di Enrico Malgi
Poco meno di due anni fa ho degustato e recensito per la prima volta tre magnifiche etichette della storica azienda biologica Viticoltori Speri, che opera nel cuore della Valpolicella e che ha visto la luce nel lontano 1874.
Ebbene proprio in questi giorni ho avuto di nuovo la possibilità di assaggiare le stesse bottiglie, ovviamente riferentesi all’ultimo millesimo in commercio.
Valpolicella Ripasso Classico Superiore Doc 2021. Vino elaborato con la tecnica del ripasso volutamente applicata in modo più restrittivo rispetto al disciplinare di produzione. Questo si ottiene ripassando il Valpolicella Classico sulle vinacce dell’Amarone.
Blend di Corvina Veronese al 70%, Rondinella 20% e saldo di Molinara. Fermentazione in acciaio a temperatura controllata. Maturazione per un anno in botti di Slavonia e poi affinamento in vetro per sei mesi. Gradazione
alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 20,00 euro.
Nel calice si evidenzia un coreografico e sontuoso colore rosso rubino ancora giovane. Al naso si approccia un voluttuoso bouquet, che subito espande i suoi allettanti e preziosi profumi di amarena, susina nera, piccole drupe del sottobosco, florealità vestita di rosso e pregevoli aromi di timo, salvia, chiodi di garofano, noce moscata, cannella e/o gradevoli sentori
terziari. In bocca esordisce un sorso connotato da un’ottima freschezza e morbidezza e che poi si rivela rotondo, sapido, avviluppante, armonico, intrigante e raffinato. Tannini esemplari. Legno ottimamente dosato. Gusto intenso, convincente, palpitante e schietto. Siamo appena all’inizio del percorso. Retroaroma epicureo. Da abbinare a carne rossa e bianca e
formaggi di media stagionatura.
Valpolicella Classico Superiore Sant’Urbano Doc 2020. Uve ricavate dal vigneto Monte Sant’Urbano e che dopo la vendemmia sono fatte appassire per circa 25 giorni. Blend di Corvina Veronese e Corvinone 70% e saldo di Rondinella e Molinara. Affinamento per due anni in tonneaux francese e poi elevazione in bottiglia per sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 20,00 euro.
Livrea disegnata da uno sfavillante colore rosso rubino. Spettro aromatico deliziosamente affastellato da un ampio e promiscuo campionario di profumi, che ricordano in successione la marasca, la prugna secca, la carruba, il ribes nero, l’uva passa, la rosa, l’iris, la macchia mediterranea, le spezie orientali, il tabacco, la liquirizia ed il caffè. In bocca penetra un sorso avvolgente, profondo, seducente, succoso, tagliente, elegante, minerale, armonico, equilibrato, sincero e gradevole. Sviluppo palatale espansivo, sensuale, pimpante, fine, rotondo, balsamico, mentolato, fascinoso ed ottimamente
articolato. Trama tannica imperiale. Legno bene addomesticato. Longevità tutta da scoprire. Fraseggio finale persistente ed appagante. Da accompagnare un piatto di fusilli al ragù e capretto al forno con patate.
Amarone della Valpolicella Classico Sant’Urbano Docg 2019. Blend di Corvina Veronese e Corvinone al 70%, Rondinella al 25% e saldo di Molinara. Raccolta delle uve tra fine settembre e prima decade di ottobre ed appassimento delle stesse per 110 giorni in fruttaio. Macerazione in acciaio per circa un mese. Affinamento in tonneaux di rovere francese per due anni e poi in botti di Slavonia per un anno e mezzo. Elevazione in boccia. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di 65,00 euro.
Calice tinto da un appariscente colore rosso granato vivo e lucente. Al naso salgono impettiti coriandoli profumati di ciliegia fresca ed in confettura, prugna, cassis, mirtilli, more, viola, erbe aromatiche, pepe nero, zenzero, chiodi di garofano, incenso, cioccolato fondente, cuoio, china e goudron.
L’impatto del sorso sulla lingua rivela un bonus di calore, ma subito dopo si manifesta una gradevole percezione di freschezza, di armonia, di rotondità, di ottima struttura, di complessità e di raffinatezza. Tannini vellutati e permissivi.
Residuo zuccherino impalpabile, tanto da assicurare un’ottima asciuttezza palatale. Tattilità piena, vigorosa, abbondante, incisiva, verticale, sapida, affabulatrice, pulita, materica, glicerica e vibrante. Infinito il potenziale di serbevolezza. Chiusura impeccabilmente edonistica. Da preferire su cacciagione e formaggi molto stagionati a pasta dura.
Davvero tre ottime e splendide bottiglie territoriali, frutto di in fortunato e privilegiato areale he ha pochi uguali in tutta l’Italia.
Speri Viticoltori
Via Fontana, 12 – San Pietro in Cairano (Vr)
Enologi: Alberto e Giuseppe Speri
Tel. 045 7701154 – Fax 045 7704994
info@speri.com – www.speri.com
Ettari vitati: 60 – Bottiglie prodotte: 450.000
Vitigni: Corvina, Corvinone, Molinara e Rondinella.
Scheda del 24 maggio 2022
di Enrico Malgi
La storica azienda biologica veronese Speri dal 1874 ha visto avvicendarsi sette generazioni alla sua guida, sempre legate con grande passione al vocato territorio della Valpolicella, di cui è diventata un simbolo ed un sicuro punto di riferimento. Al giorno d’oggi sono otto le persone di famiglia che si dedicano a vario titolo alle sorti aziendali, coltivando sessanta ettari vitati con i classici vitigni autoctoni di Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara e poco altro.
Tre le bottiglie che ho recentemente assaggiato.
Valpolicella Classico Superiore Vigna Monte Sant’Urbano Doc 2018. Blend di Corvina Veronese al 70% e saldo di Rondinella, Molinara ed altre varietà locali allevate in collina. Maturazione in acciaio, vasche di cemento vetrificato e legno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di circa 20,00 euro.
Bicchiere tinto da uno sfavillante colore rosso rubino profondo. Bouquet depositario di un eccellente pot pourri di incisivi profumi, che iniziano con svolazzi fruttati di amarena, prugna secca, cassis, mirtilli e fragola. Subito dopo si appalesano gradevoli profumi di rosa, iris, timo, salvia, cannella, pepe verde, noce moscata e chiodi di garofano. Sentori terziari di tabacco, liquirizia, cacao e goudron vanno a completare poi l’ottimo profilo aromatico. In bocca penetra un sorso avvolgente, complesso, strutturato, acido, vivace, elegante, sapido e scattante. Legno ottimamente dosato. Tannini morbidi e setosi. Sviluppo palatale intenso, bene equilibrato, contrastato, fascinoso e stuzzicante. Longevità tutta da esplorare. Fraseggio finale leggermente amarognolo, ma decisamente appagante. Da provare su un piatto locale di lesso con pearà e risotto al tastasal.
Valpolicella Ripasso Classico Superiore Doc 2019. Blend di Corvina Veronese al 70%, Rondinella al 20% e saldo di Molinara e di altre specie locali. All’inizio di marzo il Valpolicella Classico viene ripassato una sola volta per otto giorni sulle vinacce dell’Amarone. Affinamento per un anno in legno di Slavonia e poi il vino viene elevato in boccia per sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di circa 20,00 euro.
Alla vista si presenta un sospiroso colore rosso rubino concentrato. Sostanziosi e ben delineati gli afflati di ciliegia, susina, sottobosco, fiori rossi e captazioni di erbe aromatiche. Coreografiche le pulsazioni speziate di ottima caratura, intrecciate a sussulti terziari di caffè, mandorla tostata, cioccolato fondente, canfora, grafite, balsamo, mentolo e catrame. Approccio palatale materico, arrotondato, armonico, tagliente, scalpitante, vibrante, intrigante, infiltrante e raffinato. Ottima la calibratura del legno. Trama tannica evoluta. Allure nobile, aristocratica e seducente. Gusto infittito da una schietta intensità di sapori. Ne avrà ancora per molti anni. Chiusura persistente ed edonistica. Da abbinare ad un piatto di pasta al ragù, grigliata di carne e formaggio stagionato Monte Veronese.
Amarone della Valpolicella Classico Vigneto Monte Sant’Urbano Docg 2017. Blend di Corvina Veronese al 70%, Rondinella al 25% e saldo di Corvinone. Lungo l’appassimento delle uve in fruttaio. Macerazione in serbatoi di acciaio per 25 giorni. Fermentazione alcolica e malolattica in botti di rovere. Maturazione in barriques per quattro anni. E per finire affinamento in vetro per un anno prima della commercializzazione. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di circa 50,00 euro.
Ecco qui un vero must di tutta la vitienologia italiana che fa impazzire letteralmente gli americani e non solo. Speri produce soltanto questo Amarone in annate particolarmente favorevoli.
Livrea tinta da un sontuoso colore rosso granato carico. Dall’ampio e stupefacente crogiolo aromatico si sprigionano subito eterei ed armonici profumi di tanta buona frutta indigena ed esotica, in combinazione con goliardici spunti floreali di rosso vestiti e godibili gentilizie vegetali. Nuances speziate e soffi terziari alimentano ancora di più l’eccellente quadro olfattivo. È in bocca tuttavia che il vino marca la differenza, dimostrando di primo acchito un appeal caldo ed avvolgente, vigoroso e palpitante, intenso e liquirizioso, complesso e strutturato. Ma il sorso evidenzia anche un eccellente aplomb così elegante, affascinante, piacevole, giovane, fresco, pimpante, gioioso e sapido. I tannini poi sono presenti sì, ma con giudizio e sensibilità e senza arrecare alcun disturbo. Gusto giustamente sensuale, morbido, vellutato, fine, accattivante, arrotondato e profondo. Un fuoriclasse di un vino che ad occhi chiusi non penseresti proprio che deriva da uve appassite. Serbevolezza a lunga scadenza. Il finale è di quelli che ti prendono e ti entusiasmano e ti fanno capire come si è fortunati nel poter degustare questi straordinari vini. Da abbinare ad un risotto all’Amarone e selvaggina.
Speri Viticoltori
Via Fontana, 12 – San Pietro in Cairano (Vr)
Tel. 045 7701154 – Fax 045 7704994
info@speri.com – www.speri.com
Ettari vitati: 60 – Vitigni: Corvina, Corvinone, Molinara e Rondinella
Dai un'occhiata anche a:
- I miei sorsi del cuore 2024. Da bere a fiumi tra Natale e Capodanno
- Villa Matilde, Daltavilla Greco di Tufo Docg 2023. La sfida irpina di Maria Cristina De Simone Avallone
- Vecchie Terre di Montefili: un Chianti Classico tra passato e moderno
- Pomario – Sariano Umbria Rosso Igt 2020
- Comunicare la pizza oggi. Nerina di Nunzio: seguire la regola delle 3 P
- 100 Italian Best Rosé. I primi dieci rosati italiani da non perdere questa estate
- Il Verzale: il vino di Aulla (MS)
- Cantina Mito a Nusco