di Sara Marte
Una bottiglia 2008, una storia familiare, un territorio di vulcano e di onore. Siamo a Villa Dora e Vincenzo Ambrosio é il grande punto di riferimento di questa bella realtà del Vesuvio. Il versante è quello di Terzigno. Arrivati in azienda, gli ulivi abbracciano lo sguardo e si offrono in mille sfumature di verde introducendo il visitatore al mondo della famiglia Ambrosio: olio biologico, il primo amore e l’originario impegno della famiglia con la terra. Non fatevi sfuggire l’opportunità di provarlo, è una vera eccellenza da leccino, frantoio e nocellara. Seguono poi i vini del Vesuvio, anch’essi biologici, concepiti per territorio e bontà, niente di più semplice concettualmente e difficile al contempo. In questa tesi e antitesi c’è la sintesi di un’azienda che funziona, solida e ben salda al proprio territorio.
Vincenzo Ambrosio spiega la sua terra con dedizione. Una stratificazione di lapilli, cenere e lava. Gli 8 ettari di vigneto accolgono coda di volpe, falanghina, piedirosso ed aglianico. Scegliamo, un po’ per vincere facile, il Vigna del Vulcano. Solo acciaio per coda di volpe e falanghina e sosta su fecce fini per 7 mesi circa. E’ un vino che ha fornito prova di saper esser longevo: richiamo alla mente il ricordo della 2002, degustata poco più di un anno fa. E’ prova provata insomma!
Questa bottiglia, gagliarda e sostanziosa, è una spremuta di terra di vulcano, mineralità e struttura. Il naso ha agrumi dolci, fiori di camomilla, albicocche del vesuvio, erbe di campo e macchia mediterranea. La bocca è saporita, morbida, larga, sapidissima tanto da sorreggerne il sorso con vigore. Lunga nella sua salivazione e pienezza. Ritorna la vena minerale, completa ed equilibrata. Sorso pulito e gustoso. Niente da aggiungere. Bevetene fino a piena soddisfazione.
Villa Dora è in via Bosco Mauro, 1 in Terzigno (Na). Sito: www.cantinevilladora.it , email: info@cantinevilladora.it . Tel: 0815295016. Ettari totali: 13 di cui 5 a uliveto e 8 a vigneto. Uve: coda di volpe, falanghina, aglianico, piedirosso. Enologo: Fabio Mecca.
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