VITICOLTORI DEL CASAVECCHIA
Uva: casavecchia
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Ci appassionano sempre più vini capaci di sintetizzare l’ultima linea Dolce&Gabbana ispirata a Baaria: rusticità concettuale e ripulita, per capirci. Non quella storica della fame e del sudore e neanche quella finta, si intende.
Il Vigna Prea cammina grazie alla passione di accompagnamento di Giovanni Ascione, writer e taster di Bibenda perché per i vini ci vuole la stessa fortunata combinazione che segna la nascita di ciascuno di noi. Se trovi qualcuno competente, rispettato e amato, che lo prende a cuore state pure sicuri che quel bicchiere sarà guardato con competenza, rispetto e amore. Soprattutto se è un vicino di casa con il pallino dei Bordeaux pre-Nuovo Mondo, quelli complessi ma dalle acidità spinte che consentono di aspettare l’elevamento negli anni.
Certo, questa combinazione fortunata deve comprenderla anche chi il vino lo fa, e questo è un altro discorso che nessun marketing potrà mai davvero spiegare come funziona ad un produttore che non ama il suo vino e che lo legge solo per il suo valore di scambio invece di riflettere sul suo valore d’uso (citazione marxiana sulla merce).
Il Casavecchia è un vitigno storico dell’Alto Casertano, terra di infinite risorse di biodiversità, appassionante, isolata e poco conosciuta. Non pensate, vi prego, a Gomorra, perché qui non c’entra proprio nulla, siamo in collina e la munnezza umana opera nella Piana a ridosso del mare. Qui ci sono famiglie contadine e antichi latifondisti che si incrociano e si rispettano per quel legame con la terra che unisce gli estremi della scala sociale rurale così come ci feve ben capire Proust.
Siamo a Pontelatone, vicino Caiazzo, non lontano dalla Reggia di Caserta: quindici minuti di auto. Boschi verdi coprono le antiche eruzioni mentre scorre placido il Volturno. Escono uve acide e tanniche, scoperte e rilanciate da Peppe Mancini e Manuela Piancastelli e poi riprese da tanti altri.
Il 2006 è nelle nostre corde piene: i tanni ancora parlano chiaro, l’acidità è pimpante, la frutta resta fresca e golosa e la beva lunga e piacevole. Lo beviamo volentieri nella tavola giusta, su tagliata di carne marchigiana, ma amerebbe la bufala e una brasciola napoletana.
Lungo, lungo. La beva incalza e la voglia non si spegne. Ok, il prezzo è giusto.
La sua bontà invita a riflettere.
Sede a Pontelatone. Via Madonna delle Grazie, 28
Tel. 0823.876749
www.viticoltoridelcasavecchia.it
Enologo: Maurizio Alongi
Bottiglie prodotte: 50.000
Ettari: 30 di proprietà dei soci
Vitigni: casavecchia, pallagrello bianco
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