di Stefano Tesi
Un migliaio di bottiglie bio da uve di Malvasia bianca lunga ritrovata in una vigna terrazzata del 1945 e ripropagate in loco, ovvero in Valdarno. Botti di acacia, poi acciaio. Un naso cangiantissimo su cui misurarsi e discettare per ore. Una bocca asciutta, verticale, ma piena di cascami. Da provare.
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