di Enrico Malgi
Come si dice: ogni tanto è bello tornare a casa, per interessarsi degli affari propri. E quali sono questi “affari propri?” Sono quelli che riguardano l’enogastronomia cilentana, che sicuramente negli ultimi tempi ha fatto enormi progressi come tutti sanno.
Oggi voglio menzionare una minuscola azienda, che opera in un contesto territoriale impervio e difficile da governare, ma che nello stesso tempo viene esaltato da uno stupendo e scenografico panorama, dove una natura incontaminata detta legge ed un mare pulito e trasparente canta le sue odi alle vigne sotto la sporgente collina da perfetto innamorato.
Minimalista la produzione vitivinicola, ma sempre connotata da eccellente qualità, come ho potuto constare per l’ennesima volta in questi giorni da parte dell’azienda agricola biologica Sangiovanni dei coniugi Ida Budetta e Mario Corrado, ubicata a Santa Maria di Castellabate in quel di Punta Tresino.
Per l’occasione ho assaggiato tre bottiglie soltanto di vino bianco, di cui due dell’ultima annata.
Paestum Igt 2023. Blend di Fiano all’85% e saldo di Greco e Trebbiano. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 15,00 euro. Ho degustato la bottiglia numero 460 di 1.466.
Nel calice serpeggia uno sfavillante e vivido colore giallo paglierino screziato di riflessi verdognoli. Dall’ampio bouquet si sprigionano gioiosi e multipli profumi, che fanno le fusa al naso attraverso rimembranze di pesca bianca, pera kaiser, mela golden, susina bianca, nocciola, mango, ginestra, biancospino, tiglio, salvia e minuzie speziate. L’ingresso del sorso in bocca è decisamente fresco e sapido, succoso e reattivo. vivace e morbido, vellutato ed aggraziato, vezzoso e garbato. Matrice agrumata. Fragrante espressività tutta mediterranea. Silhouette snella, agile ed elegante. Buona la serbevolezza. Da abbinare ad un piatto di vermicelli a vongole e latticini freschi cilentani. Scatto finale appagante e sospiroso.
Tresinus Paestum Igp 2023. Fiano in purezza lavorato in acciaio e poi affinato in vetro per sei mesi. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 20,00 euro. Bottiglia numero 211 di 995.
Alla vista si evidenzia un leggiadro cromatismo giallo paglierino leggermente venato di giovani effetti verdolini ai bordi. Ventaglio olfattivo di ottima presa, il quale comunica subito al naso gradevoli e poliedriche impuntature aromatiche di albicocca, fico bianco cilentano, pera coscia, mandarino, magnolia, gelsomino, acacia, muschio, salsedine e briciole speziate. In bocca penetra un sorso ampio ed accattivante e dotato poi di un’illimitata freschezza, che fa salivare tutto il cavo orale. In appresso si riscontrano poi sapidità, morbidezza, soavità, sensualità, avvolgenza ed un ottimo equilibrio gustativo. Tensione palatale solida, affascinante e di buon corpo. Longevità a lunga scadenza. Perfetto su un risotto ai frutti di mare e carne bianca. Fraseggio finale edonisticamente lungo.
Aureus Paestum Igp 2020. Soltanto Fiano affinato per molto tempo in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 30,00 euro. Bottiglia numero 133 di 1.460.
Scintillante e coreografico il sontuoso colore che si riverbera nel calice. Al naso salgono impettiti pronunciati, esuberanti e multipli aromi di mela annurca, nespola, clementina, mandorla, nocciola, eucalipto, citronella, mimosa, magnolia, chiodi di garofano, zenzero e spruzzi di acqua di mare. L’attacco in bocca si rivela subito polposo, rinfrescante, intenso, affabulatore, fibroso, intrigante, impertinente, vibrante, coinvolgente, tonico, corroborante e scattante. Il vino è depositario poi di un’ottima struttura ed anche di eleganza, voluttuosità, rotondità, dinamicità e di un’ottima verve glicerica che regala tanta morbidezza al palato. Resterà in sella almeno per altri cinque-sei anni. Da provare su un piatto di pasta e zucchine e mozzarella. Affondo finale persistente ed epicureo.
Come accennavo prima si tratta di ottime etichette, ormai consolidate da molto tempo. Nell’occasione ho assaggiato soltanto i bianchi, ma vi assicuro che anche i rossi sono magnifici. Se ne parlerà la prossima volta.
Per quanto riguarda invece questo triplice Fiano che sa di mare sicuramente esso possiede tutte le carte in regola per potere emergere. Un vino che sa osare e che in forza delle sue molteplici sfaccettature si presenta incisivo e passionale, suggestivo e diversificato, ma sempre rispettando la sua vera natura di grande bianco del Sud.
Azienda Agricola Sangiovanni
Santa Maria di Castellabate (Sa) – Contrada Punta Tresino
Tel. 0974 965136 – Fax 0974 2754259
info@agricolasangiovanni.it – www.agricolasangiovanni.it
Enologo: Michele D’Argenio
Ettari vitati: 4 – Bottiglie prodotte: 20.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Fiano, Greco e Trebbiano.
Scheda del 1 ottobre 2023
di Enrico Malgi
Ida e Mario sono due coniugi sicuramente temerari, perché alcuni anni fa hanno lasciato il loro sicuro rifugio salernitano e si sono trasferiti armi e bagagli insieme con la prole nel Cilento in cima ad una verdeggiante collina che guarda estasiata il sottostante mare di Punta Tresino tra Marina di Castellabate ed Agropoli per vivere da novelli viticoltori un’esperienza molto ardita e singolare.
Ebbene a distanza di tempo si può tranquillamente affermare che i loro sforzi sono stati ampiamente premiati, perché adesso la loro minuscola azienda vitivinicola biologica Sangiovanni va a gonfie vele, con una produzione minimale ma di alta qualità, grazie anche alla collaborazione del bravo enologo irpino Michele D’Argenio.
Come di consueto, anche quest’anno ho potuto assaggiare i loro vini. Sono sei quasi tutti di nuove annate.
Paestum Vino Bianco Igp 2022. Blend di Fiano all’85% e saldo di Greco e Trebbiano. Affinamento in acciaio. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale intorno ai 17,00 euro. Bottiglie prodotte di questo millesimo numero 2285.
Appariscente e luccicante il giovane colore giallo paglierino attraversato da giovani riflessi verdolini che si staglia nel calice. Pregevole il bouquet che si approssima al naso regalando odorose sfaccettature fruttate di clementina, mela renetta, pera kaiser, melone bianco, susina gialla e nocciola. Considerevoli poi i ruffiani svolazzi di ginestra, biancospino, timo, salvia, acqua di mare e di minimali spezie orientali. In bocca entra un sorso rinfrescante, morbido, sapido, marino, languido, suadente, felpato, impertinente, elegante, seducente e soave. Silhouette stilizzata, slanciata e fine, che anticipa un finale davvero piacevole. Buona la serbevolezza. Da abbinare ad un piatto di spaghetti a vongole e latticini freschi.
Tresinus Fiano Paestum Igp 2022. Soltanto Fiano maturato in acciaio. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 25,00 euro. Bottiglie prodotte di questo millesimo numero 2199.
Alla vista si appalesa un coreografico colore giallo paglierino già abbastanza carico. Ventaglio olfattivo portatore di eccellenti e promiscui profumi di mandarino, mela golden, fico cilentano, nocciola, ananas, acacia, giglio, aghi di pino, eucalipto, salsedine e chiodi di garofano. In bocca penetra un sorso tagliente di freschezza, coinvolgente, succoso, glicerico, sapido, papilloso, scattante, agrumato, aggraziato, affascinante, voluttuoso e seducente. Progressione palatale accomodante, arrotondata, comunicativa, intrigante, scattante, reattiva e cristallina, Anche qui la potenzialità di conservazione nel tempo si può ipotizzare abbastanza lunga. Affondo finale appagante. Da provare su un risotto ai frutti di mare e carne bianca.
Aureus Fiano Paestum Igp 2020. Fiano al 100% maturato lungamente in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di circa 30,00 euro. Bottiglie prodotte di questo millesimo numero 1460.
Veste cromatica segnata da un vivido colore giallo paglierino profondo. Crogiolo esuberante e coinvolgente, che si dipana attraverso sontuosi ed eterogenei aromi di pesca bianca, mandarancio, mandorla, nocciola, pompelmo, banana, ananas, spunti floreali di bianco vestiti, lievità di macchia mediterranea, sospiri speziati e creptii iodati. L’attacco in bocca è subito accattivane, fresco, polposo, fibroso, morbido, accondiscendente, puro, affascinante e gradevole. Vibrazioni minerali a fare da contorno. Tratto gustativo espressivo di godibile purezza, tonico e ben ritmato. Longevità a lunga scadenza. Chiusura decisamene edonistica. Da associare a piatti di mare, minestre di verdure e tagliere di formaggi freschi.
Tyrrhenus Spumante Rosé Brut Millesimato Metodo Classico 2017. Aglianico in purezza. Gradazione di dodici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 30,00 euro. Bottiglie prodotte di questo millesimo numero 1890.
Nel calice serpeggia un brillante colore rosa salmonato. Mousse gradevolmente soffice e cremosa. Bollicine sospirose e divertenti, così numerose, fini e durature. Sintomatico il bouquet costellato com’è da molteplici aromi di fragoline di bosco, mela verde, cassis, bergamotto, pompelmo, sambuco e rabarbaro. Concilianti le connotazioni floreali di glicine e di lavanda e sensitive poi le percezioni di pasticceria secca e di crosta di pane. In bocca entra un sorso secco, brioso, rinfrescante, sfizioso, stuzzicante, arrotondato, sapido, armonico, delizioso, languido, leggero e molto elegante. Gusto voluttuoso, seducente, sensuale e dinamico. Spinta finale decisamente soddisfacente. Da preferire su finger food, molluschi, crostacei e/o su un bel risotto ai frutti di mare.
Ficonera Paestum Igp 2018. Solo Piedirosso maturato in acciaio e vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 25,00 euro. Bottiglie prodotte di questo millesimo numero 1395.
Calice tinto da un pregevole e luccicante colore rosso rubino poco concentrato come da varietale. Molto interessante il bouquet che si approccia al naso, effondendo molteplici profumi di amarena, melagrana, fragola, lampone, mirtilli, geranio, viola, erbe aromatiche e minuzie speziate. In bocca esordisce un sorso fresco, immediato, sapido, aggraziato, insinuante ed armonico. Frutto compatto e vivace. Tannini gentili. Palato scattante, succoso, nitido, fine, secco, scorrevole, carezzevole ed equilibrato. Silhouette agile, slanciata, plastica, elegante e raffinata. Questo è il momento di stappare la bottiglia. Lo scatto finale è deliziosamente amarognolo ed appagante. Perfetto su un bel piatto di pasta al pomodoro fresco e tagliere di salumi.
Maroccia Aglianico Paestum Igp 2015. Aglianico in purezza maturato in acciaio e legno. Tenore alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di circa 30,00 euro.
Livrea colorata di un rosso focoso e vivace. Spettro aromatico permeato da avvolgenti umori, che evocano in primis un accumulo di deliziose fragranze fruttate di ciliegia, prugna, mirtilli, cassis, mora selvatica e carrube. In seconda istanza si riscontrano poi gradevoli e poliedrici afflati di violetta, petali di rosa, eucalipto, timo, salvia, pepe nero, noce moscata e zenzero. Il tutto condito da pervasive effusioni terziarie di liquirizia, balsamo, tabacco, china, resina, anice, caffè e goudron. In bocca esordisce un sorso caldo, etereo, voluminoso, centrato, profondo, palpitante, tagliente, fiero, arrotondato, bene strutturato e molto equilibrato. Tannini affusolati. Tutto questo si traduce così in una beva morbida, infiltrante e perfino elegante. Percezione tattile succosa, sostanziosa, sapida, materica, intrigante e dinamica. Vino che non ha ancora raggiunto lo zenit. Retrogusto intensamente persistente ed edonstico. Da consumare su un piatto di pasta al forno e tagliata di carne arrosto.
Ecco qui un’altra azienda agricola vitivinicola cilentana che non sbaglia mai un colpo. I vini sono sempre eccellenti e questo depone a favore di Ida e Mario che, pur dovendo affrontare nel corso degli anni, specialmente all’inizio, molteplici problemi, non si sono mai tirati indietro, supportati poi dal giovane enologo Michele D’Argenio. Una scelta di vita la loro che si è rivelata molto coerente e premiante.
Sede a Santa Maria di Castellabate (Sa) – Contrada Punta Tresino
Tel. 0974 965136 – Fax 0974 2754259
info@agricolasangiovanni.it – www.agricolasangiovanni.it
Enologo: Michele D’Argenio
Ettari vitati: 4 – Bottiglie prodotte: 20.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Fiano, Greco e Trebbiano.
Scheda del 13 settembre 2022
di Enrico Malgi
“Dal 1993 stiamo costruendo un sogno: vivere in simbiosi con la natura incontaminata di Punta Tresino, allevare con amore i prodotti antichi del Cilento, proteggere con passione questa terra. Ida e Mario”. Ecco questo è quanto si legge sulle controetichette delle bottiglie dei vini dell’azienda agricola Sangiovanni di Santa Maria di Castellabate. E dopo circa trent’anni il sogno è diventato sicuramente pura realtà, perché la minimale produzione vitivinicola di Ida Budetta e Mario Corrado, col determinante apporto dell’enologo irpino Michele D’Argenio, riscuote sempre grande successo. Quanto affermato dalla inossidabile coppia, poi, corrisponde al vero al 100%, perché il vigneto principale è collocato in un luogo strategico su un pianoro che da una parte guarda il limpido mare sottostante e dall’altro è contornato da una folta macchia mediterranea e sorvegliato a vista dalle dolci colline retrostanti.
Come di consueto, anche stavolta ho avuto la gradita occasione di degustare una parte delle nuove annate: tre bianchi ed un rosso.
Fiano Vino Bianco Biologico Paestum Igt 2021. Blend di Fiano all’85% e saldo di Greco e Trebbiano. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 16,00 euro.
Luccicante e solare il bel colore giallo paglierino con riflessi verdolini che risalta nel bicchiere. Pregevole lo spettro aromatico, dal quale si espandono in primis capillari profumi di una nutrita scorta fruttata di mela, pera, clementina e melone bianco. Sentori di fiori bianchi e sospiri vegetali vanno a completare poi l’ottimo bouquet. In bocca entra un sorso morbido, affusolato, suadente, fresco, sapido, elegante, seducente e godurioso. Sviluppo palatale vivace, corroborante, accattivante e giocoso. Buona la serbevolezza. Affondo finale gradevolissimo. Da abbinare ad un piatto di spaghetti e vongole e latticini.
Tresinus Fiano Vino Bianco Biologico Paestum Igt 2021. Soltanto Fiano maturato in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 25,00 euro. Bottiglie prodotte di questa annata numero 2.662.
Conturbante e sospiroso il bel colore giallo paglierino striato di verde clorofilla che si staglia nel bicchiere. Bouquet intensamente affastellato da sontuose credenziali di pesca bianca, fico, albicocca, nespola, biancospino ed erbe aromatiche, insieme a giudiziosi creptii speziati. Sorso arrotondato, affabulatore, tentatore, succoso, scattante e glicerico. In bocca alita un gradevole venticello fresco. Silhouette slanciata, sensuale, aggraziata e voluttuosa. Siamo appena all’inizio del percorso. Chiusura su toni espansivi e persistenti. Da provare su un risotto ai frutti di mare e carne bianca.
Aureus Fiano Paestum Igt 2018. Fiano al 100%. Maturazione prolungata in acciaio. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale intorno ai 30,00 euro. Bottiglie prodotte di questo millesimo numero 1.350.
Alla vista si presenta per la rivista un brillante colore giallo ocra. Piglio olfattivo portatore di esuberanti ed eterogenee postille profumate di pesca gialla, pera, ananas, papaya, pompelmo, gelsomino, mimosa, tiglio, salvia, camomilla, miele e salsedine. Pregevoli le risonanze di mandorla tostata, zafferano e zenzero. In bocca esordisce un sorso denso e fibroso, sferzante e scalpitante, vibrante e coinvolgente, reattivo e comunicativo, polposo e strutturato. Palato solido, tonico e ben ritmato. Percezione tattile espressamente fresca. Longevità a lunga scadenza. Retroaroma voluminoso ed edonistico. Ottimo sulla cucina di mare, ma va bene anche su piatti di terra più complessi, perché il vino si avvicina molto ad un rosso.
Castellabate Rosso Paestum Igt 2016. Classico blend campano di Aglianico all’80% e saldo di Piedirosso. Maturazione in acciaio e legno. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale intorno ai 18,00 euro. Bottiglie prodotte numero 7.000.
Bicchiere tinto da uno scintillante colore rosso granato. Il naso si tuffa proditoriamente nell’ampio crogiolo alla ricerca di sensitive impronte olfattive. E viene subito accontentato, tanto è vero che riesce a decifrare oggettive e molteplici captazioni aromatiche che in primis esibiscono plastici profumi fruttati di ciliegia, prugna, ribes, mirtilli e more. In appresso risaltano anche composite effusioni di iris, violetta, macchia mediterranea, spezie orientali e sospiri balsamici. Impatto del sorso sulla lingua etereo, corposo, vigoroso, equilibrato, armonico, sensuale, sapido, morbido, intrigante e rotondo. Vena acida. Portamento austero. Sontuosa l’impalcatura tannica. Longevità ancora tutta da scoprire. Finale persistente ed epicureo. Un grande vino davvero, da sposare ad una tagliata di carne alla brace e formaggi stagionati.
Ottima batteria di vini territoriali che riflettono perfettamente questo minimale e privilegiato areale cilentano, le cui vigne sono ancora indecise se tuffarsi nel limpido mare di Punta Tresino, oppure risalire la china verso l’alto delle colline. Rimanendo così comunque, le uve si impregnano di salsedine e/o di un costante venticello fresco che spazzola le uve da eventuali muffe e stagnazioni piovose, mantenendole così sane e rigogliose.
Sede a Santa Maria di Castellabate (Sa) – Contrada Punta Tresino
Tel. 0974 965136 – Fax 0974 2754259
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Enologo: Michele D’Argenio
Ettari vitati: 4 – Bottiglie prodotte: 20.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Fiano, Greco e Trebbiano.
6 agosto 2020
di Enrico Malgi
A tutti piacerebbe d’impossessarsi di uno spicchio di Paradiso in qualche posto meraviglioso e così godersi la vita in santa pace, ma purtroppo pochi ce la fanno. Invece è proprio quello che è capitato a Ida Budetta e Mario Corrado, quando nel 1993 hanno deciso coraggiosamente di trasferirsi armi e bagagli da Salerno a Punta Tresino di Santa Maria di Castellabate per godere di un panorama stupendo e cominciare a produrre vino cilentano di alta qualità, superando ogni forma di ostacoli.
Con la collaborazione dell’enologo irpino Michele D’Argenio hanno iniziato in sordina, coltivando pochi ettari vitati, ma poi sono stati investiti da un grosso successo, tanto che adesso la loro minuscola Azienda Agricola Sangiovanni è considerata tra le migliori del Cilento e di tutta la regione Campania.
Come al solito, anche quest’anno ho avuto l’occasione di assaggiare quattro etichette di nuove annate, due bianchi e due rossi.
Fiano Paestum Igt Vino Bianco Biologico 2019. Blend di Fiano all’85%, Trebbiano al 10% e saldo di Greco. Classico uvaggio cilentano non troppo usato ultimamente, realizzato però con una punta di Greco al posto della Malvasia che apportava al vino una dolce nota aromatica. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 15,00 euro.
Colore giallo paglierino abbastanza carico. Spettro aromatico di ottima presa, che attacca subito le narici costringendole ad annusare pregevoli profumi di clementina, mela, pera, susina, fiori bianchi e gialli. Ancora macchia mediterranea e salsedine. Sorso elegante, ammiccante e sapido e connotato poi da un’ottima spalla acida. Beva seducente, vivace e slanciata. Chiusura su toni morbidi e godibili. Da preferire su un piatto di vermicelli alle vongole.
Tresinus Fiano Paestum Igt 2019. Fiano in purezza lavorato in acciaio. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale intorno ai 25,00 euro.
Colore giallo paglierino luccicante con riflessi verdolini. Ventaglio olfattivo ricco di pulsazioni territoriali: pesca, fico, albicocca, nespola, camomilla, biancospino, gelsomino, ginestra, acacia e timo. L’ingresso del sorso in bocca è fresco, succoso, sferzante, vibrante, scattante sapido, fruttato e dotato di buon corpo. Silhouette in perfetto equilibrio, sensuale, fine, accattivante e dinamica. Si tratta di un vino ancora molto giovane che migliorerà col tempo, com’è costume del maratoneta Fiano. Il finale è appagante e persistente. Su carne bianca e latticini.
Maroccia Paestum Igt 2015. Aglianico al 100% lavorato in acciaio e legno. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale sotto i 30,00 euro.
Classico Aglianico cilentano. Il colore che traspare nel bicchiere è connotato di un rosso rubino. Bouquet intensamente impregnato di un pot pourri di nuances fruttate, floreali e vegetali che si concretizzano in profumi di ciliegia, prugna, sottobosco, viola e macchia mediterranea. Rimandi speziati di noce moscata, chiodi di garofano, zenzero e pepe nero. Bocca ampia e solidale, che accoglie un sorso caldo, fiero, sensuale, tonico, vitale, rotondo, sapido e bene strutturato. Sensazione di freschezza. Tannini presenti, ma sotto stretto controllo. Potenziale di conservazione a lunga scadenza. Retroaroma lungo e vibrante. Sicuramente uno dei migliori Aglianico del Cilento, da abbinare ai piatti della terragna cucina locale.
Ficonera Piedirosso Paestum Igt 2017. Soltanto Piedirosso, una rarità per il Cilento. Maturazione in acciaio e vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 25,00 euro. Meno di mille bottiglie prodotte annualmente.
Colore rosso rubino scintillante. Naso di frutta fresca di amarena, lamponi, ribes, mora e mirtilli, in combutta con deliziosi ascendenti floreali. L’impatto del sorso sulla lingua si dimostra elegante, fine, aggraziato, carezzevole, funambolico, agile ed armonico. Bocca bella fresca, salivante. irresistibile e goduriosa. Tannini teneri. Sviluppo palatale raffinato ed avvincente. Da spendere su una zuppa di pesce e su una parmigiana di melanzane. Ottimo Piedirosso questo, che è stato allevato su un terreno non di natura vulcanica, come accade per tutti gli altri areali campani, ma che alla fine fa la sicuramente sua bella figura.
Sede a Santa Maria di Castellabate (Sa) – Contrada Punta Tresino
Tel. 0974 965136 – Fax 0974 2754259
info@agricolasangiovanni.it – www.agricolasangiovanni.it
Enologo: Michele D’Argenio
Ettari vitati: 4 – Bottiglie prodotte: 20,000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Fiano, Greco e Trebbiano.
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