di Lorenzo Allori
Lungo via D’Azeglio, non distante dalla casa ormai celeberrima di Lucio Dalla e all’ombra del Duomo di San Petronio che troneggia su piazza Maggiore, in un corto vicolo da cui prende il nome, ha aperto da qualche tempo un piccolo ristorante pronto a deliziare senza annoiare i turisti in cerca dei sapore emiliani e i nostalgici della bolognesità più spinta.
Il nome di questo minuto e creativo locale è Vicolo Colombina, nuovo nato in casa Poggi, lo chef (ora a Trebbo di Reno) che con i suoi locali ha ridefinito ed elevato l’orizzonte culinario della Grassa senza stravolgerla.
Un piccolo ingresso conduce in una sala dai soffitti bassi e bombati, totalmente imbiancata, dai tavoli alle sedie, persino i muri e la luce sono studiati per espandere gli ambienti altrimenti angusti. Grandi fotografie accolgono il cliente che osserva i muri immacolati con splendide riproduzioni delle stoviglie e degli utensili del cuoco, come a voler rimarcare che in questo posto ancora si cucina con fuoco e padelle.
Al centro della parete più lunga si apre una bella teca con alcune delle bottiglie proposte nella carta dei vini, disponibili anche al calice; una carta che si concentra sulle bollicine, con alcune incursioni francesi, e sui vini del territorio: una proposta facile da leggere e accessibile a qualunque avventore, dal turista svedese in cerca di vini di pregio, all’universitario in pausa pranzo. Il nitore dell’ambiente prosegue nella mise en place, in cui alla trasparente lucentezza dei calici risponde il colore diafano di posate e piatti di portata.
La carta parte dalla tradizione- mai proposta nuda e cruda, ma sapientemente aggiornata alle esigenze attuali, con numerose proposte vegetariane- per giungere a piatti, che partendo dallo stile emiliano si vogliono far portavoce di una cucina eclettica, libera da vincoli, riconoscibile e leggera.
Ecco allora sfilare dei tortelli freschi, con una pasta di un giallo splendente tirata leggermente più spessa del normale per poter accogliere al suo interno una fonduta di taleggio e pere, accompagnati da piselli appena sbollentati per dare un apporto vegetale.
O ancora un omaggio al “Latte in piedi” rivisto con gli occhi contaminati delle nuove generazioni, abituati ai dolci anglossassoni; nasce così la Cheesecake bolognese, un lingotto di crema allo stracchino con riduzione di lambrusco, polvere di frolla e confettura di pere acida.
Vicolo Colombina dimostra che c’è vita a Bologna oltre alle solite tagliatelle e tortellini i brodo e soprattutto che ci si può confrontare con il passato senza avere paura del confronto.
Vicolo Colombina
5b, Bologna (BO)
Tel: 051-233919
www.vicolocolombina.it
Orari: Lun-Dom: 12.30/14.30; 19.30/22.30 Martedì chiuso
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