di Enrico Malgi
Vini ed ambiti così simili e così diversi, che soltanto l’Aglianico può unire. Intendo parlare di due vocati areali vitivinicoli come l’Irpinia ed il Vulture che condividono lo stesso vitigno e lo stesso terroir (condizioni pedoclimatiche, coltivazione in alta collina, lontananza dal mare e suolo di natura vulcanica), che sanno esprimere entrambi vini di eccellenza. Vini diversi, perché l’Aglianico dell’Irpinia è più tannico, meno morbido e spesso anche più alcolico rispetto a quello del Vulture, ma in comune mantengono la forte capacità di resistere al tempo per molti anni.
In questa occasione mi trovo tra le mai due ottime bottiglie di Aglianico del Vulture dell’Azienda Agricola Eubea della famiglia Sasso di Ripacandida, fondata nel 1922. Dal 1997 la guida aziendale è affidata nelle sicure mani di Eugenia Sasso, coadiuvata da suo padre enologo Francesco.
Covo dei Briganti Aglianico del Vulture Doc 2017. Soltanto Aglianico maturato in botti di rovere francese. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo in enoteca di circa 25,00 euro.
Nel bicchiere si staglia un luminoso colore rosso rubino giovane. Espansivo e coinvolgente il pregevole bouquet che si approccia al naso, svelando in primis doviziosi e variegati profumi fruttati di amarena, prugna e sottobosco. In appresso risaltano afflati floreali e vegetali di buona rilevanza olfattiva, seguiti subito dopo da gioiose credenziali speziate e terziarie. In bocca fa il suo ingresso un sorso scorrevole, secco, teso, cenerino, balsamico, morbido, ardito, sapido, affabulatore, intrigante, armonico e sospiroso. Appeal elegante, seducente, sinuoso, fine e rotondo. Legno ben dosato. Tannini gentili e gradevoli. Allungo finale persistentemente appagante. Da provare su un piatto di pasta al ragù e formaggi semistagionati.
Ròinos Aglianico del Vulture Doc 2017. Aglianico in purezza lavorato lungamente in legno. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo in enoteca di circa 35,00 euro.
Alla vista si presenta un fulgido colore rosso rubino. Dall’ampio crogiolo si possono aspirare tour court essenze di ciliegia, prugna, ribes, mirtilli, more, violetta e geranio, insieme a sospirosi umori di macchia mediterranea. All’appello non mancano poi gradevoli sentori speziati di chiodi di garofano, noce moscata e pepe nero, che poi passano il testimone a costumanze terziarie di liquirizia, tabacco, cioccolato fondente, caffè, grafite e goudron. In bocca penetra un sorso caldo, austero, tonico, corposo e bene strutturato, ma che sa esprimere anche rotondità e finezza, insieme a piacevoli sentori di fresca acidità. Trama tannica ottimamente evoluta. Il vino sa raccontare al palato la sua storia di straordinaria bellezza, declinando un’allure di signorilità, di classe, di aristocrazia e di orgogliosa appartenenza ad un territorio molto privilegiato come il Vulture. Chiusura edonistica. Da abbinare ad un agnello al forno con patate e formaggio canestrato di Moliterno.
Due eccellenti vini davvero, che ben rappresentano tutto il territorio vulturino.
Sede a Ripacandida (Pz) – Strada Provinciale, 8
Tel. 0972 723574. Cell. 328 4312789
info@agricolaeubea.com – www.agricolaeubea.com
Enologo: Francesco Sasso
Ettari vitati: 20 – Bottiglie prodotte: 40.000 – Vitigno: Aglianico
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