di Enrico Malgi
Emiliana Botti è una giovane viticoltrice di Agropoli formatosi e vissuta all’ombra del suo famoso papà Carminuccio, che purtroppo è venuto a mancare circa tre anni e mezzo fa. Carminuccio è stata una persona sempre molto attiva, meticolosa e pazzamente innamorata del suo lavoro, tanto è vero che ha seguito pari pari la storia della viticoltura cilentana moderna fin dai primordi come antesignano, insieme a pochi altri viticoltori locali. Quindi non è stato facile per Emiliana accollarsi questo fardello sulle spalle dopo la dipartita di suo padre, ma poiché in famiglia non ci sono figli maschi è stato giocoforza scendere in campo per non disperdere questo grande patrimonio vitivinicolo e culturale ricevuto in eredità. Passato il primo momento di giustificato smarrimento, adesso Emiliana è saldamente al comando dell’azienda familiare, per sua fortuna suffragata da una resa ottimale.
Nella mia recente visita ad alcune aziende cilentane ho avuto modo di assaggiare anche cinque etichette aziendali di nuove annate.
Fiano Paestum Igp 2022. Soltanto Fiano maturato per quattro mesi in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di circa12,00 euro.
Nel calice risalta un luminoso colore giallo paglierino leggermente striato di riflessi verdognoli. Dall’interessante bouquet di primo acchito si sprigionano voluttuosi profumi fruttati e floreali, che ricordano la mela verde, la pera spadona, la susina bianca, il mandarino, la banana, la nocciola, l’ananas, il biancospino e la ginestra. Gradevoli intrecci vegetali e speziati vanno poi a completare tutto il corredo olfattivo. In bocca arriva subito un sorso affilato, sapido, suadente, carezzevole, morbido, dinamico ed aggraziato. Tensione palatale delicata, genuina, setosa ed iodata. Silhouette slanciata ed elegante. Scatto finale gioioso e rinfrescante. Da consumare su un risotto ai funghi porcini e pollo alla cacciatora.
Enfasi Fiano Cilento Dop 2022. Fiano in purezza affinato in acciaio per quattro mesi e poi elevato in vetro. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 15,00 euro.
Veste cromatica segnata da un fulgido colore giallo paglierino con imberbi schizzi verdolini. Sintomatico lo spetto aromatico, che al naso svela caratteristiche e pluralistiche fragranze di pesca bianca, mela annurca, fico dottato del Cilento, clementina, gelsomino, tiglio, acacia, muschio, citronella e zenzero. Sospiri salmastri. In bocca penetra un sorso gradevolissimo per freschezza, grazia, soavità, sapidità, morbidezza, raffinatezza, polposità, rotondità ed equilibrio. Grip seducente, accattivante, ammaliante, palpitante, scattante ed armonico, il tutto registrato in perfetta fusione. Fiano di grande potenzialità evolutiva, per cui si può tranquillamente aspettarsi una serbevolezza a lunga gittata. Affondo finale decisamente appagante. In abbinamento con un piatto di vermicelli a vongole e carne bianca.
Riflesso Rosato Paestum Igp 2022. Inedito blend per il Cilento di Barbera e Merlot. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 15,00 euro.
Nel calice si staglia un brillante colore rosa cerasuolo. Bouquet ampio e coinvolgente, che propone al naso in primis profumi fruttati di amarena, chinotto, melagrana, fragole e piccole drupe del sottobosco, unitamente ad afflati floreali di rosa canina e di violetta, a respiri di macchia mediterranea ed a briciole speziate. Approccio palatale rigoroso nello sviluppo, elegante nel tratto e poi bello fresco e garbato, affusolato ed impertinente, suadente e lineare, glicerico e sospiroso. Sorso di cristallina purezza, scorrevole, vellutato, intrigante, arrotondato, stimolante, succoso, schietto, vezzoso, fine, fruttato e godibile. Da bere giovane. Chiusura su cadenze edonistiche. Da preferire su un tagliere di salumi cilentani e pizza margherita.
Primitivo Paestum Igp 2022. Primitivo al 100% maturato in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 12,00 euro.
Ecco qui una rara bottiglia di Primitivo cilentano che da fedele appassionato dei vini pugliesi apprezzo molto, auspicando a breve un ulteriore incremento produttivo di questa specie varietale in tutto l’areale del Cilento.
Alla vista si manifesta uno scintillante colore rosso rubino carico. Ventaglio olfattivo detentore di gioiosi umori fruttati, floreali e vegetali di ottimo rilievo. La conferma arriva attraverso l’ampio e multiforme crogiolo, dal quale l’impaziente naso aspira golose e goliardiche essenze di amarena, fragoline, piccole bacche del sottobosco, fichi, mandorle, fiori rossi ed erbe officinali, agganciate poi a frammenti speziati. In bocca esordisce un sorso incalzante e seducente, ben calibrato, teso, morbido, balsamico, sapido e segnato da un’infiltrante pulsazione minerale. Tannini affusolati. Complessità gustativa alimentata da una beva tonica, equilibrata, rotonda, sfaccettata e dinamica, per cui è facile pronosticare una buona tenuta nel tempo da parte di questo vino. Retroatoma soddisfacente. Da abbinare a piatti di terra, ma senza disdegnare anche una bella zuppa di pesce ed una parmigiana di melanzane.
Impervio Aglianico Cilento Dop 2020. Solo Aglianico maturato in botti di rovere per un anno e poi elevato in vetro. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di circa 15,00 euro.
Livrea colorata da una tonalità di rosso rubino luminoso ed appariscente. Al naso salgono numerosi e variegati afflati di ciliegia, prugna, carruba, ribes, mirtilli, more, violetta, timo, salvia e menta. In appresso risaltano effusioni speziate di noce moscata, zenzero, chiodi di garofano e pepe nero, insieme a suadenze terziarie. Sulla lingua plana un sorso intenso, austero, vibrante, corposo, granitico, complesso, strutturato, scalpitante, balsamico, mentolato, tagliente, scattante, glicerico e costumato. Trama tannica duttile e talentuosa. Pregnanza gustativa goduriosa, aristocratica, pervasiva, arrotondata, aggraziata e fine, che imprime un’impressionante accelerazione al palato. Timbrica artigianale. Nobile allure. Longevità a lunga scadenza. Fraseggio finale persistentemente edonistico. Perfetto su un piatto di ravioli al ragù, capretto al forno con patate e formaggio stagionato.
Per fortuna la qualità dei vini di Botti nel tempo è rimasta posizionata su un ottimo livello. Emiliana, con la collaborazione dell’esperto enologo Giuseppe Capo, è riuscita nel non facile compito di non fare rimpiangere Carminuccio, dedicandosi al lavoro con passione ed abnegazione, per portare a pieno compimento il progetto che le ha trasmesso il papà.
Azienda Agricola Botti Emiliana
Via Torretta, 63 Agropoli (Sa)
Tel. 0974 822185 – Cell. 338 4368886
info@cilentovini.it – www.cilentovini.it
Enologo: Giuseppe Capo
Ettari vitati di proprietà: 4,5 – Bottiglie prodotte: 30.000
Vitigni: Aglianico, Primitivo, Sangiovese, Barbera, Fiano, Falanghina, Trebbiano e Malvasia bianca.
Scheda del 30 settembre 2022
di Enrico Malgi
La storica e minuscola azienda di famiglia è ormai ufficialmente intestata ad Emiliana Botti, la quale dopo la dipartita del suo amato papà Carmine avvenuta due anni e mezzo fa ha preso saldamente in mano il testimone, continuando così l’avventura vitivinicola che è cominciata ad Agropoli da oltre cinquant’anni.
Nel frattempo a collaborare con l’azienda cilentana è stato chiamato l’esperto enologo Giuseppe Capo, che ha sempre bene operato in tutta la provincia di Salerno.
Come di consueto anche quest’anno ho potuto degustare le nuove annate di cinque etichette.
Fiano Paestum Igp 2021. Fiano in purezza
maturato per quattro mesi in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale intorno ai 12,00 euro.
Classico Fiano cilentano, che viene coltivato in massima parte lungo la costa che va da Paestum ad Agropoli e spingendosi a macchia di leopardo fino a Sapri, lasciando vuoto così quasi del tutto l’interno collinare, a parte qualche sporadica performance.
Nel bicchiere traspare un limpido colore giallo paglierino attraversato da lampi verdolini. Dall’ampio bouquet si sprigionano voluttuosi profumi, che in primis ostentano
un mix di sentori fruttati e floreali che ricordano la mela verde, la pesca bianca, la pera, la clementina, la ginestra ed il biancospino. Timidi gli accenni di frutta tropicale, mentre di contro risultano più invasive le credenziali vegetali di macchia mediterranea, accompagnate da impronte speziate. In bocca penetra un sorso godibilmente fresco e morbido, suadente e fruttato, sapido e minerale. Sviluppo palatale aggraziato, intrigante, elegante e ben delineato su toni espansivi. Buona la serbevolezza. Scatto finale appagante. Da preferire sulla tipica cucina marinara del Cilento senza pomodoro.
Enfasi Fiano Cilento Dop 2021. Soltanto Fiano maturato in acciaio e poi affinato in vetro. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 15,00 euro.
Veste cromatica affastellata da un colore giallo paglierino lucente. Spettro aromatico portatore di infinite, rimarchevoli e gradevoli nuances che si approssimano gioiosamente verso le narici, rilasciando così sensitive gentilizie di mela, albicocca, mandarino, ananas, nocciola, fico, fiori bianchi ed erbe aromatiche. Sottofondo iodato e speziato. La ricettiva bocca accoglie un sorso teso, delicato, gentile, affusolato, cristallino, carezzevole, glicerico, succoso e dinamico. Silhouette slanciata, elegante e sontuosa. Percezione tattile genuina, setosa, seducente e
rivitalizzante. Anche qui buona la capacità di resistere al tempo ancora per alcuni anni. Fraseggio finale sicuramentepersistente. Da abbinare ad un bel piatto di spaghetti a vongole e latticini.
Riflesso Rosato Paestum Igp 2021. Blend di Barbera e Merlot. Maturazione in acciaio. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale intorno ai 15,00 euro.
Da quest’annata è totalmente cambiato il blend di questo vino, che fino all’anno scorso prevedeva l’impiego di Aglianico, Sangiovese e Primitivo.
Nel bicchiere risalta un luminoso colore rosato melogranato. Dal caratteristico crogiolo saltano fuori prorompenti vezzi di amarena, chinotto, mela cotogna, scorza candita, ribes, fragola, lampone, viola, mirto e sentori di salsedine. Impatto del sorso sulla lingua scorrevole,
arrotondato, morbido, tagliente, speziato, sapido, armonico e vezzoso. Polpa succosa e concentrata. Progressione palatale bene impostata, lineare, accattivante, caratteriale e garbata. Appeal fine, elegante e sognatore. Ritmo dinamico ed evoluto. Gusto seducente ed ottimamente modulato, che anticipa una chiusura molto soddisfacente. Ideale su una zuppa di pesce e tagliere di salumi.
Primitivo Paestum Igp 2021. Primitivo al 100% maturato in acciaio. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro.
Piano piano sta prendendo piede anche nel Cilento la coltivazione del Primitivo sempre con buoni risultati, come in questo caso. Volendo si potrebbe fare molto di più, visto che il vitigno è estremamente duttile e per questo si adatta
a molteplici territori. In Puglia, sua terra d’origine, è allevato sia in prossimità del mare, nel Tarantino e nel Salento, e sia in collina nell’areale di Gioia del Colle nelle Murge baresi.
Bicchiere tinto da un colore rosso rubino appena scalfito da giovani riflessi violacei-purpurei. Al naso salgono sontuosi profumi, che come incipit sfoggiano
radiose essenze di tanta buona frutta
fresca ed anche in confettura: mirtilli, ribes, fragoline di bosco ed uva passa, insieme a godibili captazioni olfattive di funghi, liquirizia, spezie orientali e pepe nero. Sorso profondo, umorale, accomodante, affidabile, preciso, pulito, collaboratore, sensitivo, fascinoso
e ben calibrato. Una folata di fresco venticello alita per tutto il cavo orale. Trama tannica affievolita, com’è consuetudine di questa varietà, che fa il paio con un palato morbido ed ottimamente bilanciato. Può durare molti anni se ben tenuto in cantina. Allungo finale edonistico. Da associare ad un piatto di pasta al ragù e formaggi semistagionati.
Impervio Aglianico Cilento Dop 2019. Solo Aglianico maturato prima in acciaio e poi affinato in botti di rovere per un anno. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 16,00 euro.
Nel bicchiere serpeggia un robusto colore rosso rubino appena venato di lampi più chiari. Un caleidoscopio di attraenti e pervasivi profumi fruttati di ciliegia ferrovia, prugna, cassis, more, fichi e mandorle funge da apripista alle successe cadenze di violetta, macchia mediterranea, pepe nero, noce moscata, chiodi di garofano, zenzero e lusinghieri afflati terziari. In bocca si insinua un sorso voluminoso, etereo, centrato, espansivo, materico e vibrante. Ma nelle corde il vino esibisce anchemorbidezza, freschezza, rotondità, balsamicità e tannini evoluti. Ampiezza gustativa affascinante, aristocratica e
raffinata. Potenziale di conservazione a lunga scadenza. Retroaroma epicureo. Perfetto su brasato di cinghiale e caprini stagionati.
Bene, come sempre ho degustato eccellenti vini aziendali che riflettono pienamente un territorio molto vocato come quello del Cilento, che purtroppo non possiede una sua precisa identità ampelografica autoctona. Ma per fortuna può fare leva su una dotazione molto ampia di vitignistanziali con i quali si confezionano ottime etichette vendute poi a prezzi molto competitivi.
Azienda Agricola Botti Emiliana
Via Torretta, 63 Agropoli (Sa)
Tel. 0974 822185 – Cell. 338 4368886
info@cilentovini.it – www.cilentovini.it
Enologo: Giuseppe Capo
Ettari vitati di proprietà: 4,5 – Bottiglie prodotte: 30.000
Vitigni: Aglianico, Sangiovese, Barbera, Primitivo, Fiano, Falanghina, Trebbiano e Malvasia Bianca.
di Enrico Malgi
E’ già trascorso più di un anno e mezzo da quando purtroppo ci ha lasciati Carminuccio Botti, uno dei pionieri dell’embrionale viticoltura cilentana di qualità fin dal 1970, di cui ha segnato e scritto la storia con grande impegno e passione, insieme con pochi altri esponenti locali. Per fortuna Carminuccio, che non aveva figli maschi, ha lasciato il testimone nelle sicure mani della figlia Emiliana, che porta avanti con grande abnegazione e ferrea volontà la minuscola azienda agropolese, la quale recentemente ha affidato la consulenza enologica all’esperto tecnico Giuseppe Capo.
Come ogni anno, anche stavolta ho potuto assaggiare in anteprima le nuove annate appena uscite sul mercato, con etichette ritoccate col nuovo look.
Fiano Paestum Igp 2020. Soltanto Fiano lavorato per quattro mesi in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro.
Nel bicchiere risalta un bel colore giallo paglierino vivo e lucente, appena scalfito da giovani lampi verdolini. Bouquet affastellato da godibili profumi di pesca, mela, mandarino, mandorla, ginestra, gelsomino, macchia mediterranea ed acqua di mare. Sorso ben delineato su uno spartito affascinante per freschezza, genuinità, delicatezza, morbidezza e grazia. Palato carezzevole, succoso e gentile. Buona la capacità di serbevolezza Allungo finale gioioso ed appagante. Su una sfiziosa frittura di mare agropolese e mozzarella pestana.
Enfasi Fiano Cilento Dop 2020. Anche qui Fiano in purezza e maturazione in acciaio e vetro. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 15,00 euro.
Leggermente più carico il colore giallo paglierino. Spettro aromatico decisamente attraente, perché è in grado di rilasciare affascinanti e variegate nuances di albicocca, cantalupo, fico, ananas, biancospino ed erbe aromatiche, insieme a collusive fragranze salmastre. In bocca plana un sorso delicato, setoso, affusolato, slanciato, sapido e tagliente di freschezza. Sviluppo palatale morbido, suggestivo, goliardico, dinamico e pregevole. Ottima la chiusura suggellata da percezioni tattili edonistiche. Longevità tutta scoprire. Da spendere su un piatto di vermicelli a vongole e carne bianca.
Riflesso Rosato Paestum Igp 2020. Blend di Aglianico, Sangiovese e Primitivo. Maturazione in acciaio e boccia. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale di 15,00 euro.
Veste cromatica segnata da un limpido colore rosato cerasuolo. Piglio olfattivo fatto oggetto di ampi e coinvolgenti afflati di amarena, fragole, melagrana, violetta e rosa canina, uniti a gradevoli vezzi vegetali. In bocca penetra un sorso scorrevole, garbato, schietto, elegante, costumato, affidabile e godibilmente fresco. Percezione palatale composita, fruttata e lineare. Da manuale la chiusura. Da associare ad una zuppa di pesce agropolese e pizza margherita.
Primitivo Paestum Igp 2020. Primitivo al 100% lavorato in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro.
Timidamente anche il Primitivo sta facendo capolino dalle parti del Cilento e tutto sommato pare che i risultati siano abbastanza confortanti, proprio come in questo caso.
Alla vista si presenta un colore rosso rubino screziato di lampi purpurei. Naso birichino ed indagatore, che aspira subito seducenti profumi fruttati di drupe della pianta e del sottobosco unitamente a sospiri floreali ed a tocchi vegetali molto gradevoli. Briciole speziate in sottofondo. In bocca fa il suo ingresso un sorso connotato in primis da morbidezza e freschezza e che poi si dimostra eclettico, calibrato, rotondo e pimpante. Tannini molto gentili. Toni densi, puliti e gioiosi che infittiscono il gusto. Buona serbevolezza. Fraseggio finale appagante. Da spendere su un tagliere di salumi.
Impervio Aglianico Cilento Dop 2019. Solo Aglianico maturato in acciaio, affinato in botti di rovere per un anno e poi elevato in boccia. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 16,00 euro.
Caratterialmente vivo e luminoso il bel colore rosso rubino che risalta nel bicchiere. Un pot pourri di cospicui e variegati profumi fa le fusa alle narici, esibendo elegiache percezioni fruttate di ciliegia, prugna, ribes, mirtilli e more, intrecciate ad una sinfonia di rilevanti afflati floreali, vegetali e speziati di ottimo impatto sensoriale. Non mancano all’appello poi anche intrinseche credenziali terziarie. Sorso subito austero, prorompente, sensitivo, aristocratico, balsamico, vibrante e scattante. Ottima la spalla acida. Tannini scalpitanti. Appeal granitico ed esuberante. Sviluppo palatale estensivo e soddisfacente. Longevità a lunga scadenza. Retroaroma edonistico. Da abbinare ad un capretto di Cannalonga al forno con patate.
Aglianico Riserva Carmine Botti Cilento Dop 2017. Aglianico in purezza lavorato per lungo tempo in legno e poi affinato in vetro. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale di 22,00 euro. Bottiglia dedicata giustamente da Emiliana a papà Carminuccio.
Veste cromatica tinta da un colore rosso rubino carico. Serpeggianti ed insinuanti le fragranze fruttate di rosso vestite, che se la intendono con cadenze floreali di violetta e di petali di rosa e/o con note vegetali di macchia mediterranea. Pepe nero, chiodi di garofano, noce moscata e zenzero contribuiscono ad elevare la giusta percezione speziata. Tridimensionale poi la terziarietà di liquirizia, tabacco, incenso, balsamo, cioccolato, china, ginepro, grafite e catrame. La ricettiva bocca accoglie un sorso epicureo, opulento, voluminoso, affabulatore, materico, corposo e caratterizzato da grande fascino. Toni evoluti grazie anche ad una schietta freschezza, ad una glicerica morbidezza e ad una trama tannica fitta, ma perfettamente in riga. Un grande vino che può durare integro almeno altri dieci anni. Da associare a piatti di selvaggina e formaggi a pasta dura stagionati.
Senz’altro ottima questa batteria di vini che avrebbero reso felice sicuramente Carminuccio, che durante la sua vita ha prodotto etichette territoriali davvero eccezionali. Nel frangente Emiliana si dimostra ancora una volta degna erede di cotanto padre. Brava!
Azienda Agricola Botti Emiliana
Via Torretta, 63 Agropoli (Sa)
Tel. 0974 822185 – Cell. 338 4368886
info@cilentovini.it – www.cilentovini.it
Enologo: Giuseppe Capo
Ettari vitati di proprietà: 4,5 – Bottiglie prodotte: 30.000
Vitigni: Aglianico, Sangiovese, Barbera, Primitivo, Fiano, Falanghina, Trebbiano e Malvasia Bianca.
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