Vista 5/5. Naso 22/30. Palato 23/30. Non omologazione 30/35
L’onda lunga continua, nonostante la difficoltà. Nuove aziende di vino si aprono in Irpinia. E, soprattutto, una nuova generazione di enologi under 30 si affaccia alla ribalta, da Luigi Sarno (Cantine del Barone, Cantina dell’Angelo), a Stefano Violano (Colli San Domenico) e Michele D’Argenio. Una generazione pragmatica, al lavoro in un territorio i cui prodotti sono ben avviati senza avere più il bisogno di accreditarsi per dimostrare di esistere.
Ma che ha già le idee molto chiare, come dimostra il Taurasi Vigna Vinieri di Montesole, un cru ottenuto da uve aglianico coltivate a 500 metri di altezza nel territorio di Montemiletto su terreno argiloso e calcareo. La linea comprende anche il Greco di Tufo (Vigna Breccia) e un Fiano di Avellino (Vigna Acquaviva), realizzata con uve di uno stesso vigneto (cru, appunto) particolarmente vocato alla qualità.
E infatti il Taurasi 2003, niente cottura ma tanta freschezza, è sicuramente convincente: provato sulle bruschette al soffritto o sul baccalà alla Cavalcanti portati a tavola a La Scuderia a San Michele di Serino, il nuovo locale di Antonella Iandolo e dei fratelli Olivieri dopo la chiusura della Maschera di Avellino
L’azienda, in puro stile irpino, è nascosta ai fasci di luce della critica, ma è solida: nata nel 1994 per iniziativa di Rosa Pesa, Federica Costanzo e Sabina Gubitosa, si avvia a festeggiare il ventennale in ottima salute. Prezzi contenuti, la cantina irpina si è sempre distinta per una buona vinificazione di uve acquistate. Ora con Michele D’Argenio, subentrato a Massimo Di Renzo nel frattempo passato alla Mastroberardino, prova ad entrare con tre cru giocati sulle docg irpine. Il Taurasi si presenta in modo tradizionale, con ottima rusticità in bocca, una pimpante freschezza che lo rendono idoneo agli abbinamenti. Una bella prova, insomma, di un settore che non finisce di mandare segnali di ottimismo e di voglia di fare.
Sede a Montefusco (Av). Via Serra www.colliirpini.com
Enologo: Michele D’Argenio. Bottiglie: 7000. Uva: aglianico. Vigna a Montemiletto. 500 metri, suolo argilloso-calcareo
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