Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Fascia di prezzo: nd
Ha un senso bere l’Aglianico solo se lo sappiamo aspettare e dargli il tempo che ritiene di prendersi. Come un amore. Inutile forzare, pretendere, imporsi, recriminare: c’è un ritmo nel vino a cui è necessario adeguarsi con pazienza. Solo così è possibile restare ripagati dall’emozione.
D’estate mi piacciono le campagne sannite e irpine, il caldo è temperato dalle escursioni termiche, la campagna profuma e la natura domina paesaggi onirici mentre la pazza folla sta assepata nei sudari collettivi: il rumore di un trattore incrociato di domenica regala un senso alle cose molto più delle musiche dai toni bassi che provocano ansia e infarti sparate tra bar e stabilimenti balneari.
In un silenzio irreale ci si ritrova come gruppo Slow Wine Fisar a fare una lunga cavalcata di vent’anni di Vigna Cataratte di Fontanavecchia. Due decenni fa il rosso del Taburno muoveva i primi passi e la decisione di Orazio e del figlio Libero di puntare sull’Aglianico regalando ordine varietale al territorio è sicuramente stato uno degli elementi decisivi. C’è ancora molta confusione su uso dei legni e protocolli produttivi, ma certamente le cose fatte bene da Angelo Pizzi regalano un Aglianico praticamente immortale, in cui i profumi di tabacco e frutta vanno cercati nel bicchiere mentre il palato trova sollievo da tannini ben risolti, vibrante acidità giovanile e, più in generale, da un sostanziale equilibrio trovato in bottiglia dopo tanto tempo.
Una sensazione di piacere scioglie la mente dalle ansie e la allontana dall’orologio, dall’esigenza di andare a fare altro. E’ bello restare a chiacchierare tra le vigne in questa cantina ormai terminata fino a quando è il nostro orologio a decidere che è adesso sì, è proprio il momento di dirsi arrivederci. Solo i saggi ascoltano il tempo, solo i grandi viticoltori lo rispettano senza temerlo.
Sede a Torrecuso Via Fontanavecchia.Tel.0824.876275 www.fontanavecchia.info. Ettari: 15 di proprietà Bottiglie: 150mila circa Vitigni: aglianico, piedirosso, falanghina
Dai un'occhiata anche a:
- Vini Monserrato 1973 – Nuove Annate
- Vigna Segreta Falanghina del Sannio Sant’Agata dei Goti Doc 2016 – Mustilli
- Vigna Suprema 2017 Falanghina del Sannio doc, Aia dei Colombi
- Greco 2019 Sannio doc, La Fortezza
- Vini Fontanavecchia – Nuove annate
- Falanghina e Fiano di Aia dei Colombi, confronto sul 2009
- Vigna Cataratte 2005, Aglianico del Taburno doc, Fontanavecchia
- Piedirosso 2019 Taburno Sannio doc Fattoria La Rivolta