta in acciaio per un anno anziché due anni. Mentre il tasso alcolico arriva a toccare i sedici gradi. Prezzo finale sempre di 35.00 euro. Bottiglie prodotte numero 6.500.
Alla vista si presenta un cromatico rosso fuoco scintillante. Bouquet espansivo ed avvolgente, che riesce a trasmettere al naso un emozionante pot pourri di eterei profumi di tanta buona frutta fresca e/o secca in egual misura. In appresso si manifestano coinvolgenti sensazioni olfattive che giocano di rimessa, ma sempre presenti sfoderando così un bel gioco: fiori appassiti, umori terrosi, tessitura speziata e rimembranze terziarie di balsamo, caffè torrefatto, catrame, grafite e china. La ricettiva bocca accoglie un sorso che esibisce subito un eccessivo bonus di calore, ma che per fortuna viene subito stemperato da un timbro di dolce freschezza palatale. Portamento austero di un vino che esprime una sontuosa materia, un raffinato appeal, una trama tannica fitta ma già sottomessa, un’infiltrante accelerazione palatale, un ritmo ben cadenzato ed una trascinante progressione gustativa. Tattilità imponente, carnosa, esuberante, poderosa, grintosa e reattiva, che anticipa un finale persistente ed epicureo. Longevità a lunga scadenza. Tanta e tanta carne.
Sede a Guagnano (Le) – Strada Provinciale 365
Tel. 0832 705010 – cantele@cantele.it – www.cantele.it
Enologo: Gianni Cantele – Agronomo: Cataldo Ferrari
Viticoltura: Difesa integrata
Ettari vitati di proprietà: 45 – Numero bottiglie: 1.500.000
Vitigni: Negroamaro, Primitivo, Susumaniello, Chardonnay, Verdeca e Fiano.