Villa Paradiso della Famiglia Pansa
Via Paradiso – Amalfi – Sa
info@pasticceriapansa.it
tel. 089871065
di Francesca Faratro
Incontaminato, lontano dal caos e baciato dalla corrente che dolcemente giunge al mare, Villa Paradiso è un posto da sogno, quello che, eroico, si è trasformato in realtà per la famiglia Pansa.
Siamo ad Amalfi, precisamente nella parte più alta detta anche “Valle delle Ferriere”, anticamente adibita per la realizzazione di ferro e carta a mano.
Lungo questo scorcio di Divina, con terrazzamenti e giardini, sorge l’ettaro e mezzo della famiglia amalfitana, appartenente ad essa sin dalla fine dell’800.
Ancor oggi proprietà di tutti i discendenti della famiglia, il fazzoletto di terra è oggi gestito da Andrea Pansa il quale ha fatto del luogo tanto caro al suo papà, una vera e propria realtà agricola: lo guarda e lo ammira con gli stessi suoi occhi, con lo stesso amore e la cura che si ha per un figlio.
Colorato di giallo dai frutti che crescono, fra i rami il protagonista è il limone Sfusato Igp, il quale ricopre la superficie del fondo con numerosi limoneti (900 circa in tutto), tanti di questi antichissimi e sorretti da pali di castagno provenienti dalle montagne di Agerola.
Con un totale di raccolta medio annuo che va dai cinque ai seicento quintali, circa il 50% degli agrumi viene destinato unicamente al laboratorio della pasticceria di famiglia sita in Piazza Duomo. Qui, il limone prende ulteriormente vita dando il meglio nelle ricette autoctone che lo vedono trionfare in gelati, sorbetti, torte, delizie al limone, scorzette candite e delicatissime creme che farciscono le diverse varianti.
Lo si può trovare anche nel caffè: una piccola buccia privata della parte bianca addolcisce l’aroma della bevanda scura e, secondo il rimedio della nonna, è anche la cura al mal di testa.
Il nome del limoneto è un omaggio a quello della strada nel quale è locato: Via Paradiso, a pochi gradini dal centro di Amalfi, un vero e proprio scorcio che, percorrendolo, concede la sensazione di raggiungere una meta che rispecchia il nome, fatta di natura, alberi e scorci d’acqua, gli stessi che irrigano l’intera superficie – all’interno della proprietà vi è una grande vasca adibita a contenere le acque provenienti da Pontone, piccolo borgo sito nella parte più alta a questa.
E fra verde di foglie e giallo di frutti, Andrea ha fatto di un cimelio la realizzazione del suo sogno, lo stesso che scrutava negli occhi di suo padre, quello che vive quotidianamente con un grande senso di appartenenza.
“Questo luogo per me è un rifugio, mi isolo da quel che c’è fuori, ritrovo l’energia per ricaricarmi e la quiete per rifocillarmi dopo una giornata di lavoro.- dice Andrea Pansa – Il nostro percorso di pasticceria inizia proprio dai limoni, il simbolo non solo della Costa d’Amalfi ma anche della nostra famiglia e coltivarsi il proprio agrume per poi utilizzarlo in laboratorio per la trasformazione è una grande gioia!”
Gestire un appezzamento di terra è cosa difficile. C’è bisogno di conoscenza, di mani sapienti e laboriose che si prendano cura della terra e la coccolino, come fosse un bambino. Grazie ai suoi collaboratori storici, molti dei quali conoscitori esperti della coltivazione dello Sfusato, la sua realtà locale si fonda su radici solide che restano ancorate alla tradizione.
Dimostrazione sono dei gomitoli ottenuti con i salici e conservati sotto un vecchio rudere.
Questi, realizzati con i ramoscelli della pianta in febbraio, vengono bolliti, successivamente essiccati e chiusi a mo di nido. Dall’estrema flessibilità, serviranno per legare i pali e modificare con estrema naturalezza, il crescere delle piante.
Ma questa non è la sola competenza che bisogna avere per godere di un buon limoneto. Fondamentale e necessario, è l’apertura o la chiusura dei teli che copriranno i limoni durante i mesi più rigidi. Non basterà osservare il tempo o far riferimento alle condizioni climatiche. Per farlo al meglio va osservata la pianta, i suoi fiori, il colore e le sfumature delle foglie e poi seguire la propria esperienza che, figlia del tempo, non sbaglia mai.
Con piccolissimi accorgimenti ma doverosi, si modificherà la quantità del raccolto ma anche la qualità stessa dell’agrume.
A Villa Paradiso i frutti che crescono, sembrano dipinti da un pittore. Sono belli alla vista e con un leggero tocco, sprigionano un infinito profumo, inebriante e riconoscibilissimo. E’ quello dello Sfusato, giallo e affusolato ma è anche quello della Divina Costiera, le quali bellezze tanto devono a questo prodotto che la rende così affascinante e ricercata.
L’intera proprietà è aperta al pubblico e, previa prenotazione, si potrà visitare non solo nella sua interezza ma si potrà vivere la magia e la quiete che qui, a differenza di tanti luoghi amalfitani saturi di turisti e caos, si gode in abbondanza.
Percorrerla, all’ombra della natura e con i piedi ovattati dal terreno, concederà la sensazione di essere in un luogo felice, tranquillo, uno di quelli che si osserva nei cartoni animati ma la realtà sarà vicina quando si raccoglierà un limone dall’albero e, spaccandolo in due, si potrà godere dei profumi inconfondibili e contagiosi.
Non ne basterà uno solo durante la raccolta ma al termine ogni ospite porterà la giusta quantità ai pasticcieri che, nel laboratorio, gli insegneranno i trucchi e i segreti per trasformare l’agrume durante un piccolo corso dove non solo si potrà osservare la trasformazione ma si potranno appuntare anche le ricette da ripetere comodamente a casa.
Dai un'occhiata anche a:
- Oltrepò Pavese: per la vendemmia 2024, qualità promettente, ma rese in calo
- Tenuta Tirelli a Faicchio, un’oasi nel verde della campagna Beneventana
- Andrea Fugnanesi, lo chef di altissima quota che fa la pasta e patate di montagna
- In Penisola per conoscere il lievito madre, assaggiare nocciole e tartufo
- A Capri per il G7 menù tricolore e “gelato della pace”
- Lo sfizio: Spaghetti alla Nerano come pre dessert
- World Pasta Day 2024: il giro del mondo in dieci piatti di pasta italiani fuori dall’Italia
- Il brindisi per la festa della mamma