Primo freddo invernale in una regione rossa (purtroppo solo dal punto di vista pandemico), pioggia fredda e voglia di non uscire prescindere dalle ordinanze. E’ il momento di tirare il collo a questo Chianti Classico di una delle aziende toscane più antiche e prestigiose, quella dei Conti Capponi (si, si, “noi suoneremo le nostre campane” etc) che da anni riposa dentro un mobile di casa, protetta dalla luce e dal caldo.
Un grande Chianti Classico blasonato, della calda annata 2011, da Sangiovese con un saldo dichiarato del 10 per cento di canaiolo che lo addomestica. Dopo l fermentazione in acciaio, si eleva in botti di rovere da 30 ettolitri e poi un po’ di bottiglia. Questo ne ha fatta tanta, ben oltre quello che erano i programmi (in commercio c’è il 2001).
Il tappo era un po’ andato, altro segnale che non si tratta di un vino programmato per sfidare i secoli, ma per fortuna il vino è perfettamente integro. Naso di frutta matura, preciso, pulito, senza cedimenti, confermato da un palato in perfetto equilibrio, la freschezza va da comprimaria ad una buona materia prima sostenendola.
Il perfetto partner di un piatto di carne che abbiamo desiderato proprio per le occasione.
Una bellissima bottiglia, appagante, secondo noi al suo zenit, m che non ci siamo pentiti di aver aperto. Ne valeva la pena, e siamo contenti perché è sempre difficile fissare un appuntamento al momento giust con un vino
Conti Chiapponi a Greve in Chianti
Via Citille, 84
Telefono: 055 854008
commerciale@villacalcinaia.com
http://www.conticapponi.it
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