Vico Pizza & Wine a Roma
Piazza Rondanini 47
Telefono: 06 87809501
Aperto pranzo e cena. Agosto aperto solo la sera. Chiuso domenica sera e lunedì
www.vicopizzaandwine.com
di Marina Betto
Chiamarla pizzeria è riduttivo, Vico Pizza & Wine è un vero e proprio ristorante della pizza, elegante e molto curato. Si trova sul piano strada di Palazzo Rondanini a Roma a due passi dal Pantheon in un contesto storico ricco di bellezza artistica e architettonica. Il fulcro di questo locale è Vincenzo Coccia, le cui iniziali danno il nome alla pizzeria, pizzaiolo napoletano tra i più noti e apprezzati Enzo ha fatto la storia della moderna pizza napoletana, portando avanti una vera e propria ricerca sugli impasti ottenendo un prodotto molto morbido, digeribile, leggero, arricchito da ingredienti di primissima qualità.
La famiglia Coccia insieme alla famiglia De Angelis proprietaria di hotel di lusso, ha realizzato questo locale raffinato studiato nei minimi dettagli, dalla mise en place, alle decorazioni e gli arredi, dove si è accolti dal personale di sala come in un ristorante di livello. Il sommelier Simone Trombini ha pensato alla carta dei vini, 140 etichette di diverse regioni italiane, di cui il 50% sono vini naturali, comprensiva di blasonati Champagne oltre che di vini alla mescita. Il connubio pizza e vino è storico secondo Enzo Coccia che amante del cinema, del teatro e della letteratura ha scovato nel racconto napoletano di Francesco Mastriani “Il bettoliere di Borgo Loreto” datato 1880 un passo in cui il cameriere propone all’avventore diversi vini da abbinare alla pizza.
Il vino è storicamente il compagno ideale della pizza mentre la birra nelle pizzerie si è affacciata molto tempo dopo, nel periodo post bellico, perchè grazie alla sua bassa gradazione alcolica non era sottoposta ai dazi sugli alcolici. Una serata introduttiva a quello che sarà il nuovo menu di primavera ha visto quattro pizze particolari abbinate ad alcuni vini della cantina Montevetrano, nello specifico Core bianco 2022 IGT un inusuale blend di uve Fiano e Greco e Core rosso 2020 IGT Aglianico.
Enzo Coccia ha conosciuto Silvia, la proprietaria dell’azienda salernitana Montevetrano nel 2007 e oggi sua figlia Gaia che affianca sua madre in cantina, spiega la filosofia di questi vini identitari perché costituiti da vitigni tradizionali ma nello stesso tempo molto fruibili e godibili che hanno trovato un equilibrio gustativo anche con la pizza. In particolare Core bianco ha saputo sostenere il sapore della pizza Cynar con fiordilatte, carciofi romaneschi fritti, pecorino e basilico, un abbinamento azzardato vista la presenza del carciofo ma non stonato.
Core rosso 2020 IGT Aglianico ha trovato un connubio perfetto con la pizza Lasagna Napoletana con ragù di manzo, polpettine fritte, ricotta di bufala, provola di bufala affumicata, grana padano e provolone del Monaco.
Una menzione particolare va alla Pastiera Napoletana che ha concluso la degustazione di pizze e vino, un dessert eseguito alla perfezione.
Qui di seguito il primo report di Antonella Amodio del 3 agosto 2023:
di Antonella Amodio
Dai vicoli di Napoli alle stradine di Roma: la pizza di Enzo Coccia nelle sale del Palazzo Rondanini, costruito su antiche terme romane nel 1764 dal Marchese Giuseppe Rondanini e progettato dagli architetti Gabriele Valvassori e Alessandro Dori, a due passi da Palazzo Madama e nei pressi del Pantheon.
Uno spettacolo di architettura, di cultura e di storia, che sposa l’idea di pizza “ricercata e nobile” di Enzo Coccia, pizzaiolo precursore dello studio dell’impasto e ricercatore di ingredienti di qualità. Enzo ha dato nuova linfa alla pizza napoletana, tracciando un inedito percorso di interpretazione, seguito poi a ruota da tanti altri colleghi. Un artigiano ambasciatore dell’innovazione, che dal 1994 nelle sue pizzerie “La Notizia” esprime con immensa passione.
A Roma, in collaborazione con la famiglia De Angelis (impegnata nel settore dell’hôtellerie di lusso), Enzo alza l’asticella, affiancato nel progetto dai figli Andrea e Marco, mettendo in pratica la personale interpretazione della pizza sotto la nuova insegna, aperta qualche settimana fa, che racchiude i vicoli di Napoli e le prime lettere del suo nome completo: Vico. Una pizzeria “boudoir”, uno spazio culturale, sintesi di eleganza e raffinatezza, dove degustare la pietanza più pop del pianeta, abbinata ad una ricca selezione di vini (oltre 130 etichette, con una fitta presenza della Campania e del Lazio) a cura del direttore e sommelier Simone Trombini. Focus sui gin italiani (c’è anche Solaro di Capri) e a richiesta si sorseggiano cocktail realizzata dalla bartender Evelina Kobzeviaite.
Nelle due sale progettate dall’architetto Roberto Antobenedetto, che si estendono per circa 170 mq nell’antico palazzo, tra pavimenti originali, soffitti a volta, carte da parati dipinte di scene e mestieri di Napoli, forno a legna rivestito da mosaici realizzati in costiera amalfitana, boiserie in legno del 1908, quadri e suppellettili (nel bagno è stato creato un gioco di specchi con la percezione dell’infinito), i tavoli nudi apparecchiati con il tableware firmato da Villeroy & Boch ospitano 40 coperti e a breve si aggiungo altri 20 nel dehors in piazza. Uno studio di designer di illuminazione armonizza l’ambiente, mettendo in risalto la bellezza del locale.
L’accoglienza cordiale e professionale crea un clima disinvolto e nel contempo ricalca lo stile di Vico, dove il vero lusso è la pizza, con una orchestrazione di sapori equilibrati che racconta il Made in Italy sull’asse geografico gastronomico Napoli/Roma. Dal menù: mozzarella di bufala campana, formaggi, salumi di Nepi, montanarine, piscitielli (calzoncini fritti), fiori di zucca farciti di pecorino romano, murzilli di mpustarelle (panini signature di Enzo Coccia) aprono l’offerta culinaria.
Cosa si mangia a Vico, la pizzeria di Enzo Coccia a Roma
Per le pizze si può scegliere tra due proposte: Tradizionale e Idee di Enzo, dove si scorgono creazioni inedite tra quelle presenti anche nei locali napoletani.
Una ventina di farce poggiano sul disco di 250 grammi di impasto diretto, sottile e morbido, steso con la tecnica a “schiaffo”. Tra gli ingredienti spiccano i pomodorini del piennolo del Vesuvio, l’olio extravergine della Penisola Sorrentina, le acciughe di Cetara, il salame di Napoli, il provolone del Monaco, il pomodoro San Marzano. Materie prime che echeggiano il territorio nella dispensa di Enzo Coccia.
I dessert sono un percorso a parte e fanno tendenza all’originalità e l’esclusività di Vico. Realizzati in sede dal pasticciere napoletano Ciro Chiummo, seguono la linea della ricerca e dell’equilibrio. Niente è lasciato al caso, tutto punta all’eccellenza e una nota di merito va alla sostenibilità di Vico, dove l’acqua servita ai tavoli è ottenuta direttamente da filtrazione e osmosi, primo per evitare lo spreco e secondo per bilanciare e alzare il ph (in questo caso portato a 7) per ottenere un’acqua pura che serve per armonizzare a livello di percezione l’acidità del pomodoro utilizzato per la pizza.
Oltre all’ampia proposta di vino (si può ordinare anche al calice) sistemata in una libreria/vineria, non mancano birre in bottiglia e digestivi amari artigianali.
Vico dopo qualche settimana di apertura è già meta romana di pellegrinaggio della pizza. Ho faticato per trovare disponibilità di un tavolo. Un successo che pone l’accento sull’evoluzione della pizza che non solo è celebrata come “arte del pizzaiolo” patrimonio culturale immateriale dell’umanità UNESCO, ma che ha il suo spazio d’onore nel lusso, come simbolo di identità ed eccellenza di italianità a tavola. Ed è solo l’inizio.
Prezzo della pizza da 12,00 a 29,00 €
Vico Pizza e Vino a Roma
Piazza Rondanini 47
Telefono: 06 87809501
Aperto pranzo e cena. Agosto aperto solo la sera. Chiuso domenica sera e lunedì.
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