Vietri sul Mare
Via San Vito, 9 frazione Raito
Tel.089.233428
www.levignediraito.com
info@levignediraito.com
Ettari vitati: 2 di proprietà
Enologo: Gennaro Reale
Agronomi: non ha agronomo
Allevamento e densità di impianto: Guyot mono e bilaterale per l’aglianico, pergola per il piedirosso. Circa 3000 piante per ettaro
Composizione chimico-fisica del terreno: prevalentemente sabbioso, mediamente sciolto con buona presenza di scheletro ed ottima dotazione di sostanza organica. Il tutto poggiante su strati di roccia calcarea.
Concime: sovescio
Antiparassitari: rame e zolfo
Produzione kg/pianta: kg 1,5 ca.
Esposizione vigne: sud, sud-est
Epoca di impianto delle vigne: 2003
Altezza media: da 120 a 250 mt slm
Lavorazione del terreno: solo trinciatura
Conduzione: in regime biologico certificato (ICEA)
Lieviti: selezionati
Mercati di riferimento: Italia 40% /Estero 60% Regioni:Campania Nazioni: Usa- Regno Unito
Bottiglie totali prodotte: 5000 ma dipende dall’annata
Percentuale di uve acquistate: 0%
Uve coltivate:aglianico e piedirosso
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STORIA
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Non c’è alcuna tradizione familiare dietro la decisione di dedicarsi alla viticultura. Arriva semplicemente un momento in cui, pur abitando in una casa al centro di Salerno decidi di respirare aria e mare. La proprietà dove adesso vive Patrizia Malanga con il marito Steio Oricchio, medico dentista, è una delle più belle del Sud: affaccia proprio sulla storica Villa Guariglia, dove il governo Badoglio faceva le sue riunioni dopo la sbarco di Salerno nel settembre 1943. Tra pini secolari, boungaville, mare, rocce, case bianche e sole si vive una dimensione presepiale straordinaria. “Nel 2001 -spiega Patrizia a Lello Tornatore in questa testimonianza riportata su Slow Wine– decisi con la consulenza di esperti di impiantarvi un vigneto, il primo vigneto specializzato della zona, con l’obiettivo ambizioso di produrre un vino di qualità che esprimesse tutti i profumi e i sapori che tanto mi avevano colpito di quel luogo perennemente baciato dal sole. Dopo anni di duro lavoro, finalmente nel 2007 un primo obiettivo è stato raggiunto con la produzione del Ragis rosso 2007″. L’azienda, dopo aver conferito le uve nei primi anni a Marisa Cuomo, vinifica in proprio per la prima volta nel 2007 producendo il Ragis da aglianico e piedirosso. Nonostante la bellezza mozzafiato del luogo, non è stato facile andare avanti e la tentazione di mollare ogni tanto ha fatto capolino. Poi un paio di anni fa il cambio di passo, investendo tutte le energie nell’enoturismo: perché sforzarsi di vendere le poche migliaia di bottiglie fuori quando qui solo stapparle diventa u gesto straordinario? E così, grazie soprattutto al passa parola le giornate si riempono di incontri, chiacchiere, fatica tra il vigneto e l’offerta di una gastronomia semplice e tipica nei territori.
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VIGNETO
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Girare nella proprietà di Patrizia è un piacere e dire che è una natura viva non significa fare ideologia, ma constatare come la vite conviva con il limone, un’area di macchia mediterranea, le farfalle, l’erba, il piccolo orto. Da subito vince la scelta di fare agricoltura biologica, dopo i tre anni di conversione dal 2011 ufficialmente azienda bio certificata da ICEA. Dal 2011 si è cominciato a fare anche biodinamica, sempre nell’ottica di migliorare l’ambiente agricolo rendendolo più sano possibile. Tutte le operazioni sono fatte a mano, quando è necessario si pratica il sovescio.
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VINI
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Vitamenia Colli di Salerno igt
Uva: piedirosso, aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie prodotte: 1.000
Prezzo in enoteca: sui 15 euro
Un vino da consumare nell’arco di una stagione, molto efficace e dissetante quando trova il suo equilibrio all’inizio dell’estate. Color cerasuolo, al naso è piuttosto parco, come sovente accade ai rosati ottenuti con l’aglianico, spuntano frutta rossa e note floreali. Al palato è sapido, di buon corpo, senza dolcezze, con un finale lungo e preciso che lo rende molto abbinabile a gran parte dei piatti di stagione.
Ragis Colli di Salerno igt
Uva: piedirosso, aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie prodotte: 4.000
Prezzo in enoteca: 20 euro
Il Ragis è un vino da aspettare con calma. La vinificazione in acciaio è a temperatura controllata a cui segue la macerazione di 10/12 giorni con rimontaggi e follature. Anche la malolattica viene fatta in acciaio. Nel mese di dicembre viene travasato in tonneaux da 500 litri di rovere francese per il 15% legno nuovo, il resto di primo, secondo e terzo passaggio. Resta in affinamento in legno 12 un anno, poi travasato di nuovo in acciaio dove resta altri 3/4 mesi prima di essere imbottigliato. Passa così un altro anno prima di andare in commercio. Sicuramente è un rosso che gioca di potenza più che di eleganza e va atteso qualche anno prima di stapparlo. Sul tempo lungo mantiene giovinezza ma esprime infatti maggiore equilibrio. Un rosso sicuramente di territorio, ricco di carattere. Di grande potenzialità espressiva.
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CONCLUSIONI
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La visita qui è sicuramente una delle cose più belle che può offrire la viticultura campana. Rientra a pieno titolo in un qualsiasi tour di costa per la folgorante bellezza della proprietà e l’intimo rapporto che la natura e Patrizia riescono ad esprimere. Una suggestione facile da godere perché è esattamente a dieci minuti, rispettando i limiti di velocità, dall’uscita di Vietri sul Mare della Napoli-Salerno. Una visita per gli appassionati, ma che noi consigliamo a chiunque voglia stare bene per qualche ora in questa dimensione presepiale, visitando ceramiche, respirando l’aria del mare e sentendo gli odori inconfondibili di questo primo tratto della Costiera Amalfitana.
Anche in questo caso, cosa dire? Solo questo: avanti così, a questa andatura, senza accelerare.
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