di Enrico Malgi
Stranamente c’è un sottile filo che lega indissolubilmente come cordone ombelicale le tre aziende vinicole del comune salentino di Tuglie (Michele Calò & Figli, Villa Mottura Vini del Salento e Calosm) alla Lombardia. I proprietari, ed in parte anche i loro discendenti, sono emigrati, sposati o nati in quella Regione, dove tuttora mantengono ottimi rapporti commerciali, e lì hanno cominciato ad esportare vino pugliese di qualità, contribuendo in tal modo a fare emergere una nuova e positiva immagine.
L’azienda Villa Mottura Vini del Salento è nata circa un secolo fa e nel corso degli anni è riuscita a coniugare tradizione, esperienza ed innovazione con l’ausilio di validi e moderni strumenti di lavoro ed impegno altamente professionale. La produzione è molto ampia e variegata ed è composta da vari segmenti. Nel 2005 è nato come progetto di eccellenza la linea “Le Pitre”, che mira ad esaltare e valorizzare le grandi potenzialità territoriali, proponendo vini identitari connotati da un prezzo unitario molto favorevole.
Nella mia recente visita nel Salento ho avuto modo di degustare le nuove annate delle quattro etichette de Le Pitre, propostemi dal responsabile amministrativo aziendale Antonio Mottura, persona molto gentile e disponibile e dall’inconfondibile accento lombardo, come volevasi dimostrare!
Salento Fiano Igt 2015.
Fiano in purezza. Acciaio e vetro per la maturazione. Una parte del vino è affinato in barriques nuove per quattro mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale della bottiglia in enoteca di 15,00 euro.
Colore paglierino già abbastanza carico e brillante. Impatto olfattivo avvolgente, connotato da rimembranze fruttate di mandarino, di mandorla, di albicocca, di pesca gialla e di mela golden. In appresso risaltano anche fragranze floreali di gelsomino e di acacia e richiami di macchia mediterranea. In bocca entra un sorso fresco, polposo, soave, penetrante e leggermente speziato. Il finale è scandito da godibili ampiezze gustative.
Salento Rosato Igt 2015.
Blend di negroamaro all’80% e saldo di aleatico. Acciaio e boccia per la maturazione.Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo al pubblico 15,00 euro.
Quando si parla del rosato di negroamaro si va sempre sul sicuro ed a questa regola non sfugge certamente questa etichetta. Il colore è già sintomatico: una sorta di cerasuolo carico. Inebriante il bouquet che attacca le narici, con profumi di frutta piccola e grande a go-go, innestati su nuances floreali di rosa e di ciclamino e tocchi vegetali. Espressione gustativa modulata da una spinta acida carezzevole come la brezza marina che sale dal vicino mare Jonio. Polposa la succosità e morbida l’elegante fruttuosità. Chiusura appagante.
Salento Negroamaro Igt 2014.
Maturazione del vino in acciaio e poi per un anno in barriques di rovere francese ed affinamento in vetro per tre mesi. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo in enoteca di 15,00 euro.
Classico rubino non troppo concentrato il colore che si scorge nel bicchiere. Prezioso lo spettro aromatico che evidenzia subito un bouquet ricco e variegato, in cui primeggia la frutta rossa del sottobosco ed una parvenza floreale. Odore di mare in sottofondo. In bocca entra un sorso pulito, morbido, elegante, sensuale, speziato, balsamico e dinamico, che poi alita freschezza per tutto il cavo orale. Tannino assente. Persistente il modulato retrogusto.
Salento Primitivo Igt 2014.
Identica trafila di maturazione ed affinamento del negroamaro: acciaio, barriques e boccia per circa quindici mesi. Quindici i gradi alcolici e 15,00 euro il prezzo praticato in enoteca (fortunato il ricorrente numero 15…).
Colore rubino certamente più carico rispetto al negroamaro. Complessa la fierezza aromatica che si coglie al naso, ricca di estratti fruttati, floreali, vegetali e speziati di buona stoffa, accompagnata poi da umori sapidi. Pregevole l’impatto del sorso sulla lingua, che regala sensazioni fascinose, carnose, equilibrate, mentolate ed avvolgenti. Tannino appena accennato. Edonistica e voluttuosa la persistente chiusura.
Foto di Enrico Malgi
Sede a Tuglie (Le) – Piazza Melica, 4
Tel e Fax 0833 596601
info@motturavini.it – www.motturavini.it
Enologo: Luca Miccoli – Consulente esterno Sergio Paternoster
Ettari vitati: 20, più altri in affitto e poi conferitori di fiducia
Bottiglie prodotte: 2.500.000
Vitigni impiegati per la linea Le Pitre: negroamaro, primitivo, aleatico e fiano
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