di Enrico Malgi
Eugenia Sasso è una donna lucana dalla forte personalità, determinata a portare avanti la sua azienda vitivinicola Eubea (chiaro riferimento all’omonima e famosa isola greca, culla della viticultura mediterranea), insieme con suo padre Francesco.
Papà Francesco e la figlia Eugenia hanno la fortuna di operare nel fantastico e vulcanico territorio del Vulture, dove producono vini meravigliosi che rappresentano preziose chicche a livello nazionale.
L’ennesima conferma l’ho avuta proprio in questi giorni, quando ho assaggiato due etichette aziendali.
Covo dei Briganti Aglianico del Vulture Doc 2016. Soltanto Aglianico. Affinamento in botti di rovere francese da diciotto ettolitri. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 25,00 euro.
Nel bicchiere risalta un colore rosso rubino giovane e lucente. Al naso risaltano la ciliegia, la prugna secca, i mirtilli, il ribes, la noce moscata ed il pepe nero. Note terziarie ed empireumatiche da parte loro danno un risolutivo contributo per elevare il potenziale olfattivo. In bocca sorso aggraziato, asciutto, sapido, avvolgente, sulfureo e minerale. Tannini palesemente gradevoli, sostenuti da aliti di ottima freschezza gustativa. Appeal profondo, etereo, armonico, vibrante e dinamico. Serbevolezza a lunga gittata. Slancio finale balsamico e modulato da una persistenza ad oltranza. Da abbinare ad un agnello al forno con patate e ad un canestrato di Moliterno. Grande vino davvero!
Ròinos Aglianico del Vulture Doc 2016. Aglianico in purezza lavorato lungamente in botti di rovere. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 33,00 euro.
Alla vista si presenta un colore rosso fuoco intenso. Un vasto bouquet di amarena, susina, mora, buccia d’arancia, violetta e geranio, subito seguito da floride folate di chiodi di garofano, pepe rosa, zenzero e anice. In appresso, poi, liquirizia, cioccolato fondente, resina, china, grafite, caffè e goudron. Toni cenerini. Sorso caldo, protettivo, maschio, austero, strutturato, tonico, rotondo e scalpitante di energia. Trama tannica imperiale. Allure sicura, educata, signorile, aristocratica, elegante, affascinante e fine. Sviluppo palatale morbido e piacevole di un vino davvero straordinario. Legno ben dosato. Siamo ancora all’inizio del percorso. Da consumare su un piatto di pasta al ragù e bollito di carne dei pastori al modo lucano. Grande vino anche questo senz’altro, che fa il paio con il Covo dei Briganti.
In definitiva si può tranquillamente affermare che la viticoltura vulturina, pur praticata maggiormente in monovitigno, rappresenta il fiore all’occhiello non solo del comprensorio lucano, ma di tutto il territorio meridionale. I vini prodotti qui sono grandiosi e non deludono mai. Ed in questo magnifico contesto l’azienda Eubea recita bene la sua parte con le sue meravigliose etichette.
Sede a Ripacandida (Pz) – Strada Provinciale 8
Tel 0972 723574 – Cell. 328 4312789
info@agricolaeubea.com – www.agricolaeubea.com
Enologo: Francesco Sasso
Ettari vitati: 20 – Bottiglie prodotte: 40.000 – Vitigno: Aglianico.
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