di Andrea Petrini
Vinificare una malvasia puntinata in purezza è già una scelta ardua, produrla anche buona è un miracolo, ma il suolo vulcanico dei Colli Albani aiuta molto le potenzialità di questa prima annata di Libente il cui nome nasce dall’unione dei due venti che battono con intenti opposti delle vigne gestite con amore da Emiliano Fini che da promessa, spero, diventi presto certezza del vino del Lazio.
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